Critica Sociale - XXXI - n. 18 - 16-30 settembre 1921

278 UlHT1CA: SOClALE ___ _;_ ________ "' ior terreno cli lot.ta, apµare evidente, per e>'., nel I'>\· ;ione rnrrnte ,1elln Feòna;1ione itnlinna dAi tessili (F'iot). T;a qnnle in un prin,o tèinpo, per;unsa del-la n~eessitl_ urgf'11te, pPr il proletarinto non meno che per d capi: I fnlismo, di combattere lo sfruttamento par,,ssitar;o di>glt · intonnediari, che aggrn<rava la cri•si di s-ottoronsnmo, e, q,!inrli, il risla!{no delle merci, l'ar~esto ~ella_ rro- . cluzione e l'estendersi della clisoccùpaz1one (concl1z1one qLrnnto mn'i sfavorevole ad ogni azionedic]a3se),"prese l'ini,ziatìva di 11110dme.rcio diretto ai consumatori al costo di produzio1w, per cµi occorreva (e"d ottenne) ·la collaborazione. drgli industriali, interessati anch'·essi alla ripresa dell'attività pròdutt.iva. Ma ii, _imSPcondo temro, sulla que~tio!ie dei salari, dove si passava dal~ comune intei•f'sse nella produzione nl contrasto degli interessi nella di.st: ibuzi~ne; la Piot proclamò uno scio- I pero naz:onale: azione eh classe questa come quella, sotto le oppoRte ·ap.parenze rispettive della cq.l_)abora– zione e della lotta; possibili entrambe, in quanto assi– stite e dirette dalla coscie1ì1.a. di classe. La co~cienza di classe si smarrisce invece in quelle· -forme di collabo, azione., in cui ~ ategor.ie particolari di lavoratori si alle.mo e danno mnn forte a categorie parti– colari di capitali.;ti per un'interesse egois1.ieo, ch_eli_asso– cia come co1~plici a dnnuo della generalìta il.ella classe, cui gli uni_ e gl l,_ altri rispett;vamente appartengono. Così l'nppoggio. datò dà maestranze _siderurgiche e chimiche n pretese protezionistiche di>gli industriali side– rnrgici, ch·e ostaooln110 il genernle 5\viiuppo delle in dustrie in I,t.alia 9 nggra_vano insieme la condizione_ge– nerale della classe operaia, è 11na··vera e prnpria com– plicità che asservisce çlnrevol-rnente' a sè eh.i vi. partecipn, Ma qunndo la cos··ienza. di sè e della propriàfun– r,;one storica si mantenga uettà e vivit,- la ·collabora zione può i>ssere, sul· campo economico e ancor più sul politico, una 9elle forme, attrn verso le .qual i la lo! ta di classe si _esplic,, e raggiu!1ge i suoi fìni_. .I RODOLFO MONDOLFO. "_I confini del Partito ,,. Si fa un grn.n parlare, in qtu,sti giorni che prncedono il Congresso, dei rapporti trn i singoli_ ed il partito, della compatibilità o meno del pensi.ero individuale con le di– rtittive generali, di scis:1ioni, di ep•uazioni, di ost,raci°smi". C'è' chi vuole sforzare i confini del partito a coinci– ù~re con l'unive,·so, c'e chi li vrtol castringere al circolo ferreo cl'uua setta. Poi ci souo - come semp-re - gli uorni nidi b11ona volontà con il loro bravo accomodamento. 'l'utto codesto t-n,,·aglio m'ha indotto a. pensare, uni) volta timt.o, ·,ai tetiriini precisi nel problema; e non sarà forse male clirue quattro parole. * .- rnli è ba,se d'ogni siugolo' gruppo; la coincìdeuza fortuita cli taluni interessi contingenti-e,! immediati <letermina effimere coalizioni ed i"uipast"i 1ni1, isterit\li. Se llOU ci fosse, in ti1tti quei grnppi, jl denominn.– tore comune de:llf1.paura d'una ril;'oluzioue proletaria, le coalizioni sarebbero anche -più effimere e gli impasti mi-– nisteriali ancora più fragili. C9sicchè è vero, pe1· quanto ~~mbri ironico, cha siamo noi gli artefici e g1"istimola– tori di quel rninim1i1n d'unit.à possibile della borghesia . Come si _potrebbe, sti no, concepire la coesistema, nel Ministero, di un agrario con un popolare, di un pro– tezionista con un liberista, e così via? LR borghesia, dunque, è disgreg·ata dal suo stesso individualismo costituzionale e non -può essere un partito, poichè il partit_o è· convergenza di pi·incipii e d'interessi e un minimo _di solidarietà pe1·manente. ì\fa il P,1rtito Socialista è- fonclato ·su·l prest1pposto inverso. Sostituisce all'- individualismo il collettivismo, la co'lcezione soliùale·della vita alla concezione liberale. - E poichè esqo è l'esp~·es<;;ione politica di ~na cl;isse u,)ital'ia· rielle aspirazioni e negli i1)te_re;s·i, dovr~bbe éç– incidere scstanzialmente con tutt~ ila .clfi.sse..:, Se non coin · cicle,·è pèrchè sì _formauo sul terreno di classe soprast.rut-, ture a,:tificiali o ferm!3ntimo dalla sostanza origiuale ast1'n- ,1ioni imprecise e fobbrili. , . , Dato, duoque, ch:e il pi-0l_et(lriato, per la sua ste,isn. natura e per i suoi comuni' iùteressi, può e deve és_pri– mere il pa~tito unitario, vediamo come codesta unità sia anche esigenza imprescindib.ile dell'azione CJ,_t1otidiana., A che cosa m irn il Partito Soeialista '? ·. , A rinno' ln.re· il mondo, ,i: •ritE:ssPré il :tes~uto fonda– mentale dellà vita,. a ricreare - in una pàrola - !'nonio secondo éri"ter"ii antitetici ai vigenti. · · E non soltanto Ì'uomo polit_ico, iutencliamoci, ma tutto l'uomo. Il sociàlismo, infatti, è una concezione in– tegraie della. vita, che. alibraceia tutti i. probl~mi;~dai mininii ai massimi·. · E così, mentre aì.la borghesia, chè,_yuo1~·conservnro lo stato attuRle, basta che·l'ambie.n_te così com'è impronti ·e plasn1i gli uomini, al proleta:iato invece impf1rta s,iV)'à tutto che si Plaborino i coefficienti del nuovo ambiimte. Q.,1esta_prnpai:àziqne esige una somma <!norme d.i~ner– gie materiali, morali, in_tellettuali, c}ie si vada ·via via armonizzando ,i,l fiue cui ·sono destinale. Ed è quindi iu– dispensa bi!~ t· be il parti tò raccolga- in sè -tutte codeste energie per .poterle lavoraire ed armonizzare. La divisi'one del lav0ro, inspirato d·all'unione degli intènti·, ·è q·uanto di più j.raticb e più fecondò ci s'impone. · - li Part,t.o dev.'essere, in questo periodo di p_repn1,a– zione-, e forse d(vigil,ia, un campo d'esp(_lrienze; dev'es– sere un esercito· che incalza la vealtà e non tralascia nulla per assorbirne il "meglio; che invnde ·un paese ne– mico, colonizzondolo ed imparando passo passo ad adàt– tarvisi il piì1· utilmente p·ossi·bile. ' * * * ~: Nel Partito c'è dunque posto per tutti c:olord che °La borghesia è sni-iuuzz.nta iu nn grnnde n·umero di credono_ nel socialismo, cioè che concepiscono. socialisti- partiti: ne nascvno e ne muoiono quasi tutti i gioTni. camente la vita e intendono Javora1'e per la realizzazio·ne- ~011-s,~uno piL1 nemme110 come denominàr;;i per distin- del loro ideale. · gnersi: talvolta devono perfino adottare le stesse pàrole, Ot_timamente s'impoatanb nella mozione -cqncentrista mnt"andone l'ordin·e, co111eè acca~ut9 alla-Camera per la di Milano i termini del!' idoneità politica a1 Pàrtito: • Democ,·,.zia soci1de • ,, per la • Socialdemocrazia•. · lotta di classe· ed abolizi.one. della proprietà privata. \"essuun _mernviglia. Tutto· ciò risponde.ali' inti,na Certo ogn-i mauifestazion,e contraria a codesti pre' e3senza della borghesia, tutta trnvagliata co111'èdCgare supposti è contraria al partito, essendo contràrii al so-· intestine. È la suprema leggP, della concorrenza 'che in~ cialìsmo che è, appunto, lotta di clas·se nel metodo.e so- vade e governa· la .sfora poli~ica per riflesso-ne·cessar_io ' cializzaiione dei beni nel fine: Nè 'si puèr tollerare in di quelln eco'nomica. A rigore d'individualismo borghese seno al partitochi.s'opponeallasuastessaragionediessere. ogni uomo è 1p1 pnrtilo, e solt!lnto è pos,ibi[e costituit·e • Ma la t·m;tica è un'altra·co'!la. 1 , dei gruppi secondo l'approssimazione di taluni interessi La tattica, che presuppone ,l'organ:ismo- già. formato ?enerali. . _ ••\·eù un ·suo precisò de~tino, è il mo.do di agi ne dell~orga- fA coincicienza approssifl)ativa degli interessi gene-.. nismo'entro la realtà c_ontingeote ed obbligatoria, pe~ il ·_Biblioteca Gino.Bia-nco

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