Critica Sociale - anno XXXII - n.15 - 1-15 agosto 1922
.:. , ORIT~CA. SOCIALE 237 Poincaré. ha-voluto .laguèrra? ( Continiwzio11e dal numero p1·ecedente) Primi atti .di' Poincaré. Appena ·salito al potere, Poinca~é dichia1:a ad Jswols'ky 'che ha la « forma intenzione» di avere .con la Russia « le relazioùi più strette » (l.Jivre· no-ir, pctg. 180) e didhia,ra in diverse 'occasioni eh~ «l'al– leanza con la Russia e l'inteso. cordiale con J'Inghil– terra son.o ptineipii intangibili deÌ programma politico f1:ancesè,. (pag. 193), e'd esalta questa alleanza e que– sta i•ntesa, perchè banno ristabilito l'equilibrio politico del!' Europa. E dalle. parole di Poincaré t1'1l.sparechia– ramente che l'equilibrio' polittco voleva dire la possi– bilità di successo in caso di guerra contro la Germania. -Egli vuole « far concordare in tuttQ gli atti degli al– leati», perché é importantissimo < utilizzare in ogni azione tutta la forza· risultante dal.l'unione» dei 'paesi dell'Intesa (pag. 238'). E come si rallegra tutte le volte che la Russia pratica questa -unione di intenti e di condottn, così si rammarica fortemente quando sembra che la Russia segua una .politica propria, sen za prima aèpordarsi ,con !a Fr3:ncia. Cos,ì_q~_ando,, ,n.ei ,fe,bbr1;tio 1è,2, ·1a Russia fece una proposta 'di n:i edia zione nel confl'rtto italo-turco e I~ comunicò contemporaneamente a Parigi, a Londra I a Berlino e a Vienna, Poincaré espresse ìJ suo· ramma,rico che Sazonofl'. non avesse stabilito prima « un punto di vista comune» con Jui, e tale rammarico lo espresse in u~ tono in cui « vibravo. una indubitabile nota di irritazione> (pag. 196 e 203). Inoltré Poincaré n~n solo si dedica a rendere più stretti i vincoli· dell'Intesa, ma anche a sviluppare le forze militari della Francia, alle quali dichiara. esser necessario « vegliare con cura», perchè la Francia deve « necessariaqiente mantenere nel, più alto grado possi– bile la sua poUmza militare e navale •. E ciò allo scopo di aver maggior valore nell'Intesa, ·perché « non si ricerca- la nostra amicizia. che conformemente alla posizione mondiale· che noi. occupi~i:p.o, e, questa posi– zione dipende dalla nost.ra potenza •militare· e.' dalla. potentissima personalità., e il suò gabinetto appare come la più forte combinazione che si sia riscòritrata da una lung; serie di anni. Mel/-tre ai tempi di CruJ?pi ~ di Dès Selves era sterile parlare con la Francia di questioni di politica generale, iavec e nella composizione attuale del (foverna traTicese· simili converHa:r.ionisono , non sÒlamentè utili ma necessarie. .. In ciò- eh.e m i concerne mi attest~ moltn preferenza e fa prova. di un des!deriò 'visibiie di entrare in conversazim:ie con me il più frequentemente e minutamente possibile • (pag. 203). , Parlando della visita di •Poincaré a Pietrogrado dice: « Qua~to il viaggio a Pietrogrado di ministi-i come IJruppi o Dès Selves mi sarebbe sembrato sU:pe~– fl.uo, altrettanto la visita di Poincaré mi sembra itt·i– le. e desiderabiie. Anche se, contrariamente alle previ– sioni il suo ministero dovesse durare poco, il fatto che· ~o·i facciate personalmente conoscenz·a con 11uesto uomo di stato influente, .ha una grande importanza». (pag. 221). . . . . . . . ' · Da queste poche righe citate noi vediamo s~b1to l 'impo.rtanza speciale del giudizio di Iswolsky, e, ncor– dand,! 4.uali erano gli scopi dell'uno e_ dell'altro, la loro intimità significa ·che nessuno dei due avrebbe, indietreggiato di,.fronte alla guerra. Del resto l'amba– sciàtore ·1\y;so confessa chiaramente: « che Dio pqn v6glia, nuhse scoppia tale o tale altrg c.risi.,inten~a– zionale, è impoijante pe'r noi averlo tutto . intfoi·o dalla nosti-a part.~ e, cli mettere a profitto la suct energia è la sua"dici 'sf9.ne » (pag. i82). E delle sue bu one di sposizioni· Poincaré aveva già dat.o prova nell'occa.sìone del prestito cinese. Q~~n-. do si recò, do po l'as sunzione al Governo, a fa_I' yis,ta ad Iswolsky, ques.ti · gli ricordò come. dal Mm1_stero Caillau:s: non ei·ano stati presi nel debito conto i de– sideri russ'i. Pochi. giorni rlopo Poincaré dichiarò alla Camera che nella· questione dei prestiti a Stati esteri « l'interesse nazionale , deve avere la · priorità sull\nteresse. finanziario» (pag. 188) e riconobbe che1 nella fase precedente della questione, « al consorzio dei banchieri era stata lasciata una troppo larga libertà d'a• zione ». Tuttàvia anche Poincaré non· fu. in grado di soddisfare ·jn tutto le esigenzé della Russia. ·Questa voleva creare un sindacato concorrente al primo, ma Poiricaré riuscì a dissuaderla ·e a indurla, invece, ad, entrare, insiemè al Giappone, in quello eh~. ~ra gi~ costituito, assicuran·do che gli interessi pohtic1 russi non ne avrebber·o sofferi-o il minimo danno. 'E la ra– •gione dell'agire d i .Poincaré ce lo · spiega Iswolsky : . co1ic:ordia interna f ra noi» (pag. 275). Di più, essendo forti, si scongiurerà il pericol.o di esser vit.time- « di un attacco o di una provocazione» sul genere di queHa di Agadir (pag. 240ì. Naturalmente questi pro– positi di _Poincaré interpretano « la convinzione p1;ofonda di tutti gli elementi nazionalisti del patse • (pag. 317). E nello svolgimento del suo programma trovò un ot– timo collaboratore in Millerand, <1hepreRe d_iverse mi– sure, sia per ridare complet.a fiducia agli ufficiali, toglièndo rp1elle informazioni segrate che, e1•ano dirette ad evitare la manifestazione delle I-oro ·idee politiche contro la Germania, sia per interessare il pubblico allo sviluppo dell'esercito, promovendo ,riviste e ceri– monie mi)itah. · E contro quale eventuale avversario ·erano 'dirette q_ueste m,sure? Contro la. Germani.a. Infatti nell'occa– sione della venutp. del Granduca Nico-la, futuro gene– ralissimo russo, il programma della visita compren– deva anche nna sosta a NaJ'.!cy, •con annesi,a rivista delle frappe e manovre militari. « E tutti.sanno - 0R· serva Iswolsky - che· ~ancy è situato nel raggio delle truppe dette « di ferro», preparate in, ogni. momento a sostenere l'urto dell'esercito german)c.o ; è la città che offre un suolo vulcanic.q per eccellenza• (pag. 220). Il vero scopo della politica di Poincaré fu ben ·chiaro ad Iswolsky, che ll'on tardò a manifestare il _suo en– tusiasmo. Anzitutto, C'Onsigliando a Sazonoff d1 tenere sempre informato. il Governo f:ancese su tutte le que– stion!, dice ohe è < importantissìmo mantenere e con– solidare la disposizioni pi cui Poincaré -mi ba. dato asi;iicqrazione prendendo il potere. ],'.attuale presidente del Consiglio e Ministro rleg)i Affari Esteri è una · « Nell 'appre:r.zare il modo di agire del Gov~rno fran– cese uella questio ne attuale, conviene ncn dim~nt1care che es150 'è ben lungi dall'essere. onnipotente d1 fron~e alle Banchè e che, pur disponendo di un mezzo effi– cace di pressione su esse, e cioè dell'aµimissione alla quotazione in Borsa, in pratica noli sono le Banc~e che. si trovano .fra •le mani: del Governo, ma spessis– simo, al <1ontrario, è il Governo che, a ?ausa ~el~e condizion,i ..politiiehe di quì, è sottomesso·.ai banch1erL D.a questo punto di vista, la presenza . al potere ~1 Poincaré é incontestabilmente· vantaggiosa per noi, perchè neg1i affari è infinitamente più indipendente e più fe~·mo dei suoi predeces;;ori • (pag. 233). · Conclusione : su Poincaré si pot'eva assolutamente contare. r Questione balcanica. Appena il Governo russo sa questo, affretta i pre– parativi per l 'esecùzione çlel piano ~be ~a: già ideato. E l'c.ccasione veniva offerta dal conflitto italo-turco, (1) e fin d al suo scoppio Iswolsky conEtatava C'he «_ il con– flitto.in questione è suscettibile di ripercu0ters1 sulla {lJ J:aurès hl\ pi~ Volte affermato che con Aga.dir in<'~1min<',iò. la. serie degli avvenimen~i ?he produsaero. la ~erra. mond~ale_. La conferma alle sue idee oi vien data. proprio da1 dooument1 d1plo• ma.tici. Tittoni infa. tti dìohiBl'& ohe l'ocoupaT.ione della_ Libia._ è una conseguenza del protettora.to fra.noeee sul Ila.rocco (Livre noir, pag. 138), ' Bianco
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