Critica Sociale - XXXIII - n. 8 - 16-30 aprile 1923

. CRITTCA !OCIAL.i e di lavoro· - segnano La p1u grande beneme– renza che il Parti.to .soc"ialista possa vantare cli rronte ai consumatori in generale e di fronte alla Nazione e allo Stato. Non per nulla il fascismo si sbreccia a impadroniIBi -di esse o ·a distrug– gerle rn! ferro e col fuoco - a p,rofìt.Lodegli e– sercenti e cleg-li appunatori che lo sostengoùo. E r11rono i Ministri della borghesia - i più o-rto– dossi in r.ronomin, i più r,onservatori in politica - .che, alla Camera e in numerosi docnment.i, tesserono l 'elo,gio delle nostre Cooperative dei_ lavo,ri pubblici, che. r1 differenza. degli ~pecula– lori, non movevano liti cavillose allo Stato e av– vanlflgg"iavano l'F!ra.rio. Non insistiamo - vi ac– cennammo da principio - al grande impulso che !'•azione delle o•rg-anizzazioni diede alla redenzio– ne di vaste plag-he sterili o malariche, d·ivenute i giardini d'Italia mercè quelle- bonifìche che. senza l{l. loro pressione, non si sarebbero mai , neppure iniziate. Nè conosciamo un s.olo caso (c:i ·notrà essere, ma noi lo igno•riamo) che lo Stat.o flnanziasse cliret.t,ament,e J.e ·cooperative sociali– ste, come flnanziò semp-re. lascirmdosi svaligiare - con protezioni. sovvenzioni e garanzie d'.ogn\ risma. - le peggi-ori t: più parassitairi,e industrie cnpitalistichc. Perfino quel recente e c o-sl m agro rst.it.uto cli credito nlle Co operative - i c.ui bene– flzii fmono tanto imp, a.ri a,I bisogno e n on· para– gonabili, neppur cla lontano, allP. immense lar- . !l"iz-ioniclelle Bànrhe e dello St-ato alle impr.ese r.nnilalistir.he e pel salvntag.gio delle loro c-olossa– li bancarotl.e - ·non prestò mai capitali se non conlro sictire garam;ie e ad un inter.es, se quasi usuralizio. E non crediamo che l'Erario ci abbin mr1i-rime;;so un (Juat.trino. ·!\-1-rl. nel Salvemini, le Coo.pe11ativ,edi lavori pubhlici - che non sono (strano rconcetto per r·hi si rlis,se socialista!) se non « assodazioni di privati che ~serc-itano l'industria. de·gli appaJti » - n 1ente. mente altro che questo! - ·in contra– sto con l'interesse dello .Stato e della nazione - sono 11 dirittura " la peste _di ogni se-rio movi- 1nenl-n, non ,oln soc-ialista ma .a.nche democr,1- !,iro! » · . ' . . . ·--------------------- ti e di istituzioni di coltura popolare, di cui, fra infin.iLe diffiool¼, e resi:ste1tze, •al<mni.suoi _uomi– ni ,furono, s-e non ·gli unic;i, certo, i più att-i:vi e cost;J,nti propulsori? . ' Socialisti e c;ooperatori non -imaginarono ,cne la loro g,rande opera di èlevament0- nazionale e di c-onciliazipne soci.aie - conciHaz.ione, eh~ I).on esclude la lotta, ma la rende legal e, civile , e stt– molatrice di· p·rogr'esso tecnico e mora.le - do– vesse un bel giorno - pel r_-igurgito·dei ferment.i della guerra - ·veniire st.roncata da una lotta cli classe selvaggia in nome della patria: Veramente di questo non ci av,eva_preammonito il Salvemim - che sembra oggi, invoJ.ontariamente e inc:on– sapevolmente di certo, accorrere in· soccçìrso dei vincitori - e ce ne ammonisce tardivamente, do- _po l'evento. · . Ma, l'avessern anche preveduto, eira. mai pos– stbile - ed era utile - impedire perciò, o· non . sec0ndare, u n movime.nt. o così spontaneo; cost saggio, co~i p.rometten.te, che è lii movimento stesso dell,a civiltà? Non bastava .fare ogni sforzo per salvàrlo dagli attentati dei due bolsc;evismi --– op,posti nel no me ·e nei fin i, ma c-o,gnati nrel me- , tpdo - che Io insidiava.no? Supporre che un mo. vi mento cosi nuovo- e difficile, in un popolo cosi •. impulsivo e prjmitivo, potesse nascere perfetta. e immune da ogni dev\aziorie e inquinamento 'borghese, è spingere la fede nel volontarismo ad altezze più che inveirosimili. Bisognava _,_ ora lo sappiamo - diffidare .di più: la lezione potrà servirci per l'avvenire. Ma. pel passato, non ab- . bi11mo dayv-ero da batterci il ·petto. Perchè la meravigliosa fioritura di istituzioni · pro-letarie, la· cui azione coincicteva col più l! lto iriteiress,e nazionale, anche annichilita da un in– s-ano ·inane tentativo di ritorno al Medio· Evo, ri– mane come una inguaribile e mordenté nostal-. gia nel c110re esulcerato del pro,letariato italia– no. E sarà il più f.econdo- lievito della su,a futura riscossa. · f. t. Mazzini e Marx lii. (67) N_a~ione, p~tria, umanità: Verissi1110 •- è il c>olopunto in .cui possiamo rnnsentire col nostro ce nsore - c hP. questo mo. virne1:lo coop11rativo (e, ·111gene.re, il movimento opern.ro) non fu presiclif1to ria una suffìciente for– za po litica ~' :i_!s_on-ravvenire dell'uragano, do- vei.te o l0sc1nrs1 dist.rug-/lere o pieg-are. Còme è e) Il .p,reteso pangermanismo di Marx. vero c:he le riformè tributa.rie e istituzionali (de- . 1 _ S.e non che a ,tal.è inf;erpretaz;ione contrast.ereb- cen Lrnme.ntn. ecc·.) occuparono meno i pa,rtiti nrolel<1.rii che non quelle 11zi oni che .d ipendeva- b.e - se I'eale - quel p,an,ge-rmanismo .che, fra no piì1 dir0ttamcnte ctc1ll:i_ loro attivit.fi peculiare molti altri, .il Guillaume già rir.ordato vo-lle d~- e da cui poi-e.vano. ripromettersi be ne.fìzii imme- mostrare in Marx. e che anch,3 il Momtgliano r!ifll.i P sirnri. Potev'fl e/rii avvenire diversa.men- afferma, distinguendo in Marx •ma doppia per- le? A bn~ n coi:ito. il suffragio universale esteso , ~onalità•: il so·cialist.a a~tinazu,onalìsta (megli'o che lfd o.m.ho 1. sessi non _fn recl~mat? e_s?sLen11to al- · mternazion:alista) e il na.ziona_lista pangermanìco. 1~ Ca mern se non cla1 h11nc~1s?crnhsfa. Ecco una. I documenti addoW a dimostrazio ne del pan- r1ro~rrn_che rigua.rrlerebbe - G1 _s,em):>ra - una... ge•r.man·ismo di Marx e d'Enge1s si concentra.no . . ca l.egorrn alquant~ nuf!!er_osa; menten;ien<> che. la intorno a .que.sti due· punti. - mel..èìciel nroletanato italiano. Il .suffragio allaT- , . . · . · gato P. la Proporzionale_ che ha Salvemini tra i) prove_- d a~b1patia verso la Fra.nera e )e i suoi f11 ubori - non rliede ancora tutt.i i frutti cose: frances~ e d1 pt~fevenza per la Ge1,mania, che una più _intensa educazione polit.ica consenti- spec,al_mei:ite in occas10ne dell_a guerra del '70; T'f' bbe loro d 1 dare? La scop_erta.non è pere~rina. 2) asp1ra.z10ne a,d una egemoma germanica nel- Ma rotesl.fl eduoai1one politica per qual via 00 . l'Internaziona,le. · lrebbe meglio fornir?i _che a ~rà.verso .quelle Le- Ora è innegabile in Ma.rx ed in Engels urta !rhe, quellP. r._oopera.tive. q~ell'in~,eressa!l]~nto al- frequente espiressiorie d:i v.ive antipatie (e po- la _cosa pubbh~a. cJ:ie solo 1I Partito soG1ahst.a s u- · tremmo dire. anche di odio) verso due cose fran- sCitò per l-rent anni nel moncto dei lavorato.ri? e ·. · · . · · . a tra.verso quel diffondersi della scuoJa, quella c;es1_. t! bonapartismo e . Il proudhomsmo. Ma lot~ 8 :',nntro J.'ai:iaJ!r1betismo. (Juel pro-pa,g-arsi, _fin 1accammento ,col quale com~ttono quella far. nei j)lll sperduti v1llag.gi· ,di Bibliotech.è- cj-rco-lan- (67) ()c;>ntinuaz, V, n. preoedente. · BibliotecaGino Bianco

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