Critica Sociale - anno XXXII - n.15 - 1-15 agosto 1922
. rRITICA SÒCIA.L·t. . ,, 231 ,, ,Ma voi dunque credete - chiedono i massima- sideravano l'arma e l'erede. della filosofia classica listi (ed ecco l'altra faccia d,ell' equivoc-o) - a uno d~llà libertà. , . Sta.to imparziale, che !}I disopra della mischia sap- · Questo alto afflato etico, che vivifica il marxi– pia tutelare ug,ualmente i di-ritti. çli 'tutte le parti in sh10, fonda anche, in confronto al potere politico e lotta? Non sàpete che lo Stato· è, come lo han ali' orientamento dello. Stato, l'esig·enza che è pro– chiamato Marx ed Engels·, "il comitato esecutivo pria e connatur~ta al socialismo'.: il quale., non può della classe dominante,, e. una "mp.cchina. per I' op·- tendere, come a suo frne, a dittature di classe, per– pressione di classe,,? Vo,i, marxisti, potete credere •chè aspira all'abolizione dellé classi; non può ~i- . nel\o " Stato liberal.e,,? · . . . , . · rare al!' oppressione al,trui, perchè è dottrina· di li~ , Altra volta,. ad u.n egrégio seguace della dot- bertà universale. Fraintesa e misconosciuta. non da-i" trina liberale, ché esprimeva una anàlqga meravi- solì avversari, ma talvolta. da una parte ·di quelli glia, facevo notare che qui non si tratta di credere, che si proclamano suoi seguaci, questa dottrina va ma di volere; di affermare non una ,fepe m~ un' e-' rivendicata, oggi e sempre, neHa gua pu.rezza ed sigenza; ·-nOJldi 'aspettare la man'na dal _cielo' ma.: elevatezza, . ; . di proporsi una. conquista'. Lo Stato; ché resta puro RODOLFOMoNDOLPO. strumento ed organo delle classi dominanti, fin che i diritti pofitici siano privjlegio di classe, si avv_ia . a ?iven~ar_e espr_essione e strume~to d_itutti i bi,so- . 'ot'1!1)'1em· o.[OODRf!lt1·vn nd1' due11·1n D!lf!IH ·11!1r·1n gm sociali, a misura che le classi poma escluse, , , ~ U ~ ·, l:i g l:i l:ill U. ~ l:i U U~~ , l:i -entrando nell'agone e nel gioco .delle forze politi~. . . , · · . · r . · che, sappiano far valere le loro esige.nze ed· aspi-, ' _ razioni. . . . . ..· ; ., L'amic~ JLuzzattp.,manda. a noi. questo impQr• 1\i\a è evidente. che, per farsi valere,· bisogna in!. tante articolo politico che é il seguito e lo sviluppo terveni_ie e n~n escludersi,' operare e n,an chiud,ersi . di un'altro. artic_olo c.J;tie, gli ha pubblieato sµI Secolo. in un'attesa messianica, illudèndosi dr bilanciare E noi che amiamo, la rnuirtà di critica su tutti gli l'attitudine puramente negativa con la visione apo- atti nostri e dei nostri' amici, 'sia per ossequio iid calittica e la millenaria profezia di un giorno del un alto principio, sia perchè è. questo il mjgliore, giudizio universale. ,Porsi fuori e contro lo Stato, anzi l'unico, mezzo per correggere gli errori _e le. proclamando una irrjducibile sfiducia,èd avversione deviazio_ni e ~rovar.e la· via giusta, - siamo· lietissi- · · ad esso, significa risospin,g~rlo alla posizione in cui ·mi di far posto at sùo -.articolo c-he prende occa– esso ·era prima dell'ingresso del proletariato nella sione -dà un fatto particolare per risalire ad an' af– vita politica-: posizione .di. semplice strumento ed' ·fermazione di principio, sulla quale possiam <;lire esecutore della volontà- delle classi dominanti, av- di- essere, senza riservè, d'accordo col Luzzatto; verso ed ostile a tutte· le esigenz_e .e· rivendicàzioni N- 01. delle classi proletarie. Non questo certo è lo . spi- ,. rito' della dottrina· marxistfca, che riconosce piena- . _ Un ac·cenno di un mio arti~olo ·su: • Finanza pubblicà mente il valore che ha. la conquista della forzi:!- e classe operaia •, pubblièato nel Secolo del 18 luglio, pqliticà e. dell'influsso sull'.orientamento _e sull'à- rh1 ha valso una lettera dell;on: Matteo"tti, che "ritengo zione dello Stato. Ora' questo· influsso. il- proJeta- doveroso dL pubblic11re per'i nuovi elementi ch.'essa,' offre riato deve esercitarlo nel senso della sua missione . ' ad una di~cussione·, che non• ~ affatto nuova m~ che è storica; e _qui sippare- ii compito caratteristico che sempre vitaie per là. {>Olitica del moviÌne,nto operaio. ad esso appartiene e che,, come Marx ed Engels · mostravano, è dato dal suo essere portatore di esf- gerize universalistiche. , ., . . Ogni class_e rivoluzionaria, se,mpre; dalJa con– dizione di, oppressione e di privazione di _diritti.in cui si trova e da cui scat.urisce la sua aspirazione· ad una -trasformazione sociale, è, spinta all~ esi– 'genza ·di Una liberazione ed alla affermazione di un· diritto· Universali. Contro la classe degli o.ppressori - osservava Marx nella ,Critica della /Uosofia del diritto di Hegel - quella degli oppressi _si afferma quale li.beratrice par excellence,: assume il còmpito della emancipazione, non di sè medesima ~olfii.nto, ma della società _intiera 1 perchè la sua,lott~,"si volge non· contro' il cefo -privilegiato · ed, oppr,essore in quanto frazion~ della società e gruppo' di; uomini, ina contro· il privilegio e-J'oppress-ione per se stessi. · Vuole abolire qi.testj, non soggiogate· q)Jelli; perchè. sente che la propria liberazione piena e defin\tjv:_a. è possibile solo .nella emancipazione univ_ers~le,·non .in una inversio:ne delle posizioni, che !asce.l'ebbe_ aperto l'adito sempre a possibjlità fl!ture .di caP,o– vofgjmenti e ricadute. D"allà disumantfà, della pro– pria condizione s<;>rge ·eo sì l'aspi_r azidne ·alla u/nii~ nità universale, non alla po ssib.il'ità · di poter inflig– gere dotnani agli altri l'attuale s offerenza propri'a: in questo senso Marx ed Engel's · attendevano dal proletariato l'atto liberatore déll'umanità, e lo con- i~hoteca Gin·o ~iànqo_ e Un collega mi fa vedere un suo.periodo sµl Secolo di ma,rtedì nel q11ale,è•,ietto che deputa,ti socialisti della Commif=!sione·Fin.anza e '.Pesoro, prima liànno vota-t9 con– tro il progetto De Vito per i ca,ntieri riavaii, e poi hanno proposto· emendamenti -che aumentano la portata e ·1a spesa. . . , , La prego d1 prenqere nota che· tutti i deputati so-, cialisti della Commissione finanza si sono opposti tanto al.proget,to -De Vito 1-325milioni) quanto a quello J?er le industrie_ triestine (818 milioni) quan'to a· quello per gli• · zolfieri (120 m:lioni · dirooitràrido c4e- e'Ssi non lì-ervivano '. nè all'iudu-stri'a e pl'oduzione f'trtura _nè agli operai; ma unicamente a sanare .situazioni bancarie avariate a pa– gare debiti e speculazioni private· shagli"ate o fallite, E ci siamo poi opposti anche agli emendamenti rinviando il progetto a.I Ministro. · ' ' 1 E' ·temp_o co.e cessi la leggenda alla quale abitual– mente gli economisti italiani contribuiscono, facendo ap– parire che tali cari;ozzoni sono sollecitati dai socia! isti, Purt1oppo, ·ed è umano ed è comprensibile, gli ope• rai che hanno in qualcuno di quei progetti interessato il loro salario imf)lediato e le. vita defie lo:ro famiglie, qualche volta li appoggiano. Ma· di solito in tutte que– ste forme di parassitismo statale, ,i poveri operai non sono. che il pretesto. · • · · I parassiti sono··.nelle alte categorie abituati a vivere ·della· s_pemtlllzione e ·del sussidio, più· c·he della ricerca e dello stndfo industriale·. · · E" sa1;~nquindi molto opportuno e molt·o gradito che . gli E)COnòmisti mettano meglio in rilievo la resistenza, . anzi Ili. Jo·tta •iò'pri!lla linea dei deputati socie.listi, contro tali· progetti, nonostante che il rjnunziàre- ad essi tal– vòlta costi i più gravi sacl'ifìci alla classe operaia. Costa assai poco l'essere liberista a chì vive ,di ren- \,.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy