Critica Sociale - XXXII - n. 10 - 16-31 maggio 1922

'. piaà. illusione fo possibile, si poteva ravvi~are nel fa. scismn, nella reazione, ·gJi ultimi strepiti 'del dominio capitalista, e opporgli la semplice resistenza pa:;;si'va. Oggi non clè piir anima viva che creda a · queste f!', vole~ ·il vero è esattaménte l'o_ppost.o. , E allora? ... Intr.ansigenza ~- collaborazione. - .. Se l'illusione,. in cui si baloccò così' Il lungo. il Partito 1 è :finalmente svanita; se la tattica seguìta fin . qui hi prodotto, o ha lasciato prodursi, 'què!,ei frutti di cènere, di tosco e di snngae: la guerra civile uni– laterale, di cui noi siaìno le vit.time; è· eYidente che bisogna mutarla - ,e saperla saggiamente mutare. Se il proletariato è · minoi:auza, co91e numero o come energia;_ se la sua forza politica, nonchè accre– scersi, scema; s:i si è rid'btto (come· è confessato .da t~tti) alla pura difensiva, e forse alla imi,til~ tlifen-_ siva; se sì ritorna l:li galoppo al medio-evo; ma è e~ vidente che la ·via era sbagli_ata, e bisogna mutarla. Meglip ieri che oggi, mèglio oggi _che dòÌnapi, perchè il fato incal:.a. Il proletari{l,to deve trovar modQ .- a qualunque costo - di riconquistare quel tanto di forza pol•itica· che basti alla sua difesa .e· che lo rimett,a.sulla 'yia delle graduali pr6gre&sive éonquiste. Perchè la vfa migliore è una sola, il buon metodo è uno solo - e non già,. come si va· fa~oleggiancfo, · uùò· per la con– quista e uno, diverso ed opposto, per la .qi'fesf!,. . Se acca:m,parsi rigidamente eontro lo Stato, e u– gualmente contro tutti i cetì ·e .tutt;e le, classi, fa· si che lo StMo .e le classi avverse· ci schiacciano; è ma: tematico, indiscutibile, che il proletariato deve invece inse'rirsi nello Stato e accostarsi· ad · altri ceti; acco-' starvisi a bandìèra spiegata, cogli occhi bene aperti, p·er hon farn la· parte. del servo sciocco o del paren,te . povero, e con patti be·n chiari, - perchè i patti palesi, .oculati, per il proprio idealé, anche se importano rinun- cia parziali 1 temporanee', non sono mai tradimenti. . .Respingère s_istematicamente.ogòi intesa colle classi medie, o con una parte di esse, ha creato. fra l'altro, il « Partito Popolare», che ci· fa concorrenza su _tutti i campi, che s1 giova anèhe del fasci,sm9, .e ci ca·ccia e ci espugna. (Approvazioni, applausi) Respingere ogÌli 111te~>i possibile éol cap~talismo evoluto, industriale, · con la indu.;t.ria sana - matrice del futuro so'Cialismo - ha rica.::ciato e inchiodato·· Je classi industriali in bracdo al medio-evo rurale; e così si è fatto il blocco di tutte ·1e borghesie contro il' proletariato. Questo bloceo, che è la nostra rovina, è un po' l'oper~ nostra. Si potrebbe dimostrare _cheogni av·ver- ' sità di cui 'soffrialno è il fr~tto di un ·nostro erro're, ·· che_si. poteva evitare. Questo bloccobisogna spezzarlo - , . - sotto petia di esse1·ne, noi, fracassati e sep'olt-ll ' So bene die, a questo punto, mi si -intima: «--E' vietato l'accesso! Voi violate il dogma della in transi-. genza,- spingete alla co!labo1àiione, trasgredite 'il de- liberatro dei Congressi!'». , · • · , . · · Poche ris_poste e. chiare: · Tutto il rispetto, ma nessun .. fetici!jmo per i deliba-. rati dei Congressi. l Oongressi sono "fatti per s~rvìre al .Partito e al Proletariato; non ~ià il Partito e il Pro– letariato per sacrifìca·rsi ai Congressi,- ' «Intransigenza,» e «·collaborazione•!_ Dichiaro di ·aver. sempre pno;fondamente ignorato ·il significato di, qu~stir vocaball, elas~ici, p,olisensi ,ed ~ngan~atori. __ Tu•t ta la v.ita è transazione, tutta la :vita, anc~e nella lotta è collaborazione, volontaria o 110, consapevole o no:, confessata o nega,t;a e dissimulata. L'isolamento .,. ' , iotecaGino_ BlflÌiço ... è dei sepolcri. E io non conpsco mag~i0re tran.sJgenza e collaborazione del seguire un metodo che assicuri la vittoria al nemico, che lavori per il nemico (Benis– simo, approvazioni). ' D'altronde, q-u11stanecessit~ Ai collaborazi,one (io la chia.mo lotta migliore: m:i- chiamatela pure come vi gar'ba), questa_ necessità di difesr. e di vita, si impone oggi in modo perentorio ed irrecusabile. N:on è più i.I caso di discutere. E'' un p.resag'io troppo facile. affer– mare che noi vi andiamo a gran passi. Non è ~uesf.ione di ann'i; è questione di mesi,' perchè è questione di vita o di morte. Non si tratta che di sapere se andremo ccilsocialismo e per· il socialismo :... a cavallo di esso -, o se 1 vi arriveremo trascil)andoci dietr~ il cadavere del socialismo·: . . La situazione che impose' in altri tempi la « al– leanza dei partiti popolar.i » - ·e fu la salvezza - si riproduce in a·ltra forma, ma analoga nella so:;,tanza, e non vi si· sfugge. Tutto sta. che non sia·troppo tarrJi. Fra un anno, o fra sei 'rpesi, voi avn1te il « Partito del Lavoro» -; che flffiora e fa capolino da.tutte le parti - ; 'un Pàrtito_. anodino, corporativo, piccolo-borghese, a-, socialista o antisocialista (i du'e termini si equivalgono); e la ·Confederazione generale del Lavoro divisa, o dis– ,;olta, ~ avulsa dal Socialisn)~, a cui si è fin qui ac– compagnata; e il _Partito i,ocialista, un .nucli!O di ca– pitani senza· militi, una setta sènza sèguito ... '-sahiàmo. -il Socialismo; sal vi&.mo, fin che siamo · in tempo, l'organizzazione. e il Partito! · . t'ompromesso·?,..,. Si, compromesso. Qu_ando1~vit- · toria' n·on si. può a vere d'un ba:1zoe tutta. .per. sè (ed è v.E>nturache non si possa: perchè una, vitt-oria, im- . provvisa e in toto, di un prnletariato impreparato, sa– r.ebbe la, sicura disfatta del'l'indomani/ e 'il ritorno sui propri passi - come in Ungheria, come in .l:iussia -. e-la lunga' espiazione);_ il compromesso è la n};cessità. per definizione . .!Tutto dipende da come lo- si fa, e che sia sagace e fruttuoso. •' ' - · Il compromesso. è la politica, ·ai tutti i partiti rhe . salg'ono. Il compromesso è la politica della Russ,a at– tuale, che si predica di voler sa:lvara; , la pol1t1ca di Nicola Lenin (chi ne· ripubblicherebbe oggi le famose tesi' e i "21 puriti »? !), il quale confossa il fa llimtnto dell'improvvisato ·e violento comunismo, e si da a tut• t'uomo a ricreare il capitalitlmo; e va incontro -. e fa benissimo .'..:.agli· Stati bur'ghesi 'e pe, fino · ai loro re· ( r.on troppo, e forse non nec_essario, cortigiaui,;mo, in vet'itit)', promettendo loro concessioni .egaranzie d'ogni ·génere·, il,lv~candò l'elemosina di un po' •di ii;itervento borghese; per salvare il paese, per salvare la Ri volµzie,ne. Ricostruzione. Ma la questioùe non è di un più o meno dì com– .promesso. Il compromesso non è che uu dettaglio mi– serabile ·ai metodo, una necessità. consequenziale. La questione è di ricostruzione,. . . - Crede ancora il proletariato che l'immiserimento progressivo, creato dalla guerra, la reazione, nata_ dalla crisi d:;:dopogueùa, gli gi.ovi? Crede il proletariato che la borghe;Sia, dopo-aver creato la pace senza. p~ce, sappia ricostruire du sè . l'economia devastata e distrutta? O crede rinian~ndo in panciolle ad attendere e a buscar ' ' 'i/ botte, di: poterla ricostruire, esso, da · solo. L'econo- mia che è -borghese oggi nella distribuzione, ma che, nella produri~ne, p~n è nè borghese nè socialistà_ - è '•la ricchezza, il benessere, la c(_viltà,e, per 9onseguenza, la fine del fascisiho e la libertà. ' _ Qui ·è la questione fondamentale che si pone in •- I I, '

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