Critica Sociale - anno XXXI - n.19 - 1-15 ottobre 1921
292, CRITICA ,SOCIALE non si aiutano a farsi, e reciprocamente, dell'insi- vrebbe ricondurre il Partito e il 1 proletariato ·all'antica pienza, inconcludenza ed ign~via comuni ; -_come,· ' e sempre buona via della: rh 7 oluzione .grad~alista. insomma, dopo aver tanto ~:l!sputato qual_ vta me- Ma non è facile che le masse rinuncino alle loro gli o convenga infilare, cominciare a marciare e ad illusioni. Anche se sono costrette a rinunciarvi nel avanzare sul serio in auella che ci è aperta din- fatto, e persino quando 1;1el loro interno sentono già nanzi · - tutto ciò dovrebb'essere palese e paci- che quello fo un sogno, difficilmente si rassegnano a fico a' quanti n_o~tri .co~pagni 1101~· invidiano, _agii riconoscerlo apertamente in una discussione pubblica, pslttaci 1~ prodtgtosa atttt_udtqe a. ripetere ali tnft- a dichiararlo ufficialmente col loro voto in un Congresao. nito suont e parole, che simulano chiudere Lllì pen- Per un ,altaccam'Elnt6 analogo a quello che spinge certe siero, e chiudono vento. · · madri a serbare il culto del figlio mdrto con forlJle di Il che significherebbe spulezzare alfine dal'la ricordo che pàiono 'dar. lòro l'illusione che sia a!loora metafisica,· dalla fraseologia, dall'infantilità, dall'in-' vivo, le folle· cbuservano la memoria e la vene~·azione ganno - darsi alfine. un program.~a. - diventare ef- del sogno estinto con i fiori s~cchi deg~i ordini 1t>l fettivamente un partito e una mtltzta - capovolger.e uiorno. À ciò contribuisce la reazione. del Fascismo, il già accennato specchio riflettore e, anzichè· il ~ia in qnanto vale a tener vivi gli >'piriti di violenza, passato, che è cadavere più assai che quatriduano, sia pilrchè è. uaturalmente ostico, alle masse come agli raccogliere nel cristallo del Congresso le direttive di individui, lasci11r credere che esse si ravv.edono sotto un'azione, uno scorcio di avvenire e di vita. la influenza didascalica del randello. Or tutto ciò - ecco, a senso mio, il solo pericolo-, Così l'antico sdoppiamento, tanto pernicioso p9· se certo è già palese a moltissimi, a tutti: i sinceri litica mente e tanto triste (anche) moralmente, perdu ed accorti, troverà esso la via di · farsi intendere rerà. Parè un destit\O che le masse--vivano con I'aspi– alla massa dei congressisti, che, portando.nella va- razione e con la parol-a nell'avvenire, e coi fatti pratici ligetta, col sapone e la camicia da notte, il "man- nel presente, forse perchè ogni giorno hanno bisogno dato imperativo,, del Circolo, nel quale si è di- di spe,,,are, e ogni giorno (e quel ,giorno è oggi, e non scusso unicamente pro e contro• i fantasmi, vor- nell'anno 2000) hanno bisogno di mangiare. 0Qde sono'-– ranno pure "spenderlo,, in qualche modo e. rilut- ad un .t.empo rivoluzionarie e riformiste, offrendo così teranno ad ammettere che il Congresso, onesta- ottimo piedestallo agli .est·remi per_ vLI}'!lerenei Cou– mente, non può essere quello che fu .loro insegnato · gressi e dominare il Partitb, e servendosi, nella vita e che hanno ingenuamente sognato? quotidiàha, dei ·temperàti, e seguendoli nell'azione, . Pur io spero che gÌi intelligenti - e non man- Ancor più vano è il credere; anzi,· umanamente cano - di ognì nome e di ogni etichetta, non vor- utopistico pretendere, che i capi .del }?art,ito, pur ri– ranno esserlo invano; sei1tiranno la gravità e la. mwciando di ·fatto ai loro rrogrammi cata?itrofici, o - tragica responsabilità de'Jl'ora che fugge; perchè rinviandoli ad €)poca indeterminata, met,tano in carta questo minuto è foTse l'ultimo (p·er un periodo della la confes,iione del proprio e,rrore e della propria· resi• storia) in cui le decisioni e le iniziative di un Con- pi:3cenza. J gresso possano ancora salvare la causa che ·ci è Essi, che due anni fa erano cosi volontai·isti. da affidata. E concorderanno nel proposito di capo-, bandire un programma di rivohizione iu base a degli volgere l'ordine del giorno - di anteporre le cose stati c1'animo, oggi son diventati cosi detenniuisti da alle parole, la realtà alle frottole, la terra ai cirri colloca1·e sotto la generica parola.aella· « sitnazione » ed ai cumuli, la discussione dei problemi concreti l'abdicazione ad ogni iniziativa positiva, e il' più mus- . alla vacua e ingannatrice metafisica delle tendenze sulmano negativismo 'tra l'iuforiare della tempesta. - o, almeno di ·intrecciarne la discussione per guisa Abdic,ando. cosi a una az[one è .a nn programma che, conseguito l'accordo sui primi,· la decisione· proprio, si può resta,re al Governo ael Partito (a so- . sulle altre rimanga ineffi6ente ed innocua; rappre- miglianza di certi Presidenti di. Consiglio, t.ipo Gio– senti quel tanto d'ipocrisia inevitabile, che esiste, litti, eh.e accettano di governare ~on qualsiasi Partito per la gioia de( gonzi, nella politica apparente di e programma), anche se in vece della guèrra si fa la ogni partito. pace, se invece di far la ri'voluzionE) si è battuti dalla Fra gli altri, _quegli ottimi compagni che, pe~ reazione, e se 1~ nec/lssità spingono ad e~t quaudo si conciliare il preteso contrasto di tendenze, si posero er,i. proclamato di volere andare ad ovest. · nel mezzo, consentiranno con noi che non è nes- E nessuno mostra di preoccuparsi, nè èlella con-, , suna miglior conciliazione di quella che consiste traddizione fra i propositi ,ennnciati e gli atteggiamenti nel vuotaré ad esse la pancia e, dimostratele fan- assunti fin_o. ad ieri, ~utti diversi d-a quelli praticati. to_cci, outtarle da parte e ragionar.d'altra cosa. oggi, nè del fatto che,_ a causa di essi, e dell'averli Che ciò avvenga, nett'interesse,.non di frazioni minacciati senza eseguirli, è venuto sul Partito e sul o di fazioni o di uomini, ma del movimento Socia- proletariato ~n odio e un ridicolo atrnce, tanto mag-' lista, è anche il solo pericolo per la borghesia rea- giore finchè quei dirige_nti - che per i nostri nemici zionaria; la· quale, dal prolungarsi della Bisanzio sono a un tempo dei provocatori è degli scon;fitti _ socialista; attende e sospira la perpetuazione del rimangono al potere. , -. suo, dominio di fame e di sangue, ramnistia alla I governanti di tutte le specie non senl;ono' - sua inettitudine di dirigente, l'impunità indefinita dopo qualclie anno di pott, 1 ·e _ certe incompatibilità dette sue menzogne e dette sue scelleraggini. e il dovere di serte ~bnegaziòni .. Filippo Turati. / Da Livorno a Mi Iano -·, ---•·••--- ' RIEPILOGA,NDO E RIPETENDO. L'imminente assemblea nazionale dei socìalist.i ita– liani dovrebbe essere - se le cose avessero la loro lo– gica e se le masse e gli uomini sapessero avere il co– rnggio o l'abnegazione della sincerità, verso gli altri e verso se stessi - il Congre;;so delta resipiscenza. Il fallimento, all'estero_ e all'interno, delle rivoluzioni v10lente, attuate, tentate, o semplicemente sognate, do- ·Btbliotec101no Bianco ,Ora, ·non :j}er _gusto di acrimo~iose requisitorie, ma p_err_ievocare i princi'pali fallimenti del programma massimalista: che ~os'.ha fatto, la Direzione, di quella g:ande forza di fermenti, di aspirazioni, di inquietu– dm1, che la guerra. aveva lasciato in tanta ]Jnrte della pop6lazione? , , _ , . DimeòJicando la dottrina marxista, cbe insegna il s_oc1a!ismovenire P,er il maturnrr<i del proceHso capita– J1~t1co e per il formarsi di determinate condizioni del- l 'E . h. ·1 I • I conom1a, none e per I coutemporairno e conseguente formarsi, nei layorato1·i, di ima coscienza di quelle ~on• dizioni, e della volontà di utilizza~·le, affrettarle, .d!l
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