Critica Sociale - XXXI - n. 17 - 1-15 settembre 1921

Gtd'.1'1CA sòc1ALE storico-economiçhe, quanto pe'rchè non si po- Potenze òiligarohitehe, è il_più. seIµplice dei modi teva sembrare amici dei... pescicani. O:ra q:uei per contrastare i piani d·el blocco delle Potem.1e progetti 1ianno certo turbato, .in . tan_~a pe1~uri_a occidentali dpminanti. Allargare· le associ 1 azioni di capitale, l'attrazione ~ l_a cost1tuz1o~e. d,1 n~ stata,ll: federative è u.n <;rtilare ·più vasti 'e indi- · serve capitalistiche, pree1p1tando la CF1s1 rndu- pendenti. nìerc_ati, _meglio ~a~aci di attua,re fra •striale e la disoccupazione -deglti operai, coi · loro lo scamb1 1 0 h·bero, elrnnnancro la tendenza danni conseguenti dell'infiacchirsi delle organiz- , ài 1;>icc0li mercai1li chiusi tra loro, fur:iosumente zil.zioni e del riprendersi della ooncorren11-a nel- , protezic;m.isti. Quelle as-socia 1 zioni di. Stati sareb– l'interno• d'ella ctasse operaia. bero argi,ra.ial- pauroso eoilcentrarsi:dei m 1 onop0lii Il Grnppo è p,uofoudamente diviso e indeciso delle materie pr,i,me, cui aspirano la .l<'ra•ncia e intorno al problema della -scuola; il problem~ l'Inghilterra. ·l!: sarebbt>r.o altresì _il ~1ezz~ ~er della difiesa mi'litare gli è ign-oto, malgrado gli 'coutra,sta1 1 e a·Ue pr©,fo.nde correnti di -r1vmc1ta e~oqu,enti ma solitari tentativi d~ Anancto_ ·dell' A- ··bellica che comm'Uovon~ gli Stati vinti. . ' · vanti·!-; quell0 della burocrazia lo. l-Hlscia, spaziaFe · u còmpito · drel soeial>i.smo è dli 1ot1are per tra il sindacal_ism_o di Lazzari, eh-e propone si I la pace, GJ:Uan.to pii1 le' éondizio11-i la-sciate dall'i• lascino gli impiegati arbitri dei servizì, e l'au- Ineseguibile e funesto tratbat0 'di Versailles sp-iu·– totitarismo di Serrati, cfre ~glii. int'eressi dei i goRo alla guen~, Le ni-ass~ la~oratrici ,di ~ui·~P.a, gruppi crede opporre gli interessi- generali; in l 1 da1 fordo d:~11.~_loro sol,1darietà. a-nt1cap1-tahst_a materia fiseale si ass0lve di venir meno alla <!!te-, ed ant11m:per1ahsta, debbono esprimere U'Ila poh– mocratica: avversione alle tàsse slili consumi per I tica internazionalista attivn, concreta, vigilante, •il m,oralismo, che Vtuole colp-iti i co,nsumi viziosi, ; che opponga alle meri e delle boorghesioeimperia– il vino, il tabacco. I.. li.miti d-ell'auborità dello I liste la €!enunzia, l'om 1 >osizion,e, l'a,Uarme. Ogni Statoi il suo acoentDamen,to- O diiscent-ram 1 6'.lilto, , mese le conferenze ,dipìo•m,àti:c•fa,e per. le ripar8F . s~llevano, aspri con,flittiJra lo ~pirito giiwobino r zioni, -per le sanz~oni, p_er l'Alfa ,Slesi~, per rivolu:i.;ionario che tende al- pote11e uni0@·, assor- 1 l'Albama, per l'On~nte si raçcoJgono e, mvec-e be~te, al corrìau.d0 <il:el centFo, e lo spirito classista della pace, crescono il t.urbame 1 wto e.uropeo e la anti>stat-a,le, tu.tto aut'on:omie, tutto Siildaeati. 0- 1 s~nsazione della gt1erra che .si ri'prepar.a. gni 'gjìorno il G-rupp~ _'!llSSIÌlm e s oluzioni e mpi.rieh-e part~colari, se11z<a una visi,one·· diretti.va eostante•. , E' possibil'e sTie1·are elle le pF0-ssime assi:se del partito 'avviino il partito stesso a dare a,l Grnppo il programma deHa pr.oss:ima a:zion.e par– lamentane ehre ìn·anca? ' • I • Oriente e oc·cident~; Mosca e A'.msterdam : pericoli e danni della dìvisione. Le organizzazioni s'òcialiste cli Occidente, , divise, tra loro ·per ragioni d'i metodo,' si straziano I in una inip0tenza passiva che laspia il: campò Che. v.ia intendiamo seg-uire nell~ politi'ca, estera? , libero alle.Potenze. La.Terza Internazionale, come . 'L'ordine del giorno del 'Co~gresso, di Milano : è costituita; è' anch'essa impot,e.Gte. Chiusa-, nel non attesta cha nella mente del'la Direzione che Kr~mhno, subisce, in ·un. certo senso, l'incerdhia– l'ha compilato 'bril'li una -vision~ chiara neppu:re me•rito ·di cui s'Offre·l'a Russia, per opera del'le del problema, essenzi'ale per noi, del1'a, 'politiO'~ ~Potenze; e:;;sa non ha mtzzi di azione ptopri11 e estera. Aver diviso -"in due temi cl.'i.stinti l'ade- si limita è. coincid'ere con l'azione· del. Governo· sior..e alla Terza Intet'nazitlnale e il problerria ru-sso. Ma l'azi·one di uno St/lltq, anche comunista:, delle .mtzionalità, rie è un·a prova sicura .. H Par- ·. i"! qua'l-e si· d1batte pér la prcipri~,salvezza contro tito, che tende alForganizzazione internazionale I Y'Intesa' imperial'ista,_ è{soggetta a· necessità vì– della classe· lavoratrice, riconosce essò 1.1npria- tali inesorabili, in cui- id'ealmente e spirithalwente ripio d·i nazionalità dis into,. ast,ratto, avulso da ·non può confonqersi il socia,lismo. L"_alle a11Z 'a .tjue.t movimento risolutamente federativo, i•l cui ,tur,co-bolscevi@a è una di tali necèssità. Ohi p.uò organo dovrebbe essere la stessa l'nterrÌ!,lzionale? · ,rit,enere che :l~ Turchia .... di ,Enver -Pascià e di Questi crepuscoli di coscienza si f6rmano. Kem.al Pascià e _deg,I:ialtri giova,11i,Tttrcbi dellà . quando, sotto il preconcetto dell'opposizione ad fa~igerata,, Unione·e·P1 1 ogn·esso_si a vo<lla taail tuionfo ogni costo, si a·ssumono anche gli argnmen ti di del.. 1 _ c@mUJtiJi:smo? I bolsceviehi so.no, costretti ad upposiziòne rlai nostri avvers·ari. Àllora, in pieno . accettare -l'all~1;tnza C01'1! tu,tt:i Ì-.l1llazionah:Smi ori,en.– romanticismo, la q_uestione del ìv.Io\:ltenrgro può- ' tah opp'ressi daJl?Inghifllte,rra: Al· Con:g,resso, dlii anche rliventare una questione appassionante. Ma 1 .B81kn, nel luglio 1920, Env·er Paseià facelVa pro– il mostro primo obhiettivo nella critica alla so-· · fessioll1e di b,olscevismo a. diceva che « era· _per' , cietà pol.itica dell' Et1ropa come l' han·no fahta i I hui bolsce,vico tutto e1ò eme è .antiingles~ ».• Que:1- vincitori di Versailles, è il dissolviment@, la poi- · '!?alleanza evidentemente non ba canttere elas-– verizzazione degli · Stati, tra- cui •si ~catena ti,n ~ista, sel;>bene s{a altrumente giusti-frcata• ta .Rlilssia, furioso individualismo etnico, ,pieno di cupid,\gi:a a ma_ntenerla ed a· sollev·are COR quella l'Ori.ente è di impot,~nza. 'Gli Stati vincit0ri hanno v01ub0 . cont110·1a tì:r:a1I1Jrui!d1e ellli<mpeTialismo fra-ncese -e questa s0cietà di staterelli un po' più gF0ssi di .' britan,nic? . .b.' un istì~urmrei;ito idi gwerra, cli:fensiva, feudi med,ievali, per averln, essi e i loro ·;bisogni I ed 0ffens1va, _contmo11·bloce@ deHa reazion·e eu'f. e le loro passiioni nazionali, strumenti e soggetti; I1oipea. Ma ir teorizza!Pe, e©!rrne 11e•i 21 ptri-iti. );],i· del proprio. imperialism0. L'Europa ·è stata così , Mosca, 'l'-a:l•lea'llla;a dei soéialisbi con i nazionai'i&mi s·minuzz·ata per .stroncare_ la Germania e per iso- rivol1:zi0nar,ì, e farne qoosi un, domma, ·un im– lare la Russ'ia. E' intuitiv,0 che inc.akz,are i-1mo- pevat1vo ·oate·g.©.ri.cope,r · i socia~st 1 di tutto il vimen_to"fedevativo degli Stati m<Ìlnoricostituendn . mondoì è- spifilg"ere i seeja'llisti· .di Jililll'opa net, piu ,fo11ti organizza'Z'iorli p0li.tiehe,. Ca'pacm t!l>i (lUal- giu0c© dei nazionalismi; ·i qua1i S'0fio(!)• ;1np.,tti ~~ che resistenza collettiva a~le prepotenze delle lruzionari, nnchè sono. OJil.pressJ,:edhlen,t.i,11.0 tutti BibliotecaGino Bianco

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