Critica Sociale - XXXII - n. 21 - 1-15 novembre 1922
CRJTltJk SOVIA-L.E ·. { . . . -~ ·1a-Destra moderna,.:.J.a . Diilstra ,fascista. Quella tenere a rrrio1·i che lo -Stato sarà ~esso nel sacco imponeva fero'cemente le economie e le :fiscalità ossia, poichè non· c_èrto il fascismo, per le su~ mà., di fronte alla Sinisfrd nazionale 1 non temev~ · infiltrazioni conservati vè plutocratiche.; .potrà.im di passare per 1·inunziataria. Quélla vecchia De- porre. ai capitalisti. di -assumersi le iniziative an– •Stra, sia per antipatie di partito, sia per s9lle- t:econonìi,i4!3, quelle che fossero essenzialmente citudini d'i lesina, ostracizza\'.a a metà ·gli-.:uffi-· tali perchè f9ndamentalmente politiche (le comu-. ciaìi di Garibaldi, che erano··· poi così poèl:ti... nicazioni ferroviarie, l).d,. esempio), queste reste– Ai nostri giorni abbiamo visto l'on. Prinetti, a ranno sul- .gobbo. allo Stato,. se ~p.re, mentre le capo dei moderati lombardi, in combutta ·coi aitre, 1e profittevoli,. divèpterann,o roba dei pri~ . _radiqali, contrasta1'e le -tendenze espansioniste vati. La virtù restauratric·e e saviamente auto– .· africane dell'on. Cri spi, cliiedere la riduzionè, ritaria ·dello Stato fascista si dovrebbe mostrare, dei Corpi d'armata, ecc., ecc. . non nello spogli'arsi delle funziopi, ma nell'.esér- - Ma ·la Destra fascista moderna è ... nazionà citarle meglio; mettendo 'il marchio della -inet- lista. Ama passeggiare. çol pugno sull'anca. L'A- · ··titudine servile e corrott!). su!Ìà vecchia gente driatico ~ • lago ·nostro», Napoli è· la " capitale- dirigente, clie è sta_ta ptir ciò pres~ alla gola, e __ del Mediterraneo:». Questa Destra iri,timorisce la dando la prova di una capacità superiore e nuova S·vizzera, dal Gottardo, inquieta la Franèia, . da · di organizzazione sem,plice, alacre, austera:, cioè Tunisi,. tratta l'Ingnijterra da corsara in Oriente. di ·un più saggio .e :forte impero, . {Jn esercito forte, bene organizzato, è· una ne- Ma la politica della liquidazione delle fun– cessità. Ingrossarlo dell'esército éslege delle « ea zioni dello Stato è_la politica di liquidazigne· d~l– micie nere», è la ~oluzione più· semplice del più l'a\ltorità• dello Stato, che abbandona lavoratori gr0sso problema dello Stato fascista in quest'ora. e consumatori al dispotismo del· monopolio ca– Un ceto nuovo che aggua,nta iI potere, se pure pitalistico. Es13a non è che una politica di rea– fosse costituito da uomin~ che si nutroJJo di ra- .ziono:i,cioè di .consegna delle collettività·· alle dici e bevono acqua, francescanamente, ha pure pronte sopraffrnioni delle _.oligarchie :finanziarie. da avere quelle radici e quell'acqua. E più segni Il ,rinnovamento non si. tr6va ...,·nel passato. dicono che la regola di San Francesco non è · Il perèhè, sebhene un èeto ·nuovo politico quella del Fascio .. ' - . ' sia emersò rlalla trionfata violenza, noi conte- Tutto ciò promette poc·o per l': ... uscita. · E stiamo si tratti çli .vera rivoluzi(lne. Così, :g.Òn non pro-mette molto di piq per 'l'entrata. J ceti per bigotteria di una forma ·costituzionale,· ma plutocratici, che hann·o sovvenzionato _ilfascismo, perchè l'insurrezi_one non ha 1m p1·ogramma, e . s_ono in piena ribellione col Fascio,..Essi no'n vo- ciò che fluttua tra -le inéoeren·le e le contraddi– gliono, non possono pi~ pagare. Paghino dunque zioni del nuovo ~egime· è ~era rea,zione e sterile i prolefarii, poichè bisogna bene che ,qualcuno ritorno a :orme oltrepassate. noi sentiamò · che paghi. Si tòrna àl punto di prima.· Le masse sin- · un crimine vano e vanamente tormentoso è stato . dacali del fascismo si vorranno gentilmente pre- èommef'so. Gli osanna ai _vincito;i, i tedeum alla s.ta 're? Basterà gridare: Italia, ltalì-a!; come in -yittoria, confusa con abile artificio con la cele– un sonetto del FiJicaja, perchè esse- vogliano e brazione del 4 novembre, le dedizioni. cortiia– possano sostituire la borghesia nei carichi tri- nesche-, come ~1"'ingenue ·aspettazioni dei più tor- ·butarii? Ridurre .le paghe, àumentare -gli orari mentatii non oi fanno vedere sostan~iale divario· di lavoro, 'tassare i salari:i, sòvriinporrti ì con- tra i Numi di ier-i e quelli di oggi. Più giovani sumi, è pol_itica fattibile, e fino a gùal punto? questi e rubesti, i loro fulmini minacciano e col- Intanto la disoccupazione pesa sulla situazio~ piscono più dura·mentè. Perciò i lavoratori h~nno ne; l'emigrazione è dappertutto ostacolata; se poi· da essere prudenti e preparati a soffrire. La i– si trovasse modo d_iavviarla, scemerebbe la pres- liade ·dei l9ro dolori non .è compiuta, ed _essi sione sulla classe lavoratrice; ma, col diminuire ancora, più che .m-ai; debbono t~nersi stretti alla · di- tale ,pressione, rialzerebbe autÒmatìcam_ente il loro fede, la guale li pro.foggerà come la scorza bisogno, e con ciò il prestigio, della mano --d'o- il tenero midollo. pera, e con ciò svani11ebbe la sua sommissione,· . Una èonvùlsion·e segue l'-altra, e tutte accu- -:-cos~sul mernato del lavoro come- al comizio po- ~sano il fermento violento · che agita la società ~ litico-.... del privilegio, che non trova più requie 8-opo la Eterna contraddizione, in cu'i 'romperà Jo guerra, con -Cui si ·è inguaribilmente. piagata. Stato fasèista e· si spezzeranno tutti i suoi piani 'l'utti i dominatori e tutti i violenti cascano nel– di restaurazione am,oritaria: ~o il proletariato è l'illu~ione di aver detta, e_ssi - con la forza ---'-, davvero inschiavito, e il lavoro non rende; 0 il ·la parola ultima, la parola che non -si rimuove. proletariato ii ,lascjato in certa 1,ibert<à,e non si 'Ma la violenza nulla <ha creato mai e molto ha pr~sta alle soptàffaziòni con cui il_nuovo regime · distrutto.' Solo il lavoro pacifi~o crea; solo il si credesse di farne il capro espiat<•rio, la vit- lavoro ridarà all'Italia e al mondo uno Stato tima consacrata della crisi• economica e della crisi• fermo,· un,o Stato di giu_stizia, di pace, di libertà. :finanziaria. Come avverte •giustamente il Mani 0 festo del P_artito Socialista Unitario, le realtà deJla- . vita e dell!!, ·natura non si violentano come le frolle istituzioni dei· borghesi abdicatarii ! · Si vogliono réstituire alla industria capita– talistina i monopolii <l-iStato. Ecco- aprirsi una gara tra· Statq e èapitali°smo, nella qqale, se noi credessimo ciecamente agli assertori·deH'assoluta incapacità industriale !}ello Stato, dovremmo ri- . . . · ioteca Gino·B,ianco * * * Libertà: ecco l'idea, il ~cui trionfo .ironia degli eventi! - sarà l'epilogo immancabile della atrocissima prova che traversiamo. Libertà: sen– za èni e pace e giustizi-a sono nomi vani senza subbietto, ~enza cui n_on esiste nè Nazione nè– Patria, se'I1za cui, ,i10pràttutto, n_on 8siste eiviltà, /
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