Critica Sociale - anno XXXII - n. 6 - 16-31 marzo 1922
(Jkt~Jci sò.Ct.ALt _.,,,__\.-l.i""""~-.i....J.:::........i..;:..--~-~--.~, ..;-.. :·-----~---~--,--e--.----– . ., sulla terra; 1'3' 11i.nunci!l, l 'astinen~~' i I disi;l·egio della carne, l'es11ltazi(lrle tielll\•povertà e dclla:sofferenza, con~e viatico al regnò, èelesbe, andav'ano in soffitta: ., Fatto curioso, questo vilipendio dei beni· materiali e' ·d·el ventre ,trasmigrava ·invece '(spe,:ialme~t~ quando si difftise l'atmosfera. psi.chica di guerr~) fra i nazionalisti e fa,::~isLi. · ' ·Per inOt1sJo gen.er' ale dei tempi, e per effetto, per · CJntl!;gio, per concorrenz,1 dell'opera nostra, -i cattolici, insomma, .dovetfùo offrire alle foro· masse deile·cose con– crete, i·ivèndicarne diritti e talo;·a saziarne indebiti ap– petiti, e nei' Parla)Tlento si iliedero a µropugnare riforme fatte non solo per lo spirito, ma più assai per là carne. Evidtin~emente prendeva piecfe fr.a essi, og~i dì più, la opinione - profondamente rivòlu:.:ionaria ed_eversiva· del.la dottri11a ascetica ..:. che .l,n corpo' cle1,u_trito e ratto abietto dalla miseria non può ~ollevarsi· a: Dio... · lp. eff.,tto, quel che si dice m1<teria\ismò e che è poi la più-elementare e tangibile realtà della vita -· sen– . z'es'.3ere (come lo. inte,ie u.11po,1itivismo troppo semplicista e un mec:cani~ismo fanatico) _tutta 111 realtà - era t1:ava– sato .nel.campo catt,olii:o,. attràverso le,Jnasse,alle quali i preti e. i popolari si rivolgevano;· e che non -li a.v{eb. ' bero c~piti nè seguiti se non avesserò 9fferto ad esse qualchecosa di yi.ìt so,lido éd imipe<li'ato che ,11on foilse il. Tegno de' nieli. sign\ficàtivo egualmente,.J)er sè·, e per la violenta rea• ( . zione che provocò da parte del ì<'ascisruo. · Nè meno significativa è•la mal repres2a ira ,,he, in gener,.le, l·a stam.pa conservatrice dimostra pn- l'even- tualità ,,di un 'intes11. , · · Quanto al nostvo campo, e presc.indendò dallfl .op• posizioni pregiudiziali che logicamente predominano· nel .Partito, una !l,lleanza coi P,opolari inco;;trereQbe, lu_ogo. per luogo, · molte avversioni e incornpr-ensioni e stu.pori, nella vita di prè.vi 'ncii,, specie là dove la teqlpestà fascista ·non ha im perversa.to in m'odo da _dare -ai lavoratori" o ;i compagni la s'ensazione del pe• ri·odo assolutamenté ecce~ionale, rivo.lµzionario (rivolu– zionario, ahimè, a ;.oyescio !), ~traordina•rio che attra• •versiamo, il quale richiede l'abbandonò ~i ogni vecchia. mentalità A l'adozione coragg_iosa di conèetti· nuovi, im– pe)1sati, inauditi, e di Ìnez7.i al;trettanto straordinarì ed · eccezion al i. Jn-quanto queste avversioni possano derivare da· mi~ sbneisrni pigri e lenti· J~ IY)uovere, o da piccole passioni . locali, da ri!)icchi di ·sètta 'ristretti, è 'd'uopo vincerle e non tenerne conto. Ma, in uu Paese così va;io e così poco ·unitario .ancora come l'Italia, mutevole da a.mbiente a,l ambiente, avviene veramente che la realtà. vera' e genuina.deva essèr ~ercata, studiata ·e valutata assai più alla periféria che' ai _centro, assai piit in provipcia che a Roma: ' · · La capitale e la Camera - senza ,dividere gli esage– " rati e· scan:dalizz'lti dispt,egi· della v,ecchia e della nuova · na q\testo. lato, quindi, un avvicinamento. s'è. pro- demagogia, e senza credere che ,ivi tutto sia ménzogna', . d~tto, nella concezione e nell'indii;izzo. dei' fatti e del- baratto e putxedine . ·non sono sempi'.e lo specchio fe. l'azion_e economica, av:vicin;ur.ento c;he,,se rnai,,può por- dele della rea,ltà naziqnale, e riflettono, e formano, _a tare a collisione per tro·ppa ·an~logia e per concorrenza ,lor volta, facilmente situnzioni più al'tìficiose' che vere. · di due forze. che lavorano nello stesso campo. La dive~-- · Se,• ·adunque, non _da meschin_è ragioni di odii ·e di genza sul terreno '.puramer,te ideale dél cre'do reÙgioso gare locàli, ma' da sas'ta'nziali di ~sidii.ài ipteressi·e di at-' · si fa' m'olto più 1-ieve, e non· interess.ante, q,uando il dis- te~giamenti; da' 9:'ut;entiche. antitesi 1i lgtta di classe, in sidio socia.le si attenua. L'a ant'ica formula: • la rel'igione. molti bogbi un'intesa coi cattolici, o popolari che, dir è affare privato• 1:itorna vera, .quando i preti cessano si voglia, risultasse impos~ipilia, anche ~'accorda che si di mettersi contro i lavoratori. La .fede religiosa ,può ·delineasse nlla ·Camera- saueb):>e, più, ancora che legal- per.ò avere ri;fl.essi politici, in qu.anto it creden,te, lav·o- mente n~u valido; in~fficace. E inefficace sopr,att.utto ai fi- ratore, seguirà più facilmente· il prete anche fnor dèHa ni'. che s~mbrano preminenti per i fautori d~lla ventilata Chiesa, accetterà da lui consigli e ordini nel)è lotbe e- alleanza: la resistenza al Fascismo. lettorali, si inscriverà allè sue organizzazioni - c1oe a '.Per la eterogenea compos,izione. del loro esercito, e quelle del Partito Popolare, ·che affétta spesso di essere anche per·naa incorreggll/ile ·con~ùetu~ine, di frpnte al cosa ~jstinta, ·Jiv~rsa,; staccata dalla C,hiesa, m\Ì che ;spe- · Fascismo come ~i fronte alla guérr~, i ca,ttolici ebbero cialmente nel'.Ja inevitabile ccintiguità e prom.iscùitìi deljà ed hanno·un atteggiamento bifronte e malfì,do. Semb~ano ristretta vit_a provin.ciale e paesana) no_n può dissociarsi condanµarlo, ed hanno da tempo i loro. ministri.nei Ga- da es.sa. . binetti' sotto il cui governo il Fascismo fiorì. (Natnr,a~- A ·.sua v~lta, il Part'ito, Popolare, coi. suei uo,ni~i mente, essi diranno ai loro elettori di campagna che che sçm,o,al potere, si vale ,proprio in questi tempi ciò nessuno saprà mai q.~anta remora posero·i·Ministri po- 11,vviene,in mod.,o mostruosamente febbri lei del peso dei' p~lari ·a.un pii1 impetuoso e violento disfrenarsi del fa. suoi-' seguaci, 'elett'ori 'o organ•izz11,ti, per volgere a pro- scismo ... ì Lo biasimano nellJ stampa.della capitale, e lo prio profitta i bim,e!ìcì dello ·Stato. · favoriscono,in quella di provincia. I medesimi uomini, Che cosa possiamo noi opporre a quest'opera? Fred- i 'medesimi deputa.ti , si atteggiano in up mod_oa Roma, damente bis~gna ticono~cere éhe 'l'unica via più aperta: e in un a:ltro nei loro collegi: dove volontieri seguono. e più leale è qu~lla di porsi in condizio.ne ... di, fare al- una,·politica di basso opportuni,smo, càrezzando i fascisti t1'1ltt~nto: accostarsi .ai potere in modo, non· da rubarci per non averne noie, e ai·utaµdoli a·d abbattere noi, pen- . a v.icenda, con obliqui giochi e sgambetti, tali benefici, sando di rnccoglie1·e poi essi i frutti super~titi al ciclone. ·?\a ·da dividerseli ·chiaràmente, come diritti, in propor- fascist,a. · . zione delle rispetti•v<:, forze reali. ' Al' disopra anche di questi miseri bifi;ontismi locali ·Un patto di ~lleanza coi popolHri; ·tacito od aperto, •, ~redità d'una vecohia politica di doppiezza che i p~eti già si delinea sporitan~amente dove pi'ù si· profila e si • dovrebbero comprendere essere l>uperata dai tempi - · accentull, una.identità, di situazioni ·per' i due partiti: nocqu; al P. P. la indifferenza agnostica, scettica, cini- clove il Fascismo percuot~ _del parj' l'uno e<l'altro; il che ca, cç,n cui, anche ·nella recente crisi, si m9strò disposto· avvier;rn,, a sua: v,olta, ilo;ve il P. P. svolge, nel co.tnpo a partecipare al pote~e i1; combinazioni di colore assai ecéinoi;nico, qn'«zion.e piì1 simile. al.la n,estl'a, cioè più diverso: .c(;lme se es~·o si fosse abituato all'idea che, a- ostile e male a<;cetta ai prÒprietarii. Ed ecco, nel Cre.mo- vendo 100: deputati, gli spettino il 18 per 100 di poFta- nese, 'il patto farsi ufficialmente: seonfessato, con .diverso . t:,ogli nel Ministero, qualirnque sia. - grAdo ,di severità, ·dai rispetti,;i Di.ret~ol'ì dei parti.t.i, ma Questa tendenza alla Venere vaga non pùò giovar.e ·/ . '
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