Critica Sociale - anno XXXI - n. 15 - 1-15 agosto 1921

étli'l'ìOA SÒCÌAt:ÉÌ I • ost:teolata da molte dif\lco,]tà, perchè ql!,lla pe~i,feria ,al. centro )ungo è il ca1:nmino .che \10,vesubire Qgni pxitica,, · e quasi i:nai' si giunge a tempo psi· la opportuna esecu– zione di un· provvedimento. La çopdizione imprescindibJ)e e fonµam.11ntl).lepella riforma burocratica, come quella che dovrebbe es15ere la prefazione della rifo1·ma stessa, è il r~nd,ere il fm1zionari.o sicuro da ogni infraimmettem;a, politica, in modo ,che la sua sorte e il suo.avvenire non s1.a-110 1:1ulio~d,iIAati a.11'.e– lasticità del suo carattere· e il.Ile· transazioni del l suo senso moraie. Oggi è la politica che domina la buro– crazia, ed il più deUe volte il funzionario segue le sorti del Governo. 'rra i funzionari. che sono più .lì.oggetti al capriccio degli UOl',Tlini politici r da .annoverar~i ,il diret– tore -generale. Egli non ha ·alcuna difesa· per garantir~i 'dai soprusi tl dalle intimidazioni che gli vengono fatti..' Per soste1iersi egli deve essere un po' il servo di· tutti, e quind( piegare la sua coscie11z1ia tollerar!) ciò.che essa 'pur ,ricono»çe po,co giU:st.o, e a farseuo co,mpliçe. 11 ;di– rettore generale non può intendersi se' non còme un grande direttore di azienda, e quindi dovi;eb,be esse.re reclutato t,ra i più competenti e i più adatti per diri– gere un'amministrazione- statale. Il suo polere · e la sua· azione à.ovrebbeJ·o ipolt11e' esser.e 'limitati ,.con precise g,min.z/e, per non creare possibili .abusi e· inco_nv!)nienti, quali oggi si V!lrificano. Perchè, dare ad. _.lm di,rettore generale la facol-tà di rego'(améntare, significa, porlo al di sop~a della legge; conferirgli un arbitrio illimitato,– libernrlo da ogni controllo. Ognu1rn u·a che -la circòlare,,· en'lanazione di un direttore -generale, distrugge la legge; e <J. uindi, in quèsto caso, il ili rettore generai.e viene ~• trovarsi al disopra del 'poter-e legislativo. 1 S•i venifìca in, tal 1nodo un fatto assp.i strano, che, nientre -da un lato egli deve· subire le imposi~ioni che' gli vengono dal • I ·mondo politico, d'altra parte si vendica contro questo trattams,nto tirannico, disfacendo le leggi che il ·Parla– mento ha fatto. Per riparare a tl;\le inconveniente, gra– vissimo e pericolos,issimo, dovrebbe, a 'nostro avviso, èssere is,ti,tuita una con;imissioue parlamentar.e a cuì si. _potessero denunziare gli abusi e ili atti au:totitarì com- messi dai d\r-ettori generali. , ' ~i dev\l, in-altre pa1·ole, ,garantire nello stesso tempo la indipendenza ~el direttore ,generale dalla tir~nnide e dagli abusi del ·potere politico, .e garautire il controllo del ·potere-.legislati vo sulla azione di· lui. Ed a11.tonomi• ed indipe~denti, nel ·senso i11dicato, devono essere· tutti i funzionad rispettivame11te agli altri di grado,superiove,· perchè ,solo cosi potrà· essere sentita la ;esponsabilità,. da pa1,te •di ciascuno, dei propri atti. Autonomia e re-· sponsabilità sono termini cor;elativi : l'una non può prescindere dall'àltra. Moltissimi perturbamenti e imper– fezioni delle pribbliche amministrazioni sar~bbero eli- .minate, <Jonl'attribuire· ad ogni funzi-on_a;io àutonomia nelle .funzioni assegnategli, investendolo del:b .relati va responsabjl-it'à: Nello stato attuale, invece, egli' non è che uno strumento neÙe _mani del ·-Governo, anzichè es-' sere l'es~cutore resp~nsa 1 bile, nei _teqfini de!la legge, !ii un compito affidatogli, e 1 organo d1una pubblica funzione. · Uno Stato morale e civile ha u~a burocra,zia, la•qua- · le è se,mpre resppa,sabile, di fronte.al pubblico, ,clel.le ,suè azi_qµi, ed _è,da qu11sto s~imata in ,ragione della sua in- . dipendenza. • · · · -Ma se indispensaèiTi sono i requisiti dell'autonomia e della responsabilità, rion meno necessario è quello della · capacità, ,che può osse1:estab1Ìita, in modo certo, .spl~anto con gli esami di co,n~or3o, e ,o.n precise garanzie. 'l;ra .queste è la più an1pir. possibile pubblicità delPesame orale e la serietà e imparzialità nella scelta dei mémbrì della cominissione esaminatrice,',çhe de.ve .~ssere sottrat- BibliotecaGino Bianco ta ,!1-.1 <;[1,pricçio ,o @.iJ'j.n,tei;e81!~ <lei Minis.~:ri,e dei direttori ge~eralL li èoncorso .limi-ta ,la.', ~.reazione di uffici ,con re~ati- '. va ammissione di 1mp~~gati strao,rdinari, dovute alle ri– chieste di uomini' politici a favore dei pr?pri clienti, perc.h~ ~ifflcilmente .chi non,h~ speranza di riusci.re si 11,ssoggetta àll'esame di conco.rso. . À moraliz~are le pub\>Hch'è amµiinistrllzioni e a re– stitui1:e ai funziona,ri la dignità ,èhe oP-gi J;l.0Uhanno, ' \ t ' p . l" occorre che essi siano se.veran;iente chifl,m,ati a dar conto dègli errori fl!,tti in dà.uno dei cittadini. Nello.,sta.-to at– tuale l'impiegato è cop_er~o.dalla responsabilità del Mi– nistro, il quale a sca vol~a n,on risponde che di quella d,ei' sµ.oi atti politicj. E così l'i,~teresse del s.i11_golo 1 cit– tadino e della collettività viene violato quotidianament11 .. E' bene quindi che siano fis;ati i limiti entro; cui l!atto del funzio.nario 'sia rip!lnu,to ,leg,it_t,imo o ,[lleqo, .e si st11,- 1 bilis;ca ~u qhi cad,a' lit ;r,e.spon~abil.ità e .chi dflbb,a p!),g11,re il fio qell'e.rror11 cQmmes.so, .E· quest9. dev 'eas.er fatto in ' termini _precisi,· senza pericolo di equivoci. , Il decei:iFra~ento, di q~i si è tanto disc,~sso,, può e deye ess~~e la rià~ltal},te 1 c;l_eUa <:BmJl~~ ~JJ.za , dell'indipen- · c;len.zae <lelle ~e&pQQ,~P.biht/i dei pubb,lici. _funzionai-i. A che pavla.1,e, infatti, di_rendere au~on:~mi gli uffici ,peri– ferici1,da \J.,uepi centrali, se io stato ,giuriçlicp ~~gl~, im– p~ega,ti \loye~se resta.re· quale .oggi_,,è l ,Se d~\!\mtrare si– gnifica.Jibe_11arsi dai molteplici ,inut_iii controlli,· render-e. sp~dita la pratica, agevolare i' singoli cittadini, éiò noç. è possibile ov9 la ~iasse -i;z:pie~atlsbi~a non v:e,n.garniglìo- , rl/-~a, olPillllliè n;i11-terif\lJWln}e; _ 1 p//i' ancoi:a fOOJ,'f1-11'11ente ,e in.t~ll.ettqal,1t1,~11te. ,In tal J:AOdoa;n-che,il ,pubblico ..fum;io– n~riò, -reclui.tatc, 'tra··i pi.ù c@ID:pete,uti,_può.ren_dersi utile ' alla collettjvit,à. ,Oggi avviene ,chè l'.,iTresp'onsabilità e 1~inéo:o;i petem;p. del ' fl!,nl4iQJ1!1<1'io r chjedfl,P:O ;n,Qli ppchi qQn,trdj)i gei;il,rchici. ,.Col!Ì.una pratica _a.s~egn.àta a un segretario· deve· pas§are .per. tutta la ,gerarchia prima che possa dirsi e_spletat_a, ~en,tre,H prov'l'.ed}'1;1~n!o,è foià fatto dal segretario stesso. E questo non è tutto, perchè èli , ogni -p1111,tj.ca1deve far,si la lunga storia, ,trasc'riveri:lone i precedenti- in fòrID:a ·buroc,rapièa, yari_aiido solo le p!l,r?le, 11d ,il 'fJ:\p.ziopàd'.o qhe si ·,~er,'l'./1-di· _esP,~~ssipni C!')DCi~è ,e s,ob.rie, <;ome·si pt!\,tica ,n.elle più r11gguardévoli aziende· priv.:1te, è ritenu~o dai superiòrì o ine.t.to 'o svoglia– to! ! ! La J:>.µroc'razia ha· interesse a mantenere inalte– rate le, 1;1:adizipni '.aeu~·.pll)-,;s~·,{lia .P~~ .: d~re ,a . c~e 1 qer.~' al p'uJ:iblico,che negli-uffici \Si ia1:9ra fin trop,po, sia, an– che pe-.. .accrescere gli .o~g,O:ici,_sopratutto nei gr~di plù elev11-ti, 0 a. cui çlai 0 g,i:aq 1 i . passi e m~dì ;unanimemente si aspi-ra. 1 . Cqn la _so.ppres~ione degli inutili controlli, con l'at– tribuzione agli organi perifeDici di molte,funzioni delle 9-uali ora f\0110 investiti 9-uelli cep.trali. a djscapi_to del– l'i;r,i.ter~~&eçolJej;,tivo e di qµel~o dei siµgoli c~tta~jni, con ,la ,garjìP,Z~a,rièh,ie.sta ,a,i .PlJ!J;>J:>Ìici.f'unziopani cl,i,is~e~e e competenti 1:1,ell'ufficio .e •re,!jpo~sàbili -iO: 'caso di e!rori, ed infine co,n l'a ,specìalizzazionE!_ di cui qul\sti dovr,ebb,èro . ess~re ,forntti p~r il rp.jgl.ipte 9;nd11,mElntoqall~uffieio; ,si otterrebbe non· solo' quelia maggiore produttivita di c~i $i lamenta il difetto, m'a vernebbe !,'isolt~ S:ppieno an~he . il problema ecçnc;,inico _degli Jqi.piega~i-. , ' · . . Ha i~ ..G;o,v!jrno·l!-~t(~udin~ e y0l~~~-à pt3r q~estÒ com– p1t0? Ila 1l1Parlamentò ,capacità.e forz·a di fmporg,lielo '{ C_'è, nel Paese, __ c,os~1e~za d!!llll;i~po,rtanz~ .e~dell'uigenza ,.d1 [~~sto yrobler;na? : BrA.G10 G1NNA;RI, Ai p1·ossimi 71-ur,ie1·i: •. La socia,liz~iiziobe del carbone in .Germania, ,di-Gusta- vo ,Sll.cerdote; · - ' , . Il frumentò nell'eèonomfa in.ler.nazionale di-Giacomo· . Matteotti. ! , ••· .. ··

RkJQdWJsaXNoZXIy