Critica Sociale - XXXII - n. 12 - 16-30 giugno 1922

I . ' , ' ! Ò.RI' Ì'IOASOCIALS 189 impavida.mente legati ai l~ro ideali, pur •tra··ie diffì. coltà sempre (ìrescenti,. si sentono ali 'unfaono con_ tutti i lavoratori •dell'Europa .. U:n.o.è verameòte i.Jpensiero, e infonde coraggio ai piccçili Stati, ed ai, neutri, per-. cliè scuotano la sadditanza dai grandi egèmoni, per– chè si preparino a far sì èhe le future Conferenze non siano più «diete. di vassalli», ,ma grandi costitùenti progressive degli Stati sovrani nel mondo. · In ogni paese le masse lavoratrici, agiscono per. cacciare il torpore, 1 'ignavìa dei vecchi governanti, fossilizzati nel culto dell'autorità o del ·capit.ale, per sostituirvi lo spirito. agile, libero, ardente, fr"aterniz– zatore della nuova umanità: l'umanità del lavoro e del diritto! (Vivissimi applausi all'esfrenw sinistra Vivissime congratulazioni), Ai prossimi numeri, l'articolo, già pi·eannunzi_ato, di Franz Weiss su la .teo1·ia·clella 1·elatività di Einstein, · e la continuazione deWartiçolo di recensione di Roberto Veratti sul libro di Bauer: Bolscevismo o democrazia. so- ciale? I. - La scuola e la discipl_in~ . . l,a .folla irrequieta e tumultuosa di adol~scenti, che popola le nostre scuole se.co )ldari_e, si sta af– fannando a fornire -argomenti ai s ostenitori dell'e– same di Stato. All'annuncio del progetto di legge Anile, è corsa in essa ancora .una volta la i,arola .. d'ordine: sciopero! Un giorno la protesta contro il rincaro dei libri, un· altro la rivendicazio,ne della italianità di Fiume, un terzo lo sdegno per una frase di Briand inventata da Pertin.ax a Washington,· un quarto la rivolta contro ima decisione del Co_nsirlio superiore su un concorso di clinica chirurgica,. un quinto l'adesione ~d una sollevazione dr agrari con- . tro un· prefetto;· e ·via e via, a ogni momento, per oghi motivo la sciopE:romania studentesca ~mper~ versa dimostrando una cosa sola: la mancanza dt vogli~ di studiare e di' disciplina, nell'adolesc~nza, elle si prepara alla vita. , · · E chi sente la serietà della vita e la necessità della preparazione e della· disciplina éhe essa im– pone, ·dice: occorre un freno. E non pochi aggiun– gono: se la scuola oggi non. sa porre questg freno, se· non riesce, cosi com'è, a restaurare la disciplin_a, occorre armarla di nuovi mezzi; e il solo efficace è l'esame di Stato. Che l'indisciplina sia oggi,· per le nUO\'.egene– rqzioni, la regola, nella scuola c0me in tutta ,la vita sociale, ~ 1,1nfatto innegabile. Ma la V<).stità del male ci mostr~ che la scuola da sola non può esserne riè la causa nè il rimedio sufficiente : per– chè è tutto un soV'lertimento generale delle coscienze che non rico·noscono più freni morali fuori di sè, (l) 8u questo argomento è discorde, oome è 'liòto, il pe~aiero .dei •ooialisti. Anche nella. Comm1Hione parlamentaT'e ohe d1soure del progetto di legge Anilti. sull'eeA.'me ai Ste.to, dei quR.ttfo socia– listi nbe ne fa.ano patte, uno e' è a.iJtennto, uno ha. votato contro, due banno votl\to a favore. Quest'a.rticolo ohe il nostro va.lente oolla.hnratore o' invia. non ci par-8 distrugga re ragioni oLe militano a. favore dPll'.esame_ di StR-to ma noi sia.ino ben lieti di pubblicarlo perchè pone 1n lucido riliev'o tutti gli aepétti della quesr,ione,._ ed è·quanto di meglio fii& tltf-tb 1:1erit,toper combattere il prinoipiQ oui si insp!ra il progett:.6 ohe ota dinanzi al l'arJamento. (Nota della CRri•ICA). ibliotecé)Gino Bianco perchè non ne trovano entrò sè. medesime; e non ne trov~no perchè. chi doveva curarne la formazione (famiglia; s0cietà, scuola) ha preferito, nel momento critico, açcondiscendere, co~ incori'tggiante indul- genza allo sfrenamento. . Qli scioperi di. studenti che non vogliono stu– diare sono indice anche di diminuita autorità dei maestri sugli scolari ; ma son· certo', assai più, se– gno di perdùta autorità dei genitori sui ,figli. Padrj e madri non san convìncere i figliuoli della neces– sità di· studiare e di rientrare nei limiti chè la na– tura· e la· vita p.rescrivono alla loro immaturità, co– me non sanno persuadere le figliuole dell'indecenza delle precoci esibizioni di nudità: non lo salino e non lo· possono, perchè .han d_ato essi stessi I' incorag- giamento o .l'esempio. ·· . E gli adolescenti son venuti su, in un'atmosfera che incoraggiava ogni loro eccesso, senza una voce che cercasse l'eco della loro coscienza morale in embrione; e' vi' destasse o infonqesse la consape– volezza dei doveri che la serietà defla vita impone. · Senza freno interiore d.i una coscienza·, cHe nessuno si curava di educare; senza il vincol? esteriore di un' autorità morale, che al farsi sentire presente, vigile e o.perosa, ha preferito il compiacente ·1asciar, andare o l'incoraggiante' ~pprovazione. . . ·Ora questa crisi morale, che non è tra gli el_e– menti rnepo gravi della vasta crisi sociale del do– poguerra, esige certamente. cure .e rimedi. Ma una opera educativa così vasta e p.rofor.da richiede l'a– zione assidua di ogni giorno, di ogni o ra, di ogni minuto; e non si compie con il semplice spaurac-_ chio lontano di una prova da affrontare una volta ogni tre ·o quattro anni: la disciplina, che è regola di' vita, dev'essere sentita cost_anteménte; il pungolo, che ne ravvivi •la consapevolezza, dev:es~ere in a– zione continua; l'auto(ità, c'he con l'esempio e col richiam·o deve infondere l'osservanza, non può ot– tenere il suo intento con un deferimento di funzioni e·•di poteri ad altri, ma dev'essere in condizi~ni di operare direttamenté e quotidianamente. Il padre,. che, per ottenere l'obbedienza _deifigliuoli, non trovi altro che ricorrere alla minaccia del collegio o del carabiniere, ha già abdicato alla sua autorità e a nulla più. riesce; i maestri, che solo dallo spaurac– chio di un esame, di Stato abbiano ad attendersi 'serietà; disciplina e studio d?, _parte dei loro <lisce-, poli, son ridotti a coltivare le speranze dej dispera~i. L'autorità morale degli insegnanti è certo, oggi,, alquanto scossa e indebolita. E' un 'po' .. la çrisi' post-bellic'a gènerale delfe coscieAze giovanili, che si inchinano- alla forza bruta, ma ir~idono al pre– stigio morale; aggravata. in questo campo da ra– gioni inetenti in parte alle condizioni attuali del corpo insegnante (oggi per così notevole frazione costituito di s\.Jpplenti, in con~izioni di prec~rietà; di impreparazione, di inferiorità giuridica eh~ li sminuiscono di fronte agli scolar:, e sminuiscono di riflesso anche direttori e colleghi), in parte di– pen.denti dall'atteggiamento delle masse studente– sche; del pubblico e dello Stato. Fra i documenti caratteristici del momento pre– sente, io .conservo un ordine del gior90, votato da bimbetti di s·cuola tecnica, che solennemente " d_i– chiarano di non voler 'più accettare ,, nella scuoi~ un loro professore " che militava nelle file di .un partito che disonorò l'Italia ,,·; e questa inve,rsione di rapporto fra giudici e gittdicandi, che un Aristo– fane redivivo immortalerebbe in nuovi tipi di Fi-

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