Critica Sociale - XXXII - n. 22 - 16-30 novembre 1922

., u.RttrlcA soclALt Mussolini, e siauo i vo~tri varì -D~ Bono, quelli che, me• glio .'li chiunque,. potrete nutrire .fiducia di m~tt.ere à posto, ,coi metoù,i uguali ed inversi a ·quelli prima ado– pernti·,· le vostre squadre riottose. MUSSOLINI, presidente 'del Consiglio dei ministri, ·ministi-o dell' intei·no e acl int~rim clegli affal'i esteri. Sono già a posto. (Commentil. Voci all'estrema sinistra. Non è vero. TURATI., Tanto meglio, se sarà vero. MUSSOLINI. Abbiamo cinque morti, noi, da·] 2 no· · vembre. .· 1 TURATI. Comunque, voglio anche ammet~ere che le violenze che perdurano siano lo strascico di una tem– pesta, che non si queta in un giorno neanche col vostro qiws ego! e che persino, di fronte alla guerriglia civile, ch'.i ci funestò per due anni,' sia un minor male una dit– tatura'; quella ditfatur~· per altro ·che noi.deprechiamo, in chiunque impersonata, anche se si chiami dittatura del prolet~riato, e non potrà mai e~sere che contro il proletariato; si chiami Lenin, s/ chiami Horty, si chiami Mussolini. Ma ho d'ltto che_ la politica interna sta in funzione d~lla politica finanziaria ed economica (connessa aliti p·olitica internazionale), che è -il problema· premi~ente dell'ora presente e quello che vi dà i) èat'attere. Ahimè! anche qui, dov'è la rivoluzione e il ri!!novamento? Io non trovo che un ruggito del passato; del più vecchio, dnl più superato, del più fradicio cli tutti i pRssn.t'. Co'testa vostra politica fper dire in sintesi) è con– tràssegnata. da due caratteri: 1°) la diminuzione )'.llorale · e politica del valore delle 0 clas;i operale e contadfoe, che voi, ,a _parole, dich.iarate -di voler 1ispettare, sia pure .son'za indulgenze demagogiche, ma ·sottomettendole al c~ntrollo delle vcist;e idee di partito; 2°) la correlativa. fr~nchigia che: _d~t·e, sotto il pretesto della ricostruzion& .nazionale, a tutti gli eccessi della. speculaziéHie, della banca, delle industrie para;sitarie, che vi hanuo pur SO· stènuti, sospinti,' al\mentati fino a ieri: franchigia, che si esprime--sopriieutto nei" disègno-· dr' p'assa.i·e ·i principali servizi pubblici alle imp~ese private. . L!l, Confederazione. ,d.ell' Industria, che si è vantata di esser e~sa _la vera vinc-itrice, di aver essa decisamente ìntlu'ito, perfino sulle _più alte, sfere, per il vostro trionfo, è oggi lì al b,anéo del Governo, per interposte persone. · O.norevole Mussolini, io vedo il na8o aguzzo e se.mi– t_ico deU'onorevole Olive'tti spunta~e 't;·oppo visibilmente d·let,ro· la ·vostra ombra. dlarifù1. ·E• ~ssa, la Confede1•a;ione dei grossi industriali, che vi presta il progra,nma; poichè nessuno potrebbe essere cosi analfabeta da non aver veàuto lo strano paralleli– smo che. esiste fra le deliberazioni <l°ell'ul~imo Congresso delle organizzazioni degli industriali e le deliberazioni successive doi varii vos~1'.i Consigli di min/strì. TOF ANI. Non può essere che così. ( 1).pplausi all 'e• $ti·ema siiiistra - Commenti). 'TURATI. Questa è una 'b,m autorevole conferma. · Con la sospensione dei poteri ai prefetti per' l'occupa• ziÒne delle terre, con la abolizione delle Commissioni arbitrali agric-ole ....:_ cito in via dimostrativa - voi a– vete fermato 'in. tronco, dì schianto, queUa demo~ratiz– zàzione dell'agricoltura, che era uno dei sogni più cari dtil partito popo1a.re - ma il topo eh.e sta- nel for~aggio ministeriale ha· lo stomaco pe-r digerire ben altro! -=– che et'a ed è ~ncli.e il nostro sogno, da cui dovevà atten; dersi la definitiva immissione delle classi rurali, che so- . no i tre quarti d'Italia, nello 'Stato Italiano. e la reden– zione agricola del nostro Pae!l_e; che è tributario dell'e– ste·ro persino pel pene q11otidiano ! Quel pane che, si annunzia,· voi rin_cari1•ete doppiamente, col dazio di froii- lioteca· Gino Bianco I tiera e con l'io,posLa ~secrabile sul macinato,'di augurio e di me.moria nefasti. Così il proposito di tassare i sahtrii, se anche, fusse tecnicamente difendibile, è il simbolo più apparente del propo~ito vostro di roves~iare sulle spalle del proleta– riato _gli oneri della guerra, dopo le iperboliche, dema• gogiche promesse che a,Tete fatto, quando vi giova.va, ai soldati in trincea Venderete dunque l'Italia alla grande industria. Questo all'ingrosso . .Ma la vendete anche,- ·al minuto, alle false bilancie degli 'èser,ceoti. Poiché, onorevo.le P;.e. sidente d!Jl Consiglio, se sono diminuite le violenze bru– tali, l'impossessamento, colla minai:ci~, delle Cooperative cli consumo, di produzione, di Jayor0, continna. .anco1•a: MUSSOLINI, 1n·e.~iclentedel Co11si,gliodei ininisti-i, minist?-o dell'interno e ad interim degli .affari estei·i. Sono i fagcisti delle Coopera ti ve ! · 1 ' 'fURA'l'I. No, sono gli trccelli da preda che depon• gono le uova nel nido non intessuto cli, loro. E un'eguale serviti1 agli interessi pii1 loschi è di– mo~trata dalla furia con cui -demolite le municipalizza– zioni. Voi siete arriva .ti a schiantare'la farmacia muni• cipale di Reggio Emilia, che aveva. portato il farmaco nelle'• ville• lontane, ove il farmacista speculatore ·non andrà mai, ridncendo d,i una metà e di due terzi· i prezzì dei.medicinali pei lav6ratori. Una voce a 'clestra. Avevanc, mangi•ato tanta di quella ghianda a R/>ggio ! · TURATI. Ed è un sintom·o della stessa. mentalità, l'annunciato proposito di !lbolire gli Enti autonomi in genere, e le giurisdizioni, tecniche speciali, -in ~ontrasto stridente con quel vostro disegno di creare dei Consigli tecnici, ad integrazione del Parlamento, disegno che io stesso carezzai " che, se voi davvero lo attuaste, non potrei· - s.ilvo l'applicazioue -- che ampiamente lodare . Lo Stato agli speculatori. .Ma l'impronta capitafe della vostra po)itica è nel passaggio d'ai servizi pubblici alla speculazione privata, che è « antinazioi;iale • per definizione. Questo è il sug- · geli o decisivo dell'opera che promettete; l'abbandono cioè delle supreme· regioni dello Stato, dei grandi in te.;– ressi solidali della. nazioni:,, della suu civiità, del ~uo avvenire, dell'i.nteresse dei consumatori e dei lavoratori, all'arbitrio speculativo egoistico, antisociale cli pochi 'irresponsabili padroni. Mentre voi promettete economia, eco.nom_ie, tutto ciò sarà sperpero e dissipazione. :\ientre ·voi parlate di disciplina, tutto ciò sar'à origine di conflitti; e il con• fiitto già brontola nei .-ostri stessi Dicl\Steri. Mentre voi dite di voler aumentare l'autorità dello Stato, tutto ciò sàrà la banca;.otta, la .4epau perazlone dello Stato, che non si rafforza' collo spogliarlo delle sue funzioni più m·,derue e pii1 utili, più necessarie nell'intere,se nazionale, economico, èivile. MUSSOLINJ, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno e ad inte1·im degli affari esteri. Sono funzioni faHimentari. Voi avete riconoscinto che i telefoni non funzion\\no! Vi è un miliardo e mezzo di cleficit ne:le ferrov~e '. TU~ATl. Lo so che p«recchi di questi esercizi cam• minano in modo deplot·evole, tanto che io stesso potei dire di alcun d'essi, con evidente intenzione ironica e polemica, che l'esercizio di Stato r~usciva persi.no a far rimpiangere il detestabile esercizio privato di un tempo! Ma il principio rivoluzionario era questo: mantenerli allo Stato e risanarli, infondeni!ovi la snellt>zza dell'a• nima industriale e moderna. · 1

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