Critica Sociale - XXXII - n. 2 - 16-31 gennaio 1922

\. . ' 24 , CilÌTICÀ, SOélALE sata da uno ad altro dominatore, al di fuori o al di sopra tetto dall'Italia, colla probabiJità di veder il loro· po~ere della volontà degli abitanti, come potrebbe essere il caso . pacificamente ricon;sciuto ed accettato dalle popolazioni recente dP.l Togo o del Camerun; si tratta invece d'un :st~bili e nomadi della Li.bi!\, P~ggio anéora, La guerra paese islainico,· che per la prima volta nella sua storia ivi pure, in Tripolitania in particolare, ha sovvertito è tutto quanto anness~ ad unf\ Potenza cr_istiana contro tiltti gli antichi vall:>ri tradiz.ionali; o, nelle tribù del'– i~ precisa volontà dei suoi abitatori, manifestata chia- l'interno in i5p.ecie, i .capi ripetono ~ealmente la loro a:i– rarriente in quasi dieci anni di guerra aperta·. o di insur- torità, non più dal nome o daHa posizione sociale ,ere- ' rezione O di ostilità· larvata. Questa circostanza, mentre ditata, tmr dal loro valore e dalla in"fluenza che P,ersonal– co"1plica enormemen.ta il problema dal punto di vista m,en-te· seppero acquistarsi. In· tale co_ndizione di cose politico, viene in certo qual ·modo a semplificarlo .d'!ll· evidentemente il principe libico prot6tt~ dovrebbe essere punto di vista costituziona,le, in quanto esclude a p1·iori · · o· una creatura. -italiana s'enza·::risuonanza di simpatia· molte soluzioni, che sareb.ber.o inadc,guate !l,l caso oolo- nell'anima indigena, cori -tutti i pericoli di ·uuove lott.e niale· in' questione. . . intestine e con tutti gli inconvenienti d'un'artifioiosa Se non tem-essilho di essera fraintesi in materia così •creazione st.raniera, oppuré il risultato au.toctono ... delle· delicata, ~e i confronti. 'non fossero spesso pericolosi per Ìot~e internr, del Paese, o', cosa' più façile, ·,della lotta la confusione che pdssono i;:,ganerare, diremmo quasi che d~gli indigeni éontro il dominio italiano.' Tale ._appunto , lo spiri.te· che deve gt1idare iJ.Governo italiano nel rego- · sarebbe _stato qt/el Ramadan esc-Scetèui, che gli Or~ellK· l~re i- rapporti coloni'ali italo-libi~i, dovrebbe avvicinarsi 11oc~sero ·al cadere d'agosto 1920 nel combattimentò di più a quello che deve ·presiedere· al ·1·iordinamènto del- Bèni Ullid con quei di Misurata-che li avevano attac~ l'Alto Adige nello Stato italiano, che non a quello da se- cat\: ~a semplice notabile di Misurata ·egli; ùopo l'insidia guire n'e1 governo della Somalia o dell'Eritrea. · dia tesa• a Casr-Bu-Hàdi.(1915). al colònnello Miani, cpn- .Nelle contlizioni politiche, etniche e territoriali della ·qÙistatore dl)l' Fezzan, era· apparso p simbolo· e· l'ero'e Libia la soluzione coloniale idea.Je sarebbe stata indub- ~ndigeno della riscossa cont110 l'Italia è 'a,eva ·ac1 uistato biamente ciuellà 1 ael ·protett01·qfo col~nia{e, a somig~ianza ta~ta pÒtenza in ·gran parte della Tdpolit~nia. e della. (per stare nel No'rdafrica) della.'Reggenza di.Tunisi o del Sirtica da aspirare a divenirne Sultano. , Sultanato del ·NCarocèò. Il protettorato; mentre avrebbe Chè se p·er' queste ,i;agioni la soluzione del· prop,ett,o– ·1asciato una r.ilativa _indipendenza di svolgimento alla rato _col~niale deve essAte·, per la 'l'i:i,politan,ia almei.,o, Libia s.ecqnd'o il proprio, costume, avrebbe gara11tito, scartata ·,chè per la•Cirènaica·interna la base d'una pos~ senza ..bisogno: di g_uetre di conquista, la sovranità d~l- sibilitii. siffatta può forse._continuare a sussistere··11ella , l'Italia sopra il Paese e permésso ad es'sn, senza sper.pen · Senussia); non più acèettabili s,i pi;esentano ltitre soln– ed ostacoli, la peQ.etraifrone economica, etnica 'e ,;iultu- zioni pnl passato prospettatA o tentate .. Alludiam0 sia a mie, cioè la vera azio_necolonizzatrice atta a dare, anche· quella soluzione detl'assimilaeionè deila Libia bella m!)· se costosa, risultati fecondi per la colonia e per la me- tropoli, che .pure destò tanti entusiasmi nei primi tempi tropoli. . , . . della conquista (Tr~pl)li e B~ngasi dovevano divenire i Ciò era particolarmente possibile nella Cirenaica in- capoluoghi: dell'a 70• e 71• provincie del Regno d'Italia, terna, cosparsa di zavie senussite e dominata s6~ialrhente, lé quali avrebbero' avutò i relativi rappresenlianti ner olotrechè religiosameÙ'te, dalla Senussia, cioè darla grande Parlamento italiano) e che ispiorò mqlti.degli ordinamenti con fraternità re!i~iosà mussulmana, che da con,sociaziO'lle · assimilato1·i Qscogit~ti dal Bertolini; .;ia ·a quella dell'am-. puràmente 1'eligiosa, tendente a ricondurre l'Jslam allii. miiiistraeioiie diret,ta. da p~rte· e pei: opfra esclusi11a_d;eita purezza' delle sue fonti, si è, 'fra il 183·7 e il 1895, trà:-. me(ropoli; predominahte Y)èlla sostanza /se non sempre sformata in potenza,politica ed economita. La Senussia ..nèlla,forma) nei territori libici efletti,van:rent.~ occupaii. avrebbe forse' potuto fornire la base ad un protettorato Ques~e soluziçmi son,o. iintrambe da re;ping!!rsi: lw.prip1'a italiano: il GmimSenusso, od un ;uo rapp't!esent~nte tem- per ragioni intliiti.ve di diversit~ ~i raz~a ~ di lingua e, poralé, sare:bbe stato il· principe protetto dell'Italia, Ia . più' ancora, di religione, di costume; di ci'viltà, oltrechè quale avrebbe, pel suo tramite, gcivernato e amminfstrato pei perico,li che p~·esenterebbe pel cost?>me -politj<Ìo e par– i! Paes-e, Alprendbio•all'azione colonizzatrice italiana. lamentare itiiliai;to, già, co.sì corrotto, una ra-ppresentlllnza Nel resto della: Ci·renaica e, più ancora, nella Sirtica libica; (se in Italia il G0verno' venrle ,i prefetti per com· , e nella Tripolitan'ia: la manéanza, anteriormente all'an- pr,1,re i deputati; jn Libia ve.nderehbe non i governatori,. nessione italiana, d'un potere centrale in,digen'o da con- ma ,addirittura: Ìe colÒnie per comprare la deputazione, servare o restimrare sotto la sovranità: dell'Italia rend·eva e che' dive:.,rebbe pratic•amente l'~rbitra:' dispotica della vita rende p~ruticamente impÒssibil•e tHle soluzione. Nella" politica delle popol'azioµi); la:secondJI., pe~c,h~ n~n so\o stessa Cirenaic·a; anzi, è'.ove fu, a scartamento ridotto e soffocherebbe ogni 1ibevo svilup·po della colonia, imbitv:a– negli ultimi' teÌ)lpi soltan:to, tentato, media:ò.té l'accordo gliandola nella ca:mi~ia di Nesso di 0rd,inamenti 'ruatu-rwti di Regima \1920). co.n Mol:tamm~d Idris Sénussi e 1 la con- s9tto un altro clit;Ila etnico e,s~oric0, ml!- avrebl;>e raa,ice segrtente' investitura a lui dwta delT'amministra:zione a~- in :un reg(me ài assoggettainentò còlonial'e ,ad oltranza,. tonoma delle oasi çli An'gil~, Gialo, _el GiagbÙb e Cufra in pìeno contrasto colla, cosc.ienza politica, d;lle p©,pola- per delog11del R.i d'Italia, col titolo d.i Emiro (Principe) · zioni in,ligene. · ·_ . . . . · e con fao0'lta di risiedere in Agedabia, tale costruzione ' Ma; a prescindere anche da:lla loni portatafotrind!'ca, politica si presenta· tutt'altro .che--S!)lida e duratura, pel che .già di per sè le condan-nerebbo, l'una ,e l'altra pre• , fatto semplicissimo che l'emiro Mohammed Idria e! Mahdi · suppongono la occupazione effettiva déll'intero' Pa~se, el i3eoussi nòn è 1,nèera nel 1920) il capo universalmente allo' stato delle cose non ragg,iungibile se'non, attraverso• riconosciuto dei Senussi, ma un cugino del vero capo· all'azione militare, cioè attràverso ad. una nuove ~ue~ra deHa confraternita, l'irriducibile Sidi Ahmed el Scerif, in graade stile di ~ico,nquista della Libia, di cui, nelle profugo in• Asia Minore, dopo aver lottato contro l'Italia condizioni italiane attuali, nemn;ien9- ,ùn gove,rpo lJ.azi.o– sino al 1917. · nalista, crediamo, si sentirebbe di assumersi li!-iniziativa, Nè d'altra p.arte, se si ecèettt1i il Senusso n~lla Ci- ~ )a respon·sabilità. .. ' . renaica, esistono in Libia altri c~pi, che possano, per . Ed allora; per via di eliminazi@n~ · s'ucçessiva, non, tradizione stori~a comunemente accettata o per autorità riinane altra soluzione del problema p0Htièo lj,bicQ·che effettiva, essere ele'vati al.Ja dignità, di ,Emiro libico pro-, 1 . qu~lla d'una relativa autonpmia; non solo ainin,fnistr'a,ti\ia • ' • I , , ,,i .. i' ·-·BibliotecaGino Bianco

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