Critica Sociale - XXXII - n. 12 - 16-30 giugno 1922

Oitì't'tÙA s6ctAt.E a poco a poco. Colpro (anche tra i nostri) che invocano ora dallo Stato la restaurarione della lee:<>e sembra non . Tb ) vedano e.ome questa sia un'utopia,_ quando un fatto· extralegale è cresciuto e si. 'è \asciato ·svHuppare- così .forte. Ché cosa si pretende ora dal Governo? Che faccia, d'.un· tratto.o rapidamente, restaura,re una legge 'della qual!) non c'è' pit\ nessuno che si ri•cordi, t11nto è.caduta Fll desuetuaine,' è'tanto s'è 'fatta consuetudinaria la cvio- lenza? · ' Non si penserà certo che' il G"overno possa· usare le armi co.ntro i fascisti, come se fossero dèi proletari! Un insieme di fatti e di sentimenti crea intorno a foro una· ·particolare atmosfera p1·otettiva, che, il Governo non può violare senza suscitare reazioni a tut_to loro favbre, Ora, questa sicurez;:a della impunità. è quella che co– _çfitui.,cegran parte de_ll'aud,aciae della forza del Fasci.mw Non le armi, ma un lento processo. di , smobilita– zioÙe • potrebbe isolarlo, disintegrarlo, ridµrlo alla str11gua degli altri par,titi ·politici. Un timido ·a,:cenno a questa inconcepibile si'tuazione di ,pri_vileg,o s}i,cni godeJil Fa– scismo - partito poli.tico parlamentare, s ban'da armata nello stesso tempo - v'è nell'ordirle del giorno della Di– rezione del P11rtito popolare coptro • il tentativo di mi. lita1·i.zzare un movimènto politico • . · . Un po' t1,rdi, ma sempr.i significativo i Il pensiero, o il sospettò, o 'l'ipotesi, che un movimentò,. il quille ha g'ionalì, deputati, sezioni, organi dirigenti come ,ogni altro movimento, ma lia anche, in più, una vera forza mJlitaro, possa dive,ntare lievemente, incomodo, non sol-' tanto per quelli contro cui soi-se primamente, ma anche per gli altri costretti ·a ·viv~re accanto a lui, ·e sia per essere un, element.ò perturbante della vita pubblica in generale, potendo sempre gettare sulla ·bilancia, nelle più diverse oiicasioni e ai più svariati obiettivi, la sua spada, è balenato per un istante nelle parole del Partito Popolare. Un'altra voce, animosa .e. preci;a, ha risuonato in, Parlamentoy a. proposito d'un • bando di morte•·· contro un deputato socialista, affisso in Toscana. ·L'on. Cao, del gruppo corp.battenti sardi, deplorò - ri-ferend.osi ,al' caso di B-ologna - • che il Gove1·no abbia le..qittimato. la guerra civile, ldsèiando fare wna vera mobilitazio"le e .trattando da pçiri a pa;i coi condottieri di q1iell'ese1·cito mc;bilitato e piegandosci alle lòrò richieste•. Giuste e rette parole, che però non mostrano •una visione esatta della rllaltà. ·ro ignoro quali siano i veri inten,ti e l'a.nimo,.ri– spetto a.I Fascismo, dell'on. Facta.;.Non so quale sia stato, verso il Fascismo, l'animo di Giolitti. Credo che chiara– ml)nte, consapevolm:ente favorevole al Fascism.o siano stati il Corradini, per una miserevole. visione di interessi locali elettorali, e il Bonomi, per una certa sua fronda guerriera,.che egli imitava da. Bissolati, e per l'idea.che esso s;rviRsri' cli utile e passeggero ca,stigamatti agli estre– mist1. Sono convinto che nessuno pensasse che il feno- 1neno assurgesse a tale gravità politica e morale, turbando la rinascita econo·mica. del paese, e seminando tarit6 odio da avvelènarne la vita. civile per decenni. S~no persuaso çhe ne1nmeno i leaders fascisti prevedessero quale ·svi- 1uppo ·avrebbe preso-una scuola di violenza e di faziosità ~elle città e nelle borgate d'Italia, e ·a quale statura sa– reb_be crèsciuta la .bestia uman~ scatenata tra i villani ricchi d'Emilia, o di Toscana o dell .. Basda Lombardia. • Ignoro, dunque, cosa pensi o voglia l'attuale. Presi– dente del Consiglio. Forse non lo sa neanche lui. Ma Henza. dubbio è ingenuo ed ingiusto at~endere è pret'~n: dare oggi da Ju( la soluzione d'un problema che andò aggrovigliandosi in ~uasì due anni di complicità 1 di con– ni véuza, o di tolleranzà o,di acquiscenza o di'rassegna• ·plioteca Gino Bianco zione da parte dello Stato- e delle correnti politiche: è erra.~o rimproverargii di • trattare• con chi si è messo sul terr\lnO della illegalità e della violenza, Il Govern~ attuale ere.dita una situazione' formatasi lentamente du– rante quasi due anni di abdi'cazioni e.di tillleranza. Come– ,potrebbe assumere, d'un~.tr.atto, atteggiamenti diàmetrd– ment'e diversi? E ven'iamo al nostro Partito. Es~o, attraverso i suoi dirigenti e il suo organo quotidianp, ha sempre opposto -al.Fascismo lo schermo della più mussulmana filosofia. 1 Se la ~brigò e se- J,i, sbriga dicendo che il Fascismo, se pur -con ,nomi. diversi, è un fenomeno internazionale. _'Ve– ramènte non è facile compr_endere· perchè il fatto che una epidemia invade. tutta l'Europa, possa dispensare un paese dal cercare tuyti i mezzi per difendersene. Ma tant'è: la. consuetudine del comp.agno Serrati di appli~a.rsi ai fatÙ internazionali, .più che ai nazionali, o di vedere più in– ternazionalmente che localmente i fenome~i (consuetu– dine di cui io apprezzo il valorè, .m·a a pa.ttò che non porti a un ElCc'essoperni_cioso di, nilllismo) ha avuto larga appl!caziorie ·in questo caso, e trovò ·molti seguaci. Ne· trovò sopratutto tra quelli che non videi:o n~ sentiror~o il Fascismo, nelle loro provincie: e che, se l'aves~ero sen– tito, avrebbero abba~donati i larghi ci_elidell'Ititernazio– nalìsmo, per diventare ultra-l@calisèi. .. Per intanto, pòichè non l'haI\DO s~erimentato ·e co– nosciuto da vicino, cpstoxo parlano degli appelli delle • terre invase• _a un mutamento di tattica, çome di -voci poco attendibili e· poco serene perchè inspirate al dolore e al terrore; voci di 'Percossi che 'vorrebbero generaJ-iz. za1'e una situa.zivue !!!articolare. Profug.o, anzi bandito, de1la prim'ora, ho sempre sentito, personalme1;1te, la de– li~àtà rèmora p~sta dalle cpndizioni specidi ·a propugnare' determinate tattiche, ma non posso tacere che quelle •.terre invase•, di cui si p,arla come di -una parte piccola (e ter– ritorialmente lo sono) der paese, son quell.e dove più viva e attiva si svolgeva la lotta di cla11se,dov_eil proletariato socialista si avviava al suo av;venire. È per qouesto prin– cipalmente che il fascismo vi nacque e vi si scatenò furibondo. Se qU:elle teÌ·re, nel 1922, chiedqno che si esca dal– l'jnt1:ansigen'za, per salvar loro la vita e'i beni, come ven– t'anni p1·ima, nel 1902, chiesero che si appoggiasse un · gove1'1l0meno pe,qgiÒi·econtro· chi volea impedite le libertà d'organizzazione, la loro voce diw'éssere valutata.con altri criteri che non sian queHi delle tàbelle statistiche, e éo~ altri concetti che ~on sia'. un pregiudiziale svalu.tamento del loro grido di d~lore, perchè ... è il 1 dolore d~ll.elegnate! Si, è il dolore delle legnate, ma quei lavo1:atori sono ba- stt>nati perchè sono socialisti. · Ln corrente domina/i te del Pa ·"ito se la sbrigò _anche affermando che il fasciemo è, lo1it co·iwt, • la Borghesia che si difende • : meri t1·eesso Serve, si, alla vera Borghesia, ma si afforzò della adesione a"ttiva o passiva di tanti altri ceti, che noi spingemmo di là, a pugni nel ,viscl, con 'le nostre.ristrette conce!l/ioni dell11 lotta di classe, con .la urta:nte grossolanità di ·certi atteggiamenti. ' Ma è proprio della mentalità e della pratica _intran– sigente crearè, con la propria opera negativa, certe si-· tuazioni, Il poi dedurne una con.ferma al proprio dispe-' rato ed inntè pessimismo·. Bene osservava il compagno Storchi nella Giustizia: «' La filosofia intima dell'intransigenza è tutta qui. Opporsi apparentemente ali 'errore, rifiutando però qual– siasi adattam~nto o transazione che potesse riuscire ad evitarlo, e attendere passivamente che esso produca i suoi risultati· più disastrosi per poter • !avorare sulle conse-

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