Critica Sociale - XXXIII - n. 2 - 16-31 gennaio 1923
CRITICA eoGIALE 'll3 una organizzilzione, se non propriamente nazio– nale-, ma subordinala al c.riter•io di una naz.ionali– tà; del nostro wntinenle. Essa seg~ò il passaggio da!J.a .fase dell'organizzazione poittica alla fase d•ell'organizzazione nazionale degli .Stati, che non significa punto che la nazion.e deh9a essere omo– .genea, come voleva l'antioo principio democrati– -co, ina solo che vi p;redomini e vi governi in guisa e.sclus,iva (2). E ciò procJ_ussel'iritran!si:genza nelle relazioni internazionali, e la s,opraffazione .nelle r-ela:,;i0:ni •inteirne : una rinculata generale deJ-la de– mocrazia sul nostro continente, f~tta ecc;ezione ·per gli Stati, come la F.rancia, che la totale am·a1- gamazione hazionale avevano conseguita da alm~– no un paio di secoli e che· potevano paga,re l,e li– bere istituzioni di oggi con la feroc,e inf.ollerartza di ieri. · - ·E ciò che di duro, di triste, di crudele s,i avvert~ nei· fatti attuali deriva dalJ.a natura stessa del p;ro– blema che il nazionalismo vuol msolvere, cioè la unificazione interna, 1 'assogget.t.amerito interno dej_,Paes,i,ad una,,regola nazionale'. unica. Tu.tte 1,e grandi uniflca.7,ioni interne dei Paesi si sono com– .piute col sacrifizio dei gruppi estranei o nell'o•r– dìne nazionale o nell'ordine sociale. La creazione del Regno Unito, cioè la riduzione della· Scozi.a P. . dell'Irlanda sotto lo scettro. dell'Inghilterra, fu compiuta da Cromwell oon metod.i, che il Macau– lay cosl riassume: cc EgJ:i (-Gromwell) condusse una gueITa c-he rassomigliò a quella portata da Is-raele ,af ,Ca,nanei, e percosse cos.iffattamente gl 'i– dolatri ·oori la spada, che grandi città furono la– sciate senza abitanti, migliaia di abitanti fuggiro– no sul continente ed altr,e migliaia foggi,ròno ·alle lndìe Occidentali: ed egli riempl il vuoto formntn dalla sua spada,· fondando colonie d,i sangue• sas– SOM e fede calvinista. » (History of England, 1889, voi. I., pag. 65). - La veTa unifi.cazione della F'ranci,a - quella interna _:_ si compi~ nel 1685 con là revoca dell'editto di N:antes. c-he divideva la Flrancia in due campi: il càlvtinista e il catto– lico; ed essa è cosa ben altrimenti selvaggia della ferocissima notLe di San Bartolomeo, perchè que– sto spaventoso episod-io si ,esaurl in pochi giorni, mentre l'altro •rappresentò il Calvario d4 almeno un buon terzo :della Francia. L'unità nazionale della Spagna s'iniziò oon la espulsione dei Mori ·e degli Ebrei, e si compl con l'assolutismo di Ca-rio V e di Filippo DI; la di;5fatita degli a:rtigiani di Toledo e Valladolid, inso,rti per difendere i pri– Yhegi delle Corte_s rastigliime, fu l'ultimo 8:tto de) processo ~.r1nflcatore dell'anima spagnuola, che 1 roghi, Torquemada e gl'inquisit.ori attuarono. . Il raostrb dest.ino, ritardatario· in tante cose, c1 ha fatkl tr'ovare innanzi al .problema, cosi terri– bile ed aspro, dell'unificazione intema del )?aese, l"oltanto dop9 il i918. E questo el'à un problema che si poteya_ risolvere in due maniere: o per le - vie cultur.ali, assorbendo le masse nella cultura nazionale, cioè per mezzo dell'alfabeto e del suf– fragio universale, che erano le vie della demo– -era.zia; o schiacciando materialmente ogni opposi– zione ·supposta oapace di offrire una resistenza, (2) Non ho 1:,iaogno di dimostrare ai marl<isti come anche questi fenomeni na,zionali si connettano a momenti della. evo– huione delle forze produttive ed a stadi della lotta delle ola11i. Abbiamo, ad ogni mo~o. su tutto ciò un' operJt, cl11ssica, _ quella. dt Otto Bauer : Die Nq.(f'!nalit(jtenfrag~ unà die So– f#l4el!lt?~•e1 Wien,1907, ino·Bianco L'Omehanno ·ratto gli altri. L'orribile tradimento .della democrazi~ che ha per semp-re squalificato questo partito d°iavventwrieri, di affarisU e di in– genui impotenti, ha dimosl.rato che in Italia non c'erano le forze pe-r compiere l'unincaziqnè gemo– cratica del Paese; ed essa si •-èscelte le vie coerci– t.ive. Chi guardi bene, -identici sono problema e soluzione per i Paooi d,ell'0riente e del Mezzogior– no balcanico dell'Europa. Questo mi se.mbr:a il nòcciolo della questione. Che altri elementi abbiano éoncorso a determi– rn11re la forma e il cl·eoo,rsodel· fenomeno, nessun dubbio su di ciò, e sa-rabbe semplicemente assur do che fosse di_versamente . .Si capisce cne i rea– zionar1 1~er istinto, gli. odiai.or i a vuoto de.I. so ci.alismo perchè è il socialis.mo, il padronato che s.i i\.Jude di trova:re · nen:o Stato cc forte» upa più salda guarentigia (- men ire lo Stato cc forte ,i ge– nera.automaticamente 11 socialismo ·di Stato e ri– produue i monopoli :economki in una· forma tipi- , ca.meni.e anJi.capi~Ustica -), g_ljsp.trit!-1alisti ~eo: Jogizza:nti, .,i. quali solo.. cla)lo Stato m armi s1 attendono un 'efficaoo p,rote2iione dei loro dogmi e del loro dio, i militaristi (- ma non i cc_ mili– tari» ·di professione, che vedono troppa .ooncor– venza intorno a. J.oro -), gli affaristi ed i pluto– c,rati, che tendono a soffocare ogni molesta cri– tica s uJl,e loro alte gesta, e persino i professiÒ– na.li della cultura,. che ptgliario sul serio la pro– pria competenza, e sperano tauiti e devoti àmmi– ratori; si capi.soe per1fettamente che tutti costoro abbdano ispirato, incoraggiat o, pagato, sostenuto, spinto, vociato, acclama.to, popolarizzato tutto quello che è a-o oadut(}. Ma la sos,tanza rimane questo passaggio dell'organizzazione sociale <lcl– l'EUropa dalla forma politica alla for.i:n,a nazio– nale, di cui è già un riflesso il rito,rno del capita– lismo alle forme del mercantilismo, ohe vuor dire il capitalismo locale. padrone del p•roprio luogo, e di lì meditante la c01:iquista del mondo. Secondo· me, la chiave di volt.a di tutta .Ja crisi - sociale contemporanea t, fn, questo ripiegarsi del capitalismo da un ·suo vago internazionalismo, proprio della fase manchest.eriana, a. un p·ronun– ciato e netto me·rcantilismo, d.i cui sono un cas,J la ·politica commerci,ale autonoma, la legis,Jazione doganale èontro il Dumping, i divieti di i~1porta– zione,- il sistema dei permessi dj esportazione, la politica ctogana),e fondata sul principio dei com– p_ensi fr,a esportazio;ne ed importazione, e oosl ~~- Ora può darsi bene che le forme e le · specie di questo sohbollimento avrebbero potuto essere diverse e meno offensive della persona umana, p,iù è•egne dell'epoca incivilita neùa quale vivia: imo, più. p,reoccupate di. i:iort P<>!'re.i germi di feroci, lontane, deprecap1h mtors10m e V1endette; • ma il fatto dal quale esso derivava.: il naziona_liz– remento progressivo della vita sooiale· contempo: · ranea, il ritorno del capitalismo ·dalla Co,smopoh . alla Città, J'acoent.uazione, .anzi il tirannic.:o r1:e– dominio di tutti i valori nazionalJi, sino alla srm– tata immolazione di ogni elemento estraneo; que– sto fatto era sponk1.neo, naturale ed incoercibile, pr.èvaricatore ed assòlut-0 come una forza della natum. Il.vero t.orto dei socialisti .fu di non av~lo s,apufo prevede-re in questa forma. vittime di due loro assurdissime frasi: ,reazione borghese e ca– pitalismo tnternazignali~tjcgi ~ ·co~l sç~mPi~r9no
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