Critica Sociale - XXXI - n. 18 - 16-30 settembre 1921

286 QRITIOA SOCIALE Oggi, forse, per cause ge-ner.a.li , non si .avruno u·l– . ter:ori rialzi, IJenchè il commercio ,ia dichiarato lì~ero per tutti i generi alimentai·i: ma il. mercato, s~ non 'po– 'trà aumentare, cercherà però di ùStàcolare i1;1 ogni_ mQ~O la diminuzione che sa(ebbe doverosa. Certo è che il commercio libero nou f'a\'orisce l11 di- • scesa dei prezz'i, ma -tenta il rialzo, ptn:_1o stiisso pvin, · c;ipio 'istitutivu_.àel commercio, che è quello della • spe– culazione al rialzo•· ( La fi11e ai pròss. num.) Oberdan Gigli. L'editore R. Bemporad e figlio ha pubblic_ato, fra le edizioni della C1·itica Sociale: FILIPPO TURATI Per un. programma diricostruzione economica Discorsì 2.J e ·w ·luglio 192_1alla Ca.mera dei deputati, discuten<lo~i le Comuòicaziolii del Gabinetto Ronomi e ·l'Esercizio provviso.rio. (Dal resoconto. stenogn, fico). Un volumetto di pag. 80: Lire 1.50 · Sconti d'uso per gli acquisti _in'blocco. . Commissioni e vagliaall'EdjtornR. È~-mporad e figlio,· Firenze via del Proconsolo 7, e Milano, via V~lasca, 2 - opp~re alla Libreria· deH' Avanti!, via Settala 22; Milano. IN GIRO I.• Consiglidi azienda• in .Germania. Nel giugno del Ì.920 la Confederazioni! del lavoro ted~sca ha iniziato la pubblìcazicne· d·i una pregeV0le Ri– vista mensile - la B·etriebsréitezeitwi(J \1) - destinata e– sclusiva,n~n~e ai Consigli di ·a_z!enda e ai problemi eco– nomici e tecnici che vi sono connessi. In 'una serie di articoli pubblicati nei·.primi fascicoli vengono definiti gli scÒpi e le funzioni di questi nuovi organispi operai creati dalla legge del Febbraio 1920 Ei che i Sindacati confede- . dei·ali hanno coordinati all'organ.izzazione.geQerale ecc;i– nomica del proletariato, nel Congresso dei Consigli di a- zienàa dell'ottobre 19:20. ..- La pa,teci pazione della classe operaia alla direzione dell'economia, afferma la ~ivista, non è soltanto una questione di forza: a nulla varrebbe infatti, alla "classe operai1i, l'essei:si impadrnnita qel potere, se essa no!! fosse in grado di servirsene. La grnnde mass~ dei -membri dei: Consigli di azienda deve pertant~ proporsi di acquistare le cQnoscenz~ teoriche e l'asperienza pratica che :sono Ìie•. cessarie a renderls mà.tura ad assumere i posti direttivi responsabili. E ciò 'richiede uno sforzo<;!lon indifl'~rente .. ,[J lavoratore manual~, cho compie una piccola parte . del lavoro necessario· à produrre una· merce,_ ignorà J-e funzioni- d~ll'_impiegatò che dirige e coordina l'altrui 1~. voro, e le attitudini che occorrono per compier bene que– ste funzioni; e da ciò• egli è facilmente tratto a' sottova– lutarn l'opera di lui e ad esagerare il valore della propi,ia· e a ritenere che basti u~a intelligen;i;a ~vegliata per render atti a _comp:ere qualsiasi lavoro, senza alcuh bisogno· nè I di culturn, nè di espet·ienza; La realtà è·, invece, chè OC· · coi-re dara al . proletariato un.a salda ed.iicazione tecnica ed economica,' perchè ·esso divenga atto a.Ila condirezione della produzione; seùza di eh~ non soltanto sarebb~ co~– promessa quella cellt1la delicatissima de1 corpo sociale ~ Betrieb11riitezeit11,nr, des A. D. G. - Bel'lin, S. O. 16; 1 Eogèlu– fer 15. U..na. nnH.log~ Rivista - Der BetriebB1·at - pubblica., dal marzo di quest'anno, lH. Gewerksc"IM{tskomniissio1r, dell'J\uatfia tede– sca di Vienna, Biblioteca Gino Bianco l che è l'impresa, ma la. scelta degli uomini cui affidare, pur sul terreno della eguaglianza ,democra~ièa, fa coudi . . rez·ione della produ ~fo.ne, sarebbe f,;tta non, .oome deve essere, irì rapporto alle capacità tecniche reali e alle qua• lità ·pe~·sonali indispensabili· pl¼r chi abbia aq occupare posti direttivi, ma in corisiderazipne di· qpafità estrinse– che, ·quali, ad esemI?io, l'abiliti Òratoria. I ériteri coi q•-1-ali,i giudica .in materia di distribu• ziope del reddito rion possono applicarsi alla produzione, come si fa ù~ molte .persone inco.mpeténti·. Per la pro– duzione o'écorrG chePimpre.sa sia gèstita in'modo da dare il n1assimo rendimento ~ol minimo costo, o si tratti della pi,ccola o della grande impresa, _delÌ' azien~a co– munale o dell'azienda di Stato. Còmpito dei Consigli d.i_az'enda deve essere-· itp-punt6 quello di tendere llj una direzione superiwe o'centrale deÌle imprese nel vantaggio ~olletti vo, c;irganizzando e coordinando i:.azionàlmente la produzi.ue, qiffondeudo ,la notizia ·e _l'ap.plicazi~ue delle invenzioni e i risultati delle esperienze, ma conservando nel con tempo q 11ella concorre,nza tecnica tra le imp11ese, da cur .nasca lo stimolo a perfezionare continuamente la produzionè e a riduru'e •al minim~ il costo. Do.vranno essere a tale scopo cqstìt_uiti, secondo la Rivi;;ta, , grnp:_:>iprofessionali • dei ConsigÙ, che colle: ghino tra loto, localme~te é nazionalmente, i_Consigli 'di a.zienda dei sis:igoli ra!l)i di industria.' Ques.ti gruppi do– vranno ~accogliere,· a mezzo dei Consigli, tutti ·i dati rel~tivi alle varie imprese, far c,onoscere le esperienze dei singoli stabilimenti, seguire le \nvenzioni e i pro– gr.essi tecnici del loro ramo, promqovere i miglioramenti- 11ella <tualità del lavoro, s'eguire la stampa-tecnico-pro- . fessiohale, ecc. La direzione dei • gruppi· professi9na.Ji • nazionali dei Consigli -· i futuri, organi delÌ' ecoòomia collétti v_aorganizzata ·_, sa_ra affidata agÌi impiega~i .flel .,. rispettivo ramo che compiano funzioni diretti.'e e abbi'!-no una buona preparazioni) economica 1> giui:idica e una co– noscenza profonda della· org~nizzaz4>ne tecnica .e com- . me11Ciale qj qu~lla: c11-teg.oriadi industri.i cui i,ono addetti. Per dare; dunqÙe,;ai membri dèi Consigl,i .'di azienda l'educazione te.cnica ed e'cçnomica. che essi ,leboono a.vern per 1<ssolvere a questi loro éòmpiti, _si può, per quanto possibile, valersi -~elle -scuole professiqnali e commerciali- e di,lle stesse Universita; si P.OSso1;10 c1"ganizzare corsi speciali, giova'ndosi _dell'aiuto d1,lle associazioni tecniche. ecc, Lit Rivista da cui riàssumiamo l'a'rj;icolo, la: qu!'lle è un· otti~o strumento. di cultura tec,ni110-e'conomic'à-,dà notizie sui corsi organizzati presso, djvetse Un\ver~ità tedesche; d'acco'rdo coli~ ·organÌl!Zl!-zioni · o_peraie 1 per i. membri dei Consigli di aziende, sul.progta11;m1a··elaborato. per organizzare, nèi principali centri, corsi d'i ist~uzione tecnico-economica, sull'opera e sul p1.ogramma della «As- · sociazione de~li ingegneri • e del suo • Oomitato pe·r il progr!l'sso.ecopomico •, sulle pubblicazioi;ii per l'ist.ruziorie dei membri dei Consigli, edite -d~lla ·, Centr~•le dei Con– sigli di· azienda , Oosì l'organizzazione co_nfederale tede- . sca '<,erca di preparare· la classe operaia all'eserciz'io di quel diritto di controllo sulla p1·oduzioile·, parzialmente concesso dalla legge su\ Consigli di azienda per le sin– gole- imprese, e che, secondo la costifaziop.e, dovrebbe essere esteso ·all'ind.ust1·ià in gene;ale ·co~ , Consigli econo– mici distrettaali , e col ·• Consiglio nazionale dell'eco– nomia~- Le 11sperienze concrete della Russia e dell' u·n, gheria, quali ris'ultano «agli st_udi recentemente pubbli– cati dall'on. ·llian.chi (1/e dal Dott. Varga 2) e dai rilievi della Commissione .inglese sulla Russia, da noi già ri• (l) O,r~ G11JBEPPE B1ANCl!l : R1'ssia sindacale. - ConfederM-ione 'del LaTorò, Milano; 192-1. (!!) Do'1''1'. E. VARGA: 1 probtemi dt politica ecqnomiça, dellli ditta,. tu,·a proleta-cia. - Milano, Sooje~ Ed•itriil.11 <teU'.Ava.nti!; ~9!1. •

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