Critica Sociale - XXXIII - n. 8 - 16-30 aprile 1923
,120 CRITIC~, SOCIAL'E i" destino deJla grande massa. dei poveri contadini meri– (lionali ancora oppressi daJ feuda!e,simo .e dalle cam~rre. - Donde 'nuove ragio.ni per i1 Sa!vemini (cui la quest~one. meridionale stava e sta tanto a cuore) di op,pos1z10ne alla politica socialista. *** A questo punto ,si impone un breve esame critico ~e! pensiero salveminiano. Anzitutto e ,pregiti,diziialmente: Sono· fondati i suoi rilievi?, riiSpondono a verità le sue considerazioni?, sono da accogliersi le sue con- clusioni? - - E in caso, affermativo: 1) In che misura quelle deviazioni che il Salvemini rimJ!)rovera al Pa-;-tito socialista, le « tendenze vecchie». insomma de,l movimento operàio-italiano:, hanno mflmto sulla nostra ·intrinsèc·a debolezza, sul crollo repentino della nostra resistenza ,sotto i primi colpi della reazione. fascista? , 2) Ci siamo .ogg,i del tutto emendati degli errori e delle degenerazioni ciel .passato, ovvero le critiche -del Salvemini -.anche se in mi,sura ridotta per la. diminuita - influenza ciel nostro Par1ito .:::... valgono altresì per il momento presente? . 3) Quale, infine, dovrà essere l'atteggiamento futmo del nostro Partito di fro.nte ai complessi proiblemi _esa-_ minati ·dall'Autore? Qu<e,sti .ultimi tre quesiti coinvolgonp, .si può. dire, tutto quanto ... il passato, il presente e, l'avvenire del ·mo-vJ-_ mento socialista, è ,sarebbe necessario che tutti- -i com– pagni competenti sentissef.o il dovere di contribuiTe. con 1a loro .parola alla - trattazione . er alla ·comprensione (« com'préndere è superare», scriveva recentemente il nostro Maestro) cli questi f'ondamentàli-, problemi della nostra vita politica. Tale fu indubbi-a.mente l'Intento del– l'Auto,re nel ra.ccogHere è ripubblicare i ,suoi scritti, e sarebbe davvero ingiusto, incolparlo di a.vere·_ -sia pure inconsapevolmente - aggiunto nuova esca· a._l (uoco delle accuse e delle diffamazio-ni di cui è fatto segno oggi il .Par1ito socia.Ji.st.a.BLsogna ·saper distinguere g-Hattacchi partigiani e preconcetti clei nemici, dall-e critiche, anche aspre, ma. arrimonit-rici' e feconde degli a.miei (tra: cui cle.vono indubbiamente essere annoverate._ quelle del Sa.1- vemini), delle qua.li, in questo periodo di racco,glimento e cli preparazione, abbiamo, - ci pare - il masstmo,.bi– so.gno., perché co.stituiscono ·un contributo_ prezio:so a que.llo sforzo- di rielaborazione prog-ra:mmati-ca e dL rin– novamento -i,nteriore che -è· 1a premessa indi-spensabile della vittoriosa rinascita di -domani. Tanto più poi - lo confe,ssiamo subito. - che nel loro complesso le affermazioni del Salvemini ci sembrano fondate e rispondenti all'intereisse bene inte•so del mo– vimento opera.io .: l'esperienzfi: di questi ultimi anlfli di lott~. e so-pratutto la dolorosa realt,à attua.le , le hani;io in gran parie confermate ed avvalorate. Per cui le· ob– bie,zio-ni che- si possono muovere a.li' Autore riguarda.no p.iù la misura. cli certi suoi. giudizi éhe non la ,sostanza rlei suoi concetti. Mentre a lui infatti ,spetta il grancle merito di avere agit,ato e impo.sto all'a.ttenziome {l.e-ll'intero movimento operaio la q·uestione meridionale - prima, più- che tra– ~curaia, tut.t'affatto ignÒ.rata. dai socialisti italiani _:___ è nltresì vero che Je-sue cri-tiche risentono· alquanto del- - l'ossessione meri-rliona.lista che le is.pira, e che induc'e nell'Autore un'avve,rsio,ie eccessiva, e non sempre gllf. .stiflca.ta, ver,so le conquiste più prettamente proletariE. e socialiste dei lavora.tori settentrionali (Cooperative, fegislazione sociale, ecc.). · In fondo è un a.ppas,io1rnto stiito {l'animo d( affettuosa ,olitlarietà verso i con1aclini del Sud, tormentati dall'in– <ligenza, abbrutiti da!J'ignora.nza, perseguita.t.i dalle ca– morre ·l)rivate e clai mazzieri governativi, cost.r ~1.ti ad rmigrare .senza aiuti e senza. difese, che trapela sempre dall_e argomentazioni del Salvemi,nt, .e spinge l'Autore-, già di natura ,sua incline all'asprezza polemica, a giu– dicare spesso con troppa severità la. pojitica deUe or- . ganl:i:zazioni operaie.cd !!>lNord, che potevano- concedersi i'l luisso di pensare· alla Cassa cli maternità o all'Assicu– razione sugli infoTtun! _clel lavoro, mentre le plebi del Mezz-ogiorno era.no ancora prive persilllo del ,diritto di voto-. In que1Sti suoi ginrtizi il Salvemini. non s'einl:)ra tenere sufficiente conto drll.n. situazione di fatto, non imputabile 'c-erto alle o-rga11izzazipni-socialiste, di pr.o- BibliotecaGmo Bianco ., ---------- tondo ·squili.brio t.r!J,Nord e Sud d'Italia.: i Sindaca't1 operai, •che .sono· o,rganizzazi,oni di resistenz.~ per 111 tutela. degli interessi' dei pr.o•pri organizzati; .qovevano necessariamen1e preoccuparsi prevaJentem~n'te ·~ell'Ita– lia _set,tentrion 'a.le , per la semplice ragione che gli orga.- • nÙzati erario r\el Nord e nori nel Sud. In sostanza il Salvemini sembra non essersi -domandato se il pl'ofondo divario e,sistente fra le_ condizioni del .pro1etariat.o set– tentrionale e qùello meridio,uale fosse cons·e.guenza..- tra l'altro - d€lla po.Jitica. ego,ista delle organizzazioni ope– raie settentrionali, oome egli ,sostiene, o J}on, piuttosto' llovesse dir.si proprio il viceversa: es.sere cioè. l'esclusi-. vismo t(legli o'perai del Nòrd i.n funzione dello. scarso· con tributò_ appo!'tato al movimento 'prdletario_ cla11'Ttalia niertclionale. In verità. vi è tra i due fatti un rapporto recipl'oco di causa ed effetto, che l'Autore troppo unila- teralmente non consiiçtera.. ·. . . · _ verso il movimento coop'e-rativo in ,pa.rticola.. re gli_ at- . tacchi del Salve111i.nisono. talvolta di una virulenza. che non può :non app_ar'ire per lp. meno_ esagerata. Ti1ttavia, · nonostante le intemperanze formali, egli ·non può e non deve essere ac-comuna.to ai numerosi <lenigratò'-ri, siste- - rria.tici ed aprioristici, deJla. -coopera:Z1,b:ne socialista. ·Egli ·non èonfonde il principio della · cooperazione con le '<1evia.zion.idel movjmento cciopera.tivò· è, se comba~te– aspramente ql,)este ultime, ossia, il protezi-0rti,smo delle Cooperative cl'i i:iroduzjone, l'as.servimento allo Stato d'elle Co'Q1perativedi lavori pu:bblici, e. il paràssit.ismo delle Coo,pera.tjve di consumo, a con cll.lSione dé,lla: sua prefazione i'icpnòsce i?1Pl,\Ci,tamente :il _grande valo.re politico della cooperazione, ..propu~nando· U)I magg10re sviluppo delle Cooperative d'i' credito. al fine clj rtscattrur.e il movimento cooperativo dalla necessità• di pito'C:c.a:re l'aiuto d~llo '$tata,· e di ·renderlo, -cosi e-s.pre,sgione'indi– pendente delle. sole .forze .della classe• lav<rratrice. ·In questo no,i non'.·po1ssi 'a.mo che coF,Jcordare ·•pienamen~e col 'Sa.lvemini, oggi .poi :,più che -mai, giacohè )a dipen– denza. dallo Sfato, semptìi, perniciosa per gli ist\tu1i -del proletariato, lo è tarltO maggiormente quando; come· oti:i,, il Partito ·,socia-Ustanoh sia in gràdo di esercitare alcuna influenza nè alcun controllo• suUa politica dello Stato stesso.' . · · Perciò l'essenza de1 penstew ·salveminiano - soPFR– . tuttp per qua,nto rigÙarda la' recisa opposizione a qua.J– Fiasi •degenerazione oUgarchica del movimento proletario, · la lotta implacabile cpùtro Ll pròtezionis:mo: doganale, l'avversione ad o-gni forma. di· socialismo iii Stato ·- ci sembra debba non ,sofo raccogliere l'app:vovazione di tutti _i,socialisti (chf Iio,n' confondano U ?ocialismo ~'On gli interessi ]!lai'tico.Ja.r_istici di alcune «_élites »· operaie), ma a;nché, d'ora iri· b,oi.,'.i,spiral'.e l'azio1;1e pratica. del no,stro Partito. .. ·,.:: ;,_,;. ;_ '*' .* * Ma peT un altro .riapetto ancora -il libro del .Salv.emini . ci appare int.eres.santissimo: in 'quanto, cioè .'esso_ ci induce a,d esaminare criticamente lé causè. remote,: ma · non per questo -meno. imiportanii, degli ·odierni avve<· • nimenti.. · Quando la bufera. reazionaria. .si fu sçatenata, e Janta parte deJla nostra opera trentennale fu rliistrutta, · m'olti di noi credettero di esimersi <la ogni ulteriore analisi delle ra(;l'ioni che, potevano aver determinato ,il .crollo repentino delle nostre posizioni, ac,contentando,si .di con– siderare"la.- violenza av.versaria. qua.te ca.usa unica. -ed esclusiva .<lei1a .scon:fl.tta ,subìta.. Ma. è tempo '.infine di e.sa.minare i fenomeni cq,n minore suiperflcialità, abbain– donando l'empirismo semplicistico di chi vede .nel « mangane1'lo » fa,!:èjsta.- il fattore éscJusivo 'della pre– sente ,situaztone. -Anche per.chè in. tal modo costo·ro - con le II)igliori intenzioni di questo mondo - fanrjò: in realtà il ,.gioco -del fascismo, attribqendtogli .una forza sproporzionata aJla sua reale- efficienza.- No I .<::.ome.·.ben scrive. il Salvemin,i, non_ già " la reazione fàs.cista ha - prodotto la depres.i,ione, .socialista, ma bensL la. depres– sione socia.).iistaha rll,50 :P,OLS$il)ile Ja reazio,ne fascis(a ». Coù oeiò non si v.uo.Jè:. ass"eriie affatto che solo i nostri - errori abbiano dèteimina.t-0 la fortuna. fascista: essa è dipesa <la mo;Jte e·compTesse ragiçmi, non tutte a.'Ile'O'l'll ,i,nalizzate,' e molfe; ilt<Ì1pendep,ti dalla. no~tra. volontà Quàntà- parte, ·ad. esempio, di responl"ahilit.'i spetii ··:a11à guerra, col ,suo· inevita'bilP strascico -,riiod1, di viÒ1etÌ,;e, di ·,pervertimen{q mòrale, ,e ,rii. crisi _ec.onomfoa:: (la guerra .._ rivoluziom,ria:!) ~I è già detto e ,rfpétuto mBlr volte. Soltanto, tra _queste-mol1eplfci cause del fenomeno . '
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