Critica Sociale - anno XXXI - n.19 - 1-15 ottobre 1921

, I '. 'I 296 I I .. . d li . ·' d" ,I "Partito - nel 'esp 1caz1one e a sua az10ne 1 ·· fronte agli altri Partiti ed al Governo, per profit- . ·' tare di ogni propizia éircost~~za onde agevolare ·' l'incremento della forza politica della classe la- " voratrice. ,, * * * Cessiam.o, dunque, questa discussrone inattuale ed oziosa che serve solo per dar l'illusione ai mas– siinalisti di esser CJ,ua}cosa di diverso ~a nbi, ~nche se fanno il preciso dt quello che facciamo 1101, che fanno i deputati, gli amministratori, gli organizza– tori' di parte nostra: Cessiamo, anche per una ra-. gione, nella quale sta appu,nto l'aspett~ com\tra_gi_co della questione, al quale accennavo tn pnnc1p10. Sta avvenendo ora della collaborazione quel ch'e nel 1919-20 della rivolÙzione. Se ne,parla come di un fatto imminente, mentre non ce n'è il menomo des"iderio .e la menoma preparazione. Ma poiché se ne parla, e poiché ·i nostri cari compagni ci attri– buiscono anche segreti. ar meggli per re nderla presto possibile e attuale, così la' borghesia.va apprestando le armi per difendersi da questo peric olo, che pa– venta, ,come ieri appr_estò le armi -per difendersi contro la minaccia verbale di una rivoluzione per la quale nessun mezzo materiale n~ spirituale nes– suno aveva mai pensato ad apprestare. E a questo te– muto pericolo di nostra imminente scalata al pote_re è forse anche in parte dovuto, oltre che la levata di scudi del gruppo agrario (esponente della più torbida foia re·azionaria), anche la rfpresa delle vio– lenze fasciste nella forma_più grave e sanguinaria: . Così, per aver più facile vittoria nelle polemiche interne del Partito, si servono gli interessi del Pro– letariato: scatenando corltro di es~o, che non ·ha armi sufficienti di difesa, più impetuosa, più nervosa,. più rabbiosa, la violenza della rea~ione borghese. U. G. Mondolfo. ~uallhe u nhè della "dé~a[le1, -!Olialiua. nella VENE-ZIA GIULIA L'articolo clie segue è una coraggiosa dia– gnosi dello stato in cui la follìa massima,lista degli uni, l'accoi.nodante demag?gismo degfi ltltri hanno 'con.dotto ìl movimento socialista in. u:aa · regione in' cui esso era fiorito. con ·m:rggior pie– nezza ed armonia di form~ e di inizi'ative. Per questo ess_o pu.ò serviré come monito a tutti co• loro che verranno al prossimo Congresso di Mi– lano, non col solo compito di pronunciare quel monosillabo che la macchinetta caricata di un mand.ato imperativo far.à loro uscire •di bocca, nè col solo scqpo di ·far trionfare . un.a formula o salvare, un'egemonia, ma con l'intento di cercare la via per cui il Partito possa compiere più lungo e più sicuro cammino, e meglio provvedere alle· necessità, agli interessi, alle._aspettazioni del' Pro-·· letariato. LA CRJ'.(;-ICA SOCIALE. Il socialismo giuliano prima dèlla g~e~ra. Quando, n·e1 marzo del '19, ai tempi beati in cui. c'era della gente di buon senso che .credeva sul serio ad· uu possibile arrivo di Lenin a capo dell'esercito rosso, un panciuto borghese assai alto~ocato 1 mi ch,iese se, in_ caso di pericolo bolscevico dalla parte della· Jugoslavia e del– l'Ungheria, il proletariato giuliano avrebbe opposto resi- BibliotecaGino Bianco-- stanza al movimento e3tremista, risposi aenz'altro che-sì. Giudicavo quei co_mpagni da come li avevo conosciuti e apprezzati avanti. la guerra! Se, prima cli Tispondere, avessi ripreso contatto C'ln il· sooialismo trie-stino del dopoguerra, probabilmente già fin da allora àvrei detto; no. Poichè allora già si ,en-ivano delineando - ma_ più, ancora, come re;;idui di guerra e del mostruoso clima' morale in cui la is\lerra aveva tenuto la città intera, ·che· non come elementi d'un processo destina~o a _svolgersi sistematicamente -. i sicuri sintomi di degenerazione di quella poderosa ed organica costruzione ch'era stato il soeialismo ginliano d'l\vanti il 1914. D-;;-generazione che s'è sviluppata, poi, vertiginosamente-negli 11nni dal '19 al '21 ed _ha trasciriato il mo-vimeuto in un tale( fon?o d'umiliazione po!jtica e ,i'abbassamento morale, che, per non disperare affatto, oggi, bisognl!, voler cr~dere che, oltre questo fondo non c'è alt,ra discesa, ma c'è solo possibilità di salita, verso il rinnovamento, verso la ri– conquista, di ,noi stess·i e degli .uòmini" e delle cose. In. un ambie_nte dove ogni manifestazione, ,anch.e e– conomica, anche cultura!&, assumeva fat.almente - per , ±orza di cose e per malafede d'avversar! - tinta politica, il docialismo .triestmo ;dell'anteguerra fece il miracolo di insegnare 1j,lla massa le distinzioni nette tra fatto poli– tico e fatti d'altra natura. Costretto, pr/i:na che a:d im- . postal"li teoricamente, ·a risolvere pratic'!-ment.e i grandi problemi politici della Venezia Giulia: - rapporti· con gli Blayi, ~on i Tedeschi,. con i nazionalisti italiani; po- .sizi_one di· fronte al programma irredentistico - il pro– le.tariato ·triestino ,'!-veva_imparato a distinguere, con una sicurezza d'_intuito e di critica che ha qu'!-lche, volta <Ì<ll meraviglioso, tant'è pronta e .sottile, ciò che la borghe– sia locale non aveva mai saputo o voluto clifferenz.i.are. E mentre quella gridava al tradimento, per e~empio, per atteggiamenti del Partito Socialista· di fronte agli Slavi o alla questione univ.ersitaria, i socialisti non de– fl_ettevano d'11lla loro linea•"di condotta, ,convinti che qnelle necessità ieconomiche ,o di cultura che avevano consiglia– to· loro una cer,ta linpa di_'condotta erano ben diversa cosà - e da non .confondersi! - dalle n'ec·.essità politi- che' che altri andavano inv~cando. · · .Un senso· C<!Ìsì realistico· delle· cose, se fin~ -ad ~ certo·punto può attribuirsi' allo spirito della p,op0lazione - in tanta mistione di genti e di razze, si può, del resto, parlare di • spirito trie~tino • . o, _peggio, giulian~ "? - per g,randissima parte è.frutto di educazio'ne. Eclucazioue socialistica veramente sup 1 erba: parèa di par0lè, pruden- · I . , te e 'misurata n'èi metodi, senza eccessi di evange)i0za- - zione' e senza esagerazioni ,di materialismo:· educazione di fatti assai più che d'idee. ' - La quadruplice alleanza.· I - Un edificio solido. .Quella • triplice alleanza•, che tanto solennemente fu conclusa da· noi due ann,i sono ·tra partito politic_o; ' sindacati e cooperati.ve, nella yita del socialismo tries\i– no .esisteva fino tlagli inizi; ed- (ìra,. anzi, una quadru- · plice: .perchè la propaganda culturale, fatta con magnifici criteri umanistici, non si scompagnò mai dalle alt1:e for– i;ne. Direi meglio, forse,. che il socia.lismo giuliano fo, quando .fm;ono attive èd armoniche queste quattro forme in cui esso· si miJJnifesta più sinteticamente. Esso non fu, / dunque, unp •stato·d'ànimo •; come quasi tutto il socialismo di guerra, come g~·andissim~ parte del soeialismo italia~ no, d'ogni tempo; non fu, rni, si passi la, brutt11- imma·•""-...– gine, quasi 1m v,aso dove st dovesse· porre un determi fato contenuto; ma nacque e maturò ·quando il conte– nuto· ci fu, e di questo contenuto fu tut.to materiato. · ·, (

RkJQdWJsaXNoZXIy