Critica Sociale - XXXII - n. 3 - 1-15 febbraio 1922

CltITlCA ,SOClALE ' (Legge 11 luglio 1913J imposè ai proprietari dei Cam- ida.ni di trasformare le lorc terre ·da asciutte in: irrigu~. • Appunto perchè ·si tratta di far valere la conside– -razione -del pubblico iiiteress'e sopru ogni° preQccupazione di interessi particolari; v~ncendo ogni gretta resistenza del dirit_to di proprietà, è lo.gico che sia il Partito so..-– cialista ad assumere l'inizj-ati và. Esso ha oggi anche una parti.colare ragione di affrettarla, in quant9 è- evi– dente che l'esecuzione di una ·cosf vasta moie di lavori verrebbe ad attenuare ~ensibilmente i_l da,n:no della di– ~occup_azione, ma;,sime nelle classi che, come quella d·e– gli edili e dei braccianti, ne sono mSLggiormente colpite,· e quindi anche ad ~iutare la resis'tenza dei_ lavoratori' .contro l'offensiva padronale diretta. 'ad impone- la ridu– zione dei sal,d. Noi pensiamo ap.zi che; se .si_dovrà've-. nire alla così detta valo1·izzazionè· parlamentar;-·in una forma c.onçret-~; fattiva ed efficace, il partito socialista. dovrà imporre l'iniziativa per la. esecuzio~e di .queste . . ,.. . opere, comé eonditi9 sine qua non d'ogni suo, appoggio o eventuale collaborazione '2. qualsiasi· combinazione ll}inisteriale. La legge che l':i,dunanza -tenqta presso_ la DepU:ta-.: zione provinciale di Milano invocò. per la' irrigazione della Valle Padana è, pertallto, il primo capitolo di una leggé piìi vasta che co_mprend?, : a) la irrig~zion.e della Valle P?,dana, (Piemonte,'Ì.,om– bardia, p·arte .del· Veneto, gran .parte dell'Ern:ilial -e di qualche zona dell'Italia centraJ·e; bj la bonifica agraria-, in_teba in senso lato (apertura · di.strade - in alcµÙi ln_oghi_ anche di ferrovie :- co– .l!truzione di -case colonic'~e, di scuole,.6iganizzazioni• di servizi sa:aitari, miglioramento di colture medi,ante in– troduzione. di con.cii:µi· chjmici _e.te:) della -Bass~ Vall~ Padana e di qualche zona speciale dell'Italia centrale, - la quale dève rapidamente segui;re, con la maggiore in– tensità. alla ~bonifica idraulica, per permettere una mag·. giore valorizzazione -dei terxen1 c'lie. q11esta ba, sottratti alle paludi ; · • 1 e) ._labonifica idraulica.e agraria,dell'Italià me1·1dionale e 0sulare e di alcune zone d'.éll'Italia centrale (lu. quale ha _caratteristiclìe ·in.te1'medie fra quèlle del Nord e del Sud),· b'onifi_ca çhe va, sen;ipre o quasi ~empre, ·coordi·nata con la irrigazione e con: la sistemazione dei bacini mon– tani, ma va compiuta con criteri tecnici ed. economici e 'con procedura affattò dive:csi da quelli seg11it;-i P.er l'altra parte d'Italia; per il diverso procedere del feno– meno idrQlogiéo delle due i·egioni. ' L'opportunità di· c'ominciare da1la Valle Padana na, sce dal fatto cli.e per essa sono gi~ stati compiuti note• voli studi, che qui sono più pronte, ·o meno tarde, le ini- . _ziative, qui sorio 'minori le resistenz11 da vinçere, qui :il fatto che· parecchi Consigli Prnvincia-li sono in mano ffei socialisti può dare qn forte impulso aU'azione che i'leve esser compiuta .. Può sembrar stranQ che si_ parli della irrìgazione Valle Pada!J.a co·me ,prog,ram-ma da attuare, quàndo,' a tutti.è noto, J.a-detta valle è percorsa da una UJ day.è _'pi~ dove meho fitta, che rivers9,no irot'ueione sui terreni coltivati a marcite e a is'k{bi:o; ma queste opere.audaci e. gfandròsé, ,. · tiche risalgono al tempo_glorioso . più recenti ftrrono co_mpiute ~el azione dell'unità. italiana (dopo il. or.taute 'fu più ·compiuta: tanto la mancanza d.'ogni larga· vi'si_oie dell'interesse collèttivc? potè' sopra e contro i progressi della scienza, de1111. tec– nica e dell'organizzazione del lavoro !J, qu~lle ·opere han– no .dato l'acqua- solo alle parti pii1 -basse della pia;rnra . e più vicine al Po, là do;e; per il più lento procedere del corso·, i fiunii, non· che trasp~rtà:re deti-ih, incidendo il· terreno su clii. sc.orro.no, ·depositan_o, anzi, sul f.oudo del }o_r?·letto, .q~ei detriti che hanno ti•asportati dal loro coi,s,o sapetiore, e)e acque affiorano così quasi al livello del terreno circostaiite, sicéhè fn faciiè apri.re le bocche di dérivazio1~e che diffondessero su quel terreno le·acquP, 3;_d alimentare Il ravvivare le sorgènti di riccpezz~ che il !,avaro del contadjno ~- scatui·i·re dalla terra. · Ma nella zona più .alta del1a vallata le: opere di irri– gazione .n9n era.no l;osì facili. S1,11la· riva sinistra,· .all'u– scita da:i·laghi, le acque dei fiumi ·hanno·, per la maggioi· rapidità deÌ declivio e- per la natm:a del suolo, 'inciso il terreno in modo· che :I letto- del fiume è assai più basso del terreno circostante'; il quale non costituisce. d'altra -pin;te una pianm·a uniforme e facilmente irrigua, com.e è là zona più bassa, . . .· ,S_ulla riva destra, poi, ·1e diffico~tà erano ~ sono an– che ìp.aggiori.' Nella regione alpina ci.sonç> infatti i laghi che f1rnzionano da sèrbat~i no.turali, i quali custotlisç,01w per il periodo di 'sec~a 'invernalé'le _acque. defluenti in gra,n copia nel ·periodo estivo. ·Nella regione appellllinica, · 'ciove il fenomeno idròlogfo_o ha un andamento opposto (secca estiva· e abbondanza invernale, con corsi -d'acqua· tutti•a carattere ,torrentizio), questi serbatoi natura.li non esistono. La costruzione di serbatoi artif{ciali, i cui primi saggi risalgoi,.o a pochissimi decenni addietro, 'non sa– rebbe redditizia_- data la fo:te spes·a ch'e richiede-, .. $6 ùovesse · servire per la ·sola irrigazione ; occorre_ che . la sistemazione del baeini serva anche -alla produzione , di energia ·elettr~ca. _Sulla destra di Po· pe·rtanto il probi'ema è ·p•iù ·com– pleto; e l'intervento di un.:E;nte o di un'associazione ~i Enti che sappia incitare e coordiriare, anche coattiva– i:nentè, le. pigre. e -discordi iniziative, e 'porsi al di sopra degli inter~ssi particolari, ;ppare·u1,1a necessità imperio~a: e inderogai!Ji le. Per la sinistra. di: Po (:i:ona dei laghi prealpini)_ la ·solu~iòne. del.prolìlema ~ pià facile e ~eno costosa: ep: pure anche qui è ·t~n secolo clie ·si parla di risolvere il ptobleina,. e ancora non. si è fatto nulla, perchè manco. la forza capace di imporsi alla. pig'!'i°zia· o alla discordia degli inter.essi particolari .. Qui si tratta di regolare il deflusso dei laghi. medià'.nte ,.,briglie ·gi sbarramento l · all'uscita degli emissar1,. ·iu modo· da_ p()ttir. trattenere. 'una maggior quantità delle acque che si raccolgono ·nel perioc,lo estivo e. integrare così la portata dei fiumi negli anni di sic~ità. In pari tempo si dovrebbero cQstruire a_pparecchi di sollevamento· per portare 'le acque in- ser– batoi d.i à.ltezza anche supeì-iore àl livello dei laghi; il che non- richiede ~rande s·pesa, dato ·che··il sòllevam_ento dovrebbe farsi in ·periodo estiyo, quando, appunto per l'abbondanza delle acque, l'energia elettriça può· acqui– starsi a "buon mercato. Specialpiente significativo è il caso_de.I L,ligo Mag– giore (con·tutti i laghi mrnori che formano con esso un 'unico sistema: laghi di Lugano, di Varese, d'Orta ecc.), çhé, ·opportunamente sistemàto, e di co~serva con una serie di serbatoi minori che si vanno. costruendo nei bacini def suoi· affiuen ti- superiqri,, per produzione di forz11.motrice, potrebbe discipl_in~re le porpate del Ticino le quali, sì per ·1a produzione dell'energia elettrica eh.e 'per la irrigazione, alimentano la vita ii,.ilustriale· ed a– graria di grande patte del-Je provincìe .di Novara, di C0Ìno, di Pavia, ili Milano. ·1 \ \ .

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