Critica Sociale - XXXII - n. 10 - 16-31 maggio 1922

166 cIUrtcA SOClAL:E Peggio fecero Ministri che succede'ttero al- 1 'on. Falcioni. L'on. Micheli, dimentico di essere stato il pri– mo firmatario della proposta di legge del ·Gruppo Parlamentar,e Popolare, presentò, nella seduta del 23 giugno 1921, un nuovo disegno di legge che si occupa della trasformazione del latifondo e della colonizzazione interna. L'elenco dei terreni da e– sp.ropriare D da far con·cedere in uso temporaneo si allarg<) di alcun poco: , a) terreni incolti o estensivamente o discon– tinuamente coltivati e suscettibili di hnportanti trasformaziqni colturali che abbiano una superficie superiore ai 2QO ettari (!'on. Falcioni aveva stabi– lito il limiti: minimp di 300), pvvero agli ettari 100 quando i terreni non distino più di cinque chilome– tri dai Comuni o frazioni di Comuni, sulle ordinarie vie di accesso; . b) terreni soggetti ad obbligo di bonifica– mento agr;nio, al quale i proprietari .di essi siano stati di'chiarati inadempienti; • c) terreni per i quali i~ortsiano state, all'atto della espropriazione, _osservate prescrizioni,di boni– ficamento agrario e ~Qlonizzazione, stabilite in virtù della legg~ proposta. · . li ministro , Mauri, succedutò alf' on·. Micheli, · · non sf accontentò: vi aggiunse, tn una sua modifi– cazione, .quest'altra categoria di terreni che fu mes- •sa .al primo posto: ' , d) terreni incolti e suscettibìlì di utilizzazione agricola, qualunque sia la loro e~tensione. · Li Commissione Parlamentare accettò anche questa aggiunta, così che dall'idea q.i affrontare. finalmente la sol1'zione del non piccolo problema del latifondo è venuto fuori un disegno . di legge ché vuole affrontare il problema di tutte le terre d'Italia le quali abbiano biso§nO di un qualunqur migliòram~nto. E, per voler far troppo, si fitiirà per non far niente o troppo. poco, tanto più çhe restano ass<1i scarsi i fondi· messi a disposizione degli or.., gani desig1rati per l'ap,plicàzione della l~ggè_. 2 - terreni soggetti ad obbligo di bonifica in cui i lavori consistono nella eliminazione delle acque stagnanti e nella costruzione di abitazioni, e che per la loro natura e per le favorevoli condi– zioni ·ambientali risultano immediatamente suscetti~ bili di alte produzioni : categoria per la quale con– viene studiare e richiedere un più razionale ord,i– namento di tutta la nostra' legisla~iorie in materia di bonifiche; , · · · ' · 3 - terreni in a;2iende che han11O già rag– giunto un grado notev:ole di sviluppo, ma che, .in base alle caratteristiche normali stabilite per le aziende appartenenti alle zone agrarie in. cui esse risiedono, risultano al di sotto della media locale: categoria .per la quale ·occorre sancire l'obbligo per il coltivatore (con diritto ad fndenn izzo, se è affittuale) di portare le aziende arretqi.te al livello normale. · Qui conviene occuparci della 'prima categoria· ' dei terreni: quelli a latifondo. Non mancherà·. oc– casione di occuparci anche delle altre due categorie. . . .. La· tesi popolare nel problema del. latifondo, Per quanto riguarda la soluzione del problema del latjfond0, sono di fronte due tesi: quella del Partito Popol<\re e, quella' acceftafa dàlle organiz– zazioni proletarie facenti capo al Partito Socialista. La tesi del Partito· Popolare è espòsta chiara- · mente nella proposta di legge presentata dal grup– po parlamentare nella seduta del 24 marzo I 920. Intanto il Partito Popolare non chiede che sia ri– solto tutto il problema del latifondo. Chiede dispo– sizioni che i~teressano una parte del latifondo : quello che si estende attorno a.i centri di abitazione rurale e di ·attività di comunicazioni.. Mano màno che i pronedimenti saranno adottati, il raggio di , competenza si prolungherà fino a comprendere tutto · il latifondo. La teoria della macchia d'olio. li Pafr lito Popolare fonda il suo programma sulla affer– mata mentalità dei contà.dini siciliani " la quale · ténde a quell'individualismo che li orienta netta- mente. verso la forma di gOdimento privato ed in– div'iduale piuttosto che verso '!e forme collettive. ,,~ Si osserverà che 'è•è un problema per. tutte le Vuole pertanto provvedimenti "che' valgano .a CF(}are tePre d'Italia: non si può chiedere allo Stato di il maggior nuf{lero possibile ·di piccoli-pròprietarf, disinteressarsi di tutte le aziende che non siano . traendoli sopratutto dalla classe. dei 'salariati, fa- . comprese nella -categoria del latiforrdo. ' cendoli diventare proprietari còltivatori diretti, mu- Criteri per una legii;lazione razionale. Siamo d'accordo. Quello che noi siamo qui a tandone la funzione e la posizione sociale,, . . A ciò condannare è la' confusione dei provvedimenti, per deve provvedere lo Stato con mezzi ad·eguati e con cui sr mette insieme quello che va: f;;1tto per : provvedimenti· legislativi, con la espropriazione dei il latifondo e quello che va fattò per tutt~ le terre latifondi vicini- _agli al;,itati ed alle stazioni ferro- , che sono suscettibili, di miglioramento e che de- viarie, col finanziamento delle. operazioni di ap·po– vono quindi essere migliorate. Il problema dei deraniento, con la conce.ssione in enfiteusi delle· miglioramenti delle aziende, anche di quelle che quote di ·terreni derivate dàllo squarciamento del hanno. ragr;iunto un . certo grado di sviluppo, va latifondo. · · , considerato e risolto a parte, con provvedimenti . La quotizzazione non deve di1Ventare.polveriz– speciali che sono tutt'altro che semplìci, e di cui zazione della terra: occorre determinare, con criteri non vediamo che troppo insufficienti traccie ·nel ·di- tecn(ci e sociali, non soltanto un minimo_ di èstén– segno di legge così detto sul latifondo, che sta per sione delle quote, ma a/fresi, e soprat-utto, un siste– essere present.ato aHa Camera dei Deputati. ma giuridico ed economico che _tenga,almeno per Un piano di legislazione sul problema della un certo-periodo, uniti tutti i quotisti attorno ad terra, se vuol giungere a risultaH apprezzabili, deve : un centro che ne alimenti le attività e le-diriga. partire da una suddivisione dei terren~ in tre cate- Per ciò si preferisce la concessione dellé quote con gorie: contratto di enfiteusi, congegnato con .un periodo 1 .- terreni - e_sono _q~el~idel_latif~ndo di inalienabilità, con un siste~a di quote di am- ebe per le sfavorevolt con~!z!o_m.amb1e?tah esclu- .in.ortamento, · intègrate da forme di riscatto assi,cu- dono assolutamente che. 1 1mz1ahva pnvata possa · 1· rativo. . . · compiere i necessari lavori di bonifica,; ' A chi faeesse a questo •pi'ano obiezioni di carat-- . . I . . . - BibliotecaGino~Bianco _I

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