Critica Sociale - XXXI - n. 24 - 16-31 dicembre 1921

J ' ragione impellen.te : q!ie -~il commercio è l}uHico legam'e'– ecoooni.ico-possi~ile fra i milioni_ di piccoli; co~t.adini é - la grande iw:lustria » ••• che no1lesi_st!,l ancora e perciò devè essere provòcata e _sospinta a•1lo sviluppo &allo st.imolo· del commerciò. « Tutte le fon;ne di transizione debbono .essere utilizzate per rafforzare i. legami fra 'gli ope)"ai e i.cont!l,dini, per rrìiglio1:are_le condizioni dei contadini,in un pae-se cbè ba molto ·sofferto,~ per ravvivàre l'industri~» e tutta l'economia nazionale. · Ma l'urgenza d<;ll pr:oblem,'.1-, di ,stringere 1ega:mi fra i contadini e i ,pt"oletari, e di ravviyare pér mezzo del commerci!} ì',economia nazionale agon,zz:.vnte, era _vi_vamente sentita già da tempo, anch'l se la soluzione· ne era prima d'ora creduta possibile e cercata in a-lfra via, che fosse .~eno esplicita sconfessione d1;l program- -3'79; Fazio.ne del governo dei _Sovieti assai -prima ,che all9 stesso congresso il' Branden bourg~ki dichi ar:i_sse. « che --11elle--ci<,ndizioni -attuali il commercio Jit,ero è ut_i 1 e \J,lla . i& .dittatura O)?_erai'a ». _, ·· · . .· . '. , ~ ma comuuista in Russia.· Al rjcpnoscimento .d·ef,commercio libero all'i11terno_ era preceduto, sempre_ sotto il pungolo della ste,sa rte– cessità, il te-ntativo _del_cqmmorèio di ,.Stato cc-n J'e• ·stero, nel qt1ale s'era- compiuto i,l,maggior sforzo di fondare qu,:,J capitaÌisr•1·0 di $tato, che. era fallito, nel– l'i~dust.ria iridigel'a, _1Ìia che, se, . per poco_ vero.simile- • ipotesi,, fosse riuscito nel rampo del commeicio coi1 l'estero, avrebbe ~eramente segnato la formezi.one ài una clas,se .parassit!!,ria: la cittadina, culminante nella· casta dittatoriale, vivente a spese di una classe di pro– duttori (i cQnta~ini), _co_stl'etti, per avere la possi~ilità degli scambi, ad alimentare la classe· imposfa;Ji quale / · La gravità del problema era sentita 1H,l suo du– plice aspetto, economico ·e politico.; perc-hè non sol– tanto .la produzione langu:ente precipitava verso il dis– sòlv-ime-nto dell'industria e dell'agricoltura insieme, ma la disgregazio'ne economica faceva -vacilfaie e. qi– sgregava Jè lm~i ·seesse del potere dei Sovieti. In un.articolo della Pravcla, 'in cvi spiegava ia de~sa sostituzione delle contrib_uzioni in natura alle requisizioni dei vi veri, Lenin già tempo arldietro met– ·teva in riffevo come' la decadenza dell'indushia, cau– sata dai-Ja mancanza di viveri, significasse: indeboli– mento del potere della dittatura JJroJetaria: e al con– gresso •pan russo 'del marzo- 1821' ancora più franca– ment11 dichiarav~: « è impossi_bile ingannare Lrnaclasse della popolazione, ·ed ·è pericolo,;,o coh1inuitre ad ingan– nare se stessi. E' veramente tempo di ammettere fran– càmen te che· i contadini si r;fiu I aoo di contiri1fa;re ad accett~rA la Ditt.atura del proletariato»:- Ora i, cqut11.– dir1.1sono « la stragra-nde maggioranza della popola– zione•;✓ e per quanto ..-esi:,ta la possibilità: di un ac-1 cordo, _gerchè il contadino te_me, rovesciando la Re– pubb_lica dei lavoratori, di richiamare i proprietari dei terreni e perdere ciò- che ha _;:;uad-agnàto·. con la rivo– luzione»' .t.uttavià ((per ass·'iur-are un compromFSSO coi· contad,ni, il .Governo dei .Sovieti deve fare imme– diatameilte-le .sue massime_ concl)ssi.oni... Fetmare ·1a reqtli-sizione dei viveri ... dare al cont~dino ... 11diritto di disporre dei suoi prodotti. ll diritto ;d-idisi?orre del sopravva9-zo .è 'il pit\ necessario .incentivo per il conta– dino ... e- fu, gràve err.ore tent:ar di privare· il produt– tore d~i ·campi di quést'o suo, 1;lementare istinto». · · Ma nel marzo· 1921 la visione ·orm~i chiara del _intermediaria per mezzo del:potere politico.· ' · , Il. moveutè dell~ trattali ve per il commercio_ con !',estero, (che qoveva .rbettere in rapporto i prddutt.ori industriali stranieri, non direttamente coi produt.tori agricoli .indigeni, ,ma con gli· organi· del Governo dei Sovieti) _era rur s_cmpre·quélfo di))oter forni·re ai co·n- _ tadini merci in cambio di derrate, e· stimolare .cosi. il loro ·interesse a. una maggior pr0duzione; e -alla con– segna dei prodotti al Governo, cui ·incombeva .il man– tenimento' dèl, proletariato cittadino. Inc'apace di una produttività,· ·che gli v~lesse lo' scambio diretto con· i prodotti r.gricoli_,'que.sto proletariato ·per me7,_zo ·della dittatura sarebbe vissuto, come intermediario obbliga, ~orio, ·sopra i ràpporti fra· pròduttori nazionali eil e– steri, costretti a· passare per le .sue mani. La tassa in natura sarebbe stata così assie11rata, giacchè i prele-. ,:;menti si sarebboro compiuti diiet,tamente dalln. nuova· classe _dominante, instaurati ice ·di una nuo\·a· f,;nna mi · sfruttamento capital,istico cÒl)etlivo. Ma l'ostruziorii!3ino .degli Stilli est.e.ri, la_ rlisorga– nizzazione interna della produzione a·gricola e dei tra'. - spo.rli, la royinosa .siccità e le_altre circostatùie aggra- -vanti fecero fallire ai;cbe più rnp'dnmente del preve- dibile il piano, pur sapientemente architettato, Era un ·piano, tut1avia, COJ\dannato a fallire, ,anche se, in un primo· tempo fusse -in àpparenza riuscitÒ; p0r~hè si, fondava sull'e-rrÒÌlea concezione che un o'rganismo p0- tesse formarsi e viv.ere con organi eterogenei. (capita– listici e comunistici) mantenuti' separati, relega·ndo gli · organi individualistici all'estero, o , restringendoli al– l'interno ·nelia sola, fun~iÒne della procl·tizione agricola, per far reg11are i comunislici nel campo della rfistri.: problema mette già capo .alla eonèlusione che a t01;to'_ bnzione. · ' ' . oggi vi.en creduta una brusca novità; al Congresso d!>l E'ra -l'illusione g.ella formazione di un organismo Partito Comunista allora già Lenin dichiarava: « la 1·-con.membnCnate e Yiventi_separate in territo•ri ·o· in libertà del ·c.:ommercio i1.,terno _deve essere, i·istabilita 'zone diverse e p~i appiccicate insieme; 'il!Ltsione, ,che immediatamente». Conch!sione-· rag_ginnta dopo altri areva già inspirata la ctfri0sa, teoria di Lenin di una vani tentativi, nei quali peraltro, già ben prima d,el_ rivoluzione sociale, risultante dagli elementi politici m.arzo· 1921,'.si manifestava la pressante preoccupazioue forniti dàlla Russia,. e dagli elementi eronòmici forniti. e la sempl'e più i11esorabile .coscienza del t.ragico dal.i~ G,ermani;, éhe Leni'n .stesso aveva presentata problrma, · . . · 'come teor;a dell.'m1ificazione 'clei di,e pulc,irli. «La. ·, Giacchè sin da,l prirno iuizio delle tratt.ati:ve _con storia (scriveva Lenin nel, marzo l 918) -nellà sua mar- 1.'estéro 1Jer sçainbi-·e trattati- di commerçio, l'impulso; .eia 01iginàle ha dato vità a due. meta separate di so– che S'ospingeva, il, governo dei Sov eti i~ tPntarne gli 'cialismo - come cl.ne pulcini che si prepani.no.a schiu– àpprocci, rtspo11dev_aallà consapevole~~a di U11'11rgf>nte dflr,E!i l'uno vicino rll'altr:o, sotto lo stesso guscio del– nece,4sità, Q,ua.ndo, ne) Con,gre~so _del magg'io U:121 'del l'in{pèrialismo mondiale. La G~nnania e la Ru8sia - . Oenfrossbiouz,Jo_nreneff 1 relatoresul~'attivirtà·de'leOoo-. ,nel 1918 - ·sono· l'incarnàzi0ne eviclen1e-)'una delle peratiV1e cli eonsuil'.\o, rilevava che «_pe1:ìanPCP::!sità_di rondi_zioni.mÒ:teriali, ee~nomiC:heesociali, el'alt,radelle far entrare .nella circolazioHe gener~le · de1le merci i condjzioni polit.iche del socialismo·».· Ed -ecco - rias~n- - prodotti ·del pi'cculo prGdu-tt_oree del .c;o_ntadino, biso- meva -1' A-vanti! (in ··un articolo del 14- sett. 1921) - la ,gria aumer:itare, imme.diat.ameote. la ~grnnt,ità•qelle merci concezione prilitica · di Lenin: mettere la ri vohrnio11e oecorrenti a1Jpcodqthot·e agrièolo », Agli dava fonmila- - russa. satto il patronato dell.a rivoluzione economica 1-fl· / zwpe progra1rlmatica · all'esi_genza,• ohe aveva diretto ·desca; chia.mare attorno a queste due ri l'Oluzioni, iu-

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