Critica Sociale - anno XXXI - n. 13 - 1-15 luglio 1921
' ORt1.lìòA 'SOC!Àt~ , corrispondeva allora alle tendenze del maggior nu- ] mero, che anelava alla quiete, al riposo. j Subito saltano agli occhi ·tre essenziali diffe- , renze tra la pace di Vienna_e la pace .di Versailles: Per i caduti"nèlla rivol_tadi Peferho poetò lo Shelley, così come prin1a per gJi operai colpevoli d'avere spezzato le macchine aveva pc.enunciato appas– sionate parole di_ difesa lord Byron, come più I) La pace di• Vienna soddisfaceva i· bisogni più profondi delle masse popolari ; la pace di Ver– sailles,· invee~, per le masse popolari a cui si era parlato di disarmo, di giustizia, di accordi demo– cratici, è·stato il più amaro disinganno. 2) La Santa Alleanza- vagheggiò, confro lo spirito ri-volqzionat'io, l'u11ionedi tutte le Potenze europee,, compi·esa la Ffancia; Versailles invece diVilie l'Europa• in .d'ue parti, di Fui l'una mira .a. incateriare, · dissanguare, disperdere l'altra. 3) Nel 181·5 lo czar Alessandro parlava dell'amore cristiano ·tra i re, tra sudditi e sudditi~ tra sudditi e re. Versailles invece ha fatto ostentazioni e seminagioni d'odio ed ha preparato l'obbrobrioso invio dei Sen'egaleSi sul Reno. Con-· elusione : i re, gli imperatori, ,i _diplomatici di ·cen- ' t'anni fa furono,plù- uman'i e p'iù nobili def!e odierne 1· plutocrazie çlernagogiche,'superate in ferocia can-, nibalesc~ sdlo dalle antiche monarchie dispotiche tardi .,po,eterà He'ine per -i. tessijori . tect~schi. Non era• ancora avvenuto allora quel d_ivorziotra mo– vimento proletario e poesia· che. oggi osserviamo, e che potrebbe fornire materia alla più profbnda· meditazioni;). l,n Franci;i e in Germani-a queste, lotte : ·il· proletariato le combatterà. più tardJ, perchè pili ! tar~livo:-,,in esse lo sviluppo indus_triale. ' . dell'Otiente asiatic_o. * . * *· Eppure, nonosta1Ùeil sangue versato per quasi un quarto ·di. seco\o, nonostante i) vario ·iqtrecciarsi dei primi moti sociali alJé. agjtazioni lib~alf .e na... zionali, la civiftà, nel dopo:.guefra napoleònfèo, nqn muore, anzi, nell' ordine eco'nomico, intellettuale, soèiale, va incontro ad .un incremetito·.meraviglioso. La b0rghesia arrkchirà; il proletariato~ temprerà· la sua coscienza, passando dal ·brutale odio alla mac-' china ai con<::etti di lotta politica ed e.conomica, dal ludcfi smo allo spencearJismo,aLca,:tismo; avtanno * svilùp.po la lett~ratura 1 le ·maten')atlche, le scienze * * / fisich e .e cl~imiche. Perchè? Per due :ragioni: 1) I Ciò post0 come, raffronto generico, illustriamo 23 a:nni di guèrra non avevano stremat9 l 1 _Europa qualche particolare aspett0 d-eJJa ~ocietà europea'-' coine 1_ 4 a~mi 191'4'-1'918'; 2) $.e ile cla ~si popolari e: dopo Vienna e dopo Versai-ll es. Le c ondizio;1i ~co- f raho _d1~ag1ate, l'~uropa _poss~de.va 111 compenso ,l nomiche erano, allora, come 9g.gi, ctisa~iate. per mezzi ?f ~na raptd? ng~neraz10He, ~ qu_estt m_ezzi· tutti, per vinti e vincitori. Anzi, come oggi la vinta era~o éf_attdalja _sc1enfae dall·a t_ecm<:amdustnal~. Germania sembra ·non a noi mà a qualche osti- Erano 1 tempi m cui cresceva cont11ma1_11ente, 1n nato ottimista offrire, af~dam'enti d.'una più rapic!,a diffusione ed imp-0r~anza, l' uso della macchina, resurrezione ~osi allora la vinta Francia soffriva del v~porc:, del carbo1i fossile. Si imparò dall 'lh-. d'una crisi ;neno acufa che gli altri paesi. Tr<,lla- g~ilt_erraa fil~re_? macc~inf il lino ~ il c~ton~, si sciando infatti la Germania )' Italia e la Russia, mtgltorò la v1ab1htà. Cos, I Europa rmgagltard1, ed paesi allora economicament~ e politicamente arre- iniziò ti s~o poderoso sviluppo ~emocratico: _ , trati, se guardiamo ali~ Francia, all'Inghilterra, al- . .. (?-ra 1 111 questo a~punto con~1ste una d~l,le-prtn- 1'AustFia vediamo dappertutto debiti 'deprezza111ento. c1palt differenze tra l Europa d,allora e I Europa · della cq.;ta moneÙ1, rincrudimento' delle imposte, d'oggi. _Noi~si vedo~·o oggi' agei:i-tidi pronta_ tra- sopratutto sul consumo-, proprio come oggi; ·sformaz1_on_e conom1c.~eh~ eqmvalg~nq _quei·.tre La rranèia usc.iva qalla guerf~ con u1~ debHo, poderos,1ss1m1 suml'lilenz1onatt-: la macchma,· 11catboi;i . di tre miliardi' e l'ubbligo d,i un'indennità di 7.0Q -fo~sUe, .il, v•apo_re. (L'~lettri,f_icazio14( in g!:ançis~imo miliq,ni:·cifra_che parrebb~ ·irdsori~ oggi àlla Oer- st_1!~ è-3,Ht!ora,, m molti punt~, ·a4lo'stato dt proge!to): mania, pia c\:te all'ora pareva .. cospicua. 'In Austria . L.1 ,troye_rà _la sdenza? ~ell ·Europa,. che Ve:sa1lles. il- Goven_10,che, <:a'usale ~c~nfitte passate, si di- lia bàl'<:a111zzato,_ la scienza, cjecad:;~, nè_ c1 sono . '• batteva u1 an~~st1e penos1ss1111e,era c~str;ett~ a consentite grand_isperanz~; a_n_che I J\.ustrt~.-ha ~of-. contrarre preshtt, nel 1816, offrendo al cap1t.altsta- ferto 11elsuo sviluppo sc1enttf1co, c~usa l eterog!:!– straniero il frutto del IO¼. La Francia invece, più neità delle stirpi luttanti tra di -loro. L' inte rdipen-, ricca, trovava .danaro in casa al 5 ed anche al 3 •1 0 • · de.nza tra decadenza scientifica, produzi.on~ e con- Altre operazioni del gepere erano còmpiute da quasi d!z!oue ?'ei làvoratori è troppo _evi_dente perc'hè noi tutti i Govern i, e co sì i fondi pubblici cadevano ct tndugramo ad illustrarla. li paragune è dunque ad un livello bas.so, come oggi vediamo rib assa.re a nostro svant_aggio, e pure in nostra -perdita è il il valore delle cartelle di Stato. Mentre pertanto · confronto tra il · movimenfo letterçirio d' aUora, il s'accresceva il numero dei rentiers, dall'altro lato glorioso romanticismo, ed il movimento artistico e la borghesia mirava ad inalzare i. suoi profitti col letteFario d'~ggi, di cui le int~rpreti più autorevoli protezionismo. In Frapcia meta-li urgici e cotonieri son o ... le dive, del . cinematografo. Le tyde e le cercarono di conse{vare nella pace q'uella lucrosa · Dia•ne.di fronte a \:ictor Hugo, a Byron, a Sh~lley, protezi·one doganal'e di cui· avevano goduto durante, ad· A lessa·n'dro Ma~zopi. · le guerre· napoleoniche. Oggj•avvie'ne altrettanfo da. * noi, In Inghilterra, poi, com'è-noto, i1 1 pro'iezionismo . * * assumeva.i col'ori foschi del dramma sociale. 'Non . Tòfoi_a_mo gli. occhi dalla piet~ di'(l"!esto r~f~ si voleva che arr'ivassero in.- InghÌrterra i grani· fronto e guar.diamo. al pensiero. politico · di quel, esteri, percliè l'aristocrazia latifondista, che aveva tempo. Come reggere l' Europa.- _si è!1iedevano sempre caldeggiata la guerra alla .Francia, voleva allora.come oggi_-; e, sopra•tutto, guale. dèv'essere tenere alti i prezzi del grano delle sue terre. Così il _suo assetto, .se si vuol impedire che ricada nelle il prezzo del pane saliva. Si •rianimavano intanto convulsioni_e nel disordine? La risposta fq netta-' le· industrie nel cont_inente, e quindi le industrie mente·.reaztonaria. Tutto iLIT)aleproveniva, si disse, inglesi stentavano: Ne derivavano· crisi, disoccu- dalla.Rivoluzione, che. aveva combattuto il clero i \ , pazione, rÌbasso dei salari, sfruttamento barbarico,. nobili, la religione. Se si vuol· dunque. preserv;re dei fanciulli. Furdno quelli gli anni dolorosi del l' Europa. da nuove· sciagure bisogna·· restituire al proletariato inglese. Proibita ogni 'assoc_ìazione o- ·c1erq gli onori e· le ricchezze, fare della· g!!rarchia peraia,. proibito lo,sciopero, il.proletariato proruppe ecclesiastica l'asse del· restaurato edificio'europeo. nella nvolta, si spinse fino ad ordire spaventosi Ho qu} 'bisogno di {iesporre le note t~orie del Ctia– attentati. Molti ·operai seppèto, sql patibolo·, affror.1- teaubnand·, del papista Bonald' del' cattolicissimo tare la m.orte con altissima dignità, dopo aver pro- De Maistre? 'S9l6 vorrei n0tar~,. en passant; che, nunciato parole che · il- 'filosofo non, sdeghereobe. , ne'll'universalità cattolica del p~ns1ero qi"f!t!esti si- Biblioteca~Gino Bianco ' I
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