Critica Sociale - XXXII - n. 23 - 1-15 dicembre 1922
' " - r f'U,,iTICASOCIA.LE 385 .llisteTi, in questa tragica situazio11e, erano osc1llanti ed iucerti. Il vecchio ap.parat.o burocratico era: inf:tanto, . il ,Ùuovo i:ion ancor fo,:~ato. I· siugol-~ dipartimènti fa-, cevano quel1o che volernuo, · l'n quest~ situazione tre ·forze sole tenevano in– sieme lo Stato iii isfacelo: !) Parigi, doìninata da masse · operaie energiche ed uuite; 2) il. Club dei Giacobini, fornito di salda organizzazio11e·; 3) \a Convenzione, la rappresentanza popolare della Francia intera, 1\lla quale ' tutta la !<'l'ancia rivoluzionaria 1ivolgeva lo sguardo_, .ma che attingeva forza e risòlutezza soltanto dagli o- perai di· Parigi e daJ Club dei Giacobini; · Il potere esecutivo era insufficiente e debole, comé· '10 ernno i ministri, i generali, •i funzionari delle pro-– vi1foie: per questo i Giacobini e il popolo di Parigi spin– sero la Convenzione ad assumere il potere eSf>CLitivo, ed anche il potere gi"udiziario supremo. 8ì ponevano deputati a fianco dei generali per sorvegliarl_i, a fianco dei miuis_tri per sospingerii, nelle proyincie per imporre il reclutamento generale, e così via. ' In tal modo la Convenzione ha eftettivament.e fatto c0se grandi, e ·ha·, 11isieme èon Pai·igi e coi Giacobini; -salvato la st,essa rivoluzi,one, Non bisogna però dimen– ticai'e che questa 11nione fra potere e,;ecutìvo é legi– slati_vç avveniva in condi•zioni assol-utameute andrmali che JJessuno pllÒaugurare abbiano a verificarsi di nuovo: · u,na guerra contro uù'invasione di forze ·soverchianti, aggrav,ata da!l'assoluta insufficenza del potere esecutivo. ·Ogn.i guena tende a·fav0rire la concentrazione di tut.ti i poteri _dello Stato nelle mani di pochi. Di regola è il" pòtere esecutivo che. si_attribuisce gli altri poteri, quello !egis]a~ivo e quello giudiziario. ,-M~ la guerra, la guerra esterna come la gùerra civi,]e, non costituisce una C?ndizione ngrmale per la costrnzione di un nuovo modo di produzione. Può, l'una 0 l'altra, esser~ utile-; anzi inevitabile,. per. la èonqui-sta del potere pubblico o per la eliminazione degli ostacoli che s'op·pongon@ alla mwva creazion·e sociale, ma, in se "stessa, la guerra è po.co adatta a favorire un· razionale ordinamento mwvo, poichè. subordina tutta la vita ai propri scopi, che sono scopj cli distrnz, one. · , · Per il per.iodo di transizione dal capitaiismo al so– cialismo i, pertanto assolutamente nec.e:Ssaria·la pace; anche all'interno.' Non nel senso di uria conciliazione delle cla§!si,· ~a di lotta combattuta coi me~zi 'della de- ' 'mocrazia e. non con là foi·za delle armi. Io tal caso però non vi è nessuna ragione di riunire poter~ e_secutivo e',polere. legislativo·; vi .sono anzi ragioni in contrario. La divisione di lavoro· fòrmatasi nel corso dei se– coli fra potere esecutiv9, .legislat_ivo e gjudiziaFio non e. un· prodotto _9ell'a1·bitrio. Essa si_è imposta eempre più; perchè ognuna di qn~ste funzioni richiede partico– lari condizioni per essère utiln.\ente esercitata. · ., Il potere esecutivo ha, il còmpito di. agi-te è deve ·qui11di essere rapido nelle decisioni e· nell'esecuzione. Un corpo nm'neroso n·on è adatto. Perciò il potere, e– secutivo culmina ·_s~mpre in una per§ona o in poche, in un monarca:, in un presidente, in un Ministero e·cc. Per l'assemblea legislativa, invece,· è tlit!to -l'opposto. Essa sostituisce l'aM,ica assemblea del popplo, alla qliale, nefle comunità pri1nitive, spet.tav.à il potere supremo, · oltrechè l'elezione dei .fonzionarii dell'ordine esecutivo e giudiziario:' Quando le collettività primitive si orga: · nizzaro·no in Stati e la popolazione divenne troppo nu- · meros.a -per poter riµnirsi tutta quanta a d_iscutare e deliberare, le funzioni· dell'assemblea popolare· passa– ·rono a qnesta più ristretta assemblea di 'rappreRentant.i. Di queHta Aitnazione p.rofitt.ò. il pot:ern asecnt.ivo per rop~crsi sempre più-indipenr.lont.n dalla volo11tà popo- lare, attribuendosi, nella maggior misura possibile, il potere l~gislativo e giudiziario, SOfJtituendo alla dem·o– crazia prìmiti va una costituzione aristocratica o -una monarchia -a,:'olnta. La democrazia. risorge poi nella cost.ituzione dei ·Comuni e si orga-nizza nella for.ma della rappresentanza · popolare, costituita. dagli esponenti di tutti gli intéress_i che avevano la fo1'.zacli farsi v.ale1'e. Per un simile corpo era logico un numero piùt– tosto grande. In media i Par1a1nenti del nostrn tempo si compongono di -400-600 persone. Quelli della rivo– luzione francese )16 ebbero nn numero anche maggiore. Ora è chiaro che nn corpo· di parecchie centinaia di persone è un apparato troppo pesante per la funzione del potere esecutivo. La storia poi ci dimostra che una a-ssemblea, la quale riunisca in sè il potere e,sec1ìtivoe legislativo, non tollera alcuna _opposizione. Qua·ndo la Convi>nzione avocò a sè il potere esecutiv0, fece· su– bito espellere ed nrrestare trentaquattro girondiui f,er le -loro opinioni; poco dopo ne fece arrestare altri set– tantatrè; é quellì che non riuscirono a fuggire fnron0 ghigl iotti_ì1at.i, L'opposiziòne entro un cor,po esecutivo è effetti– vamente mol.to impacciante e tal volta esiiiale, mentre .è assollltamente necesf;laria per un'assemblea legislativa. Senza un'tipposizione che. non abbia vincoli d'intere8_si coi partiti al potere; diventa impossibile un sereno· e-· same di tutte le conseguenze _che una le;;ge può pro- • durre. Perciò il Partito dominante ha bisogno·dell'oJJ'• p_o.sizione.Per l'ehdere poi possibile nn esame scrupo– loso delle leggi, i lavori dei Parlamenti debbono se- . gùire una lpnga trafila. I progetti devono passare per tre lettLÌ1;e,rer varie .discussionì da parte di Commis– 'sioni, ecc. Il potete esecutivo invece deve essere in gizado dì prendere, decisioni immediate. _ . Se finora i Parlamenti non hanno soddisfatt.o _ai bisogni e aj. diritti del proletariato, ciò non dipende dall'istitm,ione con:e bde, ma dalla circo~tanza .che ,il · prqletariato è t.uttora ,debole. La borghesia è diventala conseryatrice, e i Parlamenti sono perciò infecondi; ma la Fiunionè del potere ·1egislatiyo col potere esecutivo non modificherebbe in nullà le cose. Solo cqn UH nuovo equilÌbrio delle, forze' dei, partiti, qtJando cioè vi sia nel paese una maggioranza energie.a e compatta di socia– listi, i\_·Pa1:Jamentò diventerà un corpò t>perante e darà largo frutto, pur· rimanendo entro i limiti della pura funzione legislativa, a cui va aggiunta, ben inteso, anche la vigilanza per l'applicazione delle leggi, c_on conse– gnent.e controllo sull'op_efa del potere esecutivo- e sulle spese dello Stato. Riunendo· in una sola mano il potere esecutivo e quello legìslativo .verrebbe invece a ma·n- _,,, care ogni controllo, e nascerebbe il pericolo dell'onlli– potenza del .putere esecutivo, La- Convenzione, dopo aver rinnito il potere esecutivo al legislativo, viveva nella· continua 1~aura di veder sorgere la dittatura. E spianò la via a Napoleone._ F) La dittatura. Di tutte le istituzioni della Comune di Parigi e– lencate da lWarx, nna s0la ne conservano oggi i bol– scevichi: la riunione del potere legislativo ed eseèutivo nelle stesse mani, che non sono però quelle délla rap• presenta1Ìza popolare sort.a dal suffragio ulliversal.e, come fu _nella Comune di Parigi. Essi conservano questa unione ·dei poteri perchè es;a porta alla· dittatura. E la dit.tatura è, per il bol– scevismo, quella costituzione statale alla quale deve ·giungere il proletariato rl0po la conrp1isfa del potere: politico; per il prrio<lo ,di t.ransi?.iono rhl rnpi1nlii=nno . ' al socinlismo, (
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