Critica Sociale - XXXI - n. 24 - 16-31 dicembre 1921

.:.., 88'1 ùRI'l'lèA t:ìOUlALE Cavour /fondata su parole deÙe da Ìui, quas1à· ,Q a_nni addietro, in così enor,n.e d-iversità - rispetto.a oggi.– di. sistemi finanziari e tributari, per l'enorme d1.vers1tà nella proporzione ed equilibrio Jinlle varie forme eh ric– chezze e di redàitil per combattere l'imposizione, oggi, . di un'imposta globale ·sul reddito, · . Oh! la santissi m·a verginità della scienza posta al ;;e1·vizio della sola varità, per il solo ed esclusivo be!!e' àell'uma:nità ! Mug._ * * EuG1rnro ARTOM, Lineamenti della crisi,__ sociale. Torino, Unione Tip. Ed. Torinese~ 1921. Col sussidio di una solida cultura, l'A. tenta, iii questo lavoro di grossa mole,. di delineare ne' suoi prin– çipali elementi l'attuale crisi sociale. Della quale egli pon'l, la causa fondamentale ii"ella·· lotta che, spP.cie sul, terreno economico, si <iombat1;efra i tre principali. coef– ficienti della evvlu~ione contemporanea: l'individualismo, l'associazionismo, lo Stato. L'A., stbbene non lo dica e– splicitamente, mira evidentemente a rictn:care quale, nella odierna situazione, sia la liuea di mino,· resistenza, se– c_oudo la quale la crisi troverà il suo rimedio . L'indivi_dualismo, giunto _orma_ial suo massimo svi– luppo e posto dinanzi al problema dei suoi limiti, è pur sempre, .secondo l' A., la fondam~ntale forza diretti va della evoluzione sociale; ma, mentre esiste tuttora 1~ coi'nci• danza delle finalità dei singol i con \iue\le statuali in tutti i casi di attività puramen.te etica e politica, sorge i'l, dissidio nel campo economico, sì da poter affermare che solidarismo ed individualismo .sono oggi divisi dal problema de.Ila proprieta. . . An,ihe l'associazionismo risponde ad un bisogno im– pre~cindibile; erl al f1momeno sindacale l' A rtom dedica . fruttuosamente buona parte del lavoro, senza però !1-PP,o• fomlire sufficientemente l'esame di quel singolare p, oce.,so di 8upernmento delh Stato (i-nteso nel senso di • assetto, ordi11amen1.o attuale•), che si "Verifica, segnatamente per o~era degli organisrni assoc:ativi operai, che 110n a tc,rto il So1·el chiamava le cellule della futura soci6tà in seno all'attuale. Senza alcun du ùbio il sindaca,to, sp~cie nel c~mpo industriale, si presenta come ·un vero e proprio p1<ico!oStato. Pa ,aaudo a trat:are dello Stato, l'A. afferma che lo Stato tende, sempre piìi, a divenire onnip()tente e .aa al– largare i· .suoi còmpiti, integrando l'attività degli indi– vidui e degli Ewti minori e p1111etrand'o,fra l'altro, pro– fondame1tt<¼nel campo della produzione economica e degli scnmbi. Ma la sua fa.rza è veramente ,mmentata? O piut– tosto non stiamo noi forse assistendo (e la lotta delle fa– zioni all'infuori dell'orbita statuale ce ne d'à una orova palmare} ad un vero e proprio diHso\vimento dello Stato par opera dei diversi organismi di classeÌ' L' A. stiisso rilev._ l'impotenza dello Stitto a soffocare la forza ,:entri– fuga che lo contrasta, quando,' ve}1e.ndo a parlare della crisi sociale, molto giustamente oss erva come essa con– sista nel fatto che lo Stato .non può i mpone.ai sin,lacat( le sne leggi, perchè nel campo economico non riesce a · esercitare un'efficace- azione coattiva. I sindacati , rap- ' presentano una forza superiore ad ogni altra forza sociale ma DOT\ ·possono governare, in quanto, per la loro natb.1·~ e per la )o:'o cltoi:~a,solo posseggono una potenza di lotta respinge però la concezione. cl11,ssistica della dottl'ina 88• cialista, alla quale· - pur dconoscendo doversi. i plù si– curi progressi materiali "del· proletariato,· la • risorta CO• scienza della personalità uma11a •negli ·schiavi dei campi e delle officine•,. un n-0bevole avviamento alla perequa.– zione sociale - addebita, con giudizio alquanto superficial1>, l'odiern·a lotta !Jivile e l', inutile. sforzo di distruggere la potenza capitalistica. Ma, per quauto egli si .sforzi di climosòrare che una • infrangibile • solidarietà lega fra .loro le vai:i!l classi, la bilaucia dei suoi stessi argoménti' trabocca dalla par.te della concezione classistica . . Ma la nega poi v1m1mente l' A. la \ott_a delle cl11ssi? Non -sembra, Egli ammette int11otci' « la lotta di, categol·ie •. In una col!etti vità fondata sulla p-roprietà iudividuale., le classi derivano e secondo lui -· dalla àiversa, distrihu– zione della ricchezza e ;;ono in uumero ben ùennito. Le oa– tegorie sono invece in.finite,giacchè sono determinale dalla va-rietà delle funzioni esercitat~. Ogni' cambiament-ò ne)]~ form'\ della costituzione sociale si traduce in u11 mnta– men'to .della composizione delle singole classi .. o, per essere più esatti, nella di'versa distribuzione delle cate– gorie in ciascun,i, çlasse, Qùindi , ritmo di classi• e non . , lotta•, giacchè l'odierua crisi 'dipenderebbe aa un con• flitto di categorie. ·u prnblerna fonditmentale di~errebbe al lorà questo: creazione di un asset,to sociale per categorie anzichè per classi, ·formazione di una legislazione.che ahbia c1,me e– lemeµto base il rapporto di lavciro, per cui cia,;cuno <Jonti · secondo l'importanz11 dellu. funzione sociale che compie ·con la propria atti,vità pe,•sonale. Solirniolle certamente non ~uova., ma svolta con. argomenti nuovi. Esatta. ln distinz;one tra cl.ssi e catPgorie, ma arbitmria là dedu– ?:ione rlella ·non esistenza della lotta delle classi. L' .A rtom ammette il ritmo delle classi; soggiunge, anzi, che la borghesia, tr&,montata come èlasse, è- necessaria ancora còme categoria; rna (lasciando per ora di d-iscutere que– st'ultimo punto) il fatto che una_ clàsse A succeda 111 .pojere ad t~na classe B. esclude,_ o n<:m piuttosto presup– pone, la lotta? E il fatto che l'A ., dopo aver ammesso l'esislenzn della lotti,, di categorie, riconosce pella bor– ghesin, in un recenlissimo passato, la ùo~pia qualità di ,classe• edi ,categoria•, non è un'implicita ammis- ~sione rlelPesistenz11 della ·Jotta di clnsFe? ·Debole sopratutto nellit sintesi (dife_t~o grave in un lavoro di tal genere, probitbil,nente derivabtH dalla man-· canza rli unn concezione organica\, l'opera dell'Artom •ÈI fru.tto di uait coscienziosa ..indagine; e!;,pres,iol)e di no ingegno ·originale .e di unn cosci:enza sincera, · NAJle ul– time .pagine del v0l11me, 1,accoglie,ndo lè sparse file dei· suoi pensieri, l'A. confessa di nori creder pit1 ormai al•. l'esistenza di un p,rincipio assolu_!;o, _ma di e·ssrrsi con– vi'nto eh-e la verità sta- nel ginsto me:r.w, inteso non come somma algebrica dei diversi fattori, mà'.• come UJ1R dot• trirrn çentrale autonoma.-come UJ ;lanuova i'uterpretezione dellit realtà•, Ma anch'egli, 9w1 1 t.re· si propone di convincere, non è con-vinto; sente cli non aver· creato il nuovo siste– ma; è pervaso da dubbi ed esita1Zioni e termina con e• spressioni piutt.,sto acco1·ate che firlnoiose: Oubbi esita- •zioni, scoramenti cnmuui a tanti giovani, che ne-l 'grande d:a.mma dei popòli, v_ivono a~gosciosamente;' giorno per g,orno, ora per ora, 11 l0ro piccolo dramma. ' Ca'rlo Rosselli. : 'Fi:a 'le edizic,ni çle,lla C~itic~ Sociale è qscito, opuscoìo, di .pagine 28 PR(?F. DA.VID LEVI. MOREN0;6, e non. d_1prod11z1oue economi<Ja P. ·d: organizzazione so– ci~le.: · • Ed è ve~·o, Ma: -11·ppunto perciò. non può ~ccos glu.1rs1la conclus1on~ dell'A, che bisogna ricondurre il .-~io,lacato nell'!:>rbi'ta statuale, tentandone la trasfonna– :<i?ne dit • o'.·ga~o di lott a• 'in , organo di produzione i. R1c~nd1:rre 11s1ndacll. to ~g-g!, con l'attuul-e ordinamento, nel! orbita dello Stato, s1gmficherebbe-soffocatne lo svi– li1ppo, togliergli la possibilità rli assere ciò che i'n-vece è destinato ad essere: l'impalcntura della futura costruzione - ·Antialrnolismo pràti[O : ·per. l_aViti[~ltÙra aumenta le fondamenta del sistema social" a venire. TI sindacat~ • OL·gano collettivo di ptoduzione • non è Cionciliabile col regime borg-hese della proprietà. V,enendo finalmente a pnrl,ire della crisi sociale, l' A'.· proe,ecte senza un~ ?,irettiv1t sicura, ma è semp're, però; rnte1·~s•~nte _ed·0~1gi~a_le.,E mentre respinge;- quali il- 11!-sori~1rr_ied: d~lla c~·tst, 1 arbi~rato, la compartecipazione nt profittt, l az,ona~1ato operaio,. si sofferma più a lungo sul controllo operaio e s_ul ·cousigli_o di fabbri.~a. Egli' BibliotecaGino Bianco e tontro l'intoHirnzione al[OOli[a - ·cQn prefazion_e_di Filippo Turati. .Prez_zo L. 0'.75; sconto d'us·o ai rivenditori. RIGA.MONTI GIUSEPPE, ge1·enf,e responsabi~e.. .Treviglio 1921

RkJQdWJsaXNoZXIy