Critica Sociale - anno XXXI - n. 11 - 1-15 giugno 1921

., CRITICA SOClAL-E 169 -- ....... -=--:----~------' \ \ udito con i· nostri orecchi _il gl)vernato~·e Mo~con} dichia– rare: •Difendervi? Magari! ! Ma con chi? Le guardie regie sono col Fascio, e su più che treQ~a o .quai;a,nta non ·pessiam.o contare; i carabitiieri, idem çome sopra:; le guardie di finanza ... anche q,uelle hanno avuto il ],oro· ,mortp e ormai.sono più éi'.ilà ~he di qua! •. All11-,questura, dichiarazioni n.ltrett ,a.nt• > con/OJ."tanti; con l'sggiunta cli.e, a un certo ;momento,· si sono sped~te e, nell'Jn-terno • 290 guardie regie, e altre si .spediranno, dichiaratesi insimitte, -al Fascio; alti:o materiale di difesa è stato riti;rato tele– graficamente,.élalla SaFdegnà, flove, forse, !''infezione non s'è ancòra estesa. · · In timto, fra scoppi e ·crolli (curioso, i fattacci av– vengono s_empre quando S. ,E. Mosconi è assente; chi sa · perchè? .Quando t~J:na, deplora!/ ·s•arriya a ..Rapallo,--e , 'all'incendio del Cantiere S. Mai;eo. Non, simo due punti d 'arri.vo, ma sono dqe soste: la pace di .Rapallo fa tro– va.re al Governo la forza l'impedire lo scoppio d'altre vio-. lenze contrò gli Slavi! e perfino, quando occorr-a, di re– spingerle con quegli stessi uominì, .o giù ,d-i li, che sino • a pochi giorni innanzi non erano stil.ti capaci di resistere,, armati, alle inuztoni fasciste; l'in•sendio del Cantiere S~n Marco, terribile rappresaglia,d'egli. operai, terrnrizza i datori cli lavoro, li mette di. colpo - aspramente de– cisi ad impedire nu()ve distruzioni cui il proletariato di– chiara di v9lere ormai rispondere sistematicamente con gli stessi mez~i - contro i fìi.scisti, for~en11atamente '· decisi a continuare. Chi pagn, minaccia di tagliare i vi– veri; nel Fascio di !etica; c''è u.na minaccia di s~issione; ✓ si finisce per accontentarsi cli ·qualche·. esp\l,lsion.e. Co~ munqne, è una sosta; ah:neno in città. Per'quanto riguarda l'azionè antisocialista', là sosta è, anche, conseg~enza delle condizioni' ,tragiche in cui s'è' venuto riducendo il socialismo giuliano; il qnale'. par: quasi _essersi disgregato sotto.~ colpi dei fascisti di fuori! e ·dei comunisti- di dentro. Pai-e: e sara dover nostro fa 1 che non sia: ma ci vorranno tel_llpo, fede e sforzo tenace!, 'Oggi,· è ~en.uta quasi a mancare la materia 'del conteni dere, oome dicano i, .giuristi; e il fascismo mo~leggia un poco, in ondé pii'1. Lunghe, invece d'infrangersi, spriz1 zando alto, contro una scogl-iera: E se già fosse, e se di nuovo sàrà, l!)tta· da pari a pari., sa1'à logica men te; poi<;hiÌ tra noi e c~i presta il suo braccio .alla tutlla delle form~ più grette· ed ·egoistiche di 'conservazione di·' classe non'. potrà t>sserci rqai altro che lotta n\brtalé, . ! L!errore più funesto - per gli; uomini e le èll!,ssi èhe lo commettono o lo permettono, e per In .Regione) e per l'Italia in.t~rll. ...: è l_a lotta senza quartiere contro . gli Slavi'. Tra tanti vecchi sentimenti ch«Jla guerra avev' sopiti, sicchè ilorisveg,lio dopo l'armistizio ne fu. ed è . -lento e difficile; l'odio èOntro gl'i Slavi rimase forse unicq alaCTe ed aspro, nel cuore della borghesia giuliani!,; p~r, fino all'Austria fu p11rdonato, in un lontano giorno del 1914, quando al suono dell'inn,o cli· Garibaldi· i soldati triestini pà.rti vano per uua guerra che pare.va d'alleati contro un comune nemi~o: non·il francesP_, ;nçm l'inglés~ - il 1 rus110'; ma· ver_so gli ,..S\oven(, mai 'un pensiero cor~ cliale, mai un principio di disarmo_ degli animi: /neppur in quel meno lontano e pui- remoto giorno del 1918, irl cui la fine dell' Austrin ·diecl11un uguale gioioso senso di libertà ai due pop'oli nemici. Neppure allora: giacchè la cohvivenza sullo steiiJsO suolo faceva presentire' l'impos– sibilità di due 1 libertà ·uguali, e la vet.1.chia presunzione - ' J italiana vedeva con disdegno l'antico popolo • inferiòre • . atteggiarsi a dignità dp3to,to indipendente. · Questa mentalità tra4lizionalmente an'tislava della bo1'ghesia giuliana pas'sb dai volont1;1,ri trie11tini all'ardi– ' tism.o, da\l'arditi~mo al •fasris~~; e, sgominato a suo ',tempo il fascii:\mo, tornel'à, da esso, ~ passar~' al nuo.vo fattivo na~i.onalismo di marca locale, phe già mostra di . voler risorgere, e ijsorgera, Qu;i,non·si disc11tono i d.iritti evidenti degli Sloveni ad un trattamento di citt,dini,entroi .nuovi con.fini d'Italia;, qui ,non iSi ep,umer;mo I),/l,le loro buone ragioni ,nè i ,loro ,gr11,vi' torti: si consta~a solo che se ~na via - nei ,,apporti tra Stat.o italiario e p9p.01azioni slave d'eritro i confini - era sbagliata, essa è proprio ~a via per pui il .Governo s'.è messo o 1 è stato tr!).'scipato. .Prpclamare tutte le 'libertà costituzionali pe'r gli. Sloveni, rispetta,rne' negli uffici e ,nelle sc 1 Ùote la lingua e le tradizioni, accarezza,rli nelle .tendenze _politi~he, 'sia' .pure .pel' farsene un'arma borghese con cui colpi.re il so– cialismo e il comunismo (li ci.rcoscrizione elettoi;ale · di Gorizia-Gr~disca insegili), cedere e concedere ançhe a. pr~– tese caparbie, per mostràre la 'propria sicura su,p!)riorità; è nello stesso tempo permettere ad una fodm extrastii- •tale e proclamatamente antistatale, i;:o.meil faHcismo, dt far giustizia da sè, di ristabilire col ferro e col fuoco l'equilibrio secondo 1 ès_so spostato clàl. Governo in favore ,degli. Slavi, di vend'icarsi,I con le imb9scate e i forzati' esodi in massa di villaggi in'teri c,;mdannati alla distru: zione, di pretesi torti ,fatt,i dall'aùtoi:iJ;à locale e centi:ale a,gli Itali.iJ,ni •padroni»! Questo ha fatto e lasciato fare. il governo d.i Gioli.tti o, meglio, di Salata; ,e con qu_esto ·è a;'ij vato, meglio 4i qualunque. pr'opagan•da irredentìsta della Ju,qoslovenska'Matica o d:altfa società.coosin;i.ile, a far odiare l'Italia come ·traditrice, a farne disprezzare il Governo che rn,ostra d.i n.on sapere ottenere il rispetto della propria iVOlo11Jtà, a suscitare il bisogno rabbfoso di una reazione che si viene a poco a P<;lCO concretando nel concetto sempre più limpido di • redenzione•, 1 .., Il socialism~ fu. ~ccusato d~aver cercato. alle11.nzec~n gli Siavi, sopratutt© nel campo .delle organizzàzioni: vit– tariosàmente esso potè dimostrare che là stia era ,era e proprìa' çpera ài · affra,tellamen to, con forme,,che tal volta s'accostavano persino al perieolo della snazionalizzazione, ta'llto ra,piclo er~ il fondersi dei lavoratori slavi con · la gra,nde m~ssa degli Italiani. Fosse anche stato na~ionaie l'intento con cui molti Sloveni si accostarono al' nostro partito e 0 ai' nostri sindaca.ti, la for;a del socialisiuo giu: ' Uano, schieitamente' 'internazionale,- lo avrebbe frustrato, ,Il nazionalismo slavo 1ntese il ·pericolo 1 e attaccb, in nome di éèso, upmini e co~e del soc'iàlisìno. Il na~iona'– lismo italiano intese a rovescio e attaccb, pe1' l'identica ragione, socialisti e nazionali~ti slavi_i per un imperia– lismo economico ,i politico, gonfio di parole, vti~to di I , · ' I contenuto costruttivo,, e cieco. · ' Qiec~, perchè gli sfugge il danno irreparabile eh '~sso fa alla sua stessa causa. Chi :fermerà, ormai, il bisogno di redenzione dei minntori d'Idria vilipesi, dei contadini' d'el' territorio di Trieste bastonati e svillaneggiati, degli, Istr,iami cli Oa,rniz:ta, senza più ca,sa, senza più villa.ggio, senz'altro ricordo che quello delle fiamme c,J:1e li hanno cacci,ati ìn,.ffg~, fnseguiti }a·,11n'onda ,u?::la_l1Pe di fana– tici? Chi ca'ncellerà dallo spirito cli tutti gli Slavi dentro· i confini il ricordo ignominibs~ dellè''1ùtime elezioni, iri èui, la,spav ..lderia ,fascista p.;itentb. gestn, e intiiniya.zioni ,che non' furono viste, nemJUe110nelle pli;l'~nfastate regiorti d'Italia? Qnali elementi d-ipersuasione userà il Go,erno, o q_1,1ali 0 ,Q1~zzidi ·repressione, o quali ,parole di p;~~~ssa, .·s·e.~Ile, promesse ·ch'esso non pub o che i fascisti non gli permettono di mantenere non uno slavo crede ormai più, se la ste.s$a debolezza con cui 0 ha ceduto o finto 0 di cedere. , 4 ' • .~ alla violenza fascista·è arra di'succ'esso per .chiu'nque altro, co'n uguale ~ maggiore violenza, sa1:à per in~orgere? In ·verità io credo che, se molte r'agioni ,l:\Piegher 0 àI),no do– mani la po8sibilità d'una non impossibile sopevazione I\ I. • I I ' I, I• ) ' ' ... • I

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