Critica Sociale - anno XXXI - n.16 - 16-31 agosto 1921
gustosa,- ~rodotta in qoi d!l .quella promessa, sott0 cui sì; vedevi\ il ghigno di chi già sapevR -che nori mnnter-. rebbe. Ritoroa.vam~ dalla Vèst;_fali1i,' dove, a calma;·e · i minntori sciop~rn~ti, si. era promessa, la socializzazione delle miniere, da loro insisteutemente richiesta;• e appena rimesso_ piede in Ber~ino ~ ,era.no i pri~i gi~rni del marzo 1919· -- due cose ci sorpre~ero: il rombo- del can-· nvne, ·evidentemente a non grande distanza, e certi. grandi cartelloni, che ci-colpirono lo sgul!.\·do a-ppena giù dal treno. credono che socializzazione significhi semplice.mente as• sanzione dell'àzienda da partA degli operai, il èhe porte– . rebl;)e alla' cooperativa di. produzione, senza mutare molto nel ca:attere c_apit_alisticò"dèlla i~pn;sa. . · . Per una semplice ragione di paga (i sol.dati, della guar~ia repubblicana vedevano nel d.ecretato scioglimento <lel loÌ·o corpo' un grave danno ai loro interessi} era scop– piatii., con lo sciopero generale, una rivolta, a cui ave- ' vano finito per unirsi molti • ;;partachisti • ~ • indipén– denti ,_-E Noske mandò contro loro le sue trùppe; ehe erano guip.ata, come al solito, da ex-ufficia-li del J(àiser, e che, come al soJito, • fecero prodigi •. I mi,nistri po- . litici vollero però unire la prop'ria opera pacificatricé a quella punitrice del !Òro collega; e sni mm:i delle ce.se di Berlino si videro ·dapprima grandi. manifPsti: • La socia– lizzazione . viene •. Era la promes~a. Poi, pochi giorni dopo, altri manifesti: Die Sozialisierung i8f da!: La so'. cializzazione è-qua! Non più''la sola pro.messa, dnnque. Ii govBcno di Ebert-Scheidemann annunciarn già il fatto·, l'adempimento dtlla promessa. M'.a questo adempimento si aspétta ancora; oggi ancora il ·proletariato 'tedesço in– va:i;io invoca quella socializz!l,zion!), che r,ra stata. non solo pi::omessa, bensì anch·e decretata·.' L'avevano deli~erata., nei prim~ giorni dopo l,a rivo– luzione, i Consigli degli · Operai e Soldati, approvando, nel loro primo Congresso di Berlino (16-21 dicem~re 1918) uu ordine del gioi-no, con cui si iucaricav11 • il G-ov~rno di inizia,·e immediatamente la socializza~ione delle in- , . ' d,u~trie a ciò mature, A in modo particolare delle miniere _di carbone•- E il Governo, fl!,tto allora di Commissari del Popolo ptovenienti dalle file .dei socialisti· maggiori– tari e degli •·indipP.IJrlenti •, nominò, in sèg11ito n tale voto, una Commissione, la quale,· il 15 tebbraio 1919, presentò anch~ ~I suo bravo rapporto. I lavori delta prima Ce>mm_issiòne. 1 La socializzazione di singoli rami dèlla prÒdu– zion.e en.tro il regime C\l,pitalista nolf dipeu<l·e soltanto' dalla volontà· degli uomini e dalla forza politica di t~n partito" o ài 'una classe sociale, ma anche, esp·ecialmente, dalle ciFcostanti condizioni econoµiiche, tec;uicha, ecc., dal modo cii profozione i r perante, ,dallii ·distrilrniione détle forze -éc~nomiche del P11ese. Perniò può 6ccadere .persino che il proletariato abbia già conquistato il 'po,– tere politico, e -che, cionondimeno, non· abbia ancorll,..nè la forza uè la 'possibilità di prooedere a u-na socializz.a- ' z_ìon.e gene~ale, e nemmeno pa~ziale,' della produzione. , Del che si ha chiarn prova-n'ella soluziope data in Russia ai, probl~ma a,gra.rio de,! Govern·o dei Sovié.ty. Teoric,a.mentl(l parla:µdo', la ·m~tà della aoéializzazione . è, da lunga pezza, precisata: c1oe ·passaggio dei 'mezzi' ,, •di produzione nel' poss\)sso della società e tr,asformazione dell'attuale produzione e distrilìuzione delle merci in· piodu,,.ione e, aistribuzione · s9cialistica'.' pèr mezzo ·e· a' .varitagg.io 'della-•so◊ietà. Qggi come oggi, per'ò, trattan– dosi soÌ'tanto dl socializzazioni pa~ziali entro il regim'e ~ 'capita~istico, regnano intorno a questp p;oblem·a ·opiniopi 'disparate; e spesso anche, conf.i_se. . ·,. ,Alcuni credono che, la ~ocializz'azione sia nulla più e nulia meno che sta.ti' .l:zazioné. Altri ritengono che la so– .cializ~azione consista nel ~ar partecjpare gli operai ai guadagni, co~seguiti con le merci da loro fabbri11a-te. Altri - Nè le incertezze si limitano :.. qiie~to punto. Altre. '-'B ne sono. Mllntre l'economia è tanto sconvolta e l'in– dustt"Ìa t·anto rovinata,-c~n~errà socializzare la proprietà o soltanto l'aii'enda? Converrà, cioè,, ~li01inare l'economia capitalistica privata, sostitu.en< lo a.l. essa il socialismo statale e comunale, oppure, si: dovrà conservare· il càpi– tale e l 'iniziati.va priva.ta ,' ma chiamare gli operai aìla direzicine, al controllo e all'usufrutto'? E, 'messi si d'ac– cordo su.questo punto, come si dovi:à socializzare'? Con: fiscando· la· proprietà privata o indénnizzando i proprietari di oggi? .Oi fronte a queste d"ifficoltà d'.i,ndole generale e !l,d · altre d'indole particolare si trovò la pr'ima C.ommissione per la soci'alizzazione, nomin_ata dal Governo dei Com– missari del Popolo ,subito dopo la rivoluzione dPl novem– brè 1918. Componevano, q ue1la, C9mmissione i professori uni vèrsi.tari ·Ballqd; Lederer,. Sèhumpéter; e Wi.llhrandt, mttì notì sociologi; poi "il prof. Francke, djrettor·e delln. S,oziale Ptaxis, il dott. Yogelstein dell'Università di llfo– naco d.i Baviera, Umbreit, segretari'o dei 8iudacati, Cu– now, direttore -della Neue Zeit, Hilferd-ing, direttore della Freiheit, i-1 'noto rappresentante ·dei minato~i Otto Hné,· e çarlo lCautsky. , ., La Commissione partiva dal principio che la vita economie~ tedesca ha bisogno cli essere interaménte i·ie– d-ificata, che I». rivoluzione· <leve sopportare il peso del– l'eredità lasciatale dalla guerra, e che si tratta di_liqui-' dare quella eredità, n1.ettend9si al' lnvoro in uu ·cam110 di debiti. Tra le ,ie possibili per quella restaurazione economica vi 'è la rocializ~azione di akn~·i rami dell 'in– dtistria, fra cu~,_in. prima l~nea, quella clei c!\,rbo,ni: e l'a, . Commissione si trovò pienamente <l'accordo nel constatare che è assolutamélltO inevi,tabile un intervento delto Stato in ti_ueUa industria, ch11però q)lesto intervento dello Stato non deve ~igni~care statizzazione, perchè la· bu~9crazia govllrnativa sarebbe un grave ostacolo per un utile sfrut– tamento delle miniere, e perchè una se·mplice statizza– zione non sarebbe socializzazione, ma soltanto sostituzione di ua padrone ad ·un ·altro. a) Le p·1·opostedelta ma_gqioranza: Fino a.questo punto. tutti i 1:rl'embri della Commis– sione si erano trovati piename.nte d'àcc·ordo. ·Nun, appena però si 'trattò di decidere in torno alla forma della so·c~a– lizzazione, i 'Cominissarl si divisero in due campi; una ma.ggioranza, favorevole a uua socializzazione inter11, una. minor~nza :' composta di due ~oli Com~igsarì', Francke e Vogèlstein ·_ contraria a-una socializiazio~e irnmediat,a e propugnatrice. di una lenta opera di prèparaz'ione, Kautsky e H,)lé, ·che non poterono prendei, p_arbealle ul– time ~edute, dichiararono poi .di essere pienamente d'ac- - cordo con la me,ggioranza. ' Preoccup:iti aa1 pen~iern della 'restaurazione econo– .mica: i ,Cofumissnrì d~lla maggiora~zà vedono bene che a tale resta·ura~ione potrebbe e_ssere di giovamento un ritorno al modo ca.pitalistico di produzione. Ma essi ve– d·on6 altresl che si:1:E~ttoritorno_ è oramai impossibile. li pensiero, çhe deve essere finito il dominio del capitale; _riempie oramai la testa degli" operai, sebbene - occorre pure. co11fessado '-:- in fc»·ma talora molto ·stra<>agante. La maggioranza della Commissione respinge perciò ogni idea. dì ritorno all'nntièo sistema • del libero gioc9 delle forze •· Ma essa respinge anche - come· già abbiàmo ac– 'fenna'to -:- ogn). forzata costrizione dell'jndustria sottri il, cout.rollo e la· partècipa.zione dello Stato, il çlie non \ , I '
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