Critica Sociale - anno XXXI - n. 11 - 1-15 giugno 1921

I ' Oitt1tdA ÉlÒC1At~ --------~------'------.,........~---.....,-----,-----~---'--~-~---'- pf\rliamo 'di malinconie! P11,role a.I posto dei fatti·; mi- zano il felioè momento che 0 stiam~· vivendoji:acooppiH!– mtcce donchisciottesche in l'ece dell'antico trai;iq uiHo ope- mento ctei socialisti con gli S,lf1vi neila o~f\gna d'odio rare; confusione senza nome tra interes~i politici di par- o!:ie - con abilitì1 ·'e con fortuna - fu .fatta tra questi tito e necessità economiche generali; intransigenza a improvvisati difensori dell' ~talianità ·di Txieste, mostra freddo. Le istituzioni si gonfiarono; troppo: mostrarono · lo zampino in'digeno e autoctono: è la clas~ica menzogna . qualche crepa. Era il momento b)lono per la riscossa del ,del nazioHalismo localff contro il socialismo giuliano, che ·nazionalismo. · si ripete dopò un inutile ·tenta,tivo ~ • inscenato idal n(r Il quale cer,caya, sì, ancora se stes~o e un compito zionalismo dell'«Idea • e· smo'f/,tato <'lagìi stessi italiani che •gli de,sse ragione di vi vere; ma, riossigenato da una nati a Trieste - cli cenvince1•e il ·partito socialista e il immigrazione notevole -di elementi intellettuali del resto . suo giornale cli, ansttiacantismo durante la guerra. Se– d'Italia, risorgeva, annodava relazioni coi circoli e partiti polto Paustrjaco,, sorgev;a .lo' slavo; e il· --t.ecchio binomio politici italiani, ridava vita a giornali Llella ,borghesia. \Socialista-sloveno) eh.e' av~'lla turbato i sonni del nazio– Più per opera d'elementi venuti di fuori:' opera nn po', , nalismo giuliano qU:and~, se re11,l~ente fqsse stato c9m– o molto,· 11.rtificiale; ma, insomm11., la gerite, del luogo ci posto, po,teva diventare nelle· ma~ì dèll'Aus~ria unlatma s'adattava. C'era nelle coscienze un'umiliazione •p~r que- contro -gli Italiani dél Lit0ra,le, fu ri~uscitato e· agitato, , st'attività de! «forestieri»; ma seµza vol•on,~à alcuna cli, · fantqccio senza: più ormai possibilità di ,:nuòoere, ma ribellione: passivi, da principio;' di fronte al nazion-a)i- l;>uono a far g11.loppare le· fantasie, innanzi. agH çcchi sino imp~rtato non meno che di fro1;1te al socialismo ;n, cl 'una•gÌ\(>ventù esaspA-r.ata ''cfal timore di tornare,' a guerra . digeno.· , finita, all'umiltà della coticliana vita borghese. Qnando; però, il massimalismo cominciò a spadro- . ' Il, f~scisrbo, na.'to· di-rettamente dall'a,rµitismo, He e– neggiare con unlarroganza che non concedeva 11.ilabor- red~tò le funzioni e le finalità. La-borghesia, come s'è ghesia•,tp,rtassata neppur l'illi.1sione di' poter cons,ervare 1 • aocenn-ato, aveva rialzato la testa; i socifl,listi s'indebo– - nonchè la rob~ 1 li\· dignità; quando la minaccia li vano 'ali' estel'Do per 11n afiticollaborazionismo, spesso verbale schiaffeggiò ph\ ~spramente cleila cdnquista ef'- irragionevole; cui m~ncava sempre più un sol'ido· pro– fetti.;,a; quandp il turbine d'11.ngoscia che parve travol-J gramma d,a. éontrapporre wlle frammentarie iniziative gere 1-ecoscienze borghesi in tutta Italia si abbattè an- 1 del Governo; 11U 1 interno esauriva.no ' le energie in lotte che su Trieète; allorn quel· nazionalismo d'importazione, · d.i tenclenza fatt~ tutte ·di .infecond 1 e logomachie;, gt'i cominciò ~ parere un possibile porto di salvezza. E quei~ 'Slavi, preparando Rapàllo, simulavano una· passiva ac, naufraghi vi si gettàrono con· furia!· !fon era il vecchio 1. cettazione del fatto comp_iuto, da cui c'era da att!3µdersi , uazionalismò degli irredentisti, tra11quillo e bottegaio, 1 poco cli '~1:lòuo,.e eh~ era indizio - unipam'eute , della « lunga promess.11. coli' attender. •corto •j er~ CijUalcosaili• loro impotenza ad agire e 1:eagire immédiatamente. più aspro, di' più combattivo; era'·un mezzo Lli d,ifesa,: E i faaoisti,ril>o·tto. - Ghi ,s~no? /Seno' i,giovani, che il primo presentatusi contro il socialismo i er11 il casti- , fecero la guerra; ~ono 'i giovanissimi che furono a Fiume gamil.tti. · ' · 1 con D'Annunzio; sono i ragazzi d~lltl scuole medie: gente · Per antica tradizione, il nazionalismp trie~tino_ non in bupna fede: rimane, nel loro inconscio zelo entuejas,tico,, espose m11.ii suoi • uomi~1i fatti•: nella questione uni-, l'anima sbirra ch'è in fondo acl ogni nazionalismo, e nel v,~rsitaria,' gli studenti; nef!e scar11.muèc~con 'le guardie\ ti-ies~ino. non 'meno che negli , altri. Con. questi va_nno' di P. S:, i giovani ma,1:ziniani q i pochissimi. figli dij -11.ltrielementi,. pev ciii l'itp-1.ian,ita deve a;ver~ uno .squisito papa che ave,ano dei feg,11to;, nelle battaglie 'elettorali, sapore.' di novità: ragazzotti 'Pienì dl santi sµegni,· ch,e a i corpi' speciali ·ai... scrittt~rati, sulla cui moraìibà ,è op-, suono •di randella.te teritano di canoellar11 i ricordi poco ' · portuno non indagare. Gli «uomini serì • nella vita trié- lieti' della famiglia, già ligia al g<;>~erno .passato· - e, . '. . . , stina, che, 11.gliestranei, appare una battaglia continu11.ta , 1 ormai, deplorato:, tap.to , i morti non torn_ano ! P11obabil- hanno sempre fàtto la parte del pubblico e... del bnrat-, mente, anch'es~_i, questi ragazzi, in b.uoùa fede: diven– tinaio. Smentire la bradizione rfeHa nuova lotta contro' .tati sinceramente it!lliani, per quel pyodigioso fen0m.eno ·, il massimalismo non ~ra' nè logico nè comodo ; ~'erano' ehe da 150 1 anni in qua. è a,nd~to sistematic_11.mente. ,assi•– i giovani di dentro per ìlseguire e, questa volta, gli uo, 1 .milando ·fo poèhe' generazioni gli immigrati stranieri al 'mini venuti di f'uori,per gi;tidare. E 'così fu che labor-· piccolo it.ahano, nueleo oi;iginario. Dubbia assai', invece, 'gbesia triestina, stremata' ,lalla guerra e clisorienta,ta' la fede dei pescicani padri, le ·cui bandiere tv_icolori si dalia reden~ione, affidò. le sue ri-vendicazioni di classe ai' I aHungano in ragione dei peccati passati e della paura propri figli, minorenni o quasi, e ad µn ,manipolo di di- · presente, i cui cainions consumano tanto più beJ1zina, riganti venuti d' Italia. Con esempio unico "nella sua ·per le speclizi•mi puniti.ve exfra miiros, quanto più essi storia di città. Cf!:mpanilista ·come nes,mn'~ltra, la Trie- temono il µetroljp ~ella vendetta fascista; il _cui den~ro ste bòrghese si consegnò e stette a vedere,. s_ospesa tra finanzia l'opera di dist,ruzione delle istituzioni social~ste,, il timore del socialismo e la speranza, senza decli:1:ioni, men.tre l'aµiÌ:no si augura che, presto o tardi, il s~:rpente in quel J1uovo nazionalismo, 11.ncorainforme, senza diret- -. oggi più ancot11. pericoloso ·per essi - ,finisca per tiva e senza finalità preeisate. mordersi la coaf\. Ì: capi,. pochi e pcl'co n~tevòli i i più L'11.rditismo n'era stato il prec!lrsore; pochi volontari' irutorevoli, come ho dètto, uomini ..non triestini. ' •di guerra triestini, che non sapevano rassegnarsi l/,lla Con che mezzi i f11scisti opérino, 'si sa·: ,botte, re– smobilitaziote, e grossi nuclei di arditi, prima e dopo volvers, benzina e bombe. Oon che risultati, si sii,: morti, l'iniz,o dell'impresa di Fiume, obbedendo .molte /l'i propri jr:/cendi, sa'c'cheg-gi: istituzioni sor e con fatiche di de– istiuti e nn po'. anche. a gualche ,voce che li sobillava . cenni, annient~te in poche ore dalla furia di P,Ochi. Se– in sordina, avevano tentato di far le vend'ette del vec~hio rie di violenze ·non 1 interrotta; la fnr2a 'pubblica, se liberalismo contro i due eterni ·nemici : l 'ecònomico e il . presente, senza voglia e sénza possibilità \.di· ~ppprsi, n?-zionale: il socialista e lo slavo. Già nelJ: agost~ 19(9 · spesso, - e l'abbiamo visto con \ nostri occhi - con– la prima.• per,quisizione •, alla Camera del lavoro e ndle 'gauden'te ·alla gioia dei· distrutto,ri ;..altre volte, mandata– istituzioni slave -preanuunciav~ gl' incendi del N,1rodni in soccorso· con i cinqÙe .minuti di ritai;do· sufficienti Dom e del Lavoratore, i sacch.eggi innumerevoli, le di- pèrchè ar:dvasse a cose fatte,' o meglio ... disfatte. L"au– struzion.i, fatte per amor di distruggere, che caratteriz- torità consenziente· o i~potente a,d opJ?oi:-si. :Abbiamo· BibliotecaGìno·Bianco .·• • I

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