Critica Sociale - anno XXXI - n.19 - 1-15 ottobre 1921
ORI'l.'IÒA SOCIA'.LÉ 291 Sempre. alla vigiliadel Congresso IL SOLO PERICOLO. Pensavo l'esordio di un- articolo sul tema che in questi giorni più ci occupa·, quando mi giunge - con !nfinit<? giubil~ della mia grafologica accidia - lo scritto, d1 Claudio_ Treves, al. quale, poichè- in esso çonsento in pieno, cedo volentieri il posto ~ 1 ~ i~ posto di <?nore. E, scanibiq di un' articolo, mi ltm1to a sgorbiare. una ~emplice glossa, nella qu~le mi è anche ,pi'ù facile rih(111ziare,a disegno; alle punte, e ritorsioni polemiche, a cui, in seguito alle nostre discussioni di queste ·settimane, i commenti tenden– ziosi della stampa borghese, e gli pseudo-<;ommenti o -; calcolati silenzii dell'Avanti! (giornale ... del Parti– to!), mi offrirebbero a josa le occasioni e gli spunti. Preferisco se~nalare, sulle traccie di Treves, e 'rende'ndo esplicito ciò che è implicito in qualche punto ·del suo scritto, quello che mi sembra il solo o il maggiore pericolo, qli va incontro il Congresso imminente; a sventare il quale pericolo,· già nelle dispute orali suggerivo - s'intende, senza speranza di successo e, .. pour cause! --'- tli1 breve ,rinvio del Congresso; che consentisse nuova discussione e più approfondita e il ritorno eventuale delle Sezioni ' del Partito su deliberazioni prese il più -s·pesso, dfrei, per automimetismo e per inerte precipitosità, senza nè preparazione nè coscienza adeguate alle condizio;1i evidenti di oggi e di doma•ni: il pericolo, . cioè, che il Congresso - come spesso avviene anche -ai Congressi socialisti (esempii tipici Bol'og·na e, più ancora, Livorno)-debba assomig-liarsi a uno specchio volto ali'. indietro, che rifletta unicamente ciò che è inutile e oltrepassato, le formule, le illusioni. .. ca– dute, le arbitrarie prevenzion'i, i luoghi com un~ le lo- .· gomachie e batracomiomachie del 'passato, ribaden– do l'equivoco che dovrebbe sfatare, tutt'al più sug– gellando una fase del Partito. senza dischiuderne , un'altra - la quale si è già iniziata nei fatti e alla - quale {checchè si sentenzii a Milano) il Partito rion sfuggirà. 1 . . . · • 'Appunto nelle preparatorie discussioni -- a Mi– lano, a Verona, a Reggio Emilia, a Novara, a Lodi - in Comizii' chh1si o aperti al pubblico, ma sempre fra il pensoso consenso prima, poi fra l'entusiasmo unanime ,delle grandi ma·sse socialiste e lavoratrici di città e di campagna (compresi molti fra quei co'm– pagni medesimi che magari nei Circoli, sulla preor– dinata ed imposta. falsariga, già avevano votato nei sensi più disparati)) è con palese disappunto di tutta, senza eccezione, la stampa 11eazionaria - io negai, nonchè la legittimità, la esistenza effettiva, oggi più che mai in Italia, di una distinzione• di tendenze ' nel Partito programmatica - non cioè qùella, pe– renne, di chi vuole · e sa· fare e di èhi cere~ ogni a{ibi al suo Mn volere ·e sapere -; sopratutto della distinzione che- si- era almanaccata e. prospettata artificiosamente, quindi con infi_nite ihèo.ngruenze, ricamando su schemi• superati ,e decrepiti, nelle tre classiche Mozioni predisposte e ben note. (Della quarta, anc0r inedita, scissionista a priori, , non è. il caso di preoccuparci). , La dimostrazione, già data ampiàmerite e indi– rettamente nella Relazione Treves (Critica i'( 17) e, in modo più sommario, ma più diretto nel Mani-, festo e nella Mozione della frazione che si intitola (e mai nome fu più esatto) di "concentrazione so– cialista,, (I) -; dimostrazione che potrebbe ripro– dursi con evidenza anche, grafica, ·se lo spazio lo comportasse, ristampando di_ fronte in 'Colonna le, .1 · (1) Orltiqa Sociale, N-. 16 (t6-81 Rl!'ooto): Per la concentmc·ione so,ctaUsta; ~ N. 18 (16,,81 eetbem~re)': La mozione ~on•~.ntra•ionista. tre Mozioni, con brevissime note esplicative (I)..:._ p trà esser, occorrendo, ripetuta a distesa alle pros– sime assisei di Milano. ·Ma essa erompe così pe– rentoria dai fatti, dalle ammissioni·, degli interpreti più /llltorizzati delle varie ·frazloni · e della stessa Direzione del Partito, dagli Ordini del giorno da questa votati od, accolti, dalle nitid~, didascalìe di Zibordi. (2), infine dalla più semplice, purchè spas– sionata, ri'flessione sulle· cose, che, a dispetto di qualche compagno, che in articoli distillati sull' A– vanti! suda a tagliare un capello in quattro per prova-re che ... son quattro capelli (e; dato il metodo, possono diventare anche cento - · questione di ra– soio affilato e di,·microscopio !) ,- ripeterla e smi-. riuzzarla _in queste pagine sarebbe fare oltraggio alla acuzie proverbiale dell'arguto, per definizione, nostro lettore. , . Che il collaborazionismo e l'anticollaborazio– nismo (in vecehio .stile: transigenza ed intransigenza), il partecipazionismo e l'antipartecipazionismo, l'at– teggiamento, positivo o negativo, di fronte alla ine– vitabile ricostruzione economica, imposta dalla crisi, non a una classe,. pur troppo, ma all' Italia ed al mondo; che tutti questi - che gli inventori ci ac..: cusarono di aver noi inventati I - non siano, chi , guarqi alfa. sostanza, (<lacchè l'uso prog.rammatico · della yiolenza fu· mes~o saggiamente a' dormire), se non sempli'ci pretesti a differenziazioni di eti-· chetta, a scopo, magari inconsapevole, di conser– vazione del potere nel Partito, che non. hanno rispondenza veruna, non solo nella pratica, · nella realtà, nelle esigenze attuali dell'azione socialista· • - inesorabilmente eclettica per tutti, e perciò tran– sigente,· collaborazionista, positiva ed anche' (per– chè no?) partecipazionista quante volte (ecco il punto!), sia dimostrato che mette il conto di esserlo, e a patto (ecco ancora il punto I) di saperne trarre · sufficiente vantaggio -, ma neppure ha·nno ·una qll'alsiasi. rispondenza nelle tesi teoriche cui• preten– dono di richiamarsi, tantocl'lè gli stessi loro asser– tori, incalzati, sono sforzati · a confessare che la differenziazione n'on istà nella prassi, non consiste ne'lle. azioni, identiche' e oo.muni a tutte le scuole e le frazioni, e non nelle. teorie professate, ma sta nello "spirito ,, e negli "intenti ,, subiettivi donde si animano azioni e teo,rie (che è· il criterio, se la . teologia non sgai'ra, che seguirà il Padre Eterno, tanto più veggtnte di noi,_ quando, ricomposti gli stinchi e le rotule, andremo al suo cospetto dalla valle di Giosafatte); - che per cotesti burattini, dai visceri di stoppa, non metta più il conto di spez– zare una sola delle nostre · lancie nè di sciupare una sola delle scarse giornate del Congresso; - che ben altra sià ormai la questione vera, la ~ola, che dovrebbe imporsi, coi, urgenza assoluta, in quest'ora risolutiva e terribile, alle dispute nostre, e cioè - abb'andonate le tendenziosità generiche, astratte, in– .consistenti, insincere,· sopratutto insincere - clfe la sola questione sia questa : uome agir.e, in con– creto, per la difesa delle nostre posizioni tanto , minacciate; ·rwmè agire, in concreto, per la co.n– quista di migliori posizioni - con che tecnica agi– re - nei varii campi e pei varii obiettivi çlella nostra attività: difesa della libertà di organizzazione, ripari ai danni della crisi, creazione e affeqnazione del nuo– vo diritto proletario, nella propa~anda, nelle organiz– zazioni, nei Comitati, nei Comuni, in Parlamento, do- · vunque; :__come uscir~, in altri termini, dalla sfasi troppo a lungo sofferta, nella quale la rivoluzione, che non si fa, acc~sa le riforme, che parimenti . . . <l) Vt=di le dae }'lozioni 811.ratouo ed R.lt.ri. io .Auanti!ediz. mi. lanese, 6 agosto e 17 settembre i la. oonoeutrazi• n:sra, eià cHn.ta, allche 1n Avanti'! 1! ngosto j e la unit1Li-i11o - Ale:4~andri, 1\lusatti eco. - ohe, per prevenire il terpt1tiO oontrtt.sto, prese il pa._ssosuJle altro, - in .A·va1,ti ! 4 A.~oeto. · . (1!) e Gul'l.rdando indietro per imparn.re• a andare a.vanti» (L. 1). - e Il manifesto dcli& oonoent,ra•.dooe oommentato » (L. 1): presso il Oo~itato di conoentruz\one ~ocialiet&, Vii\ S. Damiano 16 1 Mil,ano. 'I \
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