Critica Sociale - XXXIII - n. 1 - 1-15 gennaio 1923

6 CRITI,CA SOCIALE mento as.;umÙe di fronte a:lijacorrente che pone capo· a D'Annunzio? Perciò 81Ilclle fra gli organizzatori di parte noistra nascevano dtsparità di opinioni, risolte in parte dapprima dalla delilie•razione délle ,Corpo.razioni na:zionali di -denominarsi fasciste e' di aderire più stret'. tamente al partito da cui sono scaturite; po~, in misura– maggiore, dalle vicende ,stesse delle trattat.ive, le quali di,mootrarono la enorme difficol.ltà di a:rrivare ·ad una· conclusione. Io c:redo vantag~ioso che le trattative si .sieno fermate e opportuno che non si rinnovino rflnchè perduri la pre– sente situazione. E' una iJlusione che questo affannarsi a collegare organismi c·he hanno ciwscuno un proprid spirito è debbono soffocair1o per trovare la possibilità della rooiproca uni,one, rappresenti un utile tentativo di creare una maggior forza di resi,st.enza dell'organiz– zazione C1Peraia.Se la resistenza deve essere .puramente passiva, riesce tanto ,più facile quanto mino,re è il ber– saglio che si offre al nemico ·e quanto minore è l'impeto dell'assalto che viene da parte -sua. Ora unirsi significa dare al nemico l'impressione· cli qualche volontà d'ini– ziativa (che viceversa non c'è O·, ,se ci fasse, sarebbe · illusoria) e quindi susc-itare ·in lui il propo,sito di un attaoco più impetuoso, ,coi, mezzi di cui, ,stando al Gf>– veTno1 esso può <Hsporre., e a cui noi non potremmo . ,ppporre· alcuna adegu\l)t\l, dilfe,sa coi;isenta!\ea ai metodi e alle finalità nootre. ·e 11 · " •hl/ .; Nè alcuno. può illud~rsi che ci 'sia, ora, alcuna pos– sibilità di iniziali va utile. La f-ortuna del fascismo (non parlo soltanto della ,sua ascensione aJ ,poterei, ma a,nche della sua .precedente .rapida diffu,sione, e de'1la simpa– tia con cui è stato acco.Jto) è wssai -I>iùun sirutomo che un fattore del[a PTesente situazione politica. Come tutti, è un po.' anch'esso una moiSca,cocchiera attO!I'noal cano che trascina i sin.goh popoli e 1 1 umanità tutta quanta alle stazioni del ,suo predestinato viaggio. Non ostante gli errori e gli eccessi del massi malism o, la reazione ·fascista non avrebbe tri001fato ,se n.on· l'avesse favo-rita la situazione reale, delle cose, che era essa, più che. tutto, re,azionaria. Il giorno nel quale alla· co:piosa do– manda di merci, cui ri,sipondeva. una insufficiente of– ferta, succ ede·va un 'offerta ,sem1PTe .più esuberante• co111, · e pe.r, una. contra.zi' one sempre maggtwe di domanda, e nasceva quindi una :riduzione progressiva anche nella domanda di mano d'opera, era inevitabile che il capi– ta-Teriprendesse sorpravvento, sul lavoro, castringend-olo a subire l'impero ·-ctella sua legge. · Il fascismo fu 'lo strumento, per ,cui si attuò la più rapida sistemazione di questo, nuovo -equilibrio e •si af– f·rontò e coilpì ogni tentativo, di resistenza; e f,u anche - nella molteplicità delle sue· ,scaturigini, e dei .suoi moventi - molte altre cose insieme, che qui non ·è il caso di rintracciare. Epperò, qua:lunque rpossa essere lo spirito dffi. singoli· uomini e grlld)pi confluiti: in que 0 sto movimento, non è pos.;ibile vincere Ja ferrea neces– sità dell'ora: il fascismo deve, per manteneTe, la sua fortuna, ·aderire alla realtà, ,che favori,sce, in questo momento, le aspirazioni padronali. Doman( la situa– Z-iOIIle potrà mutare, e tnuteTà foTs'a-n.cllel'atteggiamento del fascismo,, il quale per doppio modo1 obbedLsce aid una necessità, .quaimiò evita O'gIJ .i preci-sa:z ,ionedi pragramma.: in quanto un programmii, concre.to, non permetterebbe cli mantener COJ,lgiunte ...f p, rze mosse da. ill!tenti diJversi e miiranti a fl.n\ discordanti od Q!Ppo:sti,e in quanto, in– tTalcerebbe quella i>l1Jfl.nitadattabHità all'in!flnito- mu– tare delle situazioni ne'llo spazio e ne,l tempo, che è condizione della sua fortuna. E' illusoria quindi ogni speranza che il nostro ·accor– gimento -po,ssa utilmente ,sciiogliere gli elementi di sir nistra del fascismo- -daHa i,nna.turale, convivenza co,n gli elementi di destra, e tanto meno·, poi, aiutare la preva– lenza di quelli in seno alla compagine della loro orga– nizzazione. Chi dirige il movimento sa oehe ogni tenta– tivo_ in questo senso è da combattere, perchè sarebbe oggi danno~o _alla fortuna propria e del movimepto • stesso. Verra 11 momento, -, se presto o ta:rdi, io no111 mie,sento ora la forza di presagire - in cui la impro,v– v~sa sterzata o il graduale ·spostamento, a sinistra. sarà possibile, vantaggioso1, necoosario, e sarà compiuto· il c~e· avv_e:rrà tanto più facilmente e più presto qua~to più r1g1damente noi ci saremo a:stenut.i da manovre dirette ad affrettarlo, che non 1;1.vrebberoaltro, effetto che di i:idurre il nemico a st1ingere ,più sa:lda la .prop1i•a compagine e ad im.bri•glia.repiù ,strettamente le forze di sinistra che :spontaneamente tendessero a li,berarsi 0 BibliotecaGino Bianco a dare le propri-e dil'et.tive al movimenfo qel prO'J)tio partito. Oggi non c'è che .1·assegnarsi •all'attesa, in un digni– toso riserbo, tanto per il nostro Partito, quanto, pe:r, le organizzazioni che vivono i-dealmente neHa sua or– . ?ila. NQn una _inerte att.r-sc1. ma: un'a)tesa vigile, spes,1 m un'opera d1 revisione, di studio, di rin.novamentò; non una morte, ma una preparazione di vita nuova. Nè si dica che, se questo è possibile al Partito, non è possib,ile alle organilzzazioni sindacali e" coopeTative. Certo queste hanno esigenze -dive1'8e·e maggiori, che -io stesso ho altra volta riconosciute e messe in rilievo (Ideologie e realtà, in Critica sociale dell'1-15 marzo 1922),. in quanto es,se vivono di unla vita ;prevalentemente estrinseca, per mezzo di organi e o.rgafl,ioSmi ferreamenote· soggetti agli influssi dé'Lle ~ioni esteriori, a cui riesce invece, entro limiti abbastanza larghi.• a -soitrarsi il pens iero, che è il ·nucleo essenziale dell~ vita ·di un par– ti.to. ·Ma o·,gi )'obbedienza a quelle peculiari necessi~à. m q ual mooo potrebbe utilmente,· attuarsi? C'è qualcuno che veda, senza illudersi, la po,ss_ibhlitàdi salv are dagli aissalti, con accorgimenti (qual~?), ·con patteg; wi amep.ti (a quale_ prezzo-?). la vita delle. no,stre organi:i;zazioni smdaicall e -delle .no-stre Cooperative? La v i.ta - intendo - sorretta _dallo·spirito che -ora I~ ani.ma e per cui fu– remo create, non una vita f,atta •de,serta d'o•gn\ •.fineideale· chè al·lorà ianto fa che e,sse muoiano. o vada.tr6··Jn'man~ · ai nemici. Almeno l'idealità che esse velllero ra.ppresen– tare, se no:n ·potrà rimaner viva in esse, resterà cu'5tod-i'ia .nella cosç.1enza ·e•nella v.olontà di coloro· che le crearono e le.guidarono.sin q;ui, e -che la raffica impe:cversante • i;i,vi:à •costretti a tra:rsi ·i!l di-sparte. · , ' . Restiamo almeno no,i entro noi ·stessi, se non possi1;1.rno re ,star~ n e_llecose .cr_eate·da no,i: ,se ·pre.ferin'emo,piegarci a subi.re repugnant1 ~attamenti per l'illustone, di saJ– v ar e qualc~na delle cose nostre, si aggiungerà i,l liisastro morale al disastro materiale e più difficile ci sarà ri– trovar~ n_oi ste~si il gt~o Ìlell'immancabile ripresa. Nè s1 dica che con ·e1ò noi .abbandoniamo coloro che si .sono .affidati a noi, cioè le falangi degli· Qperai e dei contadtn!i: che si sono raccolte,. se-gue•ndo il nostro tnci– tam_ento, )n organjzz_azioni sindaça:Li ~ ,cooperative. Certo, abbiamo rl -sacrosanto dovere di ,preoccuparci di ·co,sto.ro· ma q_uale ~pei:anza a.bbia:mo noi di recare loro qua.lch~ effettiva utilità c©n una tattica-di destreggiamenti? I ceti c·he oggi. pr~ominano non s1 contentano di esigere ·ri– nunzie d1 etichette e di forme. In materia si,ndaioale ieri chiesero lo, scioglimento dell'alleanza fra Co,nfedeTazio– ne e Partito; oggi voglio~o che si rinunzi alla lo~ta di · c~asse e a!}'in~ernaz_i';ll!J:l}.smo; :dom,ani... No,, non h11Jlllo bi-sogno _dr chieq·er d.1 :pm: l:jasteTebberc, quelle rinunzie pe~ togller~ ai _sindacati ogni efficienza e ogni vitàlità. E m matena d1 CoQ1Perativetanno altrettanto· o le di– .s·truggono, come· a MQ!inella, per far la vendetta ilel– l'esercentismo ingordo,, o le mantengono, come in altri. lu?"~hi, ;per. a,ss8.:vil'e a_sè, con .l'aJl,etta,mento di- qualche utile mat~;r1ale 1mmed1ato•, la massa dei lavoratori. Da questa alternativa non si esce. *** , E ?CJ:ictl~. nep.Ì:>ureun'energica resi-stènza tronta.le è pos,s1.b1l_e m quest o momen to, il megli'o è fare opern di racco?'limentç> •e. ~ a.tura.re quella crisi 'di rtrrnovammto che e~ renda atti ad affrontar~ gli eventi futu1i con una . mag~1~re_•J?repiairazione e cap1;1.cita· di oomp,rensione. Dei llm1t1 e delle forme di questo rinnovamento diremo aOtra volta. 0BSERVER ...... - .. ~---·■•J'--■~-~-----■, ...... -.~•,I' ..........,, •••••• ., ................. E' uscito: FRANCESCO ,NITTI : L~ decadenza deU• Europa Le vie della. rl~O&fruzlone y odl_ume in-8'. oon ritrat_to dell' Autooe, fac-simile di auto!!"taJ~ e m 100 a111aht1co-alf7'-bet1co . . . . . . · . . . L. 15,~ Dello stesso Autore : L•~t1R.OPA_ SENZA 2• edizione - yentesimo migliaio . : . • Pr~SQ, R. •llEfv'!PORAD .e FICL 0 lO, Via Cavour, 20 - l;IRENZE • I PACE ... L. 12,– Editori

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