Critica Sociale - XXXIII - n. 1 - 1-15 gennaio 1923

CRl'JlIHA SOCIALE 3 ~a de~adenza ·dell'Europa due. istituziolili che tipi_camenl,e attuano 1 )nverso •de.I.mot.to st@ric,od;i Clausewitz: la guerr-a è una poJ.itica che si continua con altri mezzi; l'inver- i • so, che' è· stato proclamato da Clémene;e:au: la . No. Nc,m sarà questo anno i923 che VJedràla ri. pace è la ,guerra ·che si conLinua, ,con altri .m·ezzi. sto razione dell'Europa e l'acrèsto d-ella sua pre-' L'occupaz10ne militare estenua la. Germania, che - cipitaùte dec;aG1:en2ia. Siamo ben lungi dalla pace, la ,waga, e le Riparazioni ne distruggono J'.èco- "' daH'ordine, àa un· equilibrtio anche soltahto a,p hornia senza che .essa arrivi mai a pagarle. Ma · p.rossimati,vo tra Ja produzione e gLiscambi. Tutto ciò era in certo. modo radic;ato nella.,guerna stes- ciò che è sta,to f.ahto; e mal,e, fu impedtmento' a sa, per la sua natur~ di guerra tendente a im- c.i0 c11,eoisogne,r,ebbe fare di ben~. I consu,gli più po-rrè al vinto una economia di servitù, ,rispon– sano s~·gi e più sono irilfeconài. ,Francesco NiUi dente all'economia imperialista del vinc~ito-re.;E' arricchisce l,a buona letteràtur::i. del dopo:guerra .assai verosi.miie •ch,e, se fosse riusc,ita vitto.riosa di·:uN.nuovo libro: La decadenza deU'EUropa· (ll. la coalizione germanica, il dopo-gue-rra non sa- · tt,emporad, Edit.), che oompl~ta l'a1tra opera sn~t': rebbe stato gran fatto più civile ed umano. Ewes.t- L'Jiuropa senza, pace. Che serve? Le discordie non Lito;,,vsk non è dimenti,cata nè dimenLicabi,le. Do– sono più su,lla·a1agnosi. 'rlitti.gli scritt@ri, che nei . ·poc.hè si .s,i,adetto di. Wilson che fu un ,idealista ct:ive,rsiStati esaltano ~a guerra e il nàzi0fùUis,1no, ingenuo, . senza mente e senza energia adeguata !a potrUca della vitto.r:ia e della pressione sili vinti, al còmpito che àve:va c:osl sole;nnemente procla- non contestano gli effetti .di tale P<Hitica nel quà- ma,to in faccia . .a,l mondo-, resta sempre da spie- ctr'o eu:ropeo. Così la cura è iinposs,ibUe, p,&rchè garsi 'come e pePctiè le c.oirre.ntidistruttive sover- 1iess11n0 vuo-1e.ominciar.la --in casa ·sua,· B· J,a dia- . e.hiarono; )n1illie.} él:;ìSise .. ®J.la ):I\ace, le 1corre.n}i ri- g'n6sh 'non contrastata' 1 diventa accaderhic;a, noio- · e~-struttive. : - • • , · sa,, retorica. Il ,p,ess.imis:ro'lo dèi lettoIDi, rende i11ù- Tale ·spii,egazione bisogne,rà,. pur sempFe ripor– ti\e -il p,essimismo. dello .scritto.re: esso non sc.ùo: ,· larla all'intima natura deilla, conflagrazione, agli ·te più; n0n ·sollèv,a· nef)'.[mre il wh.trasto di tm'o- . interessi ed alla passione che la ispirarono e, piniotlie diversa. Cos.e note, cos,e riconosciute, co- ·sopratutto; alla. immens,ità delle rovine che ave. se acceUate,. - · v.a cagionato, per cui l 'id.ea di rifarsi, ç;he voleva E. po,i? •E-poL.. se'il rimedio è in no,i,e nòi.i10:1 cLi'l1e semplicemente dri salvarsi, dòveva cacciare sappiam0, non v.o,gli,amofarre su di noi lQ sd'@rno o,gni altra idea più sav;ia e più gener·osi:Lverso 1 per traì:nelo fuo11i'tL'iIBnropa non è in decàctenza, vinti. La decadenza dell'.Europa data dalla guerra È: in rovina; ma· .q11esta decadei1~a, ma questa e non dalla pac.e. I;o squilibri-o tra produzione e rovina è formata, oltreché dai .fatti noto,ri esterni, scambi,. ché si andò sistemando, in quella colos- c:he è qiaasi un t;iordopera illust,are - corne fa saJ.e pomp,a di travasamento della ·ricchezza dwl- ·il Nitti oorr grande el.o,que,rizae ,sicura dimostra- l'Europa all'America, che funzionò per tre anni zione - da tanti, da i1J.finiti suic.idi individuali, d,i gu~rra, schiantò 1 'Europa- 1 eoonomiçamentc, da tanti, da infmiti ahbartdoni 'spiritual.i,. all'ine- prima, politicamente, poi. E' a, quel tempo che lui:tabile. E' possibile ·anwra ri5.cattare queste noi facciamo risalire la verità del lam.eut.o di N1t-1 anime di disertori per pessimismo? E la yia .per ti: << L'EuJ'opa, questa piccola parte del continen- farlo è la denunzia delfe òondizioni dell'Euro- te eurasiatico chei p·ràma della guerra, diri,g,eva pa? Esiste anco.m un seiùimento eur,opeo, cui fare l'azione d,i tutti gli altri popoli, perdut,a in grah app.ello, oppure il più•caratte..ristico e,o,ntenuLodel- parte la prosp-entà econom1ca, rovinati i camb1, -- la crisi cLidec.adenzi:Leuropea è appunto la s.pà - spossata, ieri creditrfoe ed o.ggi debitrùce, ha ogm rizion~ delt_?.coscienza ~U'fOFJOO, sop·raffatta dalla giorno un'azione mi-rio.re .. . ».. E' la guerra più che miopia psicologic;a nw;ionalistica? ta piace c.he h& faLLodell'EÙ,ropa UN.a terra di .pro- .- E'. foI't,vn;ache l',on. Nitti non si sia poste queste tettora Lo del!' A1111}rica, avendone drenal:o prima domande, perchè forse -la risp.osfa. J'av=nebbe sco- Lutt.o1'0,ro in America e poi avendola costretta a ra.ggiato c;lal pubblicare il' suo Libro. Tanto ·più supplicarne l'int~rvento, :salv.atore. La pace, iq che !'on, ·Nitti, libe.rale democ,ratico e; non socia-. t:erta guisa, Tiicacciò l'America al di là del fosso, lista, non può apf)og.giarsi al mitò di una c;lasse poiché l'Am~ricà non volle assumerne la garan- proletarìa, •La quale, e-on l'Unità internazionale zia nè volle entrare nella Soci.età· delle Nazioni; degli interessi suoi, possa gittare le fondamenta e, se Ol'a acL-enna a !.o-mare, lo fa per il biso.gno di una coscienza eurupe,a ect umana,· capace cti d( salv,a,r,e,per !r1, p,r·opria salvezza, la sua prima _ commuover:si per la dec.adenza eqropea e deHa E> grande .e foìle d'ebi~ric-e: · · cofrmne èiviltà: L:on. Nitti d,eJve cr;edere che 'ci ·· · Lo stelsso si pu:ò dir:ei ~ià.N·~-· le p'roporzioni, del– sf:~no de.gli sptriti aperti, ·delie anirùe sensibili' la deèadenza dell'Europa rispetto all'Asia. Qui tra gli o,l,ig-.arèhie i de-moc.ratici, che si dispon- il ·NiLUviede g'iusto, ·perchè non gli fa più velo gano 1 a solhw,a:r,si,.àppena .sia comunicato lo-r'o lo q'u,ell'a priori in favnre dei vinti, quepa umana .stato miserando delle co-se,· per cuì tutti sof.frono ma non realistica ,comrnisemzione, che egli re.ca e tuLti èh-i-edono aiuto. per la. Gen'mània vinta. Egli dice:· ((Aver fatto Per costot·o egli si studia di c:éfim.ire la dee.a- ent:ra.re in guerra la Gina r\on ha portalo alcuna clenza dell'Elt,ropa,. s-otto i suoi aspetti divers.i, utilità, ed è stato inve.ce , dal punto di vista della morali,· politici, ooonomici, sociali, fidando r1ella j)o.Jitic,a.mondiale, un vero c1isas-tro. · E' stato di- più generosa ,riscossa -del sentiIJ1ent9 di giustizia 5:trutto in Cina quel fronte unico europeo, che si e di umanità. Céntro. del1a Sl:la'. indagine è il torto era oreato nel i900 e che saPebbe stato nec;es,sa- fello,nesc0, fà.tto,·.a11aGermania dagli Alleati -vit- rio mantenere pe,r alcl!ni dooenrii, durante il caòs tOPiosi; ·cot1·•1a 1 duplice pr.omessa a cui s:i ·condi- iu cui l,a Gina si trova. Quell',immenso paese che, zionò 1Ji resa:::che ifosSèiro sa.ivi i i4 ·punti di dal i9ii, .d:a quaindo è caduta. la monarch•ia, vive ··WiJson e che non oi fossePo nè indennità nè an- in permaniente disordine e in anarchia, compli- ,nessiorlli. Il' librò svù'lg;e amp ,iammi.te - os!lrem- càta dalle lotte civili più feroci, aveva bisogno mo dire- troppò _:.. la .tèsi che la· deca:denza euro- di un'az1on.e còrnune clell'Euròpa per la sua stes- ·pèa· si origini dalla pac;e non pac.e e dal foU.e-e sa restauraz.ione. Invece le .parti si sono inverti– iqiqu'O.meccanismo di esoouzion~ sia.t vinti, esc_o- . te: è la :cina che ·e veli.uta in Europa». 1;,-'i½~ò ra V:ersailles e··perseguito nelle •Conferenz_e I diploinàtici cinesi sono riusc.iti a convincere .s\).oé:ess.ive. s0tto il caratter,e di sartzib'ni -e puni- l'Intesa ad abolire l~ capitolazioni, si 1intiende,per iiotii. Oet.to la Ccr-intnission,e.delle E,iparazioni e , i v:inti. Tedeschi'. Austriaci, Ungherési, ecc.,· non , l":ticeupa~ìone i>en,a,na, 00n le truppe di· colore. sòno godono pi_ù in Cina della extraterrit.or :ialità. Che iblioteca ~ino Bianco-

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