Critica Sociale - XXXII - n. 3 - 1-15 febbraio 1922

88 . i.JìH'1'iCASOCÌAL E: potenza che è palese a tutti in questi tempi. L'In– tesa fu tutta ai piedi del Papa germa-nofilo. L'In– ghilterra si dimenticò per lni di essere anglicana ·e ristabm l'Ambasciata presso il Vaticano. La Fran– cia obliò l'anticlericalismo e impetrò la ripresa dei' rapporti diplomatici. L'Italia m~nda il Ministro dei culti a portare oltre la p-0rta di bronzo le sue con– doglianze ufficiali per la morte del Papa, che pre: • tese bandire dalle assise della pace col Trattato d1 Londra. La massooeria, che- si scaldò tanto per la guerra dell'umanitarismo ... massonico, tace ~isfatta dal disfattismo· pontificale. Appena alcun g10rnale della pacchiana moderateria ha creduto di attar– darsi a scoccare strali alla salma del Papa neutra– lista. E' stato come l'irrompere inatteso di un an– tico costume provincialesco, ignorato e stravagante agli occhi dei contemporanei.· Il Papa ha fatto il dovere suo. Facciamo noi il nostro di riconciliarci, umiliati, -con la Cattedra .eterna della conservazione religiosa e sociale. Noi siamo stati cieçhi. Noi sia– .mo stati folli. Per fare. la guerra dei nostri grossi appetiti materialisti, abbiamo dato tremendi colpi di accetta a tutti i puntelli èiell'ordine. Abbiamo ubpriacato le folle, incuranti di quello che le folle avrebberp fatto dopo. Uno solo vide per tutti noi, ciechi per l'ingordigia. Uno solo, lui, iL Papa. Egli stette ligio alla. custodia. dei principii ·c1ellapace e d_ellaconvivenza civile, mentre noi at– tizw.vamo gli incendi della .guerra esterna e della guena intestina. Nulla noi abbiamo compreso.- Gli ,inibimmo l'interventò al Concilio della pace, senza intendere che, se verament.e " inutile strage,, fosse stata,. ia pace " senza vincitori _evinti ,,, " seqza an– nessioni e indennità,,, sarebbe stata da lui natu– ralmente presieduta; e, sé non fosse· stata "inutile strage ,,, ma pace di vincitori sui vinti, pace di an- , nessioni e di r!parazioni e di sanzioni, violente ed assurde, arbitrarie ed ineseguibili, come, per no~tro . inestinguibile tormento, fu, egli .non avrebbe natu– ralmente mai potuto parteciparvi, non potendo im– prigionare il Papato in un blocco, 'dalle basi di creta, di vincitori, in un Sindacato così fragile da essere· già tutto rigato di crepe, che Io- straniava da tutte ' le Chiese dei vinti, dei neutri, degli scomunicati del– l'Eurnpa centrale ed orientale. Egli era il solo pa- ghilterra per la pace nel vasto Inipero? Quanto la Francia per le sue aspirazioni in Oriente in con– trasto con le britanniche? Chi ha detto che la re– ligione è cosa pdvata, cosa d_elforo interno di cia– scun credente, ermeneutica individuale ·dell'oscuro enimmatico libro dell'essere? Oh! vecchia fola del liberalismo, che distrugge in un tempo la Chiesa e lo Stato e consegna- l'autorit_à al-· numero, mobile come l'onda, al suffragio universale irrequieto, alle ma_sse degli iloti; venerabile avanzo della religione dei "diritti dell'uomo,, dell'89 e del '48! Dopochè la vivisezipne ha mostrnto l'anatomia delle ,classi e degli Stati nell'umanità, chi crede più all' ... Umanità? Essa· è un· povero cencio; la . guerra l'ha finita: vedete i suoi capelli -grigi, ·ar– ruffati, le gote scarne, grinzose, !'-occhio fisso, Caria spettrale? Scovritela: è . un povero esse(e, tutto disseccato, in preda ad un delirìo in cui -iiddano il rimorso, la miseria, il. terrore, i'ansia; lo spjrito della vendetta. I suoi consiglie-ri nori sanno che consigliarle i ritorni della disperazione . Vi sareste attesi che tutto il giornalismo più auto- . revole ·d'Italia facesse una campagna avanti il Con– clave, perchè sia eletto un suècessore che continui la politica del Para morto ed ai suoi dì esecrato come il Papa'... dél nemico? Avreste mai supposto che !'Italia si atteggiasse, come se da un Conclave attenda la sua vita o la sua morte, l'ultima rovina · o la salvezz.a suprema? E'cco la creòi1.lità degli i,n– . creduli, il miracolisrno d'egli infedeli, massimo se– . gno 9ello smat'rimento degli spiriti !.. Ma se il Papa cessa di essere il rappresentante di un universale - il suo, - egli non è più ... il Papa e, se egli resta se stesso, di fronte qlle. esigenze del partico– larismo sfatale si troverà .sempre come negli anni del 19!4 al 1918. I pentimenti sono vani;. le abiure sono inutili, ridicole .. Una legge di necessità go– verna il roteare degli astri in cielo, come il roteare deHe idee generali in -·terra. Liberal(smo e diritto divino tentino di rendersi tutti i piccoli servizi ter– restri .e materiali che la comodità di un giorno sol– ·1ecita. Ma la concil,iàzione, per cui .sospirano tutte . drone delle scomuniche,. per diritto sec9lare. Quand.o i vincitori, sbucati dalle loggie del libero pensiero, suscitavano contro gli eretici del comunismo le cro– ciate, e i nuovi Goffredj si chiamavano -Wrangel, Juctenich, Denikine, egli protestava contro l'usurpa-· zione indiscreta e blasfema, stringendo rapporti, per il suo ministero di protezione degli ecclesiastici perseguitati, con gli uomini vitandi del bolscevismo, e rompeva per conto suo i. reticolati di filo spinato della Santa Alleanza, indicando ai prossimi penitenti la via di Cannes, che par quasi l'abbreviativo di Canossa. ' Ora è tempo di rimettersi sulla ·buona strada. Dopo l'abiura solenne d'elio abbietto· mate– rialismo, noi. abbiamo impazzato col. piµ frenetico soggettivismo; ~bbiamo idoleggiato lo spirito, la, volontà, l'energia; meravigliosa dottrina con cui il tutto si subordina ali' io e per· cui si può fare la guerra, si può far c.arriera, si può fare ·all'amore: si può andare a caccia; ma è dottrina che si ro~ vescia come un guanto, e può adoperarsi ugualmente per far fare- s_altialla natura e per deificare la vio– le,nza,. la rivolta, l'anarch_ia;Chi ~i guadagna in ultimo? L ordme r-eclama pnnc1p,1saldi, assoluti, eterni. La Chiesa ne è la depositaria per istituzione divina. Essa è la fonte dell'autorità. Lo Stato deve conci– liarsi con essa. Lo Stato che la ignora si condanna a potere soltanto in ragione della sua mobile forza fis!ca. Lo Stato che si espartde con l'imperialismo è ti naturale protettore protetto delle missioni delle congregazioni. Quanto competono alla religi~ne le colonie e le materie prime? Quanto ne spera !'In- · _ le a11imelleafflosciate, non sarà n'lai che in quella · ol_eografia, che si trova ~ncora nei villaggi', dove, . co.n un giuoco di tre faccie, si ve.de prima un Vit– torio Eman_uele con. t<1ntodi baffoni, e poi un Pio · .· IX grassoccio e .sorridente che sembra aspettarlo, e infine un Vittorio .Emanuele cpn Pio IX sotto il braccio, che si direbbe lo voglia tirare ali' osteria, a bere il .famoso bicchiere dell'epodo cardticciano. Se essa si realizzerà, vedremo umanarsi, anzi im- - borghesirsi, un mistero che appariva divino, e per- · · dersi un aroma, più penetrante dello incenso 'Jitu·r– gico ; lo Stato. d9vrà rilevare, -per complicarli, i suoi riti così pover.i di simboli: e la Chiesa, pù mettersi in paro, ridurrà l'ermetica dei suoi, oscu- BibliotecaGirio Bianco -ri e magnificentissimi. E poi? . E poi le anime; ebbre .di universale, raumiliate e confuse, necessariamente si volgeranno altrove. Dove? ... Ma in un qualunque ... dove, dove. uri al~ tr_o~rdine ed u:1'~ltr~ libertà p~rlino senza riguar– ~i ne comprom1ss1om con la siepe, con la fron– tiera, ed offrano un nuovo pascolo al bisogno di universale, un refrigeriò alla arsa sete di· certezza e di_amore, che, per la stessa ragione dell'antitesi. s~onca, sopravv_i-:on?:~-f~tte le morti e gridano al di sopra d1 tuth I Cim1ten,· da tutte le rovine del mondo... _ . : . Lii." conciliazione,, non minaccia il soçialismò ;· anzi... · · RABANO MAu~n. _Saremo. grati. ai nostri lettori chè, avendo copie dei .nn. 1, 2, 3, 4, 7, 8 del 1921 e non intendendo conservarli, vogl'iano favo.rirceli per complètare alcune • ·collezioni. ·

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