Critica Sociale - XXXII - n. 23 - 1-15 dicembre 1922
èRÌTièÀ sOaiAtÉ · n:gi111e.Nel ca111ponostro, alcuni-si slupJruno che la cosa fosse apparsa anche soltanto concepibile, e ch'egli non si fosse ribellato all'ipotesi,. alla no– tizia - anche se· falsa di sana pianta - con la più fiera energia .. Altri pensarono (il sotto:;;critto fra questi) che Baldesi fosse posto ad ùn grave bivio, e diciam pLne, a un d'uro ricatto della ·pro– pria coscienza e della propria responsabilità, e che 11011 potesse sostanzialmente comportarsi al- trimenti. · · - Quel che ci fosse poi di v_er'onell'offe1ia, o nell"intenzione dell'offerta, e della successiva "rien- · trata ,,, · lo si saprà forse quando si saprà come . andò realmente la faccenda della firma del sovra– no al decreto di .stato d'assedio.· Tutte 1·e rivotu– zioni, grandi o piccole, hanno di questi misteri 1 che poi la storia, o la cronaca più, pacata, disvela. Formato il Ministero, una diversità di atteg– giamenti si palesò (o sembrò palesarsi, secondo .i casi) in tre ordini di manifestazioni. Contatti di · 9rganizzatori con il nuovo Governo, o con espo– nenti del movimento sindacale fascista : contatti, alcuni dei quali non varcarono. la necessità· della vita delle organizzazioni, e ·non sconfinarono da quella linea - cosi ben segnata; già dall'alba del nuovo regime, dà Battaglie Sinda.cali '-- secondo cui: nulla si dovevà chiedere è tanto meno mendi– care, ma si doveva porre il fascismo dinnanzi alla sua responsabilità di Governo, traendolo o a far osservare la legge, o a mutarla, o a codjficare tacitamente. la violenza· e l'arbitrio ; altri dei quali con~atti, in·vec~, sconfinarono in qualche _acce1rno ad accordi eèi a patti con il Sindacalismo del littorio. · Manifestazioni parlamentari, ossia antitesi - · vista e artatamente gonfiata dalla stampa borghese - tra il. discorso Turati e il éliscorso D'Aragona, antitesi in cedo senso rilevata con biasimo anche dal c0Ìnpagi10 ·Tre~es sulle. colonne di questa Rivi~ta. . Espressioni di · pensiero giornalistico, più o meno _lievemente discordanti, qualL non sono di certo· sfuggite a chi abbia letto e seguito attenta– mente la Giustizia,_ specialmente _degliLtltimigiorni "di novembre. * ·* * Eventi così straordinari C0me quelli che porta– rono il Fascismo a~ Governo del Paese, non pos– sono_ non avere ripercussioni diverse sugli animi a.nche d'un medesimo partito - e d'un partito, che, per essere di formazione rec~ntissinia, e risultato da una separazione, çioè da una selezione, si p_o– trepbe presumere omogeneo i_n sommo grado. La diversità di ripercussione è ancor prima una que- - stione di temperamento· e di sfati d'animo, che di principio o di metodo o dL tendenza. Chè, quanto a quest.'ultime cose, tutti avranno notato come il Massimalismo e il Comunismo, in quanto hanno in p.rpgramma la violenza e la dittatura come il Fa- . scismo, sian..ostati, nella loro opposizione al nuovo regime, assai meno fieri di coloro che, ripudiando 1~ violenza .e credendo nella evoluzione legale, sen– tono atrocemente lo sdegno del modo con cui il ,Fascismo compi la sua conquista. . Viceversa, nello _stesso nostro campo non mancò qualche-voce che, interprethndo in modo. arbitra l'io o · estendcnqo in misura cccess_iva il concetto del .;oteca Gino Bià'nco rifon11is1110 realistico, di fron.lc al 11uovorcgi111e ri-· tenne e dichiarò che no n v'era d a far questione di forme e di legalità e di etica, ina bis-ognava pren– dere atto che la situazione di fatto· era questa, e buttarvisi dentro senza pregiudiziali_ è senza "su– perstizioni,,, per cavarne il meglio o il men peggio per noi.• Una naturale divergenza sorgeva tra quelli, che · per loro inclinazione e per loro funziòne fanno della politica pura, e qc1elliche hanno mansioni e re– sponsabilità legate al movimento economico, a quel– le organizzazioni, sbandate, disgregate, percosse dal· Fascismo, le quali, nell'esttemo del disagio e del torniento,· videro, o sperarono vedere, col Fa– scismo al · Governo, una relativa fine di una con– dizione insostenibile, credettero che per lo meno - dopo tanto flagello sofferto fra due Stati, uno ille– gale che lé batteva, uno legale che non le tutelava - venisse il giorno in cui esse sapessero se pote– vano vivere nella legge, o. morire per mano· e per bocca della legge, della violenza fatta legge,. del- 1' arbitrio diventato legge. · Situazione ardua, delicatissima, quella di co- testi· organizzatori, che non. potevano " ignorare ,, il nuovo regime, che dovevano accostarlo, che, ~c– costandolo, erano sospettati di accettarlo e di ri– conoscerlo,' o di " patteggiare,, con esso, barattando, . per le loro associazioni, la grazia di esser lasciate languir.e, i_ncambio della libertà ; rinunciando, per vivere; alle ragioni prime del vivere; situazione che non si definisce, contegno che non si stabilisce in un decalogo del perfetto organizzatore in tempo di " rivoluzione ,, f&scista. . _Più profondo e meno immediato è -u· divario nella valutazione del fenomeno fascista, nella pre– visione. dei suoi probabili sviluppi, i quali dipen– dono dalla quantità; dàlla qualità, e dall'a proba– bi.le prevalenza degli elementi ·che lo compongono.· Le correnti più visibili che portarono il l;.a– scismo al potere, e _che a sua volta il Fascismo porta sulle sue onde tumultuose, e i primi atti del nuovo Governo, presentano questo come un feno– meno di decisa reazione, di industriali, agrari, e– sercenti, impazienti di rivalers'i rapidamente della paura e dei danni sofferti dalla mir.acciata rivolu– zione e dalla effettiva organizzazione del proletariato. Specificamente, .alcLfni fatti •·- come la sorte assegnata all'inchiesta sui lucri -di guerra ~ mo- . strerebbero il . nuovo regime come espressione di quei gruppi pitLvoraci di industriali, arricchitisi sulle Jorniture be!ltche, e vogliosi di salvare da eventuali restituzioni i mal cumtrlati guadagni. . Eppure, a chi guardi con più lat'ga e complessa visio·ne il movimento fascista, questi atti, pur così significativi, appaiono p,iù un epifenomeno di poli– tica e di economia contingente, che espressione ge– nuina- di tutto il vulcanismo sociale che è negli strati prnfondi, e che culminò, in questa prima fase, nella presa di possesso dello Stato. . 1r fascismo ha in sè gli elementi d'un intimo travaglio, d'una' crisi che non sì compr~nde se, in– vece di guardare solo alle sue espressioni politiche più immediate e vistose, non si considera la sua composizrone di massa, la quantità e la comples– sità degli elementi che ha mobilitati e tratti dietro a sè. La quànlità di ceti o gruppi piccolo-borghes'
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy