Critica Sociale - XXXI - n. 17 - 1-15 settembre 1921

268 OlU'1'1CA 'sòclAL·E ----~~-~~~~~-----"----------------,-----~~~,~~~.....:. .. 'f'"e k:te d •ert . . ma democratico. Io, uomo di Governo., pÒli·tico e alfa: quale quella "frase del fu·Icrò,,, ricòÌtidscimento "tecnico ,,, compilatore e timo.niere ~i M_iliisteri, di una tieaHà obiettiva, èra serrlbrwta una ·i, val'ò,riz- formo il mio Gab-inetto con gli elementi che 11 Paese zazione,, c'he non si ·doveva ,fare. · mi dà. Per-sonalmente, potrei preferire che gli elet- Ma, per ohi g.uaida più addentro, quel temp.e-• tori mi mandassero alla Camera una 01aggioranza rato ·ma esplicito richiamo del Presidente ,del Con~ radicale, o riformista; ma, se essi mi mandano dei siglio al Partito Popolare, perchè. si ra,n;rmentasse Popolari, io 1 in omaggio alla loro volontà, prendo • d'essere al Gover11.9,e degli obblighi di... ~alàteo· i Popolari, e Ii pongo a base - a "fulcro,, - del "che guesta partecipazione impone- vt,irso 11' èapo Governo. · del Governo stesso, aveva ben' altra portata, met- Se domani, per vicende politiche generali o par- · teva •il di'to su ben altra piaga: Ùìia piaga che at– tico.lari, esterne del Paese, o interne della Camera tiene, non tanto alle posizio ni parlàmentari dei par– e. del Gabinetto, i Popolari se ne andassero, e i titi, quantò alla educa.zio.ne politica dçl paese'. Socialisti accettassero di entrare nel Ministero, io Chi .ha oss ervato fin dal suo sorgere il Fartito .prenderei i Socia"listi. S.o_ttochi tocca. E, come coi Popolare, questo nuovo travestimento della Chiesa Popolari segno un programma di Governo che è o dell'attività secolare. de.Ila ·Chiesa, ribattezzato la risultante dei pattegg.iamenti•tra -il mio. pensiero son nome ingannevole se altro mai; pre9ccupato e. il loro, così coi Socialisti farei altrettanto. E se d'i iniitare· quanto piµ .po.fesse .delle fotme, del !in– ia ris.ult'ante, naturalmente, si spostasse di. molto a guaggiò, d~lla nomenc~atura çlel Pa·rtifò' Socialista sinistra, bene. Ciò coinciderebbe. con le mie vedute e· diell'o'rganizzazione rossa; cni l'ha :,seguito. n;e~l'à personali, e con la volontà ... · p'roporzional·e del sua propaganda elettorale e nella sua opera· parla– Paese .. - . · mentare; facilmente constata come- il Partito Po- E', insomma, una concezion~ dell'uomo di Go- polare, quanto più penetra nel Governo con cosp4·– verno, sino a un certo purtto, passiv-a, agnostica, cua..rappresen.tanza, tanto più indebitamente fruisca indifferente. Non' che egli non abbia le sue idee e. d'uri.a condizione di favore iniqua. Es~o gode con- il suo programma; ma non crede che spetti a lui temporaneamente i vçu:daggidel parti,to di piqzza, e imp-orlQ.Egli deve piuttosto tradurre in atto le idee i b.enefici del partito ,di Oov.e.rno. ' ,, .. e i programmi del'le correnti che si manifestano nel Pei: mimetismo socialista, " sovversivo ;,, ~er– Paese, contempera ndole, p er quanto è possibile chè fa la sua propaganda tra ceti piccolo-bprghesi, · ' (questo si capisce), con.le sue·; e però accetta, volt-a disagiati e 111~1 contenti, O· .mili cQnt~n.tio mai con- per volta, la collab orazion e di quei Gruppi che gli · t~nti; an~he q_~ando_ non s<;>no disagi~ti (bast~rebb:e elettori hanno mandato più numerosi e fattivi. Può citare gli agncolton e la tassa sul .v!nq, non oggi, preferire che fossero diversi; ma ciò .rion è: affar ma-.negli anni preced enti), i1 Par tito· Popofare ha suo. Moltiplichino .i Liberali, i Democratici, la loro presa o serbata' la c ·onslietudi.ne di' as.sumere toni propaganda,· la foro atth;ità, s-1. da vincere in con- di opposizinne, ·di dir male d;e J•· Gov,ernò.'dinanzi correnza Popolari e Socialisti, ed egli non avrà dif- alle folle, di ingra2iarsele -,con la demagogia, to fa ficoltà a governare con loro. · tanto più p.erchè, HO!J avend·o la nostra concezione• •· Non si· può negare a questa teoria un lato di · positiva dei fenomeni sociali, anzi estendendo ad realismo "democratico,,. E' una traduziorìe'pratica . essi la sµa v.isione teologica, attrihui:;;cé voleQtieri dell'aforisma: "ogni popolo ha il Governo che si · al Dio-Goyerno anch,e le responsabilità non sµe; merita,,. Soltanto, perchè fosse sincera, bisogne- e trova sèguìto e plausi in un P'aese in cui al Oo– rebbe che il Governo si astenesse rigorosap1ente da verno si fan risalire. tutte· I.e colpe, dal carov'i'véri o.gni influenza sulle elezioni. alla sicçità, dalle imposte alfa p'eronos'pora: ehi A pochi giorni di distanza dà quella frase del fulcro, il . Ministro Bonomi dovette pronunciarne un'altra all'indirizzo del Gruppo Popolare, e di tut– t'altro tono e sapore. · 'Ali~ insistenze pressanti, indiscrete, del leader dei Popolari, on-. De Gasperi, deputato trentino, il quale perorava per il dec_enkamento regionale con u~ fervore che aveva particolare significato da parte d1 un rappresentante delle· terre testè annesse al– l'Italia, il Presidente del Consiglio rispose, non S!!nza una certa risentita energia, cft'e il Partito Popolare non deve dimenticare che .esso ,è al Governo con numerosi suoi membri, e che attraverso ad essi· il Gruppo de"'.e.far sentire :i suoi desiderata,- pit) che non battagliando nell'assemblea. · Le parole del Presidente del. Consiglio· raccol– sero un gene~ale _ecal~rosò appla_uso, che signifi– . cava la. _sodp.1sfaz1one d1ved~r castigata la protervia del Partito Popolare, e la gioia di vederlo umiliato dopo la ~saltazione di pochi giorni prima.· _ Effettivamente i Popolari, dòpo le loro recenti fortu~e' del 1919 e del 1921, hanno molti atteggia– menti da parvenus,. non hanno sempre buon gusto nell'_usodelle loro ricchezze, e si meritavano Lina re~nmenda. ·_Nèè da escludere, nella- piccola s.càc– ch_1e_ra del gioco_parl~mentare, c-he quel gesto del !\'\mtstro 801101111 abb1_avoluto essere, o· sia• stato· 111 effetto senza eh' egli se lo propo)Jesse, un con– trappeso alla lode di_pochi dì innanzi. Tale fu, ;di !att~),_ per la destra hber<;tlee per le ,democrazie, 111v.1 d10se d lle fortune. d~I,Partito Popolare: e, in genere, p.er quella mentahta vagamente anticlericaJè, . BibliotecaGino Bianco· : non sa .quanta popolarità si sa'11no procacciatie' i : · preti, con le arti in cui sopo maestri; piglia,nctoat.– teggiamenti1critici t; r!belli· verso " quei signori di Roma ,,, verso " quelb che _coma,nda,no? ,, Ebbene, per inavyer.tenia, per abitudine, e non senza go_ffaggin'e, i d.eputaff popofad conf{nttano, ·entr-o ra· Camera e fuori; a' tener·' questq tonò .da partito di piazza, da partito di critica è di.opp'osi- . 1 . zione, anch.6 adesso, che' al Governo ci so.n'o'loro,- , in buon! nmnero. E tentano di seguitar a fruire di que-· sta posizione di•.comodo, -di questa piacevole dop- .. ria· entrata, come partito "di popolo,, davanti alle folle e sul palcoscen4co di Montecitorio, come par- · tito_di Go,verno entro il Ministero : con tutta la_(tJÒ– po{arità e le. irresponsabUiti di un:parti(ò demago- · · gico, con tutti i vanfag~i 'ma. senza le· resp·onsabi- lifa di un partito' ch·è·è al p0te're. . , - . ' 0ra, se ciò · può riuscire nella' vasfità delte piazze di provincia; lontan'e da Rorn'à, fa èosa: di– v~ntava· grottes~a ent'r-o' l'aula, d'ove solo pochi ìrte– tn separavano .1 deputati popolari dal banco del· Governo dove siedorto i lorò coll.e ghi. E il g.esto delf'_on. Bono~i - per cui· le acque si incr.ei; par:onoe• h! -vista ali' onzzot~te una minç1.ccia di cris i, tostò d1legllé_tta - ,ebbe· gµe.sti).sig~tifi_ca,to : .~\ ri_chi,q,mare quei s1gnon Popolari, g10verl1lmente pieni d'apBe- . t!lo e un po.' incomposti•e sguaiati n'ef é:lesideriie n~lle mosse, a ric9rdarsi ·che non s'i può' .·aU'-infi: n!to godere i•frutti di p.4rtito ch'e . fa concorrenza· d1 dem~gogi!l' col soda!tista in piazza, e• poi .gli p.assa d1na,nz1 ari tr,aguardo e va al Ji)@tere, e conti- nua a f<).r l'opposizione al Govern@di c,.,ii fa patte. O.-una Co.sa .o !',altra; fosaziab}li e vor-aci··alunni , delle· Ca · h t · , ' · ' f10n!C e . GIOVANN\I ,ZrsGi-llDI.

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