Critica Sociale - anno XXXIII - n. 5 - 1-15 marzo 1923
CRITICA ~OCIAL'lt 69 --- arido e· maggiore' I).el piano virtualmente fecondo? Perchè ·il pascolo -della pianura sa_rda . produée am:1.u.almente per ettaro -da 8 a. ~O- quintali •di fieno, che brucia col sopravvenir· dell'estate (e il béstiame vi-agonizza), e i p·ascoli, ad esempio, di Lombardia ne producono da-·150,·a 200?_Perchè' il raccolto del grano _varia, a seconda <;legli anni, dal ·doppio alla · .metà, del granturco d_a 18 ad uno? Forse' pesa una malediziorte ·sulla razza,· forse il ·clima e 1-a geologia necrotizzarlo Ògni coltura, o .lçi, -pòsizione geografica esclude fatalmente la Sardegna dal banchetto dei popoli? . - , - Nessuna di queste cause spiega la condanna ·nei secoli.- Il- clima, fui'gidame~te _meridionale; -è pro- - nubo ad· ogni feconda vegeta,zione, -ben piu del cieio grigiastro della Val Pap.ana; il suolo non è chimi– camente meno propizio, _anche a _non tener co nto - delle ricchezze_ ·minerarie, . pur ·troppo sfrutta.te in modo primitivo e inumano pei lavoratori (150 mila -tonnellate. di -blenda e calamina si trasportano. an– nualmente nel Belgfo, dove rendono 60· mifa ton– nellate <;iizinco, delle quali- 2.0 mila ·si reimportano in Italia pei nostri bisogni); .-e la stirpe, dove mepo è svigorita ,palla malaria, offre magnifici campioni di validità e di ardimento. ,.. Ben altra, e in sostanza Ùna sola; è la causa ·di tanto danno e di tanta vergogna: non è nel cielo, ·_nella terra, negli uomini; è unicamente nell'acqua. Nell'acqua_ che difetta? Manco per sogno! La plu– viosità in Sardegna, se è notevolmente. minore che altrove (sopratutto 'più tirrego_làre: . ass-grdamente copiosa l'inverno, quasi .ll,ssentè_·. in estate), baste– li'ebbe tuttavia·· ad og·ni bisogn·o. Mà; di 16 miliardi di metri cubi di precipitazione annua, la metà circa (49 p_ei. cento). va inutilmente perduta. · Non dunque nell'acqua. che difetta, ·sì in quella che stupidamente si butta via, nell'assenzà di qual– stasi razionare « regime », è· la causa -della desola-~ zione deÌi'isola. ~ . . Dalia diagnosi balza la terapia. Non disperdere l'acqua,· che è oro, cl).e··è vita, che è · 13àlute, che è forza. Sbarrarla in serbatoi montani, cqe· ·la ce– dano a seconda delle stagioni e dei bisogni, per l'irrigazione, per la bo,nifica agricola ed umana (an– che 1a malaria è frutto della Siccità), per· la luce, per la forza motrice, per la_ ricçhezza generale. I 7 miliardi p.i metri cubi di · acqua ·che ora, per vie occulte o superficiali a seconda dei terreni,, si per– do-no in mare, significherebbero jriplic::i,ta la pro– duzione. agricola, col· ·fiorire· spontaneo delle indu– strie ..quintuplicata- l.a ricchezza,. triplicata la popo– lazione, e l'ultima delle regioni italiane diventata · la _prima. (2). · E' utopisfico'? Ostano impossibilità naturali, dif– ficoltà insuperabili,· un dispe,ndio d'impi~nti proi– bitivo od antieconomico? A prescindere da ogni ragionamento teorico e da esempii lontani, Omodeo,....vi risponde col_ fatto lo– -cale prese.0.te : · il bacino del Tirso; dove- urr .lago artificiale di 50 ch.ilometiii quadra.ti di superfi_cie, lungo· 25" chilometri (9 già costrutti}, con quasi mez– . zo miliardo di metri cu.l;iidi acqua (i _maggiori ser– batòi già costruiti in It11,lia raggiungono a mala .(2) Una sola, cifra., simboliea. « Ricostruiti 'i Jìll.ll1~-- so.rive Omòdeo - sara,nno nell'isola possi,bili, e in condizioni econo– miche ~-i\l01l,iohe buone, oltre 500 milioni -ili "Kwh, pari a 580 per abl~~i quasi' H doppio di" (l!lanti, in rapporto ali& po– polazione, ~o ogg_i, 0011Bumat_i nella r6jfione piìi jndu~tri~!f, .-tl'1t~ut;: j, i,Offi~»!lf ~, . · pena i 40 milioni), c·rea il fiume; di portata CO· stante, sufficiente :a generare 50 milioni di lcilowat– . tore per. le' industrie, a .irrigare 30 mila ettari di terreno, a bonificare i grandi stagnt a migliorare ··la pesca, . .a eliminare, o quasi, le piene disastrose. Quanti Tirsi sono possibili _nell'isola? La Sarde– gIJ.a è geologicamente ~ orograficamente la regione ·.d'Italia_ di gran lunga più adatta alla creazione di grandi bacini .artificiali, con rendimento, in confron– _to alla spesa, di privilegio assoluto, non inferiore· a quello. dei colossali serbatoi dell'Egitto e del Sudan, intesi. a -proseguire l'l!,ntica._irrigazione ~arll,onica e a valorizzare il deserto. Lo studio di Omodeo, éhe nort ·ho la follè pretesa di riassumere (irto ai cifre, cartine, prospetti;· nudo d'Ògni fronda: anfiletterario ed epico), va, dicevo, nello spirito ·che intus alit, ben oltr·e il titolo e il tima. Se il problema: idrico varia: ua regione a re– gione, nel senso che· ogni paese esige una sua tec– nica (di _qui lo sperpero inane di milioni nelle bo– riifiche del Mezzogiorno, burocratiche od ~lettorali), il problema de_ll'acqua è· tuttavia, universalmente, · ·il problema della c_iviltà: q·uindi, io. aggiungo subi– to, e mi si conceda il salto pindarico (non è di Pin– ·daro il motto: ,,_ottima è l'acqua?»), è anche, in gran parte,· il problema del socialismo. Le antiche civiltà seguivano, ·inconsapevoli, il corso dei fiumi;· .le nuove nascon·o dai ·fiumi che esse stesse, èonsape- · volmente, han creati o diséiplinati; - .Si riéorcli i.I dato dem9grafico sardo. L'uomo, ani– male cosidetto terrestre, nasce e si avvalora dal– l'acqua. E l'acqu;t, assai più. 9-~lla calce e del late– rizio, costruisce e ri.costruisce le città dégli uomini. Or chi scrive ebbe un giorno la malinconia, di– scorrendo ·di queste cose alla Camera, di proporre al. partito socialista (che alÌora era in auge, e la Ca– rnera viveva ancora) di farsi .esso, subito, parte di– ligente, nel nqrrie e nell'interesse sop_ratutto del pro– letariato, per la ricostruzibne, àrtche à bll,se d"acqua, del paese, necessaria ed urgente dopo il tremuoto della guerra, affinchè non la si facesse o tentasse contro' il proletariato ·e confro di Ìui. ,L'invito non fu accolto e il proponentl3 fu de-ferito alle assise d'un CÒngressò fer delitto di tentata col-_ laborazione e di eresia-socialista. -Pel massimalismo - massimo nullismo - che allora dominava, la ri– _costruzione, e anche l'~cqua, erano ... affare lJor– ghese. Cosi N (Pindaro, aiutaci ancora: e il lettore badi, nel- salto, a non fiaccarsi le gambe della -m•mte), così fu che, contumace· il proletariato per deser– zione · del suo ·procuratore, a ricostrùire contro di _ loro - a ricostruire il medio evo politico, econo- mico, religioso, civile - altri nacque ed altri si affacciò; come doveva avvenire. Nacque, si affacciò, ed impera, il fascismo. F·. TURATI. ·-Abbonamenti 1923 Raccoman-dlamo vivamente a tutti i nostri abbonati di. mandarci - oon ogni sollecitudine· l'importo dell'abbona- mento per il 1923, éhe rimane s\abilito per · . ITÀLIA": UÌI anrio - L. 24,- Un semestre » 12,- 1 ESTERO: Un ~nno » 28,- . . Un s_emestre » 14,- Abbonamento cumul1tlvo BIUSTIZIA - CRITICA SOCIALE ITALIA:·· Anno 'L. 70 • Semestre L, 36 1-:~TEflQ; ~ m • ~a
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy