Critica Sociale - XXXII - n. 16 - 16-31 agosto 1922
' . J CRITlO'.A, SOCIA'.LÉ . 253 nergia, tutta la fierezza di u~ ·p.opÒlp ·che -non VÙole venzione franco-italiana' del 1!:!02.E Titton>i ribattè <ihe la guerra, ma tutta vi~ non' la teme>. . , · l'accordò che stabiliva l'obbligo. per .l'Italia di èombatc E ad· applaudirlo sorse tutta _l~ stampa nazionalista tere a fianco dell' Au·s_tria nella questione dell'Albania e sc\ovinista francese, che ·specialmel)te ammirava ik e di ·un porto serbo sull ·Adriatico, era anteriore a quello tono forte. con ~ui erà sta~a prbnunciat11., mentre nel •franco-italiaBci del 1902 ed era ancora-in pieno vigore. (1) campo avversano se ne_m1surava tutta la portata e si Allora Poincaré disse a Tittoni'che « se.il conf litto osservava che essa flUonàva « come un brontolio di . au!3tro-serbo porta·ia alla guerra ,generalè', la .B, uss.ia. tuono lontano, prima di unà. tei;.ribile tempesta»; · . pot_evacontare· interÌ11nente. sull'appoggio ai-.mato della E tutti gùelli che si Sono accaniti a voler e esa- · Francia (pag. 347 segg.). ruinare la volontà di guerra, della Gerll)ania, _e han.no : . A questo punto· il Gover.no russo fu più prudente· messo in rilevo i. discòrsi minacciosi del suo impera- _dì Poincarè, e vedendo che no_o si poteva éootare sulla tore, dovranno 1·icon·oscere che la frase di Pòinoa:ré e- !]'eutralità italiana, come aveva sempre sostenuto il Oapo quÌ\•ale altJa fa_mosafrase « la· spada affilata e·le polveri del Governo francese, non osò provocare 'il conflitto e asciutte» di Guglielmo II. _ • · 'ctich.iarò che era diaposto àd appoggiare diplomatica- . Naturalmente, di fronte· al' discorso del presidente 'mente la Serbia (pag. 352). _ ' francese, Bethmann Holweg non credette poter fare a Non _ostanté _ciò; Poincaré mantenne . « l' orien.ta, men9 di contrapporre il su·o quos ego e, in un discorso, · mento adottato». Riferisce Iswolsky: -« Egli no n re – a1luderido aH'Austria çliceva: « tuttavia: se i nostri al. spinge un minuto la'p1·ossirnaeventualità pel' I.aFrancia leati; nel momento in,cui faranno valere i loro diritti· di dare alla Russia un •appoggio armato», tanto che . fossero; còntro ognr plievisione, attaccati de. una terza l'am basciato re russo nòn può. trattenersi dal dichiarare Potenzaef>itrovasserocosìminacciatinéllaloroesistenza, eh" non.ci p:itrebbe essere un alleato migliore di lui: nni dovremmo, fedeli al nostro dovere, povci c,on ferma « N e l momento decisivo ... da. lui personalmente di.pei:J,- con'Vinzi'one,al loro fia'nco». 'E'la ~tampa francèse', che p1:ir' dfl_ranno ·'molte' cose. fo ·penso àHora C01i spavento che non trovava nulla da ridire sùlle parole di Poincaré, ora cosa sarebbe stato ·se al suo posto, nei _1riome'nticritici Ìrivece co'mmEmt1',va: « si. ritieµe qui che le di.chiara- che noi viviamo, il· Governo francese avesse avuto alla ziorii di Bethmann-Holweg portino, rtèl~a sit.ua.ziol;iein- sua te~ta, un Caillaµ,x ·o un. Clemeil.ceau,, (pa.g. 3f:il). tornRzionale, ·lin nuov_o elemento'di pericol9. Il discorso «-Se la· crisi sorge, la decisfone sarà presa dalle tre del Cancelliere è 'i,nuti.lmente pericoloso»... · :forti personalità ~be sono ·a capo del Gabinetto: PoiI).• C!)n. qutista equi_tà di giudizio è stata fatta. in bnòna . caré, lvlilleran:d e DelCf!-SSé.E la nostra prdbabilità di parte. la ca.mpagna contro la GermaI).ia, e saricìfa la stia • successo sta. precisamente nel fatto che noi avremo da· responsabilità-. esclusiva nelle ·sçoppio della gu~rra. fa11eéon queste personalità e non ...con questi _o con Int.arito Poincaré sembrava avesse proprio"J'osseB• quei pç,liticanti- d'occas~one, che si· succedettèro negli sione de[la guerra, e· ai pri_mi di novembre proponeva , · ultimi a_rini al Governò deffa _Francia> (pàg. 364). ai Go.verni russo e inglese di concer~arsi nell'azione E questi ~iudizi erano ben meritati, perchè, non da svolgere in caso di ingrandimenti territoriali del- ostante la Russia avesse cambiato idea, tuttavia .l;'orn- 1'Austria nei Balcani. E Iswolsky notava· che questa ca_;é insisteva ancora per· provocare il conflitto .. Le prepos,ta « esprimP. i;in punto di vist,a tutt'affatto nuovo · 'sue dichiarazioni imprudenti a Tittoni aveva_no_messo della Fr~nci_a... Mentre, fino ad ora, la. F~ancia ci a- in·. sospetto I' Au'stria, ché •inçominciò la mobilitazione. · veva dichiarnto che gli avvenimenti locali, e cioè pu- , Ma la R,nssia non se ne diede per intesa; e. Poincaré rainente balcanici, non· potevano provocare da parte · rimase Rtupito di questo fatto, .mèntre lui er.a. de_ciso sua che degli a-tti· dip-lomat.ici e niente affattc. un in- •·.a Mmpiere·i suoi doveri di -alleatoedavevapresotutte tervento attivo, ora sembra che essa riconosca·che una le misure necessarie, verificata la mobilitazione alla èonquista di territorio cla•pai::tedell' Austr'ia mettei;eb'be frontiera est e approntato il materiale (pag. ·369 segg.) in causa l'e4uili,,brio generale europeo; e qn~ndi anche ; Infatti continuava a ·sperare nel successo, non ostante gli iuteres,si · propri della ~rancia», e in conseguenza , le dichiarazioni di Tittoni, perchè « secondo· il parere Poi'ncaré « si rendeva esatto conto che la .Francia po- dei militari, data l'attuale assenza di prepa1·azione 'r.i.i– teva e.ssere ·trascinata, su questo terreno, a compiere litare dell'Italia a-Ila frontiera francese, la.sorte della operazioni militari» (pag. 342).. . . · · · guerrà sara decisa prima che l'Italia abbia il tempo E tutto questo proprio quando. I' Austria· non ac- di concentrare forze ·importanti contro la Fr.ancia », cennava ancoi;a a volersi ingrli.ndire, come è riconò- , ('pag. 365): . . · . scinto -anche da· Sazonoff! (pag. 344): ' ~on ostante 'questo la Russia• per quella volta fu · · Qualche giorno' dopo, poi, temèQdo Poincaré che prudente, .e la guerra europea fo evitata! Ma non fu · · 1a Russia •non avesse ben compreso· la portata deila : evitat.a _pér merito di Poincaré, che la volecva ad ogni sua proposta, e quindi non. agisse_ in conformità, ri- •costo, bensì per merit.o, questa v.olta, dell'Italia! . Oli _ultimi·atti. torna alla carica _e·dice ohe : spetta ,!Lllf!--~µssia,,pr~n~ .. der~·'l'iniziat.iv3c ·in unà qti!lstione nella qua1e essa è la . principale i:riteressata; il· còmp'i'to della Fran.ci~ è di , prestarle 'il ,conco1·so più attivo; p'rendendo ·J'iniz.iativa \ E cpsì. per· il momento fu lasciato .ogni pensiero ii Go.verno francese rischierebbe .di porsi o al fli quà • di afferrare l'occasione, e tutte• le attenzioni furono ri– o, al di _I,à~elle intei:i-2'iionidella suaal)eata ... :. Insomma ( volte a. pre.pararsi,per un altro momento migliore. Così . tutto mo. e .come dire c]:i.e,se la Russia fa la gu~rr~-, la , Iswolky continuò la sna propaganda per· .mezzo della farà anche Ja·Francia, poichè sappiamo che in questa que~ stampa, alla quale distribuiva sus8idi, pe) tramite del st-ione -diètm l'Austria vi.sarà la Germania » (pag. 346). ' Ministrò degli Esteri, e cercando •ai pe·rstiadere i· g·ior- In s~guito a queste dièbiarazioni, e ment.re si stu- naljsti che l'Austria e la Germ_ania volevano · stabilire ,diava insiem-e con' l'Austria e con la G!lrmania quali• la loro egemonia sull'Europa (pag. 371 segg.). E nello territori .pot'évano esser, lasciati definitivamente alla· stesso tempo, in base agli accordi pi:esi ~ Pietrogrado, · Serbi.?-, Sa:r.onoff-dichiai:adj_essèt obbligati) a modificare , ·1a Russia iniziava i preparativi militari éhe àvrebbero · il propriò'punto di vista primitivo è a sost,enere l'esi- dovuto portare, n'è! 1916, al raddoppiamento della sua'' _genza serba ·ai uno sbocco stil mare Adriatico. forza bilanciata; e in Fran_cia si approvava la legge .4 questo punto· interviene. nella discnssione l'am- della ferma dei tre anni. hasoìatcre italiano a' Parigi, Tittoni, il quale, informat,o . Questa legge l'anibasciator,e belga l'attrib.uisce sen·~ del nuovo punto 'pi - vi.sta_ russo, di<~h-iara che,· ove- z'altro a ~oiticaré, ·scrivendo al suo Go,verno: « egli la j!;Uerra.scoppias·ee per questa ragione, l'Italia sa- ---~- ' I rebbe · costretta a qare il suo appoggi(jlarma tò àU',Aùstria. (1) Tralascio di addurre I~ ragioni P<\r pro~ a.re oh~ _Tittoni .a• .Questa dièhiarazio_ne fe,èe andare su 'tutte Je fur-ie Poin- ' veva. ragione di interpretare in quel eenoo gh 1mpeg,n1 mternaz10- nali dell'l.ta.Ha red aveva torto Poinon.ré dì p1·ef~ndere ohe l'It&lia _ca,ré 1 ,•I quale affermò~_cb,e ,(Jiò';era ,pon:~rauio ;allQ. (,con-. fo••• obbligata alla nentralit-à in ogni ocoa.~ion~. ·- • , · • G'ino,81anc.q , ,. ' . ~ ; I
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