Critica Sociale - XXXII - n. 10 - 16-31 maggio 1922

I * * * :Qti.andoMtller,,:rnd,':ministrn, ha trovato un u~mo che _gliteneva testa é rifiutava d'iJ1cbinarsiditÌnlJ.hzi a_lu_t, _nonha. 1 sapµto_e _.):)otu_to 'far altro che coprirsi dt nd1colo con, la cj.1ch1araz1one di riconòscere uf– fici_ahriente, comè legittimo governo russo, l'avvei1- tunero Wrangel. · · · · . .. Di front~ _a u~a-reazione; che mostr-é( i' dènti a· cht ·fa segn?·~rvoler 7, con l'indisP,ensabilerevisione del tr<l:ttatodt Versa,tlles,strapparle l' òss.o, sarebbe f.uor.di ~~ogo.continuar a, tenere, per pusi!J1mimità, una poht1ca fiacca_e _smido~,lata·._ Quand'o io veggo le con:,e~uenze. dt siffatta ,politìca, mi torna alljl 1!1ente!mrn malgra_do,11nvecchio adagio. che seh- . ttvo.__ npetere _da nw;i nonno: A voti:[oir trop, baisser la tele, on fmit par montrer son cui. . • . . } JOSEPH L~ TESSJER. L'articolo,_ che·pubblicamrno nell'ultimo 7fiimèro, dtl compagno G. Matteotti conte1iè•1a,verso la fine, wi ultimo 1·ilievo sulle affermazioni del :Masè-Da1•i; che l'arnica no– stro ci p1·egò di ,sopprime1·e, ove non ci• fosse giunta una.' autorizzazio~e a pubblicare, che egli si_rfserpava di man– darci dopo aver -compiiito - con · la -sua cons1,eta diii- , gem~a - le opportune ricerche. . . . T!autorizzazione ci giunse quando il fa,çcicolo· r.lP.lla.' Critica era già stampato. Diamo perciò qiti i periodi che ·• furono, per que( contratte.m'po, lasciati fuori: · · JJn'til_tima osservazione sui rilie_vi pse.µdo-scientifici del prof. Masè-Dari. Egli si preoccupa delle forti _imposte .sulla terra, non tanto per la piccola proprietà, quanto per _la grande proprietà:. egli. dedroa apzi le pr)~e sei 1 pagrne del suo ·studiò a i;ilevare che·, se il carico. medio j del-la terra è così grave in Provincia di ll_fantova, quello però che ne sofh-e non-è tanto il piccol0 proprietario che paga con ·aliquote di. 300, quanto il grande che. paga in- i vece con aliquote di 500; sicchè' il primo- si vede dalle impos.te portata via sqlo u,11a·par~e del reddj'to, men-tr.e _il seeond·o addirittura pagh'erebbe più ·che non iqcassi e, poverino·! sarebbe· costretto a vendere" per· soddisfare il ·fisco ~soso. ,. · · Noi non ,sappiamo donde· il professore Presid·ente dell'Agraria mantovana abbia .assunto le su,e·notizie. IJ •Decreto ·9 set,tembre 1917 stabil-isci-, è vero, una progres– sivi_tà d·i irp.posta fonll.iaria; ':na per le sovri;mpo~te locali l'-a1·t. 5 determina che !isse si commisurano alle aliquote del 1916, cioè ,al aliqÙote Òon. progressive;.-e tutto il castello professoral~ cade quinò.i .miserabilmente nella pql vere, o la. differenz11-si riduce a pocni centesimi. . ' I .G. M.À'J."'.I'.~]OTTL •. Il. Ctngreuo -della fed.erazioòe !indarale '.ìaternaziona'Ie 1 . .. ' ., ' . ' . ------••••·------ si facesse.-in Itali~· ll_coin-0idesse· con la Colj.ferenza di Ge– nova. Fortunata coiri,cidenzà, che ha servito ·a far spri– gion_arEjdai due g·randi avvenÙne,nti tubta la luce pùssibile ! Il C@ngresso, se.guìtQ a R0ma, da,120 al 26 aprile, trovò presenti .lO'Z delegati, rappresent~nti le Centra.Ii sinda– cali naz,iÒnali dei s~guenti paesi: FrancÌa, Inghilte;·ra, Germania, Italia, AustJJ.ia, Belgio,. Geco-Slovacehia, Po 0 lònia, Svezia,, Danimarca, Norvegia, Olanq,3(, Spa,gp.a, -Svizzera, Ungheria, Lettonia,. Jugoslavia, Lussemburgo, _.Bulgaria. , . ( , ' Vi, partecipar@n<> altresì, i:ll bµo,n, numero, i rappre- . sentan ti dei .Segretariati inte1mazionali. dèUe varie cate– g@rie di industrie e )llestieri,. pter un ~rrimontare com_– plessiva dii24 miliohi ciiorganizzati, quanti, cioè, ne ci;mta att,u_almente la -Federazione Sindacale· Internazionale. La ricostruzione economica. Disocc~pa,zione e reazione costituiscono in oggi i due piu gra;,i flagelli per le classi lavora~rici del xµondo ÌI\· ter·o. ,La reazione non ·è piu-esittameri-te qÙella -di una volta. Noli J;anto ·si prendoi:io di' 1~ira l1elibertà politiche .formali, quanto s,i reagisce a,.llo spirito di conquista e– .conomi<!a 'del prol.etl',riato. Vi fq un momento in èui _le cl~ssi dominanti dovettero fare delle concèssioni .. I nodi ecopo~ici della guerra -non erano ancor~ 'tutti ,,enuti al pettine; la crisi no~ 'si èl:a anc~rà sviluppata. Largheg- giari, •in.'riforme era i~ quel_.monìento unapere11toriane– cessità ·di _c'onservazi,or,e,.ma era anche \lll calcolo· sba– gliat0. Oggi lo si vedEl chiaramè~te .. '-La lotta de)le cl9:~si ·si è. inaspriti. per effetto del ma– rasrri,a che- travag~ia il mondo intei;o . .Bq1·ghesia e prole– tariato sono alle prese con un nemico Gomune ~ che è• la cr.isi, -; mà son,o in pari t~mpo in' lott~ più èhe mai tra loro, in quanto ciascuna classe cerca di riv~rs~re sul- 1 'altra le passività dell~ guerr~, · · ' .. ' Gen·~ya e Roma, sono d'accordo nell'-ammette,re la n,ecessrit~ della ricostruzione,: ma non sono più d'accordo qua~do si_,s.cend!Ja _determinare la parte dì sacrificio c)ie cia_scuna classe. deve l!-ss'uìnersi per operare la iicostru– zione. In fondo_ la Confer~nza •di Genova e quella,di Roma' banno tn!).ttato gli ~tessi probi'emi, anzi .!"unico problema che incomba_ sui pop0li ,neU'ora presente: 'q,uello· di sa– pere, cioè, se l'umanità deve continuare a distruggere e a distruggersi, o SE/ deve invece ricostmire per.vi ~er~ e progredire. . . _Innegabilm.ente l\l gu11,ra ha· f\ltto ·c1p:Ìqnin,ai;~ l'in– t13rnazionale più di quanto :iio_n\l.vre.b:bep:QP,u_to. (\\,-\"8 ui;i ·secolo. di prop_agand_a. I cà,_pide,i sind!lèll-V lJ.Ol± ~tFè~ero là gue1;-ra. 'per organizzare delle Qo,nfe~!il}Ze in,t,erri,11,zio;µ\lli; 1 La ,guerra scoppiata nel 19:J.4 · Jacerò I.~ tela ch·e il pro- i .capi ,,delle nazioni in,vec:e cqminciano soltanto a,4,essq. letariato aveva pazientemente ritessuta dopo il ·crollo i Dopo la tremenda prova non è pjù lècj~o dµb~t13-i:11 delle del[a Comune :parjgr:g.a. Due_ Internazi-onali erano sorte ' loro buone intenzioni di affrettare la fine ·d1Jrla crisi in · piario piano,dopo ·d'_allora; due Int~rnazionali diverse nE!i ' cui ,il mondo si d,ibatt13, II?-/!- è d1:1, vede,re se ,essi s·opo ca– caratteri e identiche nello spirito: quella' sindacale e quel)a · paci di ric 0s tmire, se, d_iierlia meglio, il loro s~1?te111a ,e- politica; la prima avente ,sede in_ Berlino, la seco~da a oonomi~,o è in gi;ado di a~sicm;\lre la P\l,Ce. , . · Bruxelles., , I sindaca~i :n,on putl)v;a,µ_o. ac;[unarsi.,ç,he. J_l\ll;" d_iscqtere A guerra, finita l''IntiJrn~:,;ionale. :dei sindacati si_ ri: 1 sul· teme, unico d.ella ricos,tru_?,io11e.E, infi1-tti, d,isc,u~~!lJO compos_e qul),si subito in .11nità orga~i'ca i quella politica, p,er pareccl).i giorni, finchè ad.ott11-ro,\l,9 tre µ,i.qzioµi (rico– invece,è tuttora in cerca d'ell'ubi consistam per unafusi'one. i stm~zione, di,sa;;mo, liberJ;~) c_heform:1,nç un tutto inscin- . dibile,· _., Il 28 Lµg!io 1919,_ in u.na riunione tenuta ad·Amster– dal)'.l con la parte!ifpazione di una quarantina· di delegati appartenenti a dodièi paesi dive'rsi, ì'Internazionale Sinda– cale venne dichi.arata ricostituìtà. Le necessità prell).evano da ogni pa~,te. Le 'ire,, a,l tutto supedìciali•, della vigilia · •. furono ben ·presto c;leposte, e la nuova organ.izzazion-e sorse thplicat'a di forze, 'più agguerrita e più C01Ilplessa I di quel che ·noo ,fol:!semai stata,.' · Volle' il caso che la sua seconda' adunanza generale \ iote·ca Ginò ·Bi& .. r,ò· ,: <,, Dice, in. sostanz~, la mozione votata sulla rico!l,tr~- zione Gb\l·occorr13.: · . 1 - ~orre. fine alle difficoltà dei pàesi poveri di pro– curarsi le mate'rie prime nec.essarie alle loro industrie, sia perébè_ possano so.vven'ire ai b.is.0gni del c0nsumò.in – terno, sia, :1;1erchè p0ssano pr0vvedére -agli s.c/\mbj e.ongli a,ltri paesi, :r:istahilend0 . così la situazione fìnanzi!).ri41,; 2 • Porre fine all'imperialismo economico, i cui effe.tti (. . / ( ' I

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