Critica Sociale - anno XXXII - n. 6 - 16-31 marzo 1922

RIVISTA QUINDlCJNAL~ DEL• SOCIALISMO 'Nel Regno: 'Anno L. 24 Semllstre L: 12 All'Estero.: Anno It .. L. 26,50 • Semestre L. 13.25 DIREZIONE:· Ml1ano • Portici Gall~rl~~ 23. -· AMMINISTRAZIONE: \Ìi~ · Omenon!, 4 - Milano J Arrno XXXII · N. 6 Il- , . Numero separato Lire UNA · .11 Milano, 16-31 Marzo 1922 SOMMARIQ Politica ed 'Attyalità. 1 Socialisti e popolari: il putto rli Oremona- e un iucidente partanien~ t_a1·e (CLAuo10 TREvi,:s). · .. Borghesia, Stato e Fascisnio (lr .. V,c.u:) .. Elementi di discus,ion(J_ siti ,·apporli /'ra fascisti e 11opola1·i (Prof. G10~- vAX1-nZrnoR»J). • Lei discussione dei bilan/i alla. Oa:mera: tm.'ait~·c, ill;tsione (G.1AC:0Mo MAT'l'JW1'TI.). -- La nominatività. dei litoti (Prof. Bé;'vENU'l'c;> '<, mz10-1"1•1). La ,Oon'rerenrià. di w;.shi1<gton'(_Prof. Auoui·~o _To,!RKJ°. I . Studi soc_iologiei ed economici. La Ubertà della scuola 0 (No1 e "Prof. :&ooot;•o MONDOLFO). • I· • Letteratura,. Filosofia,· Fatti sociali. Due ,,nilìoni di seuza-mr,,1·ito (GnlÀ Gu:~N1N1 ·A1,1~ssàNDR1)., Dalle Riviste (Gt>;LL&). Socialisti e P.opnlar.i Il Patto di . Cremona e un incidente parlamentare Più importante del voto che La ·giudie~to il ministero 1 Facta è stato .iJ voto mancato che ha 'giudica'to della consistenza dei popolari a di– fendere la. politica delle proprie, organizzazioni economiche contro }e violenze fasciste. L'inci– dente è stato lar.gamente sviluppal;o dalla stampa quotidiana, la quale però non ne ha colto , che il carattere pettegolo, quasi di scandalo, in rap– porto ad una presunta politica di a('.COrdisooi,a– listi-popolari. Ma se non erriamo,· non era ivi il suo' significato maggiore. L'ordi,ne ,del giorno del· compagno Mazzoni non. invitava la Camera ad esprimere la sua sim.pàtia ai lavoratori agri– coli, nella lotta contro gli agrari per la difesa dei loro patti, da_ un punto ...,divista partigiano ed esclnsivo, ma generale e di classe; Nino Maz– zoni aveva parlato meravigliosamente. per tutti, i contadini, o bianchi o rossi, rivehdicàndo, con grande ortodossia, 111, lealtà ·contràttuale contro tutte le frocili e t.utte le vio_lenze. J rei fustigati dalla sua parola, credendo di s'a,l;varsi dai con– traccolpi pqlitici della requisitoria; burlevolmente· si dichiararono pronti ad approvare. l'ordine del giorno. Ere. il bis ,dello &tteggiamento bertnldi– nesco, assunto in ocoosio:filedell'.ordine del giornò Celli, quello col quale si sosteneva la ·l'.!ece~sità, di restituire la libertà dei partiti, il ·çliritto ·9rlla classe operaia di una larga coop,erazione nel– l'amministrazione delle faobriche e la ricostru– zione .solidaristica dell'economia europea - tutte 1e cose « dem:tgogiche • ~ondamiate dalla a·éstra. · e -improv,visamente accolte d'ai ,nazionali-fa8cisti; nel solo ed unico· intento di non essere esclusi da..lla maggioran~ a. I socialis.ti- all!)ra aggiunsero all'ordine· del · giorno Mazzoni la pàrole_t,t,a <$ fascista », per ri– ' solvére l'equivoco. e·_sco!1giuràre un'invereconqa. Carmagnola di vittii:ne e di èar11efici 'ballata sul corpo dolorante della massa dei. contadini. Il .Go-. ·vernò, pe'r bo'cca aell'o·n, Facta, molto comm·os– so, dichiarò di approvare l'ordine: del giorno, ma di astenersi suU'emendamento. Il Govtlrno, in cosci•mza, ·non poteva associarsi ad un 'calcio - e quale,! _:_ ad ima, parte delìa sua maggiora:i'!Za. Orpene, i pppolari vennero nèllo stesso giudizio, Sen.on0hè; in-Yec,edi dire semplicemen_te e chia– ramente: _noi siamo ne.Ila maggioranza e ·la, se– ·_guiamo ,fedelmente,. si sprofondarono in dichia– razionf contro la violenza in genere, scàppando, dietro ,cotal platonismo astratto,' dal dover e di c,olpire la violemia concr'<ta: ed attu!!,l.f!.Va fat.ta lorò gra_zia delle assurdità ed incongruenze dette dagli on. Meqa e Cavazzoni in questa cir.:iostanza. Il :Meda:fantasticò che essi votavano contro tutte le' yiol_~nze pa'3satf:l, px~senti e future,. dat ogni parte;· ciò che ·confortava aissai poco i poveri bianchi oppressi da una sola parte: Il Cavazzoni, nell'intento di rimedi.are, ric.onosceva.che ;;i trat– tava di votare contro i colpi ·che ·fioccano 'adesso, m~ poi tirava in ballo,. pe~· non farlo, le antiche, viblenze subìte dai bianchi per· opera dei rossi. Si sarebbe meritato gli si fosse replicato ri- _'chiamand.o le violenze, ancora precedenti, dei. parr:?ci e dei contadini fanatizzati contro i pr:imi propagandisti del, socialismC\. e magari, -risalendo i tempi, gli si fosse .regalata. una perorazion~ anticleric.ale contro l'intolleranza r.eligiòsa e l'In– quisizione.· Ma bastava, O$servare che tutte le vio- . lenze. dei rossi contro i bianchi consolavano poco ~ bianchi delle ,n:uove violenz·e. che debbono pa– tjre act opera dei ... , biancoè1•osso-ve1:di. Ora i po– polari era.no chiamati con l'ordine del giorno Mazzoni e relativo emendamento a difendere non meno .i bianchi che i rossi:' ciò che essi nella disc~1ssione perrilett.erò interamente di vista, go– vernandosi·-, in ogni caso, con poca càvalleria - come se fossero stati invitati a sostenere i ross·i. Ed ecco la s7gni:ficazione politica di tutto l'i,~cidente: perchè i ,popdlari non ebbero la fran– chezza di dire che non marciavano alla battaglia essendo vincolati dall'intruppamento ministeriale, non seppero altrimenti coprire le loro organiz– zazioni:· in ,pericolo e ':finirono per dimenticarle, OOID(;l se non si fosse. trattato am:he di loro. ·, ·' • ' A

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