Critica Sociale - XXXIII - n. 8 - 16-30 aprile 1923
etdttéA s6èìALii · E inso11geva oòntro il miserabile delle .gar.anzie s Lrategiche: argomento • iNon· è ,egli rnsieme un aissurdo e un anaeron.ismo cercare . .hn conisid€11'a7l10!Il.il m i•ta.rii .il principfo in ba6.e ad quale deobbolns~nar&i le nxmtie.re del1e .NazJoui? ::;e_ qwe.sta dovesse essere la nol"!n•a, · l'Au.s,tràa avrebbe.· ii.ù-· ~-0,rad·ill'tt\,Oall'-0,ccupazi01I1edella Veneziia e dell~. li.Ì1ea uel Min,c:io; ,la Francia av.rebbe dill'iltto al1a l,i;rllea-• ctel Re– nio p,er prote,gget1ll P.arilg.i.,che oor·to ,è più ,es,posto a un attacco dal nordsest, che non· sia Berlino dal sud-ovest. ::;,e gli i,meressi mhlitari cl:ebbooo fis.sare i ·cor1111TJ.i de popoo, le riNeind1ea.zi-011J.i te.rrH,ori.a:11non ayra,nn-0 fine mai, perché ogni• Liinea m1liture pecca. di nec,e,ssità in qualche punto, e può ven.ilr rettificat,a, -con l'ann,essio:ie , ui qualche •ter.rùto,tio li:miltr.ofo .. D'altra pàxte, ques,t.i li..– miw., noti posono mai fiasar.si in modò · eQ1,CO· e def!,– nitivo, .perchè necessariamente il vincitore li impone ai:i vimto, e·, .in , conooguen.za, ess.i··pol'tano .in se ste.;;si i ;;-ermi di nuove: guerre »·. (84). Eqgels più tardi, nel i89i, n.ei! 'liitro:d. p,remés– sa ·a La guerra civiile in Francia di Ma,rx,. e;onsta– tava. la giil:a}'.at1zataatti:i,a'zioneçi,e,llaNeinesi p,ré, d.nn U .1.lilc.iata :, « N0i•, i_nGerman.iil,; dòbbi'amo, &offrili aiwo~ oggi pe.z smarckiano · diceva Engels - h~nno resa \'i!– Ge,rmania, e non a torto, odiata in tutti i paesl stranieri ». (86). . -Cosr L'opposizione irriducibile alle prielese im-, -periali51tiche_delmil.itarfamo prussiano e del pan- ,german~smo appare, nel pensiero e nel! 'att.eggia– mento dtiMairx e di Eng~ls;-rortemente inquadra La entro la visione st0<ricadi quella ,realtà ed insop– pr;imibile esigenza, che sono le aspirazioni nazio– nali alla autonomia ed unità· entro il riconosci– mento di esse come bisogno ~ dkitto di ogni po– polo, che non· sj può impunemente offendere; ed entro la· consapevolezza della nocessità del loro soddis:fa,cimento, come premessa e condizione di ogni ulteriore sviluppo storico. L'analo,gia còn l'opposizione mazziniana al ce: sarismo ,e al· geloso ostile nazionalismo non ha bi– sogno di esser -dimostrata.· tContinuàf RODOLFO MONDOLVO. (86) .Può_· disarmàre l:E~ropa.? p, 23 della trad, ital. ·Ciò che SI stampa · Quoa Deua -vult perdère ... le ·co,IlJSegueinzedi que.g1i avv~niimenti, che Marx aveva pTea;ru1un,z·iato. Non è fo.r-se aocaduto c.tò che c1'ice·1a prima ci<=-1a1'e., ,ihe, doè, de@em,eu:ando J,à. · gue-rra dJi.– rensWa deà.la Germani&- COIIlitll'0 L. ,B0n-a,pa1·~e in una guoe.r– r,a ùi co_nquista co,nitro ill po.polo, frarucese, saJ·eboero . niap,parse con ri,rnwvelLata vilol€1!1.Za tutte le sci.agw·e piombàte sùJl.o. Germa.IlliJa dopo le co-si dette gu ,e-r.re di 11be1·az110ne? Non abl:liamo avuto altci. 20 a,n.n,i di 1iran:1nide ·bismarckiaina., e, invece d.ella 'persecuz.lio1je doeì « de!HLll– g,o,ghiil », la l,eigge ecc~zilo.n,,a.Je l_a cac.cia ·a1-soci.altsta, oon .gli ste;;si. arbHJ'ii die.llapolizi.a, e con la stessa, iden~ . WJCa, ·raocapni,e,ci.a,ut,emterpret.azLone della lègge'/ E oo.n , slè verHicaLO al1a lettera la p.reilizione ch,e,ru' an,nessiòne . dell·A1•sazia.-Lo-re1taavrebbe gettato I a. Fran.c.i,a .ÌIR braccio alla Russia. e che,. dopo questa annessione;,:. la _G:errnania avrebbe·· d-0-vuLOdopo breve tregua, armarsi per una nuovd gue,rra cti l'azza cont-ro le razze oolle.gate degli :Silavile deb Lati.ni? L'ann,esstofile.deile pr-ov.Lrueie frances; n,ol!l ha ge-ttato- 1a }'r,ancia iin br,acci9 __ ali!a Russia? ... · E IllOill!'J.)enxlle ror1;,equot.idLainarnente _sopra,.hl n.o.stro capo t,a spada di DamocLe d'1µ1.a guerra ... ·d'.U!lla·guena di razze, ,che 1issog:getterà aù mi!Jiltaris~ l'E,llr9Pa int.i.er •a con 16-20 rn.iLi,ooL di, armati,?... · • 1'anito -maggio,r -dovere ,è -dunque metteir nuovamente sott 'ooch.io agl1 opie.rai tedeschi qu,est.o splenq_ido, docu– mento dièLJ•acuta prav-eg ;gen.za della ,politiiCa opera~a i,n- terna~onaie .del 1870 •- - · La politica operaia in_ternazionale aveva sentito ,< il gr,ande svant.a.ggio mo,r-ale(così Engels nell'al– tro suo scritto Forza ed economia), in cui si po– neva Il, giovane impero_ germanico c9i lllOStr~re apertamente '.la violenz!J. bn1tale· come il.,suo pnn– ciipio '{-6>-ndame1lltaie », e nel vo.lere, .« .a;Ha.nuona antica maniera prussiana:; sfruttare se~zà, rigwir-· do la posizione jà:vorèvoile ». (85). Ave-Vasentito (incalzava ancora altrove Eugels) ch·e u nè. l'an– nessione deii Danesì dello Schleswig del nord, nè l'inoontinenza e l'escamotage dell'articolo deHa p,ace di Praga a,ct essi relativa, nè l'annéssione. dell'Als.azia-Loirena,· nè. le grette ,misure contro i poJacchi prussiani avevano a fàre menomamente . con la , ricosbituzione dell'unità. nazionale.». ba stessa necessiità incomptimibile .e la giustizia in– nega ;b.ile.di quest'esigenza (che IMa;rx ed Engel.$ avevano riconosciuta ed affermata) della unità na– zionale, sorgev~no contro i .suoi neg,atori e com– pressori:·, perciò, u ".'entisette anni dì r~o-fmè bi- (84) Quèaii ed <ri.. pusi d~ citati indi;"izzi <!e~l;Internù ·<?– nale furono ricordati anone ìtal ruRATI, m un v1go)'QBOarti– colo,:· Man: p(Jfl(lermap>,Mtaf µeJ.I-a.. Critjca fjqci.al! • del ma)J- ll'iO 1918. - . ~ . . (86) F'ena 11,E eoon. eoo,. cfr. pp. 90-93 della .tra.d.• ,ital. . L'osservatore sereno, non del tutto digiuno di r-ioordi sul tra– dizi•:m~le spirito bellicoso dei- Francllsi, su la compattezza e la d1sc1phna. del popolo tedesco .(che, quaindo sia. battuto da. un •·maglio esteriore, può divenire r~istente e lucente OQme l'ac– cia.io ), su la. secolare politi.ca . inglese, non' può non chiedersi con terrbre se l'im,presa. de!La. Rhur non· sia. stata. ispira.te . alla Fr8Jldia. gloriosa., e forse ma.lata. di vittoria., da. una. maligna Nemesi storica., la. qua.le l'aJbbia. attira.te. .in un tra.nello per fa.rie soontare quell',eccesso di orgogli.o, che la. vittoria. interal– leata. a,veva ria.coeso nelle sue arterie un po' stra.oche. Un'&ntica traµizione del mondo 'classico, fedele a.i composto idea.le della. misura. e dell'armonia., favoleggiava. dell'.ira degli dèi per quegli uomini e quelle famiglie, che con protervo orgogli,o am– bissero di strappare i loro segreti e di elevarsi troppo a.I disopra dei comuni morta.li: , pretendendo rango e potenza. divina. o semi– divicna; quasi a.genti provOfa.tori manda.ti dagli dèi, esseri so– ;v.rum8Jli, scendeva.no fra.. cotesti supei,bi a rinfooola.re le pas– sioni, ·a. ooon,volgerne la. ra.gione, a. tra.scina.rli, in un groviglio di 1delitti: quos Deus vult perdere, a""-entat: dopo una. lunga serie di oolpe nelle quali e'impigliaiva non soltanto oolu.i che per primo 11veva ooa.t.> a.lza:re gli occhi dàvanti all'abba.glia.nte luC<ldi,vina., ma ben ,8Jlche la. su.é.discendenza alla quale si tra– smetteva. la. macchia originaria dell'ìmpunita. superbia., la espia– zione riconcilia.va . alfi'lll0la placata. divinità. ooi morba.li, i qua,li, purifica.ti! , rientra.va.no nella legge della. misura a,deg ,ua.ta alle loro forze. Nulla di troppo - 1medèr, dgan - dicevano i Greci. Pieno di· sa.pien1.a, per gli_ individui e per i popoli, questo simbolo, e se la saggezza umana, secondo l'insegnamento di So– crate, consiste nell' a.pprofon8ire il significaito del motto di Delfo - conosci te stesso -, il principio del!' A 1nenti.a, cioè della follìa. OOI\ cui la. .divinità. tutrice dell'ordine del mondo castiga lo amo- . dato orgoglio, è precisamente nel disoonoscimento del,la. propria natura. e· dei suoi limiti non impunemente sorpa.,salbili. *** .. A· .questo ed a molte altre cose mi veniva fatto di peDBare, - leggendo il recente vol',lme in òui_Cesare Spellan.zon (1) - uno 'dei. non molt> pubblicisti ita.lia.ni che trattino ·1a politica inter– nazionale oori ··preparazione di studi storici e docuinenta.zione attinta. a fOillti sicure - riunisce alcuni scritti suoi degli ultimi tempi. Tempi oosì dinamici, per usare una parola di moda. che taluni scritti dello ,Spellanzoni benchè tutti -recenti, posoono sem– bra.re al lettore' sorpassa.ti dagli avvenimenti. C'hi r.a.mmenti un altro buon libro politico dello Spella.nzoni su L'Africa nemica, apparso a.i tempi della guèrra libica, non sarà stupito nel ritroV'&re in questo suo nuovo volume un'acuta. disanima. del!' azione dell'on. Giolitti nella politica. estera ita– hana. E quanti hanno in pregio la. sostanzialità. delle 068erva– zioni esposte in forma lucida. e precisa leggeranno con piacere gli altri, sa.g.gi, nei qua.li lo Spel1a.n.zoni, nel suo cerebrale vaga– bondaggio a tra.verso la. politica. europea., indaga la rivoluzione russa. quale apparisce nelle profetiche lettere del capit&\J,o Sa– doul, o la subdola. di.ploma.zia del mesohinò ultimo imperatore d' Austri& e del oognatd .Sisto, o chiariSCJ!' il segreto orgoglioso del conte Tisza., o oerca. di ·rendersi ragione dell 'intrica.to gro- viglio b,dciwioo. __ - ;Ma._ poiohè in, ogrii lrbro il lettore cerca o.on ma.g.gior desi- (1) La tregua dii, V ernillea - Città di Ca.stello- Ca.sa ed. • Il So~ ~-~ 192.3, ,-
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