Critica Sociale - anno XXXII - n. 9 - 1-15 maggio 1922
132 ·cRITIOA SOCIALE Jella scissura della classe operaia e riversa ~nl~e spalle di questa ii peso delle cons_egueuze fiuanz,ane_ ed e.;ono– nomiche della strage mondiale: data q u_es.ta sttuaztone, tutti i lavoratori, senza indugio, devono racco_glterst a di fesa dei propri i interessi fondamentali: chi, m. q neste contingenze, rifiuta di formare d fronte_ umco ?L tutti coloro che lavorano, dimostra dt essere 111 realta per 11. fronte unico borghese contro i la\•oratorL • . . Sagge seuteuzu: ma tali da suggenre _alcune do– mande. Come m11i coloro, che promossern_ ed imposero _la scissura della classe proletaria,. 1wn ne p1:ev1dero !ca, fa. tali conseguenze·? e _co1_1 qual d1r~tto persistono nell ac– cusat·e di cortezza dt vista queglt tdtn che le prev1der~ e le deprecarouo, nel r.itenere infallibili sé s,tessi, auton ,l,·rntti dul male ora universalmento constatato? Torni amo alla cronaca del Congresso, Non lit rifaremo minutamente, poichè ognuno può trovarla nel giornale del P, S. italiano· ci restringeremo a ricordare che, dopo quattro giorni di discussioni talora assai vivaci, dopo varii discorsi densi di idee, ,e quando si .pote\·a .temere che gli opposti punti di vista rimanessero iuconciEabili, si giunse ad una decisione cbe, senza ancora edificare l'auspicata unità proletaria, ne pone tuttavia saldamente · le basi .e la. reude possibile in un' vicino futuro. In forza cli quella decisione, .gli Esecntlvi delle tre Ii1ternazionali nomineranno un· Comitato di nove membri, incaricato di prnparare una ulteriore Con~ererz-a generale fra dele• gati degli Esecutivi stessi e altri di pa!titi non a~erent~ ad ,ilcuna Ir1ternaz10nale; questa Contei:enza generale,, proseg~tendo i neo-oziatì nello ~pil'ito- che informò il Cc:_m-. gresso berlinese, ilovrà cletermrnare mm • itztone comune con scopi concreti fra tntte le ·tendenze rapprooentate alla Conferenza•: prudente perifrasi pe, · significare 'il fronte .unico dei lavoratori. E que~to era l'essenziale; era tutto quanto si poteva. ragionevolmente sperare. Aspettarsi di più; aspetta1:,si che uo1nini di mentalità profondamente diverse, uomini tra cui erano cors(;l parole indimenticabili e inespiabiJj_, che avev9.no reclamato la testa gli Ulli 'de.gli altri, po-· tessero in un primo incontro intendersi; affiata,rsi, ac– cordars,, - era follfa. Lecito soltanto era il confidare che . ,fa.ll 'incontro. non si sprigionassero nuovi urti, che la mozione dell'unità necessaria venisse acc;ettilta da tutti, chè si preparassero i mezzi per tra,iurre quellà nozio·ne in realtà effettiva: ·e in tal senso i risultati del CongressQ_ risposero alle speranze, assunsero quell'importanza che era voluta dagli organizzatoi:i della riunione. Di ciò meritano lode. da quanti affrettano coi loro· voti ·l'unità del fronte - tutti egualmente ..i capi del so– cialismo e<tropeo che parteciparono .alle discussioni. _Van– dervelde, lhclek, Mac Donald, Clara Zetkin, Serrati, Adlei-, difesero il loro passàto tenendo l'occhio all'avvenire;· senza rinunziare alle c:onçezioni propri!>, si adoperarono pet· adattarle alle necessità tremende -dell'ora presente; pii'1 che cli fare tapologia di un grnppo ..o cli una teu– denza, si sforzarono di fogli ere· di mezzo le difficoltà O· stacolanti il conseguimento clel fine comune, Ciò, nàtu– ralmente, non escluse nè poteva escluderecertestoccate, pii1 o meno pericolose, fra i capi ·delle frazioni .che da due anni si combatt,,no e.on violenza; stoccate in cui quasi sempre, è ginsto riconoscerlo, la peggio_ non.toccò ai delegati comnnisti: e ciò, non tanto perchè questi fossero più abili sr,hprmidori che i loro avversari, quan~o. ..pel'Chè, nel procPs~o· che si fecero a vicenda, le !ore;> ra– gioni erano migliori rii quelle degli altri. - Voi persegui– tate e massacrate i menscevichi per punirli cli un reato di pensiero!, gridarono i-riformisti ai comunisti. E questi di rimando: Come si comportarono col loro proletariato i Ministri socialisti tedeschi, i Noske·e gli Scheidemann? non forse. lo mitragliarono in massa, còl vostro consenso? •Quando-poi gli Inii;lesi della se.conda Internazionale; e il belga Vanietvelde, rinfacciarono ai bolscevichi la colpa di non rispettare l'indipendenza della Georgia, i· bolsce– vichi ebbero buc;>ngiuoco nel domandar loro come avesse Vandervelde rispettato l'indipendenza del Congo e r he cosa· avessero fatto i labouristi brita,nnici per l'indipendenza dell'India, E a\lorchè i riformisti avanzarono la pretesa che rappresentanti della seconda Internazionale assistes.– sero _al p1·oss1mo processo contro i socialrivoluzionarì russi, fo facile ai delegati di Mosca chiP.dere perchè mai nessun riformista avesse preteso che, nel Reich tedesco di cui è presidente un .riformista, rappreséntanti. della terza Internazionale presenziassero ai pro,cessi contro. i ~on'.1;unisti del. Putsch· di m_arzo. Felicemente un delegato italiano, per me.ttere ternNne allo scambio di accuse e _Bibliotèca Gino Biancq richiamare alla prudenza quéi s.ocialisli che, . come Mi– nistri di mouarchi, lavorarono per la guerra e ·contro ·l'idea internazionale, ricordò che, dopo tutto, _ibolscevicl)i, a differenza de(loro accusatori, commisero errori mentre J,avoravano per la vivoluzione e non _per la,borgbesia. (lJ Così con la buona volontà di tutti, si giunse a s.u-. pei·are 1~ scog_lio massimo contro cui la barca <jel" C~n– grnsso minacciò di naufragare: quello delle tre pregrn• diziali poste c\alla s_eco_ndafote!·naz.ionale per l'acl9zione, da parte sua, del prmc1p10 del fronte un reo, ,Per _conto e in nome di quella orga111zzaz10ne Vandervelcle chiese che i bolscevichi: 1) 0oncedessero garanzi_e stilla sort~· dei menscevichi ·arrest!l,ti; e su questo punto ebbe causa vmta; 2) rispettassero l'autonomìa della Georgia: e qui la Con. ferenza decise cli raccogliere materiale dalle varie fra– zioni ·interessate, .di esaminarlo, e "'di trattare 18c que– stione •in una nuova Cc:mferenza dei tre Esecutivi; 3J ab– bandonassero la propaganda comunista nel s~no dei Sin– dacati mediante i « noccioli comunisti•, ossia il.•cosidetto « not ;autc.ge ,_; quest!l; rich!esta :ion potè _v:en'ir accet_tata dai 'ooinunist1, perche ogm partito ha clmtto cli, riser– varsi liberta di propaganda, e perchè, disse Radek, nei Sindacati i co)'Uunisti intendono fare opera cli unità e non di scissione. Oertameitte, le vaste e radicali iùnovazioni ìnLrodotto . dai bolscevich'i nella loro legislazione economica e •. in ·,parte . anche in quella .politica-, nonchè la qu~si sorpren– dente remissività mostrata dai loro delegati nel Coi,– gresso di Berlino, furono gli elementi priucipali dell'ac– cordo conseg11ito; ma non poco contribuì· a tale ,acc-cirdo il senso, profondo negl, altri membri de11a_ Conferenza, della tristissima sitnazione in cui versa il proletariato 110glr Stati borghesi. Ben si comprende come i Belgi guar~ dino oggi quella situazione con altri occhi d9 quelli con· cui la vedernno nell'epoca immeaia1.amente posteriore alla guerra, quando. cioè pnrtecipavauo al potére e~ r~a– lizzavano niolte notevoli rifortl'le; Oggi, cacciati dal Go– vemo con un trucco, sono anch'es~i ridotti a:lla difensi".a, e stentano a difendere _e.onquiste che credevano nrevo– cabili ed eterne. Ed anche ~i compren<le come Ja com– pleta imp_oterlza, a cui è oggi ridotto quel proletariato francese che ai bei giorni di Jàurés. dominava la µolitica del sno paese, faccia considerare dai socialisti di Francia, indispensabil_e la fu~ione di t-utt~ le f9·'.ze prole~arie l?e~ argina,re la montante marea della reazione. Gh uomm1. della Seconda Internazionale, nei quali lo stesso Rade.k ammise in' Berlino molta buona_ fede; dévono oggi·accorc gersi di essere stati crudelmente gtocati dalle rispElttive borghf!SÌe, larg?El e.on , es~i di' s_orrisi_e ?i s,eggi nei Mi– nisteri finchè s1 tratto d1 .condurre ·rn tondo la guerra, e in seguÙo fa1'ghe soltanto di manette e •di patiboli ai lavoratori reclamanti. il premio deJ.le so:ffàrenze durate, La c0soienza, negli uni, .della _truffa'' perpetrata a,: loi;o danno dai Governi e della propria incapacità di sanarne da sol-i le conseguenze; e la coscienza, niigli altri, 'del– l'errore .commésso col capovolgere di colp,o istituti so– ciali millenari, su'.scettibili piuttosto di' gradua.le trasfor– ·mazione che di ·'improvvisa inversione, e col portare la. divisione n..el seno delle masse ancora deboli .e discirien-· tate, . sono le- du,;i cundizioni fondamentali della futura - concordia, ii;eneratriçe del1a forza e del successo. Il'Con- . gresso di Berlino !la rivelato che _entrambe qu_elle- -co– scienze esisto·no ed· operano. Per ciò, senza credere· che dal Congresso ·cominci addirittura•, una novella istoria•, è lecito ritenere almeno ·ch,i debba iniziarsi un nuovo fortunato capitolo della stòr.ia moderna del proletariato, ANGELO TllEVES, ------- ,·. ~t) Lasciamo interR: ail.nost:i.·oegregio collaboratOre la response.bi . Iità degli n,r,prez;zn.1nenti contenuti in questi ultimi brani. Laritor. · sione può esgt1re _g.n'eocellente arme polemica, ma le colpe altrui di traclit,o sooialiaJllo (dato e_uon conceRso che le on.poste colpe, ~ nel caso concreto, si equivalgp.no ) non-etirvon.o a detergere le pro– prie: sopratutto qunnd·o si- tratti di enormità, i~compilti,bili C'-Ol più elementare sentimento eooialieta, come l'invasione e. l'r•ppreeeione della libera (~eorgin., ohe non ha. davvero bieog-uo di un'istruttoria. per essere st.imma.t,izznt,a, come i procea~i, i massacri e -le p~I''se .. cu?.ioni rivolte contro il pt-neie>'o in ,:renere, ma:pii.t particolarment,e cont,ro· il pensiero sooia.lista. 1 co~e l'it.coanit.a O\Jera. di divisione ' ·neJl.e mr.sse fil nei partiti socialisfii, della quale lò st.essò nqst.rn ~o}.. labor.atnre fa giusti-zia, poco più awpra. N.on è i] ç.aso di ina.ietere nel recriminnre, qunndo~ neceseit.à di comune difesa. impone la. cnn• oordin 1 -e (fneet.a aenenna a.d e:seere qornunquo 1·a~1?iunta; ma con buonà 'J)A..èe del e f~lice • delegato itR.liano; c.ui si riferisce i) noetrro~ a:rticoli8tA. oi s•a lee.ito oaserva~e cb.~ l,Jon è HaTorar~ per la.rivo,. luzit?ne • comprometterla. e die9nm·arla; - è fa?~ opeta decis,wn~nte c9.nttrorivoluzi~riarirl 1 • ,{Nota di (:r,itiça' Si>cla!e),
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