Critica Sociale - XXXII - n. 20 - 16-31 ottobre 1922

Bibliot ( CRITIÒA SOCIALE conto a noi stessi, alla nostra coscienza, al proletariato, che è il nostro mandante e il nostro giudice. E dipentle proprio dall'opera. nostra quotidiana, a co'minciare., da do– mani - dacchè noi dovremo tenere domani, in separata sede, la nostra nuova assemblea costituente e voi prose– guire e compiere qui i. vostri laVjori - dal linguaggio della n,os_tra stampa, dal tono detle nostre polemiche, dalle quali l'intolleranza, il fanatismo, l' 'infallibilismo debbono essere banditi, nelle quali non ~ affatto neces' · sa.rio considerarci reciprocamente come nemici, come tra– ditori, come venduti, pel. più gran giòlito dQlle borghe- sie fasciste che stanno alla fìnesira.... · Dirò di più: di pende da noi - liberi alfine di agire ciascuno sul suo campo senza pesta.rei i piedi - di far ·in guisa che dalla separazione nasca tutto il bene e ne;. suno dei mali che essa· può genera. re; sentirci ancora due partiti distinti, ma più vicini l'. uno all'altro che non sia ciascun d'essi agi~ altri -partiti. Veggo l'amico Musatti far segni di o;;tinato diniego. A~guro e spero che i fatti - e i fatti li dobbLamo far noi - smenti- scano, ~resto il suo ind~1rato scetticismo. specifica : azione socialista per gli uui,. c~mùnista per gli altri. E l'azione s11rà il vero e sitpremo giudice; essa darà la misura di ciò che vogliamo e ~appjamo fare, che non potemmo fare finora, che dobbiamo pur imprendere a fare se non vogliamo essere giu,stamente tacciati dl\ la?:zaroni politici e di venditori di fumo. L'azione, di– simpacci·ata dai reciproci ostruzioni.smi, deciderà inap– pellabilmente· del valoré ,iomparativo de\ inetodi e - se s~premo valutarne con sincerità. i rjsultati - potrà f\B· sere la futura pacifìC{l,trice, fors'anche la futura riunifi- catriee. · Noi vi chiedi-amo dì non: scomunicare aprioristica– mente la nostra, come ci impegniamo a non an'atemiz• zare la vostra. - In vero, -f~te pure la debita parte, nei nostri dissensi e nei danni da .noi patiti, alla· igll(,ranza delJe masse e alla nostra stessit ignoranza .... Troppi di -noi usano polemizzare attaccandosi al suono più J)he allo spirito di questa o quella frase stacci!ta di c~rlo Ma.rx, dimenti– cando che il nostro grande M~estro· (il quale • non era marxista•!) fu il più accanito ed_ assiduo revi_sionist11- det socialismo e .di se stesso; ed è perciò ch'e le sue frasi · Scissione, 'non espulsione. ~taccate, scritte in diversi tempi ed in diversi co~testi, Intanto 'constatiamo un d~to 'ai· fatto. Qu~sta nostra posson\> presta1•si _alle tesi più,· opposte. :(\!la fate. phre, - sebbene voi, nella mozione, abbiate preforito la parola .dicevo, la 'dovuta parte alla ignora~za; agli errori del inutilmente e insinceramente pitl astiosa _ è ;cissioòe .Partito, alle ambizioni ·e· competizio'ni p(lrsonali - e non espulsione. · ' _quella parte che è senza' pecclito scagli quant\l 'pietre le N · li , . pia.ce· -. Rimarrà sempre che lo stesso bolscevismo ~ , on st • espe e• un opinion!) COJ:tdivisa da migliaia , di . comp•~n 1' consaci·ata· da tanti· anni· di' b tt 1. che noi ci ricusi'amo di esaltare-, -nur ·o.ella sua·evoluzio- , 0 ~ , • a ag 1a co- r mane Ed e, vostro ti·tolo d' . t' . 1 ne o involuzione evidente·, è un fatto storico di g;ande . . 1 onore aver respm o 1 con- siglio del compagno Lazzari, che togliendq à pre.stjto p:irtata, che forse solo a ,d.istanza d_i anni potremo tutti dai procuratori del Re, nei processj contl'O i s9ciali~ti, la m,3glio giudicare. E che il comunismo -::_ non quello ar– taoria re1tzionaria e infantile del sobillatore vi chiedeva caico, che .si esprimeva nella formula: • a ciascuno se– di liinitarvi a spulciare il.Partito, defenest:ando alcuni c.ondo i suoi bisogni•; e neppur.e quel • comunismo cri– capi e separandoli dai loro compagni di fede, quasichè tico •• col cui nome Mar~ e Engels differ\lrenziavano il questi fossero gregge senza coscienza e vibrazioni -di so- l0ro social~sm? scieptifico dai pseuci.o-socialismi utopistici lidariatà, e si potesse farn_e quel che. più pi.a~é ! · • ·' ·riel' 48 - ma il comunismo; quale' si presentii a~ nostri ' Per con'oborare qÙesta simpat1ca tesi egli dovette giorni' come tattica e metodo, il comunismo chè non è tiritr sass1tte nella , vecchia guardia •, della quale pure il bolscevismo,· che dal 'bolscevismo si allontanerà sem~ egli stesso fa parte ... : Ed llgli ha perfettamPnte ;agione . pre p{ù (e oggi ,stesso io non crefo che voi drappeHiate, · di mettere in guardia contro la trapizione e di esjiJtare - Pi,ù, molto os·tensibilmente, le vostre aff'ermazion( bolsce– i diritti della gioventù, cqe è la fo_rza, la bellezza, l'en: viche di Bologna e Livorno), que13to comunismo ha pure tusiasm,o, la speranza d.i ogni partito d'avvenire. Ma la ·- a differenza del cosidetto massimalismo - una sua , vecchia guardia., compagno Lazzari, alla quale tu ir- co~s~stenz~ logièa,, e ness.u:10 potrebbe· ogg:i negargli, ridi, ,ha ques~o di supremamente rispettabile: che signi- chi non, spmga al parossismo la presuntuosità infallibi– fìca ed esprime la tenace fedeltà per la causa. Guardate lista, di poter assolvére, anche prima de1 suo pieno a- .alle schiere nuo.ve, alle schi;re d.ei • socialìsti di o-uerra • dempimento, u.na sua funzione sociale. onde venne quella inflazione del Partito che, :roppi di Questa fu~zione non è la nostra. Noi· siamo, e vo-- noi fece ringalluzzire, e che forse fu la maggior ca.usa gliamo easere, dei realizzatori. Noi non crediamo affatto .del danno comune. Dell-a fedeltà non si può far buon di dover attendere, per tentare un'azione_ positiva,. il " mercato, perchè e_ssa è il corredo dell' esperié~za, il do- compimento di una-rivoluzioTJ.è 1 f!a •farsi. ad un mo– c~mento deUa copvirnzione profonda, la pro'\'a ed i'l pegno mento dat~. EvoLuzione e rivolµzionelsono .per noi due sicuro della capacità del sacrificio. (Applausi vi~issimi):. momenti. di un medesimo process~, ,che. spesso si sovrap- p,ongono ·e. confondono, e sovente .crediamo di attardarci Il nome e l'azione. ' nell'uno qu!}n?o già. siamo in pieno nell'altro. ·Noi siam,_o • déi gradu'alisti, che è tutt'altra, éosa dall'essere - come Domani, dunque, ciascu·n!l, parte rivendicherà il no- · ~ , me glorl ·oso d' p t't . 1· t , 1· . s1 s orzarono a dipingerci i nostri contraddittori, rimpic- . · I· • ar I o socia 1s a 1ta 1ano,. La nomen- clatura non ha grande importanza: sebbene sembri al- ciolendo i termini del, dissenso - dei semplici, ed oggi t anacxo.nistici, transigenti:-, _m fregola· di • collabo~azioni qu,rn o strano eh.e. proprio coloro, eh!) si fanno assertori d 1 ' d I d . i e asse• impossibili, o di premature e delusorie .• par- e ùmun1smo, .comincino a rinnegaré questo nome e tJJcipazi_oni a~ potere•. • _contendano a noi quell'epiteto di socialisti che, a Bolo- · Ma tutto ciò non. ci impedisce di ammettere che i gna, erano già disposti ad abbandoIJare, _quando - come modi della evolµzione ,siano molteplici, che. l'imprevisto ;:ie fa fede l'ordine ,del giorno inciso nella tessera - si bb' 1 1 . . / . • a 19: a_sua parte nel!~ storia_, che anche , per altre vie, 1m1tavano a chiedere a Mosca la grazia, ma senza i~si- I ' . pllr· a tn pbrti • si possa • venire a p1aggia • da quelli st ervl troppo, di poterlo, per ragioni di opp_ortunità, consuetudinari al nostro pensiaro, e che fra I.edue azioni portare ancora • provvisoriameDte,. , M I -. socialista e_comunista - se non si gua~dino troppo · a, o tre rivendicare il nome,, anzi in co.ntroseflso r ,.,, rn cagnesc?, possano eorgere, a un momento da'jio, iin- col nome unico, cias.c u::ia parte inizìei-à• la propria azione I prev~dute convergenze .. , · oc1Gino Bianco (

RkJQdWJsaXNoZXIy