Critica Sociale - XXXII - n. 4 - 16-28 febbraio 1922

., prossimo Congresso, lo risoHevi. Quan~i di 11;?i ormai · siamo rnvecchiati sentendo rtpot,ere le stesse dispute, le stesse repliche, con la monotonia d_i cam1?a~a? Intanto, il fatto procede pet; conto suo, e gli _uomu~1, che I? se• guono e ne son trascinati, <? che essi stessi lo co_mpiono? continuano a fissar con la mente e col la/Jbro tantasm1 ·teorici e. verbali ... * * * cui la ·cooperazione, con la sua corìqorrenza_. alla: i:;pec·U•· laz.ione capilalistica; fa seuLìre alla ol(Jsse, -111 sol1tto, un pel':colo che trattien& i singoli - fin. qui indifie~eO:ti, · o simpatizzanti, o pl'0occupati solo di colloca~· sicura– mente i loro capitali - dal prestarle ulteriormen'te denaro. · In conclusioue, il ·congresso, senza 11ttardarsi in di• squisizioni sulla natura, più o men. permeabile, dello « Stato l,iorghese •, si mostrò· deciso a provvedere alla formazione d'un pl'oprio serbatoio interno di capitali e Più chiara che nei p1·ecedenti Con_gre_ssi emerse 1~ di credito; senza. escludere di poterne chiedere anche allo caratteristica della Cooperazione - pa,rt1co!armeute di ,· Stato, e senza neppur suppoue di dover derogare pe1, lavoro - la quale, essendo costruzio1~e di ~·orme nt ~o.ve, ciò dalla propria linea e dalle proprie :finalità d_i difesa emancipa il proletariato da schiavi_tù vecchie,_ 1:1agh un-• degli sfruttati e di costruzione di organi di una Società pone nuove discipline. J/anti<:a formula, Dn1tto? Do- collettivistà. E ammesso che per l'avvei:i'ire, giungElndo vere si concreta nell'esperienza. li Dovere, arcigno, )a lotta di_ classe a periodi risolutivi e a rapp_ort~ ~iù odio;o, ostico, perchè inteso come forzata ~om~e~si<?ne esa!}perati, -lo Stato e. in genere, il mondo cap1tahst1co, d'un ·uomo a un'altr'uomo, qui si trasforma 10 _d1sc1pl_11~adovessero negare ogni credito alla Cooperazione, nessuno . dell'individuo consapevole e spontanea, alta-collett1v1ta, si pentì per questo d'averlo usufruito finorà: Be, an~}ie - . di cui egli ~tesso fa _parte e di cui divide i vantaggi. per l'aiuto di esso, la Oooperaz,ion-e è crescmta. a tale 'Si realizza quindi· la ideale identità del diritto e del sviluppo, da. comp!ero un'.az.ione per cui il. credito av_: dovere e con l'ir,,fei·esse, la fusione dell'egoi~mo co~ l_'al- versario oggi le vien precluso, e da ess1ere 10 graLlo d1 truismo, la morale noI;J.Còfltta ma volontaria del smgolo farne senza e di bastare a se ~tessa, che importa se, nel– verso la massa, e viceversa. · •. · ~'..~ec·e~tareda~prim'¼ ,qu~ll'ain,to, ci fu d_ella tr~psig_enza, Ciò,. ·t;eµ.denzialmente ; ;in pratica,, le _tradi_zi011i .ind~- · si ·fece della « cortaboraz1 one , ? La transigenza e lecita ed_ vidnalistiche, i risorgenti egoismi, malmtes 1 e stolti, utile, quando giova alla fo11za nosfra; la ·ooHaborazi-oné · rendono ardua la applicazione di concetti e d.i consue· è sacrosanta, se aiuta la lot~a di classe. tudini .che contrastano troppo con l'ambiente e con ·* un'eredità secolare. Perciò i superficiali dicono che la 'k * Cooperativa sviluppa gli egoismi,._mentre in._realtà essa Un dibattito Éll).alogo si affa-e:ciò \per la Cooperazio_ne semplicemente li rivela. Oggi o domani, essi er?mpe- agric'ola_. Le opere preparatorie, di carattere pul~blrn0 rebbero; e 1~ Gooperazi?ne ~ la i.ale st ra do.ve essi pos: (bonifiche idrauliche, sistemazi_oni fluviali, strade, ferro• sono automaticamente ehders1 a v10enda·e trasformars· 1. • vie i, la Cooperazione non ha nè,il. dovere nè i mezzi di in una coscienza nuova di un dovere com.une coincidente· farle. Sono, per loro natura, di spèttanza dello Stato. con l'interesse di tutti e di ciascuno. · -.Ma.qu,esto (a prescindere clii.I 6ontinuo dualismo i1l cui * - _esso si dibatte, tra le sp.ese dei bilanci distrutt_ivi e quelle ~- * dei •bilanci e.ostruttivi) può ·prendere a cuore tali pro- Quest(oni ili più palpitante attualità politica furono blemi e tali opere, se esse poi siano utilizzate bensì quelle riguardanti il '~redito alla Cooperazione, e l'inter-. dalla collettività ,dei 'ci'ttadini, e dei_consumatori, ma con vento dello Stato nella coop.erazione· agricola. -- .l'affidare le _terre, cos( redente, alle Coope1ative proletar,ie Il movimento cooperativo, coi suoi fini noh mai anzi,;ihè alla privata speculazionfl? , . ,. • dissimulati, ha attinto qnasi sempre la sua finanza al · . "In nessu;µo dei congressisti ri'sultò vi• fosséro pre– mondo capitalistico (Stato o Banche)· ch'esso si propone giudiziali teoriche, ma nei piil pessimisti apparve la sfi– di demolire e di sostituire. Con ciò non poneva esso a · ducia nella volontà /oltrechè nella potenzialit/\) dolio Stato, sè medesimo dei freni e ·aoi limiti, non accettava un ln tùtti era però il concetJto che l'intervènto del'!p Stato tacito ma j.mplicito compromesso col nemico? non si deva nè l'(léndicare nil barattare éon concessioni Questo fu più-volte _afférmato da compagni r'ivolu-, politiche, _ma· ric'l}ied.ere co_me un diritto d_eilavoratori' · zionari e da avversari borghesi - senza che però i f'at 1 ti è delia collettività. ~ lo suffraga_ssero per l'addietrò; oggidì, l'offensiva feroc~ * e multiforme con.tro· la. Co.operazione italiana è la prova * · 1, più sicura che, se'esso'si valse di,denari e borghesi>, • Lav·or~torì e collettività•· Il binomio si va final- operò a fin.i. socialisti. mente facendo sempre più iiidissolubi!e. La lotta di classe, Ma la (lUOstione del credito si presentava. al recente intesa come rivendicazione ristrE;Jtta ·dei p!'oletari. pro– Congresso con caratteri speciali, perchè oggi •si ha'l'im.' priamen'te detti, si,va: slargando in una visi9ne sempr.e pressione che veramente !o Stato te11de ad a,sfissiare il più·v.ast ,a.di ricostruzione sociafo. La •-classe• :µon ·si movimento cooperativo /come i Coruuni. rossiJ, conten-- chiude. più; ina si espandé; Non si confonde, ma assorbe: dandogli !_'ossigeno. finanziario; e perchè la fase aeuta di · · Iii'0tn-i disc.orso, quasi, e s9prattntto· nei di.scorsi inau• lotta di classe che attraversiamo pone la domanda, se gura1i 1... non vaniloqui di terimonia'Qdme sono talora, ma «ia possibile, logico, lecito, dignitoso chiedere - o re- : nobe,vibranti di ririIIovata fede do,po la bufera liel'liea, -- • clamare: il verb'o, conte. poco; è il fatto che rill!a,ne - .. dei dirig.enti nostri e dei rapP.reseo,.tanti ,esteri, ll,leggib- ' allo Sta,to ._imezzi. .•. per rovesciare, sia pure non vio}ert-, . , questa visione, nqii ·solo lontan/J, ·e ideale, ma pratica, temente, il: regime di cui esso è l'espressione pol_i'.tica. immedi'a,ta, urgente, il.ella funzione·, . defla ·• missioné ~ Chiederli coll\é un .diritto (st capisce), perchè lo Stato, nobile, sacra, del movimento coop·erativo, per ricostruirE– come or.go.no politico, è l'esponente della classe domi- il mondo ·disgregato e frantumato d_alla_-guerra; alitò la . nante, ma, come ente finanziario, è' il coltettore e l'am- , fede e l'idea irradiante di una·Cooperazione che traseende ministratore dei denari di tutti, e sopratutto ·delle classi · la bottega,- il dividendo, i .soci, la 'categoria, là .classe più operose e prcduttive. Chiederli .come un. diritto, -stessa, ·per muovere ver-so la· eollettivi,ta, CJome liberal >., perchè, se è vero che i fini della Cooperazione -· non trice; che oltrapassa il -ccrnc'oi.-rente b(j)ttegaio, l'inter– mai celi<ti - sono la sostituzione delle for.me colletti,ve mediario parassita, e vuol dar battaglia al regime so- · alla iniziativa individuale, la sua attività attuale è sul ciale del monopolio e dello sfruttamento. . . terreno della legge e .si. svolge alla .pari co_n ogni altra Per questo 'fine, occ0rre dare efficienza semp11emag: impresa industriale_ e commerciale. . · . . , giore a questa formidabile a_rma, afforzandola - contro C!iiederli ·come un di-ritto tanto più sacrosanto, per- i colpi dei pochi. a citi nuocè - del consapevole a,riioFe chè di quai capit11-li :che lo Stato amministra, u·na parte dei molti a ciii giova. · ,.. . sono di provenienza, e di appartenenza genuinamente Lotta o Qollaborazione? Lotta çontro ·i parass:it:i,'. • prol_etaria, quali quelli costituiti dal piccolo risparmio, contro la ver•a,iborghesia, ma unione con .quanti pos.sono e quelli ·destimiti all'applicazione di" leggi sociali, pre- . seguirci. Alleanza non _con. e partiti affini•'-; larve o ma• · videnza, assicurazioné, etc.. . ' . schere· speSso prive ormai di contenuto e di significato, Su quest'ultimo punto, nel quale si tratta, per parte ma, con ceti ·affini. Coscienza sempre plù pr0fonda che il del proletariato, di esigere semplice_mente il suo, non vi- duello è tra.due mondi - il borghese e ~l socialista -, • fu discussione. Ma ·il più notabile é ché -,...in quel Con- · ma che un'_enorme masse. è fuori dal dire'tto ;duello e vi grasso. di pratici più 'che di p.olitici ·- non_ vi fu -quasi assiste, indifferente o inéonscia, o tra,viata, cei:cando di discussione neppur!" sull'altro punto, in generale: se allo comprendere quale dei due megfio adempirà la fuµzione Stato borghese, nemico, si possa chiedere il credito, in sociale di organi[llzatore dell_a produzione, qua,! dei que tempi come questi, e giun~i a una fase di sviluppo• in - ·le.assicurerà più ,agiata la vita. BibliotecaGtno Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy