Critica Sociale - XXXI - n. 24 - 16-31 dicembre 1921

•,. 0/HftdA SQC1AU:~ 377 te azionali possono 'protrarre l'a'ttuale s9uilibrio · dei \Cambi oltre il prevedibile? Voperazione, allo stato: attuale q_ei patti dibat– tuti .t¾ il Comune' di Milano e il Sindacato Ame– ricano, presenta indubbi elementi di alea:torietà, che è desiderabile_ vedere eliminati. _ . · . Il Governo, -pertanto, dovrebbe intervenire, non già.p_er avvalor'are le rriene faziose contro l'ammi– nistrazf<?n_es_ocia,lista d_iMilano: ma per migliorare le cond1ZJom del ·prestito. , · .. _ li_ punto_ debole dell'operazione che si di::lcute, è Jl vincolo d~ rimborso alla scadenza del primo qui'nguennio. Tale periodo- deve essere spostato ; meghr ~f!COra:. ~·eve essere reso_ mobile, di guisa che I !ntzto del rqnborso nel periodo del venticin- .! quenmo possa effettuarsi, quando. il cambio abbia i raggiunto un livello conveniente. ·Se al raggiungi– mento di questo risultato giovasse la gàrnnzia dello Stato, ben dovrebbe questa essere accordata. E se poi l-0 S_tato, alla sua volta, volesse garantirsi contro lo sperpero, delle amministrazioni .comunali, bene operer,efi>:lì>.e\_ se: intervenisse .1a imporr•e le. econ0mie e la riduzione di dispe.ndt, che per ora· -nè ammi– nistrazioni socialiste nè amministrazioni moderate avrebbero la forza politica -di attuare. . . SIGNIFICATO E lNSEGNAM,EN'TI DELLA RIVOLUZIONE· RUSSA \ 111. La nuova contraddizione ris.ultante -e la progressiva consapevolezza del .problema. · .l?n;·e, com;iuta questa trasfo~-m;zione storica, - fa, qua,le,non cessa di essere grnndiosa _.anche vista dal• l'angolò visuale del soc:alismo, seblJelle la soci,:ita_che ne è risultata non pote'sse avere rl i r.omunidta a'tro che il mito degli illusi· - l'aspro tràvaglio della gest,;ziono della nuova società russn e,J·at,ùtt'al~ro che giunt.o al termine, anzi entra va ·in più laboriosa fase. Quella n– zione, distruttrice del c<tpitalismo preesistAnte e, quindi, pai,alizzatrice deHa produzione indn_st.rialè·,. che era _pur ,1:;1a 1 necessaria iJ1 un 1irim0 tempo, fischiava, conti– nùalldo ad impedire ogni !'ipresa loro, di' dissolv.ere. t.utte le energiè vitali della s'ociet.à rus,sa, e di esten: dere qui:ndi alle stesse conquiste compiute .il processo di decomposizione, che ne avrebbe annullata l'effi-capia ' e disperse le capacità di svilnppo._ Il capitalismo, che era st-ato da. prima mì ostacolo ormai alibattuto dalla ri.voluzione, doveva essere ricoskuito· e rifatto più vi– goroso, se della, rivo luziòne si volevano salvare i re- , sul iati ! lcquisit.ie le.fe, condeimmense po·s~ibilità a venire. Giacchè•la R,issia_ rivoluzionaria· dei Sovieti ri- La garanzia dello Stato potrebbe e'sser,e pre.: stata ai creditori americani per· avallo , delle ob– bligazioni municipalir·Oppµre potrebbe essere fornita suite '1raccie dello schema Ter Meulen.adòttàto dalla Lega delle Na,ziorìi nella Conferenza di Bruxelles del settembre 1920. Il Governo· potrebbe eme·ttere titoli di deb.ito pubblico da pagarsi .in dollari, che presterebbe al CQmune di Milano, da collocare in America. · ' L'e·senzione da jmposte. . produceYa ancora in sè ia coritraddizioue in cui s'av-vi– i lappavano la Russia dello éJzar. e quella di Kerensky, già -impigliate· entrambe 11elcont1.-astofra l'èra feudale , j persistente nelle _campagne e la. capitalistic~ raggiunta Infine, sarebbe cqnforme a cri-teri scientifid, che, dai gnrn<li ccnti,i urbai,i. Il co.nt.,rasto,che si rinnovava .i prestiti- da collocare in America fosser0 dichiarati ancora fra campag1ia e"cit.t.à, era div,enrito orinrÌtitesi esenti da imposta, siano essi emessi dallo -Stato, fra seèietà borghesè, ormfl.i in. formazione e in sforzo siano inve,ce collocati direttamente 'e soltanto ,per di sviluppo 11ell'immenso tel'ritorio rnrale, .'e.lorganiz- conto del Comune. ' 1 • • zazione comunista, che si esasperava nel conato di co- Non mi voglio, diffondere a giustificare questa st,ituirài effettivamente e di fortificarsi nei centri ur– proposta, che, per quaf.lti son,o iniziati nelle ragioni l!ani, nell'illu 8 ione.<li potel'.poi•cliffonder$i, imtdian<losi che giustifi'~ano le esenzioni dei prestiti pubblici uel territorio ciicostante. , da imposte presenti e future, non ha bisogno -di il~ lustrazionf E', n0to, infatti, chè l'esenziprte è ac- Co·1t1·astoin,;olubile, perchè l 1orgai',izzaziÒne poli– cordata, perchè )'imposta, anzichè sul· c·apitalista, 'tica del comunismo p·ou poteva in .alc~n modo_ sovr.ap– cade indubbiamente sul ·debitore, • porsi a u11regime econo-mico ,d-i produzione di merci, Nel -caso presente, poi, si tratta di prestiti con- ed inqu~d1;arlo nelle sue forme, --inci;nnpatibili e con– tratti in America· da qpitalisti am~ricani-,- che _non - tradditorie· con _ 11 s~o. La prorluzione . frantumata or– ricavano il frutto (iel Joro denaro da impieghi che mai e dispersa la già limitata, organizzazioue indu– essi faccian in Italia in imprese produttive, tna da prestiti ad Enti pubblici, i quàli ricavano gli inte~ striale - s'era quasi interamente ridotta all'agi'icoltura, ressi da pagare ai creditQri ·!Jl·ediante Imposte pre-: dall\l,.quale· df.l resto ogni ·lavoro industriale rimanevà levate dai r'edditi · ,di cittadini it.aiiani,. colpiti già da .dipend·ent,e e tributario- per ,gli !llimenti indispensabili. tributi erariali oltréchè comunali. Ora le, imposte I Ma i11qLtesta attività ec,.,nomica agricola, presso_ che sui prestiti collocati 'in America non colpiscono i unica superstite, il regime vigente 1ion-e1•a ·certamente redditi <!leicapitaftsti ameriçani, ma il Comune de- , 'il comunismo: tutte le successive illusioni del gov.-rno bitore; non sono quindi che imposte su imposte I . dei Sovieti, di poter operare lfb messa in comune dei li colmo dell'assurdità I · prodotti, o le requisizioni-, o la riscossione gratuita L'eseniione importerebbe uri sollievo non ·in- delle qnantità eccedenti il__ consumo dei proclutlori. a diff~rente: circa due lire "/o; e migliorerebbe quindi sensibilmente le condizioni del prestito. " titolo di tasse in natura, etc.,. erano venute via .via cndenclo ~i fronte alla resistflnza, ora attiv:i; ·ora p,as- Benvenuto G~iziotti. · siva', dei contadini, èhe ,dalla violeirna contro i co111'i- i E' uscito in opuscolo, fra' le edizioni Jella Critica Socia:le FILIPPO TWRATI Per l'unità ,delPartito nella libertà del pensiero discoi:so al XVIII Congresso Nazionale del _Partito Sociali.sta ltRliano . L. 0 1 75 ; ~conto ·a 'usG ai· rivenditori tctti rlei poveri e dalla r'eazione armata contro le gua·r– die ·1·~se 'passavano ai più efficaci m·ezzi dell"occulta– meoto ·o della distruzione dei prodotti e della limitazione delle ci1lture, li governo dei Sovieti d.oveva finire pbr darsi vinto, & riconoscere quello che i crintadini vole– .vano, e per cui avevano fatta la rivoluzione, e per cui avrelibero pur compiuhe le più ierribi!i jricqueries con– troi ivoluzibnarie, se .fosse occorso: ossia la_ proprietà privata del -suolo e (tanto più) dei pÌ·odotti ai coltiva- .' tori ?fficialment,e proclamati legittim.i prop1, ieta.ri. At- ·•

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