Critica Sociale - XXXI - n. 24 - 16-31 dicembre 1921

li t16 Vl-tlTJC:1\ 8bC!A.Lt colare l'Avanti! -'- che _hanno sempre sostenutq come fatale il fallimento della Finanza e dell'Eco– nomia nazionale e hanno segnalato al proletariato il pericolo di cadere nell'immancabile baratro della rovina borghese, se mai fosse stato così grullo da assumere il potere dello Stato, ora mettono da parte il loro pessimisn_10 catastrofico_, .eh~ m~le si concilierebbe colla difesa del prestito d.1 Milano. Il quale diventa cor:vènie11te,se si prevede ·un mi– glioranìento dei cambi; e i cambi volgeranno in fa– vore della nostra lira, solo coli' ascesa della finanza e del!'economia italiana. Perciò i catastrofici, di– menticato per il momento il dogma che l'Italia va verso il fallimento, prevedono e si augurano Che in pochi anni il cambio della lira in dollari salga verso la pari, o almeno migliori sensibilmentè. Queste evidenti e strane incoerenze dimostrano che i partiti in Italia hanno perduto la bussola in momenti difficili, in cui è necessario che, al diso– pra di unilaterali e gretti egoismi di ceti, classi, partiti e grnppetti dominanti, si elevi la sana visione che, sopratutto nel nostro Paese e in· questo mo– mento, ciascuno deve trovare la. propria salvezza e la propria fortuna nèlla risurrezione e nell'.incre– mento delle <mergie collettive;- che, contro ogni partic'olaristic0 travisamento. o annebbiamento dei fatti, si intuisca e si abbia fede che l'Italia ha le forze per rapidi progréssi, e .solo le• manca che queste forze siano collegate, perfezionate, stimolate e indirizzate: . . . Il critico pessimista, interessato o disinteressato che sia, non mi accusi di veder troppo roseo l'avvenire dell'Italia. Siamo in un momento critico della preveduta depressione economica ·e politica postbellica: ma, si commenti•come lo si vuole, sta il fatto, che è per se stesso un indice, del mi– glioramento del nostro bilancio, il quale da un– deficit di 12 miliardi pel 1920-1921 è passato a un disavanzo di. 5 miliardi, e probabilmente con soli . 3 miliardi colmerà la differenza fra le spese e lt entrate nel corrente esercizio. Il pareggio, pur che lo si voglia, nelle finanze?pubbliche non. è lontano a raggiungf;rsi. Spese da decimare, economie da ottenere ed entrate da accrescere non mancano certo.. In queste circostanze di fatto, ·dipende in gran parte dalla virtù o dai difetti, dalla bi.ton~ o cattiva volontà di noi Italiani, dall'indirizzo della nostra vita politica· e della nostra politica econo– mi~a e finanziaria, se ascenderemo rapidamente o faticosamente sulla via della redenzione, o se in– vece precipiteremo verso il fallimento, Soltanto chi crede e vuole che l'Italia vinca le ·attuali difficoltà poli~ic~e economiche e finanziarie e pone gli inte·– ~esst d1 classe, partito o fazione in armonia, non in contrasto. cogli interessi generali e immediati d'ella collettività, può utilmente e serenamenté di– scutere .sull'opportunità e. convenienza df urt pre– sti_toall'estero,, il' quale richiede,· .come·condizione pnma, uno stato d i cose d a meritare la fiducia nel nostro avvenire da par.te dei nostri , creditori stra– nieri. Il prestito di Milano.· Poictfè io credo e~~ l'attuale cr_isi,psi~ologica e_mora.le oltre che poJ1tica, economica e finanzia– na - tnnest 8:t~ ,.purtroppo, in una più grande e con:iplessa ~ n.st 1nte_ rnaz1onale -, verrà superata in ltaha p_er~1rtu_ d e.gh sforzi tenaci e pazienti di la– voratori d ogni classe, che vogliono vivere e non· soccom_bere,.e n~?ostante le colpe dei capi di G_overnte ?I partiti; così ritengo che la contrazione d1 u~ p_rest1toall'estero! si~ pure di modeste pro– ~orz1_01~1, come_quel_lo 'd1 Mt!~no, po.trebb~ segnare I avviame?to nella, r_1presad1 tutt_e le nostr_eenergie e~ esercitar~ l!n. , 111fluenzapsicologica benefica strllo -stesso tndmzzo della politica italiana. , BibliotecaGino Bianco·: Ma è conveniente il prestito dei 10 milioni di dollari ? _ · .... · Le condizioni per cui sono corse trattative tra il Comune di Milano e il Sindacato Americano, che fa capo alla Banca A. B. Leach &. C. di· New York, sono le seguenti: ' _ · a) emissione, pagamento e ammcrtamento in dollari; · _ .. b) interesse annùo 8 "lo, pagabile in due ra: te semestrali posticipate ; , , e) durata· di 25 anni: nei.primi ·cinq11eanni pagamento dei soli interessi; .nel successivo perio– do rimbùrso del capitale in rapporto· del cinque per cento annuo ; d) ammortamento da eseguirsi ·in 107,50 per ogni 100 nominali ; e) facoltà di riscatto da parte àel Comune a 110 per ogni 100 nominali, da eseguirsi: solo do– po il se_condoquinquennio, con preavviso di 6 mesi; f) prezzo di cessione a 91'"/.; g) le impbste italiane a carico del Comune, ~ Le entrate comunali sono impiegate a garanzia: la quota· d'interessi sarà iscritta nel primo articolo di spesa ~ quella d'ammortamento nell'articolo u– nico riguardante l'estinzione dei debiti., Facendo il· computo degli interessi, delle· im-' · poste, del premio di rimborso, in compie-sso il carjco del pres'tito americano si ~ggira ·su 11,50 %– di fronte a un onere di. 9;30 °/o, esduse le .spese di collo·camento, che l'Amministrazione di Milanp calèola per. un prestito da collocarsi aWinterno. Evidentemente l'operazione prospettata-non sa- . rebbe conveniente, se il cambio in avvenire non · scemasse, s'icchè il Comune di Milano dovesse ef-· fettuare il pagamento con dollari pagati al prezzo attuale, prezzo al quale esso -potq;~bbeassicurarsi, al momento di dover pagare; l'acquisto dei dollari (mediante, pare, lievissimo compenso) anche se i cambi crescessero ulteriormente. ' · Se, invece, il cambio scemasse notevolmente ~el c~rsq del peri~do stabilito per l'a'mmorta!)'iento, · 11canco del presl!to potrebbe scemare, fimi a•.co– stare in media e per anno dal 6_·a 7 per cento, ·pèr fare delle ipotesi di· ribasso del cambio, entro limiti che si possono fin d'·ora .ragionevolmente ritenete attendibili. · · , · l'i;itervento del Goveroo. (I) Ma chi pu'ò leggere con sicur:ezza- nel· futqro, · quando non solo ragioni interne, tpé\· ahche fatti in- , (l.J L'argornentazion~ ,tecnico-fiull.uziaria che--qui so– pra svolge, con ·la consueta obbiettività e dirittura di giuùizio, il.nostro ·collaboratore è - ci pare -· ìnatta•;• cabile . .Per quel che è dotto in quest'ulti,r.a parte del suo articolo noi dobbiamo tut'bavia tener presente anche· lia~petto _polit~co del' problema. Clrn l'inte rvento di-capi– tali _e~te~t ~ _nsolvere. la nostra crisi economi.ca .ritppre– sentt, un utilità generale e 110n del solo Eri te che_ con– trae-il prestito, è :'uor di dubbio e non ha bisog11cidi di– ~o~traz,~ne; che pertan~ò possa, sot~o siffatto aspetto, ntenns1 opoortuno e g,nsto 1'iutervento, in, ga.i,:anzia dello Stato, ci pare indiscutibile. }.Ja se questo intei-vent~ dovAsse produrre, co!l'le necessaria conseguenza, un 'in– gerenza ~roppo forte dello Stato ne.Ila gestione co,nu.nale, allora noi dovrommo pensare che il vantaggio pecnnia 1 ·io recherebbe troppo ·grave sacrifillio· dell'autonomia comu• nate· che noi vo"liamo invece difendere ed allargare e ~he il Com.une dovrebbe piuttosto adattarsi a pagarn'u,i ~nteressfl lievem~ote maggiore che rinunziare alla sua rndtpendenzn. C,o n?n toglie, arno;iimplica, che esso debba _sp_nntaneamente porsi sµlla via di avvedute eéouomie: mo che la st.esaa attuale Amminiatraz1one di .Milano. éol conse!lsoanchedegli impiegati, hadimoRtràto•di voler fare., Per l'esonero ditlle ta~se siamo pieòamen ~ed 'aceord:o col Griziotti. · - • \Nota dell'a C1aT1CA', ' ,_

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