Critica Sociale - anno XXXII - n. 6 - 16-31 marzo 1922
},- U dovere dei socialisti. , 'l'orna, pi.i! che ·mai vivo e pres~ante·,· ad impo-r– si alle nostre preoccupazioni il grave a,rgomento. Sènza esitazioni e senza rimpianto, i -partit! di sinistra, ché furono a ~n tempo asserloi-i e difensori della coscienza laìca, adoperanào oggi la scuola: . pubblica come base di contrattazione (secondo la rude espréssitl'ne del · Còri-iere rl' ltalia) per una .combinazione ministeriale, -l'hanno .cpnsegnata µelle mani ili chi aveva' già <:Jicbia– rato apertamente che « il metodo <il'educazione 'cattòli– ca sovrasta di molt0 gli altri; .. la ,;~~ola cattolica è la sola possibile; .. gli stes~i ass.ertori del laicismo :,ono oggi sgomenti del vuoto morale che li circonda~. . . Filippo- Turai i,· Ke"l")tend~,-col s~o vivo intuito po– ltt1co, che la dife,m. della· laicità passava, per la di– serzione_ degli altri p~rtiti, al. partito socialista, ha· . ten:ato di arginare la fretta con ,cui_ipopolari s!acci•n– gono ad attuare questa parte 'del"loro programma, ri-. chiamandoli alla visione di vitali -finali ti\ che essi han– no comuni coi socialisti, e che consigliano quindi i predestinati ad un'aneanza. à tener sospesi gli argo– ment.i di· pit1 vivo dissenso: ·Poco meno che invano. Il .part_ito socialisf,a oggi pesa poco sull_abilanéia delle ·forze: la paralisi; 'cui persiste a con.diprnarsi·, gii toglie vàlore 1 ·e,. d'altra 'pa,rt11 1 la màncan:,m di nna coséiehza e di una yisipne sua del prolilema; òggi in'disct~ssi"one, rende meno ascol~ata una vòèe_, per q,1anto .alta, cui non .sappia far i:_:1sonanza .od eoo \11,~nime ·il partito. 111anella polemica si è pure delineato il nucleo cen– trale del dissenso: ~ ·quest.o a-Imeno valga a risveglia– re nei socialisti la consapevolezza della esigenza di li– bertà, che essi ·rtebbono rivendicare e difendere oggi, cont.ro gli as,ialt i de 6 li uni e contro Ia' c~n1plice a@- q uiescem:a, degli alt.ri. · ' Il nucleo, del pissenso·. La formnla ·« libertà della scuola-» .o ,; scuola li– bera» è l'eqÌ.1ivoco dietro ii quali\ si c~lano' opposte ' c'oncezioni; Assai oppo_i-tu•namenteTnrati, di fronte al giornale popolare ·che gli av~va contrapposto l'esi:. genza inderogabile e improrogabile,« della ritino-vazione . della scuola italiana in respiro ampio <1ilibertà» I pre- .cisava il· significato get1Uino de1lla libertà della scuola - desiderabile per i .socialisti pi:ù' ch1-1per quahi<lsi altro part.ito - « nel solo· senso_ in cui la sçuola può dirsi veramente libera, campo aperto a tutte le conce-. ,1ioni della vifa 1 onde il dovere assoluto del riitpet,to piì1 incrndizion:~to aHa libertà di coscienza, sopra tutto dei bambini (res ,sacra, puer) ». E costringeva cosi l'altro a dichiara-re di· non poter 11ella scuola prescin- . dere dall'ins~g11aménto religioso e da11'educazione cri– stiana·; si~chè, affermando la ljber~à della scuola; in– tendeva assei'iré çhe "' lo Stato non può c}le sovyen:– idonare a'lla pari tutte le· scuole di bambini, purcbè corrispo11dano alle norme generali di igiene e'· di 1u.o– ralità ». Cosi, contro l'interpretazione della forµ:;ula equivoca «·libertà della scuola»,: che ·Turati traduceva più cbia– rnmen~e in « libertà nella scuo'la », il partito popolare · oppone la traduzione sua·: .« }ibertà .delle .sc;uole pri- · v;ate di funzionare col sussidio e col. riconoscimento giuridico 'dello Stato>. L'equivoco è rlissipa!o; le pos_izioni sono nett_a– mente stabilite. E la necessità di" approfondii'e e çhia– rire. il concetto di libertà 11ei suoi rapporti con Jlèclu– ca,;ione s'impone p:ù ,che mai ·al partito 1;1oci1disfa,se vuole esercitare, sopra la soluzione del gra viRsimo pro, blema-, .un'azione politiéa 'consapevole ed efficace. L'esigenza delia libertà spirituale. ·_Nella :;cuoia.,"ove il· l'roce!;so della educazione ~i svolge nei rapporti fra·_m_aesU'ò _e disceppli, l'afferma– zione riel principio di liberta ·non può signlficare altro che riconoscimento al\'eduéatore della libertà di inse-. , gnamento confoime alla' sua coscie~a, - all'ed31cando della libertà, di sviluppo e di orientamento spirit~ale conforme alfe sue· tendenze. . . Il principio di ·1ibe~tà .Jta contro il dogmatismo e l'intolleranza: esclude - •non nei singoli, che hanno· e, non possono n@b:avere ognuno la 'prop~ia personale opinione e fede; ma nell'ordinamento gener,ale, che dev'essere apérto a tutti e riconoscere diritto di cit– tadinanza ad 'ogni convinzione onesta e sincera - l'in– transigenzii:, che in uua parte .sola vede e proclama la verità, ~ in t~tt'e le altre scorge e condanna· l'errore: ' · La conquista essenziale del pensiero moderno, raggiunta a"ttrà•vers~ l'aspro travaglio ed i martirii delle lot,te religios.e, filosofiche e politiche, combattute dal Rinascimento. in poi, sta appunto in questa affer– ·.mazion~ del bisogno e diritto di ognuno alla ricerca indipendente_ della verità; è, insieme, del dO:vere di rispetto all'altr11i r_icerca, escludendosi· che a,lcuno ·posBa1preteildere 'd'esser posse~sore e ·depositario della verità per tutti, ritenérsi· autorizzato, e quasi obbliga: to, ad 'iÌnporla agli a)tri, consenzienti e riluttanti. In ._9.uesto,prj.nèipio di libertà è la consap'evol~zza più· profol\da della serietà: ·immerlsa della ve?'ità e 1ella grandezza della fùn:;,;ioneche le spetta nella coscienza; cui tocca qt!indi conqùislarsela attivamente e· libera– ·mente, 'per poter.e aderire ad es.;a e· immedesimarsi con essa e farsene_ vita e inspirazione operantè. È qui l'affermazione più piEc1na della "dignità e responsabilità . delfa coscienza; è l'interiorità, che 'si accampa sul terreno che e si{o, e ne ri'vendica i diritti pe.r poterne · assumere r doveri j sono la sinc·erità e la lealtà, poste ~omè norma imper,ativa· per tutti, e c9ndizionate_ql).in: di nella loro azionè al riconoscimento del · loro domi– nio . .La ce~ebrazioné più' alta del I~ vita -dell<;>spirito . è. appunto in ·_questa sua liberazione, che sola gli con– .ferisce tutta 'la pienezza' del sno valore, e, pertanto, della. sua responsaùilità di fronte a se stesso _ed agli altri ·del pari . Orbene il presupposto fondament:ale. di questa af– ferma.;;,;ionemoderna di ·-liberhì. è )a convinzione che la cos1;ienza, e soltanto essa, possa conquistarsi -la sua V!\l'Ìtà e la sua norma; sicchè il. processo 'dell'educa- . zione debba essepziàlmente rivol_gersi a spdgionare e_ mettére in azione le energie pot.enziali e ,le capacit.à dello spirito dell'eclncando : aprendole al loro sviluppo, e non chiudendole. in uno stampo preformato ; stimo-' landole àd inalzaTSi e à 1;rescere, e non sovrap.p·onen– do loro l'abito uniforme di resultati.entro ..i quali deb– bano serrarsi'. Perciò il principio di lib~rtà si trova in 11ntitesi:•,inconciliabile contro ogni dogmatismo. 11dogmatismo confessionale. Ma il dogmatismo è la caratteristica dì ogni Chie , . sa e di ogni concezione ,confessionale. E. t.ànto piì1 di quelle che partono dall'affermazione della trascenrle~– za del divino. : La tras]endenza. significa l'inattingibilità del vero alle for~e umane: il pensiero invano si sforzerebbe - in uno $.lancio quanto si .voglia appassionato, ma semprt-1inutilmente. proteso verso l'irraggiungibile· - di cpgliere la verità suprema, foodamento ·di tutte le altre; che ,infinitamente eccedi, ogni ' limi.te della sua capacità.· Per _questa concezione la coscienza, clré si ..
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