Critica Sociale - anno XXXII - n. 6 - 16-31 marzo 1922
,-, '- CRlTICASOO!AL'.l!J . ,,,: 93 scuola. I popolari, chi'! cleprecano, non méno dei socia- ii, ~011culcflt<>i neÌ suo carattere hniven;ale; sicchè la l~sti, \a sostituzione delle. Tappresag}ie di parte'e delle. coscienza giuridid non muore, ma si prepara p1u 111- sperlizioni punifive alla maestà:' serena di una giusti-zia tensarnente alla riscossa. Quando. invece 'l'azione di e di un'autorità politioa,.che ljVrebbe dovu\6 es~ere o pàrte,si sostitu'iSCl! f!O~m~lmente.~tlàf'unzionepubblica <li_veoir .snperiore alle divisiopi di parte, e perciò.vera per opera a·ei ,diversi partiti, la coscienza giuri.dica iu ·, arbitr11, e· custode de\ di(itto, non· i;'ac.corgono ·(h por- tutti s'offusca e si _dist.rngge; e non v'è alcuno· clrn,' tare nel campo: dell'educazione un analogo regrèssd. • conservamlp la cons~pevalezza del principiouniversale, 9om?atte11do il con~(lÙo dell'educazione in.tesa quale. sia destinato a fa1'sene assertore e i'ivendicatore. fun,z1one.1rnbbl1ça, col denigrarla :;otto il nòme di « UlO- Sostituite alla scuola pubblica, ne l1tr a. ed apert,a a nopo1io della scuola di Stato", e col rivendielilre ·con- ·tuUe le correnti, a.Jtrettante, t:1C\1o le · i.li· parte qpante " tro qi ,essa condizioui di concorrenza per le sèu'olè pri-· s0110qµeste con-enti, e 9-niiidi chiuse·ognuna ad ogni ?ate e di parte, es~i compiono la s·tessa az fo'.iie di- i11fìltrazione indipendente, ognùna intrai1sigeute ed in– disgtegatrice ·di eh\ :;i, arroga, i.n nome <; li.un partito,: tollerante ·del.pari; e mancherà fra tanti ;mugnai, i,i– -il diritto di eserèitare sequestri di persona, di im- ' tesi• a trarre ciascuno J"acqna .~1·proprio •mulino, - chi· porre esilii, · di 'intliggere .fustigazioni• ed. esecuzioni seuta e proclan,1,iche g'li ed'ucandi non debbono' e,;sere BOfll!Ilarie,ribellan(losi al « mni,opolio della gi;1stizi~ di nè acqua da far girare la ruota nè grano ila macin.are, ·Stato~. La ~ostitùzione dell'eserdzio pri,vafo alla fuu e che l'educatore noti dèv'essere la ruota che schiaccia zione pubblica potrà anche' essere finanziariameule ·van- e prepara la fari11·ada impastare. taggiosa, doye si tratti di funzioni di carattere,.p1'eva- :::lpentà o dissipata ia co;;cienz~ della ltb.ertà e dei lent~me11te economie~:· ma è un iu;nnenso regre_sso,mo- diritLi spirituali di maestri e di discepoli,· la resurre– rale, dove si tratta_ di fnnzioni.·di carattern etico. zione non potrà at,tenden;i 'e compiersi èhe attraverso . La scuo,la di part_e, a11che .se è, ,:i vendicata nel un penose. processo, che è pure couseg_uenzadelle con– 'nomé. della libertà, è la· negàzio1re di 'q1uista. Il par- dizioni sopra indi0ate; cioè la sopràffazione ·di-,u110 dei ·tito che· organizza una sua scuola, per la convinzìone concorrenti sopra gli altri, che si iroveranno spinti che sol_tanto informata ai prop;i articoli di fede l'edu-. così dall'oppressione ·alla rivendicazione, per il ride– cazione sia capace di dare i resultafi dovuti, non può starsi della-cosci~nza universalist:ica. Nella conco;ren- . essere fransigente nè' tollerantfÌ. Nella scuola di p!J,rte . 'za,,difatti, ognuna delle s,cuole, al parj del èor~·ispon-•,· il maestro deve esser scelfo soltanto fra quelli che sian dente partito nella fotta politica, è ·tratta a ·volere disposti a giurare in quei dati :1rt.icoli di fede; losco- Jleliminaz~one pelle altre dall,~ gara. E poichè la ,sc'uo– laro 'dev'essere pla,smato u~icamente sul mod'ello p'fe- la e ,l'eduyazione, i maestri ·e gli scolari si sono tra– fisso. Quindi non soltanto l'i-1;1segnante deve esser di- dotti p.,ellà coscienza comune in strnmenti ed armi spos.to, all'atto di assumervi la sua tu-nzione, .. ad ,U!l dell'azione di parte, il ):'lartito · che ,riesca vincitore giuramento di fedeltà; ma se ne deve sentire v.inc0lato vorrà confiscare ,agfa, avversari anche questi fra gli 1;gidamente, sempre, se •vqglia maritenervf il suo in- alt.ri mezzi di difesa e di offesa. E non esiterà a trar-· carico. Crisi di. coscieùza, .dubbi e scrupoli, mutamenti re dall; vittoria, politica ·le conseguenze che ii' fana- - profondi di convinzioni, ehe in una scuola neutra eo- · tismo di Libina'Zinowieff proclamava .ad nn congres– :;t.ituiscono tltoli di alt.o rispett,o alla serietà e sincerità. so per' l'istruzione pubblica in Russia: « Noi dobbia– del maestro; da cui 'la funzione eaucativ:a-trae la mag- ,ii.o fare della nuo:va ·generaziòne una geilerazfone: di giore efficacia morale, sono invece.· altrettanti _motivi · comunist..i/ Dei fanciulli, che come la céra si lasciano di indegnità irì una scuola di parte. L'autonomia, l'in- facilmente plasmare, noi dopbiamo fare dei veri, dei dipe11denza di pensiero e di giudizio, da cui sorg<ino buoni comunisti. Noi dobbiamo stràppare i fançiulli e si svihlppano negli eqÙcandi i caratteri onést.i .e leali, alJ!infi~e.nza nef~sta della famiglia, nazionalizzandoli. • forti e diritti; clie sono il fiore e il vigore d' ogn_ipo- Dai primi ·giorni tiella loro esistenza verranno posti polo e di ogni età, tutto cièi, insomma, che costituisce sotto l'influeina benefica dei giar,dini d'infanzia e del– il più apibito resultat_o di una scuola nentra, ·è.invece 1a s.cuola corri'unista. E' là che verrà loro imprèsso un. pericolo ed una ribellione intollernbi,le in una scuola. l' ci b e del qomunisn:io ; · è là che essi dìverranno -dei di parte. 1 1\faestri e scolari, entrando in una di queste veri' comunisti. Obbligare la madre a dare il suo fan– scuole, vendono l'anima, .se non vogliano rischiare ciullo.allo stato.sovi!ltista: questo è il nostro compito l'espù.Jsione: con qual vantaggio per l'elevazione mo- pratico•• / · .raie e per la vita attiva del pensiero, cbe dovrebbero Così parlano e debbono parlare i dogmatici; cosi essere'il'fine veTo d'ogni azione educativa, non è-chi parlava un ·gi9rno .Ficbte alla nazione tèdescà; 'così, npn vegga s~nza bitmgno di lunghi discorsi.· imttatis ·,autand·is, d-0vrebbe parl~re il parlito popolare, Ma il pericolo non è solo :in questa forzata mec• qualora riuscisse alla conquista piena del'potere .. Chè canizzàzion'e del ma;gistero ,'educativo\ dal quale ogni se ammehteèse di non es.ercitare un'azionè intollerante, impulso e slancio vitalti, per se ste~so insofferente di 'quando. potesse, e' di non voler. mai altro che parità catene e di )imiti, sarebbe esiliato; e verrebbe quindi ·di diritti de!Ia sua scuola con le altre !,Cuolein libera a resuHare la ~ristallizza zione,. anzi che il terv,>re di concorrenza 1 verrebbe a dichiarare non più vero quel atti v_rtà, degli sr,iriti (i egli educandi. , che asserisce (e deve asserire in nome della sua fede La- !ibertà é mi'nac'.cjat.ada un altro lato· ancora, religiosa}: clie la scuola cattolica è ,la sola vera.scuola. Le ·scuole di p~rte, quando siano entrate nella con- Come per i comunisti ru!j,Sila sola ver~ edn9azione 'è 1:metudine della vita e della opinione pubblic a, i ·nd11cono ' quella dellà scuola ·comunista,, 'onde si traduce in do– r~ella coscienza co.mune l'abito pericoloso di considera.re vere l'azione coercitiva·, che dist.rugge ogui prin01p10 la séuola 'e l'educazione' come strumenti ed armi def- di li):iertà; cosi sui popolari incomberebbe l'obbli-go l'azione di pàrte. CQndizione,: questa,,· più. çlannosa che: di trarre·le· cons(lguenze pr:atiche dàlla .loro afferma– non sia la·'stessa sopra,ffazione ed impòsi:-;ione· di. un zione, che « il problema della - scuola é il caposaldo ~olo partito sopra tutt\ gli altri •. Perchè gli ·oppressi · fondamentale· per la ricostruzione spi rituale del nostro sono stati e .saranno sempre i vindici del principio. u- Pae~e .. E ,noi siamq profondamente convinti che non niversale del di ritto: la negazione di cui sò,no vittime sia possibile qualsial')i ricost.ruzione., se nan se ne get– suscita in es.si 'la coscienza del principio,· che i'n essi tana le fondamenta nella coscie'nza dei bambini».· ' , ti. • - , ~ ' ... ~ . ' ..1. ' , I'
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