Critica Sociale - anno XXXII - n.15 - 1-15 agosto 1922

• ' , 230 CRITICA SOCIALE impostata 1\0ltanto sul terreno della violenta rea~ a quelfa massa neutra il cui.· dominio non è certo zione politfca, che è prodotto e sintomo della crisi indifferente lasciare in balìa dei partiti contrari. economica imperversante; rha debba combatter le L'equivoco per' il quale la rivendicazione della cause prirria ancora che gli effetti, e volgersi quindi libertà come diritto ·comune di tutti - la cui tutela ·allo sforzo della ricostruzione, non meno che ali' e- si àfferma quale dovere essenzi'àle e primo dello. sigenza ;del ripristino della libertà. La libertà e la Stato - vien· travisata quale desiderio di repres:· efficienza delle forze proletarie sono due facce di sione e volontà di azione. poliziesca, non è, nella una stessa medaglia: la crisi economica, che scorri- stessa grossolanità sua, privo di una certa abilità. pag·ina, disgrega e disarma q~este, mina quella alle Giacchè é facile e suggestivo. rappresentare alla sue stesse radici; per ciò una collaborazione, volta mente. degli ingenui una condizione presente come ad uscire· da una coddizione ·che esaurisce e con- un dato di fatto ormai. acquisito, e conver.tire cosi suma infecondamente il proletariato n·on meno che un momento transitorio del·'mutevole processo sto– la borghesia,_è la vera preparazione alla lotta fe- rico in un ·presupposto costante di ogni considera– conda creatrice di storia; la, quale può uscir solo zione del futuro, giocando sul meècanismo psico- · dallo spiegamento di energie vi11e e fattive, non logico (messo in luce .cosl piira.bilmente da Hume), da un processo· di dissoluzione, che tutte le disgre~ per cui una realtà ed espedenza presente si impone ghi e le dissipi. con una \Ìvacità; che si riverbera sulla stessa a-, · Ma al terzo equivoco ~ intorno al quale più spettazi;:rne dell'avvenire.· . . s'affannano i partiti conservatori, ridotti a presen- Surrettiziamente ·s'insinua così la persuasione tare le esigenze del rispetto della legge comune sic- che la permanenza di questo dato sia intrin•seca come libidine' reazionaria di una-feroce repressione allo stesso funzionamento della vita· sodale con– .è compressione poliziesca (la"'politica della mitra- temporanea; la sua esistenza è messa ·fuo'tVdi' di– glia, 'secondo la definizione di cerU gio{nali con- •scussione, come realtà già cos_tit~ita,ci.pilaquale servatori) - lavorano ar.c'ne quegli intransigenti non si possa prescindère; il' dubbio e la ·critica in– socialisti, che si chiudono nella cancellata delle vestono quindi, non là .legittimità deila sua persi– formule cristalizzate, pér incapacità di intendere lo stenza, ma della esigenza iìwece della eliminazione, spirito della dottrina e l'indirizzo di una concreta rappresentandosi la prima come. naturale o neces– a,zione socialista. Aspirare· oggi al r,ipristino d~l'la saria, la seMnda come volontaria o arbitraria. libertà, lavorare alla restaurazione di una legge Non si considera pertanto che la violenza di comune di vita civile è, per questi çustodi delle fazione oggi significa compr~ssione.-e negazione c;ii sa.ere tavole,, una .ris.ibile illusione, dimentica c~e quei diritti fondamentali· della libertà di pensiero, lo Stato è il " comitato esecutivo della classe do- ·di parota e di stampa, di ass.ociazione e di riunione, minante·,,, e quindi per sua natura negatore ed op- di residenza e di circolazione nel paese, che lo pr,essore dei diritti della classe dominpta. La quale,. Stato non può lasciare, senza abdicazione o auto– per ciò, soltanto da una rivoluzione e dall'instau- mutilazione, all'arbitrio dei· privati; ma si guarda razione della propria dittatura pot~ebbe, secondo solo alla necessità, in cui verrebbe a trovarsi lo questi intransigenti, attendere la liberazione dalla Stato - per rivendicare la propria autorità ·e la dittatura nemica, sicchè sempre ci si aggiri nei li- propria funzione di tuteli! della legge e dei diritti miti di un dominio di classe, entro il q_uale la li- di tutti i cittadini - di cozzare contro la volontà bertà dell'uiia no.JJpuò significare che oppressione di chi da· quella violenza non .intendesse desistere.· dell'altra. · E'. come· se allà Dichiarazione déi diritti, pro- . Estremisti di destra e di sinistra concorr.ono . ·clamante nella rivoluzfone francese le libertà fon~ così a creare un analogo equivoco, perché non damentali di tutti i cittadini, i partigiàrii dell 1 antico sann_o,nf gli uni né gli altri, concepire una libertà regime avessero rivolto l'accusa· di mirare ad ,\mo èhr sia per tutti; principio universale di diritto. stato di polizia, alla repressione, violenta e aH_a Non ~ a meravigliarsi certamente' del!'att~ggia- guerra civile contro il partito o la, classe che non mento dei' gruppi , e dei ceti più retrivi, ai quali, fossero. stati, 'disposti ad ammettere il godimento anche quando arnino 1 battezzarsi liberali, sarebbe universo .di q'uelle libertà. fiato e tem·po sprecato chiarire il grossolano equi- Le leggi e il 'regim~ di libertà proteggono· tutti voco, non del tutto involontario nè scevro 'da, spe- ugualmente: vietano solo il diritto di offesa; e ,chi cttlazione politica. Ma appunto quèsta' speculazione questo diritto di òffesa voglia esercitare 1 n9n ,'può politic.a è necessariò impedire. _: 'imputare alla, legge ed ai su·oi sostenitori ~d -ese- Giacchè nei mome.nti di -profonda crisi di di- cutori quel c;onfHtto,del quale egli stesso· prende sgregazione, qual' è l'attuale,. è caratteristico il fe~ la iniziativa con la suà aziòne eslege. Senza ·que– nomeno di disorientamento delle coscienze e di pti criteri. fondamentali nessuna convivenza:civile si confusione dei-leidee, che investe tutta quella grande ren·de più attuabile: giacchè la sua possibilità ·si . massa, oscillante ai margini dei partiti e gravitante fonda sul riconoscimentQ a tutti gli altri di quei di volta in volta attorno a quelli che riescono ad. djritti che si esigòno · per sè e sulla rivenaicazione esercitare più forte l'azione attrattiva - la quale a sè medesimi di quella stessa libertà che si è di– massa forma la cassa di risonanza della pubblica sposti à riconoscere a tutti gli altri. Soltanto su opinione e- la forza di prevalenza ·delle correnti questo terreno i èontrasti d'interessi fra le classi politiche. Ora gli equivoci e gli scambi· di concetti, possono svolgersi in forma di lotta civile-e feconda. che riescono a fuorviare qu·este masse di semineti- E poichè i singoli (individui o gruppi, fazioni trali (disposte a simpatizzare con le correnti che ·o partiti) possono esser portati a negare la reci– riescano a prenderle nell'orbita del loro movimento) 'procità· delle norme di convivenza e la universalità rappresen.tano un grave qstacolo all'.efficace azione delle leggi e dei· diritti, così la t~tela della lib~rtà· del· contrasto aperto e sincerò delle idee. Dissipare 'e della uguaglianza giuridica ·di t1.1tti.cittadini de– gli equivoci,. impedire i travisamenti è pertanto ne- v'essere funzione {'reminente ed essenziale dello • cessità di lotta, non in ·rapporto agli avversari, ma Stato. · 'BibliotecaGino Bianco

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