Critica Sociale - XXXII - n. 14 - 16-31 luglio 1922
· ·. :<t8.lTIC~'·SOÒIALÈ -219 1·ative 'di Produzidne e Lavoro, legàl'meiite co;tÙuitè con-_operai, pu,rchè 'lii tratti di appalti n~i quaU pre-. ,valga il .valòre .de.lla.mano d'opera»), ~a Còmll).issione , Pa'rlamentare ·ma1Jifesha jl S\l.O .dissenso : Oggi che i. legislat.ori si studiano con ogni. mezzo di aiutare ii. migUoramento delle classi lavò.ratriei, specialmente; is(ituzioni dl prèvide1iza, non ci pa1·e_' troppo oppor-· tuna l'.eccezùi/ie _che. si vorreb{Jefai·e. li, siffatta e~~ cezione verre~be if:ecretata all'-indomani, · può. dfrsi, della legge del liiglio, 188[J, e in una ·leggeche si stu– dia di ten~1·e$emp1;eassociatà la rprevi_denza pubbl-ica 3 a~le istit1~zioni di beneficenza. e vuole inco~·aggiare l'un~ ~ le ,alt1·e. È utile poi rico1,dai·e,che la appro– vazione della Gi1,mta Arnminist?-ativa, necessaria pe1·. ogni licitazione p1·ivata, g?farentisce abbastà!nza dagli · abusi». ' · . · D~llo stesso parere. si mostrò più tardi il Governo ·cç,n la emanazioµe del Decr. Luog. ·4_ Agos,to 1918, ancorq ·in viga,,e, il g,uale dà facoltà aH:eamministra– zioni di ,En_ti P_ubblici (principa.Jment.e, quindi, alle Opere Pie) di assegnare la conduzione dei )oro'terreni in ·affitto a 'Cooperatìve di lavoratori r:zèdia1ite la tmt- tativa_ pr.i'l!ata. · •J- • • L'attivò e i'I passivo d'.ell'asfa pubblica nell'assegna~ione dei terreni. . È ben questo che urta: gli avversari delle Coop·e– rative Ag~ioole... per an:iore d:e'i'poveri: la facoltà còIJ.– ceRsa, alle· Opere Pie di affittare i loro -terreni ad as– sociazioni di. lày!)ratori mediante la trattativa privata. Sòstengono gli ayversari ·che' la, mancanza· di asta· co– stituisce 'una situaz'ione di privilegio a favore. delli . Coopei'/1.tive Agrièole, le qu~li rit,scon9 a :ffssaie·càn_o~i di affitto 1.nferiori a quelli che s{ consegui'rèçbero con la gara fra. concorrenti,'a tutto danno dei biianèio delle ·opere Pie. · · · C'è chi- nega ùn éont~nuto logico. e giusto .a questa affermazione : l 'imprenditore prl yato non potrà a:ssogget- • I ' d'. < < tarsi a cànoni superiori al canone censi erato come nor- male. per quella determinata azienda e. in quel- deter·- . minato tempo. Lo farà- solo nel non freqnent~ caso in cui egl~ sappia che nell'azien.:l.a in questione c'è UI\O iriesploiato·· margine di utile da sfruttare. Meno. che• meno vi si può· ass,oggettare in temJli·:Conie•~ue~ti, in cui .un intenso sfruttamento. della terra e costoso e in cui le aziende nòtoriamfnte dànno reddit.i netti limi- . tati e talvolta (detratti gl1 interessi del capitale inve– sti,to ·e il compenso della direzione) dànn;nedditi nulli. Eccettò che; ntesso im confronto. con 'una Cooperativa,. l'imprenditore pri\lat.o non preferi11oa·,per rappresaglia, ele".a're ,l'offerta ad .altezze eccessive, nel qual caso le . Cooperative· Agricole. ail'-asta pubblica compir,ebooro, per_ le 'O.pel:ePie, la :pieto~a fin'zione·di quegli stalloni di avanz~ta ~tà che .vanno ~v.anti.. : a preparare le con- · dizioni propizie, per il salto, e poi cedono il pQsto allo st;i.llone più vero. Con questo di più grave per ; l~- · vcn:atori: ,che poi _l'imprenditore farà scontare ad essi ,._ ~otfa,i,f.orma o_.di,salari ridotti, o ,:li ,u:n pi,ù lungo .1,>rario,o di ,un~-ridazione di favori•,· o. di tutti e· tre i provvedimenti .assieme - quella parte di cànone che ·hanno paga-to in più del normale. 'Per. cui, anche se l'asta rechi run vantaggio immediato wll'.'Opera Pia, si avrà poi,._o J.er é ampa.gna ,trascu:i,1,1,ta e re!'la meno pro– duttiva, cori danno del patrimonio dell',Opera Pia e della produzione: o un incr!lmento di disoticupazione e di miseria; o· una forte pressione .v:erso il ribasso dei sal~ri. La prova di quainto veniamo 11-ffermando· sta nelle condizioni. in cuL,si vedono spesso ridotti i t_errenidelle ' ... . ibteoà G1 no Biancò .. ,, .. Opere Pie, modelli. non rari di quei. siste!lli 'di co'ltura che sono stati denniti_ di ra:J.Jina. E che ciò a~venga -su. terreni appartènent1 ad istj tuzioni di beneficenza· è verament'e, ·assurdo, enorme. · ' - Se i de.putati socialis,ti ~~~Iion9 divertirsi, otten, -,gano un'inchiesta sullo stato ,di t~tti i terreni appar- t.enenti aire Opere Pie, e_si vedraJ)nO mettere·davanti dati da far_ raccapriccio._ Queste sono, _peraltro, cose . nòte agli 11vv~rs~ri: t quali, ,se banno terreni, si guar• d~no bené, dovendoli 1diittare, di metterli .aH'ai:;na. Essi sanno che l'asta mette iu evidem.1a Jon il piìi ca– pace, ma· il più. speculatore, e sanno che da ·costui .i ·,terreni e.scorro.malconci: perciò essi, per conto loro, adottano la trattativa privata, pur essendo intuitivo che ·qualche migliai:o di lir_e di ·più ·farebbe comoào· anche nei· loro por.tafogli. · ,Ma e'~ cii più. Abbiamo parlato di una inchies.ta. Se !'li potesse ottenere una che andasse anche a rovi– stare per sapere. come si svolgono tal volta le aste pre'sso le ammi_nistra!?,ionidi Opere Pie, siaJLo certi che usci– re.bb.e roba da far ridere sulla affermazione delle ga– ra9zi,i che le aste dànno. Il meno c4e pu'Ò succedere è. che il massimo . e il minimo vengano resi n-oti ad _un concorrente fav,orito prima eh~ llasta, si, apra.,,,. ·Amm1ittiamo ch e, .tuttav ia, l'asta publ:>licarappre– senti il meno male rispet.to a~ amministratori,. come quelli delle Opere· Pie, che si 'trovano ad- avere in .roano le sorti di un ,patrimortio pubblico. Ma, anéhe per gli iì1C·onvenienti che essa presenta, l~asta d,iventa inutile e dannosa quando' s_i ..tràtta. dei lavoratori del. luogo dove risiede l'aziebda, riuniti in associazione legalm'ente riconosciuta e provvisti - condizio:ne· « si/né qua non ~ , ~ei n~cessari mezzi_ ecdnomici, , .tecnici: e. amministrativi.. . • ' Norme pe_rfissar~ il,·canòpe· <l'affitto' e condizioni annesse 1 , Noi .affermiamo - _tanto più trattaI1do!\Ì di Opere Pii'\. -,- che le Cooperative Agricole ·debbano assumere terreni; p·remen·do per ottenere il_ più_ basso çànone possibile'. -Occorre. un limite al disotto -d~l·,quale le Cqope:rative non devono ,scendere,. per ragioni, di .prin– cipio è per ragibni di. propria 'convenienza: n,on biso-. gna aggravare la crisi già .grav,e d~lle Opere Pie. Le Cooperative devono proporsi di ,pagare un cànone che nou scenda al disotto del cànone normàle considérato nel Juogo e 'nel tempo .. D .i più no, perchè il margine in più - !'.abbiamo visto consid eran.do. jl caso dell'imprenditore prhato che -diventerebbe anehe · n caso delle Cooperative - andrebbe a scirpito de\la con.si~ tenza del patrimonio e a scapito· ·dei lavoratori s ulle cui. spalle non è giustç, ohe ricadano le· conse– guenze !falla crisi delle Opere Pie. Il- cànone normale è ,il compe_nso e![UO _ch·e. il libero mercato ha stabilito per l'uso .della terra: un cànone· maggiore rappresenta un· compenso iniquo ohe deve poi necessariamente, per ragioni di equilibrio, subi're una correzione a dannp di qualcuno. , • . . Ma neanche devono dare di men·o: anche il mar• gine in meno rappresenta una iniquità, un tratta• mento di favore che va a danno di ·una categoria di poveri, la più bisognosa. Il problema sta uel fissare, nel cànone di affitto, ~ limiti délla normalità. Fu proposta perciò la istitu– zione 'ài una Commissione Provinciale dell'equo fitto, la quale periodicamente raccogliesse e ·fissasse le cifre che. rappresentaµo il, ,limite massimo e minimo. dei cànoni per.•ogni. ·zçna e per ogni categoria di teq-eni. . ,,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy