Critica Sociale - anno XXXII - n.15 - 1-15 agosto 1922

che, seguono oggi le bandiere d~I socialismo. '(anto più che la preoccupazione, onde appare a– nimata la delibera presa neHo scorso aprile, non , è, in questÒfmomento,. gi~1stific_ata. ~e~ti~inque an– ni addietro essere o d1ch1arars1soc1ahsti, ed en– trare nelle file del Partito, fu per molti studenti universitari, una divagazione, una gara di sport, un mezzo per richiamaré su di sè l'attenzione. ~ c'era forse, anche in parecchi, un calcolo sottile di in– teresse individuale e, insi'eme, un oscuro istinto. d'interesse di cla~se. Far rumore attorno a ~è era un mezzo comodo, e a buon mercato, di ·réclame: apriva, le vie dei lucri e degli· onori, della carriera professionale e della carriera politica. Inoltre, la borghesia cominciava allora ad a~ermarsi nella vita economica e per vincere le resistenze ed espan– dersi con progetto più rapido e sicuro, aveva, bi– sogno di abbattere le condizioni di mOriopolioèhe alcuni ceti ristretti godevano allora nel campo po– litico. Alla borghesia. faceva quindi comodo che si veriis·se organizzando un movimento anche negli strati più profondi della vita socii!le, perchè solo qué·sto movimento,poteva aver"la 'for~adil'scuotere funditus l'equHibrio sociale che essa aveva' biso– gno di rinnovare. Fu, in forma pm:io epica,· la lotta stessa che si co111battè, ·sulla· fine del sec. Xlll, nei Comuni medioevali e da cui uscì; entro la nobiltà quella (mercantile) e ghibellina (agraria) la vittoria: del Populus, il quale ha la stessa composizione varia e complessa del "Terzo Stato ,, della Rivo- ., luzione francese. Il 1898-900 è appunto l'estrema e vielenta resistenza che ."iceti monopolistici' oppon– gono· all"avvento dei cett nuovi; il 1901-01' è la pre– valenza e_lagraduale sistemazione dell'ordine nuo– vo; il 1904-05 'è il distacco fra la ·borghesia che wmai s'era conquistata il suo posto al sole e de– siderava goderselo tranquillamente, e il' proletariato th_e aveva compiuto ormai la sua funzione . di le– vatrice e le .cui ulteriori, e più ampie aspiràzioni ap_paionomoleste alla borghesia che· si era servita dal suo appoggio. (1) 1 Da quel· momento la patria borghese è bell'e fatta, e la gioventù-universitaria, guidata da un in– consapevole, ma appunto perciò-più •sicuro, istintò . di classe, cessa di- po~tar la cravatta rossa, di fre– quentare i ritrovi operai, di.iscriversi al partito so– cialista: applaude al tricolore, frequenta··i salo'fti, è attratta nell'orbita del movimento nazionalista. Ma. oggi non è così : oggi lo studente che segue . le nos.tre bandiere non è un dilettante ma è, nella _più parte dei cas'i, un giovane di fe.d'e,non ·urt av– venturiero che cerca le vie di una· facile· carriera, ma è un credente disposto a sacrificar la 'carriera per un ideale. A questa gioventù si. può e si déve conc,edere maggior credito ·che a quella di venti- (t) Da questa oon&tatazione 1 che io ritengo e1rn.tta non si creda cli p..,tet trarre una illÒ.zione anticolla.borazionista. N~ssuno ha mai p~nsato che !& borghesia si_ offra strumento o vittima Per i1 mag .., g1or va.ntagg10 del proletariato. Cerca o accetta l'alleanza per il .vantaggio suo._ La ~ollabor~zio1:10 è_per essa mezzo ed episodio di lo~ta, no n testlmon 1anza d1 sohdar1età. Tien caro l'alleato finchè gli serve, pro:q.ta ad 9:llontana;,10 e ad abbatterlo, anohe con la. vio:. lenza, q ua_µdo no n gh ee~ve p1u. ~a anche per il proleta.iì ·ato la· collaboraz1o_ne è forma d1 lotta, cui si ricorre qn a;ndo si ha un in• . t~resse parzL_almente c~mune con altri, e un ,nemico comune da v_,n~ere. Se •l proleta._riato fu rinuega.to nel 1904-05,forse ha. da. pen– t1ra1 ~ella coll~bora?tone pr~s tata nei t re anni addietro? Dato pure ~he et ~otesse 1m.a.g1nare un corso dei fatti1 diverso da quello che ~n, a.ttnbue~do all'ar b~trio degli uomini il ooÌ-ao della storia, eta· 11_ fatto eh~ 11 prolet ~r1a.to, scarso di numero, di forze e, pi\l ché dl t~tto, dt p;ep 1 ara. ~1one, non a.!7e~be potuto vincer da solo la reazione del 98• 900, Rta, anche p1u importante. il fatto ohe aen1:a que~ nuovo ~saetto che tra il 1901 e il 100, rerideva poaeib 1 ile i,n ~talla, lo_s_v1lnppo della vita economica e delle· forze produttive 11.proletariato _non ~vrebbe avuto cosi larga e rap ida eepansion~ ·' di num,ero e d1 coso1enza che •gli permise di ent ~a.re come f auto.noma nei contra.etì d.ella vita sociale. · orza Bibliote'caG_inoBianco cinque anni addietro.; e le. si possono assegnare còmpiti seri e gravi. , . Non, si badi bene, che questi studenti debbano esser. fatti salire in bigoncia a spargere sulle turbe ignoranti il germe del s,apere, e c~oè a travas~re nell'altrui mente tutti gli imparaticci scolastici. No_. Si deve anzi -a questi giovani assegnar.e il compito• di studiare, insieme con le materie del loro corso universitario, anche i principi generali della dottrina socialista, le varie interpretazioni che ne furono date _e i dibattiti. che ne seguirono, f singoli pro- . blemi attinenti all'_a,ssetto sociale (sia nel periodò di transizione, sia nell'ordinamento collettivfsta bel- . lJe formato) che vanno .risolti sulla pase. di quei principi: orga nizzazion·e della produzione e della distribuzio.ne e creazione di nuovi organi .direttivi e di control'lo , forme di rappresentanze politica e amministrativa, istituzion·i scolastich e e pr e- e para.:– scolastiche, e così via. Un giovane ass.ai st.udios·o, che ora è uno dei più colti ed e quilibra ti' teorici della corrente co11mnista,.mi faceva giustamente osservare, pochi ·anni addi.etro, che _nellaletter-atura dèl"socialfsmo··'uto'p'ist(co noi i;>osslamotr,ovare jié– cenni assai notevoli a. soluzi,orìipratiche di prob)"e– mi, attinenti. all'organizzazione di certt servizi e di certe istituzioni in regime collettivista. E' uno stu~ dio anche. qu_estòda fare, con spirito critieo, con intento,· doè, di revisionè e di adattamento. Ma poi c' è, in questo .campo, uno studi0 molto pjù ampio. · · Si è riconosciuto più volte cI1e il proletariàto , vittorioso, dovrà_,nel peripdo di graduale for.mazione del nuovo assetto, valersi largamente dell'opera di esperti (come oggi si dÌce) tratti dalla classe bor– ghese. Nel 'p,eriodo di aspl;!ttazionemessianì'ca della dittatura proletaria l'esempio del!' intelligentia russa chiamata a servire la_ rivoluzioni! era sulla bocca ' . di tutti. Or bene, qualunque :sia la forma·. d~avvento·. · del ·nuovo regime, o vfolenta o paeifica, o rapida o graduale, certo è-che ,abbiamo sin d'ora la pos– sibilità di_servirci per altra via $ii quello .che ·nn~ telli&enza è venuto creando entrn le forrpe. de)la costituzione borghese, e che se fin· qui è ·stato a– d~ttato a servire aJie esigenze di queLlac.ostit4zione, può per.ò servire anche a forme ulteriori di ,orga~ -nizzazi~me·politica-econòmica, e di civiltà. · -Questo Iavòro di · assimilazion€, e di critica e sviluppo delle teorie'filosofich.e e sociàii come d.elle indagini economiche · e. dei rilievi statistici, c;l.elle · nuove scoperte mecc<lniche e chimiche nel calnpo · della scienza pura come delle i'lPP,lic 1 zioni alla, pro– duzione, e co'sì'via: tutto questo 1 Jàvoro 'ntin è fa~to da noi se. non in m.odo frammentado 'e- saltuario,· · sièc.hè lascia in. mano degli avversari il. dominio esclusiv o delle armi intèllettuali che sono mezzi così efficaci anche n~lla lotta delle clqssi. Un P,artito· che vuol seriamente condur.re una classe a liberarsi dalla soggezione in cui giac e e a creare un nuovo assetto_della vita sociale i.n ·cl.li essà a~bia funzio't1earièhe temp.oran~am:ente(e c iòè n~l periodo dell'assestame,nt0)-, direttiva, deve or-· ' g.anizzare nel propdo se110que.sta opera di ass1mi~ !azione della éoltura, - 1 con organi appositi cui sia demandata quest'unica ed' esclusiva funzione. Qµello che: abbiamo esaminato è . solo. u,11' a~ spet!o cle/ Pro~Jema dell~ cuJtura nei rig;u~rdi del Partito. Ve ne sono alto, fors.e anche pjù impor-· tanti, ·di cui ·pl(rleremo a-ltr:avolta. · · ' ; ·0BSERVER

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