Critica Sociale - XXXI - n. 17 - 1-15 settembre 1921

270 tJRITICA SOCIALE \ . . ,s•,.......... . ----~-__,__------~-~- ranzie di ordine politico·.' Già si delinea. rtclla ·Inter- Quando le llanche proletarie -~~'.aflnosviluppate, nazionale borghese una divisione in proposito: e, e la produzione che ·queste alime1rtàno sarà pH1 in- mentre da p,arte dell'Inghilterra e dell.'America 11011 tensa, qua,ndo Ja· regolamentazione del lavoro in si farà certo qu.estione di opposizione agli organi· modo socialista sarà divenuta impellente, allora la rappresentativi attuali, ma si 'pretenderà la possibi~ divisione .fra intransigenti: e collaborazlohisti' farà lità di controllare l'andamento statale, altre Nazioni, sorridere, e, là necessità della to_hquista. di I quel come la Francia e, purtroppo, l'Italia; attendono, il !anta di potere che occorre per poter _<i:ontirtuare crollo di tutta la impalcatura bolscevica e il ritorno •!'opera di trasformazione e 1 di costruzione sarà così a situazioni che. dovn:;bbero considerarsi superate. I evident~ _da render nulle le opposi~ioni. , Ma la Russia sorpasserà le sue· difficoltà, solo · Se. gli insegnamenti che vengo rio da.Ila Russia rendendosi veramente conto della situazione crea:. ! "dèvono servire a qual'che_ c;osa un po' più. impor~ , tasi con lo sfasciamento del sistema produttivo e I tante delle laudi. retòtiche, ci sembra che la logica col _forza_toco~1sumo di tutte le riserve, ed adattan- .j def nostro ragiona1uento-,t1011po~sa,essere infirtì1~fa. dosi a vivere 111 un mondo che non è quello che · · Gino Baldesr. : la teoria aveva disegnato sulla carta. E; sopratutto, manterrà la sua compagine 'politica se, inveèe di avversare quelle correnti di pensiero ·che simpatiz- La socializzazione zano per essa, le raccoglierà à sé d'intorno, perchè . delle miniere'. di carbone in .Germania. fortemente premano sulle forze retrive. , =====· * * * Queste considerazioni - rese evidenti dalla fase attuale della· Rivol'uzione ru"ssa, che rimarrà in tutti 'i casi il più gran fatto storico del secolo - dovrebbero far riflettere i rivoluzionari di etichetta. Se, in un paese povero di tutto come l' Italia, avvenisse uné\ rivoluzione del genere. di quella, della· Russia, la fasè di precipitazione si presenterebbe ben più rapida, vuoi per le condizioni di povertà di mate(ie prime e per la insufficienza di produzione agricola, vuoi per la insofferenza· delle riostre po– polazioni a sacrifici inauditi. Ma quello che qovrebbe balzare agli o~chi p,iù evidente, è l'. errore di confondere, la rivoluzione politica - relativameflte facile· - .con quella eco– nomica, e quello, ancbe più grave, d,i credere che . - impadroniti del potere - si possa, distruggendp violentemente una economia e riedificandone un'altra, indaurare il socialismo. . I La rivoluzione economiéa non può essere che là conseguenza della evidente matutazione .di un nuovo tipo di produzione, çbe soppianti' quell,o esi-' stente minandolo alle· radici. La produzione -coope- . rativa, industriale _ed agricola, la penetrazio_ne, -ban– caria a tipo cooperativo e per il finanziamento della . produzione associata, I,'incanalamento dei rispamii verso istituti di credito interessati a battere in breccia la produzione a carattere individuale per incorag– giare quella socialista o socializzata,· la fissazione di compe 1 nsi proporzionati al valore dei servigi resi, ,lo smussamento degli egoismi di categoria, il ·con– .troll o direttot, a regolare ogni specie di !lttività, di guisa che e~a · serva alla collettività e non al– i' indi·,iduo: 'questa è la vera prepar.azione rivolu– . zionaria che ,non teme sconfitte .. E verrà un giorno {I' '89 proletariÒ) in éui una nuova· economia cozzerà violentemente con la vec– chia, e non con la bomba a mano, ma con la forza degli interessi; e quella, divenut11più del)ole, lascerà il posto all'altra, fattasi forte, '!a quale si difenderà - solo allora - ~nche. COil la ·carabina. Perchè non avrà più bi~ogno _di stroncare violentemente una produzione che sarà già al suo ~,tramonto: e non dovrà ricorrere alle riserv.e del vecchio regime, m a alle propri e, accumulate nella forma associativa di produzio.ne; e non avrà neppure da combattere con tutto il pqtere statale, perèhè una parte- di , questo sarà necessariamente passato nelle sue mani. BibliotècaGino Bianco (Continuazione dal n'umero p1·ecedentel. La prima legge ~~Ila socializzazione .. Ci siamo diffus·i' alquaµto sull.'opera della prima Com– missione per la socia.Jiz"zaziotie, perchè, nell'istante in cui la socializzazipne dei prodotti del sottosuolo' sta al– .l'ord'inè del giornd dei ·maggiori partiti'. socialisti, la co– noscE!nza di quell'opera ha indubbiamente.'.un'alto v·alore storico ed istruttivo, quantunque 'essa non abbia· prati- cament(l 'avuttralc"un éffetto. . ·. Quella Corrìmissio~e era sta.ta nominata - co!Jlegià accennammo - dal Governo dei Commissari del Fopolo, · sotto la pressione dei Consigli degli ,Oper·ai e Soldati. Quando ques'ti ebbero finita la. loro parte .. ,:.: come fipita ! -- e il potere, 1.,gislativo passò nelle rii.ani dell 'A-ssemblèa Nazionale ·con maggioranza borghese, e il Governo' fu composto di 'socialis.ti alla 'scheìdemami · e· di borghesi che rappresentavano appunto Palta finanza e 'l'alta in- · · ' dustria, fo bensì votata, il 26 rp.arzo 1.919, - p·er ca,l-– ~aré il proletariato d,i n:uovo combattente per le st:rade di Berlinò -- una legge.sullasocia,li,,1:zazi~ne. Ma i;i questa Ìegge, non osLante ~he si com'inciRsse con l'affermare ·· l).,ie.ntemeno! • che è~ dovere mo:i ;ale.di ·ogfii tedesco rivol– gere t.utte le sue. energie fisiche, mqrali e 'intellettuali al . _ benessere della collettività ,, delle pr.opÒste delia G0µi, missione, neµii:neno d( quelle della minoranza, nO'D .fu .tenuto il menomo conto. Anzì, Scheidemann ....:.e in ciò era ancora una volta fedele a se ste~so :::.... dichiarò fran– camente lo ciuicaaie~te?) che ·il dis,e~no di i'egge gover– nativo era stato ·comì:,.ilato indipendentemente dalle du.e Relazioni! . . · . E in ·realtà, lnva'no s_icerc;hetiebtie in quella.legge un serio proposito di socializzare. 11 Governo si astie1,'e·anzi dal pronunciare anche la pai·ola • s;ci'alizza,zione ., e parla soltanto di • sistemazicne· dell'ecò'nomia carboniera,. E . ' . ~ ' .per sistemare, non fece_~he.-statizzare certe forme d'or- gan)mazione già esistenti. i11 Germania.· : · Vi. era in Germania, già da gran:. tempo, un ·Sinda_– cato Carbonier0, )l.uellcidella Renania-Vestfal'ia., il ·4uale, raccogliendq ,in_ uri~ sola-coalizione tutti i JJroprieta,ri di ~iniere_ private, regolava a proprio' piacimento la pro• duz_ione e ~a ~i~tri.buzionA d11l '-0arho11r, con;i.e.•frnrela. fi~– saz10ne det prezzj. Con la legge 28 marzo 19'19 il G:o• verno riunì i proprietari ·di miniere in. Sind.acati disttèt• tuali d'el Carbone, e questi SindacRti, alla loro ·~olia, i,n un Si~dacato gepera.le. T_Jlli Si,rulacati -però erano, nella gest10ne delle loro. aziende, completamente' indi– .pendenti; e soltanto. nella ·fissar.ionè d~~ pl"e~zi qipende; 1 vano da ima nuova is.:ituzio,ne, ~l Consiglic, impe 11 iale ~èi

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