Critica Sociale - XXXII - n. 22 - 16-30 novembre 1922
346 CRI'l'ICAS0()1AL:E lnnr;ati - ,lpplausi all'esfrema si11i~ira - Vil'aci in– te1Tnzioni all'est !'l'ma desfl'a) .. E se, ricordando questo, io parlo specialmente a nome del Gruppo socialista unitario, onestà verso i com– pagu i di ieri vuole che 1o soggiuuga che, a prescindere eia afferma~ioni isolate cli qualche scempio da cui nessun partito, e neppure il vostro, si salva, e le quali noi stessi definimmo • idiote e uefancle ... • PAOLUO_CI Nessuno in trincea, diceva· l'onorevole '.l'reves. ( Commei~li). • •rURAT.I. Onorevole interrntlore, quell'augurio, che una prossima stagi,:me non trovasse più nessuno in _trin– cea, ne di qua ne di là, era non solo _l'augurio di tutti gli. onesti, non solo la parola di Wilson, ma era la pa· /·ola universale_ del Supremo Pontefice, e chiedetene ai • popolari , , che sono nel vostro Ministero. '· PAO'LUCCI. Faceva male anche lui.' •ru RA'rI. Dico che, non badando alle parole idiote e .nr.fande degli scimuniti, sarebbe supremamente setta– rio e u'gnalmente idiota e nefando di non capire come, anche nelle apparentemente pii\ estreme negazioni della Pati·ia venute di nostra parte, vi e in fondo, Il: chi lo sappia discernere, un ardore di patriottismo contenuto, ben più profondo che non sia il patriottismo ostentato dei ceti borghesi. · . Vi e, cioè, l'atto di' accusa contro il monopolio che dalle cRste privilegiate si fa dòl simuhcro della Patria, a profitto di ristretti interessi;. vi e il rammarico che la Patria non sia ancora la Patria di tutti i lavoratori, i qnali la conoscono sopratutto• rfpeto Sydney Sonnino - sotto la specie esclusivamente dell'esattore e del birro; vi è insomma l'anelito socialista ad _una_ .l;'atria più salda, pit1 grnude e più vera. ilnteri·uzioni). D'altro canto, riconoscetelo, e anche pii1 puerile ed assurdo, in questi tempi ai solidarietà economica· sem– pre più vasta e· più necessaria - e il delit-to di Versail– les, che tutti stiamo espiando, .e di non averlo abba– st,inza rico'nosciuto - opp9rre la Nazioue all'Internazio– nale come due concetti' antagonistici; o si tratti dell'In– ternazionale· degli in_dustriali e dei banchieri, o dell'In– ternazionale dei lavoratori. L'internazionale non e l'an– tinazione; e la Nazione avvalorata. Non v'è questione cli politica interna che n0n subisca il riflesso potente clell' In ternazionaJe. · L'Estero si confonde ormai nel Paese; e, se Roma è capitale d'Italia, in un certo senso Washington e Gi– r,evra, ·coi loro Congressi internazionali del Lavoro, coi loro Biireaux internationaiix dtt t?-avail, sono le capi– tali clel mondo del Lavoro, senza cui il capitalismo stesso non si tègge un min1,1to. Onde ben si può conclu– dere che non vi e· nazionali~mo; nel. miglior senso, se non vi e i~tern.azionaiismo; si e ·internazionali per– chè nazionali e viceversa; l'antitesi e un puro artificio polemico per gli imbecilli. E: poichè oggi si parla, ono– revole Mussolini • e ve ne è traccia nei vostri comnni– cati Stefani - poiche oggi, con pensiero supremamente incivile, 'si parla di escludere dalla tutela delle leggi e dalla cittadinanza politica quelle organizzazioni proleta– rie, i cui ,rapporti internazionali non siano passati per il vostro crivello e non abbiano il vostro placet• il che significherebbe d-e~re due proletariati, l'uno contro l'al• tro, scatenare la' g~errà ci vile in potenza del proletariato medesimo, giacche tutto il proletariato deve essere in– ternazionale per la semplice ragione che esso lo e - giac– che· si parla di questa degradazione del proletariato a servizio di un partito che e insieme partito e Governo, che sarebbe lo Stato fascista - niil che, onorevole Mus– solini, voi plagiate in modo ver,i,me11te ~paventoso il bol-· scevismo. russo che tentate di esorcizzare - mi sia lecito Bibliotecaç3inùBianco-' ricordare che, nella libera in lesa intern11,zionale delle• classi l_avoratrici,, nel g·rande 'fasclo 1 ben più che litto;rio, nel grande fascio mondiale del Lavoro, non e soltanto - come affermava un giorno, non ancora fascistizzato, l'o– norevole ,Giolitti . la più salda garanzia della pace, ossia della ci viltà del mondo : ma è ~nche,. oggi, la maggio1•e, anzi la sola efficace difesa degli interessi industriali della borghesia nazionale, la quale ba tutto da te~er~· da concoi-renze straniere che possano avvalersi di un maggiore asservimento del Lavoro in d11te Nazioni per opprimer6 ·e comprimere il legittimo s'viluppo delle altre, pii1 progredite e più umane. Di queste ele1~1entirri verità voi st~sso aveste il sen– tore .e l'intuito, onorevole Mussolini, in quel vostro· programma di politica estera, di venuto - e debbo dar'• vene lode • tanto più prudente e modesto di quel, cne pareva annunciarsi quando l'an tin11,zionale nazionalismo, che vi sta infitto nei fianchi, vi scspingeva a realizznrfl uno Stato che, camminanrlo coi pugni suWanca, pro!Jla– mando l'Adriatico • lago nostro•, Napuli • capÙale. del Mediterraneo , , l'Iughil terra la corsara degli Oceani, ecc., inquieti.va la Svizzera dal 'ricino, la Francia da 'l.'unisi e, dandosi l'aria follemente di mettere l'Italia contro tutto il mondo, mettevi\ in realtà tutto il mondo contro l'Italia, provocava il disastro nazion1de. Yi siete ravveduto in tempo ed io non posso qhe prenderne atto, con sodistazio';ie, dii socinlista e da pa• tl'iota italiano. (Approvazioni all'estrema sinistra). No; la Nazione e la Patria non ~ono m_onopolio ne vostro, ne di alcun i:,artito: s0no l'aria che respir,iamo, sono gli affetti, i ricorçli, le speranze di quanti -nacquero e vivono su questo saolo. Pretendere di farne monopolio di un: partito, questo, sì, e creare l'antipatriottismo. • E poichil tutto ·il vostro movimento, oltreche di al-• tri mezzi p·ersuasivi, fo a base di éoccarde, ·di emblemi e di vessilli, e sembrast~ non compr'endere che il rispet– to di tutte le fedi e di tutti i vessilli è la condizione perchè il _vessillo nazionale ·abbia• diritto di intitolarsi.· veramente nazionale ;•mi sia lecito domandarvi - invi- . ta.ndovi, se vi è possibile, ad uz;i istante di sincerità - : ma c~edete voi proprio sul serio, anche di f ron t,e agli .inconsci o agli illusi, che non sentono la, patria perchè questa probabilmente non ebbe nn flore per essi e non meritò mai di essere da loro sentita: credete sµl serio che, obbligandoli, con la minaccia e con l'umiliazione, a inalberare o bac/a!'e il vessillo tricolore, voi ·lo avret,e, reso più amato? ,' , Vi e una dignità umana, e 'quindi italiana, che v.ieta al più itaÌiano degli Italiani, di grid1tre. anche • Viva !'°Italia! • sotto la minacci~ brigantesca di una rivoltella appun,tata ! Quando voi ~vrete contesa la cittadinanza politi11a alle associazioni· che non intendono la Nazione così .come voi. la intendete, voi avre,t~, proprJo voi,. se– minato l'odio e il dispetto co.ntro l'Italia; ·voi avrete (la viltà e il bisogno ài~tandovi) accresciuto forse numeri-· camente le vostre file; n;a• non avrete altro creato se ;non la menzogna del patriottismo e il patriottismo depa- menzogna ! ' · · . La p~litiéa interna e la politica economica. L'Italia in vendita. I • • Sorvolo d'un balzo sulla politica interna, pei:chè questa la vedremo alla prova. Non m'indugio sul passato, ·già lo dissi, per non riattizzare rancori ; come prova di obbiettività, vi do atto che dai primi vostri atteggia– menti sembra emergere un prqpòsito abbastanza deciso di quindinnanzi eliminare le violenze individ1.1alì, ciò. Cùo è oggi, del resto, nel vostro preciso interesse·. E vi ha chi crede che' siate, p;oprio voi~ onorevolfi 'I
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